Pescatori del Basso Po

Pescatori del Basso Po Pescatori del Basso Po roYo, ad Gustasi, chesana Una festa caratteristica BASSO PC, maggio. Da Tarso » luglio il Po ilei Polesine In l'osta dalla Massa, a Calto, a FicaOcchiobello, a Gsrofolo, alla, a Crespino, a Vlllanova Margiti fino alle Papozze, a Con-Punta di Maistra, alle Bocche. La ie-Li è la pesca dello storione. I pescatori anziani che hanno dei nomì comc quCBti: Mamàn' Culòn' Ci¬ tanna, allr na..., già dalle prime brezze di levante, hanno fatto i loro pronostici. I giovanotti, o che sono i loro figlioli o i oro nipoti o i ragazzi che a. furia di star sull'argine o nella golèna hanno ve- d ha£no im « Btaxmo ad im_ parare e non fÌRtano. La parola è agli ans!jani del fiume, pittoreschi ed incisjvì nella parlata del Po, fiumaroli sonza. paura. Non si sa da quanti cento anni le case grandi un palmo sull'ar- gine dalla parte del fiume o appiatta"* sott° argine dall'altra parte che 6 quella.del paese, ma egualmente tutte- bianche, non si sa da quanti cento an- ni, sentano dire di còpesi e di cotombi- ^1 m „ cli u,dani e di ,tor,.cic che sono tut- ti storioni di questa o di quella specie secondo — chi sa — siano venuti da' Mar r^'ero, dal Caspio, dal Volga o gin di 11. A caccia dello storione . . . , I pescatori polesani non conoscono» >a /jUt c falino b„nR c Dio n conservi. Conoscono il Po. Sanno ac- chiappare lo storione come altri mai: se li reclutassero sul Volga farebbero un'ottima figura perchè se nel Volga ci sono degli storioni fino nd otto mc- tri dì lunghezza « che possono pesare: *™ mTi!!e 0 cinquecento chili, non fa nulla. I pescatoti del Polesine ne hanno segnati anche di più grandi. E quando qui si 3ogna!... pescatori hanno data un'occhiata, li ro.i — la rete da storione lunga mez- Zo Po, sottile e resistente di cute mae atro artefice un mago di Crespino che fa le reti ma vorrebbe anche gli storio¬ ni — altra occhiata hanno data al temP°- ■'Tempo ferrarese, acqua a! pae- se Viene da sud-est. Ma non è il caso 'ansia e le speranze sulla capitale dello storione che è Guarda. A questa capi tale chieggono notizie e si spera in es sa che è sempre stata il maggior por- to di pesca del Po, la piardu del mag giore scarico di vittime innocenti. Guarda è l'oroscopo. I tecnici specia lizzati sono qui. Tanto è vero che aven do ad essi chiesto notizie intorno alla vita ed agli amori degli storioni che en trano dal marc> fnnno ramore nci ftu. me, da dove se ne vanno per diventar padri e madri, un'altra volta al largo: tutti i Mamàn, i Culòn e i Canina del luogo, insieme mi hanno risposto di non saperne nulla. Ma se lo dicono i naturalisti, i professori? io insistevo. E guardando più al fiume che a me, finivano con il non dar retta alle mic cur{oso domande. Iu mezzo al Po> j capoccia hanno mandata la batteria che ha distesa la rate. Ad uno dei due uomini è la <'vo ga per assecondare la rete che fissata a! ««co» — un galleggiante qualunque — obbedisce all'urto della corrente. E ^^^^^^^^l uca. Ma se ad un tratto ed in un trat- to l'acqua ribolle, la rete si rigonfia e 'sotto l'acqua schiumante si avverte una tragedia chc i due fiumaroli tutta hi intendono; e mentre l'uno an-or più stoinge la rete, l'altro si affaccia fuor tlel bordo del barchetto, il raffio ini- bandito come una scure, senza miseri cardia. La preda si dibatte a pel d'ite oucl dolore di aver voluto abbandonar" qua; la bocca senza denti vorrebbe ehi clero pietà: la coda sferza il Po diventato insidia, il Po dei tìgli che sarebbero nati, il Po traditore e chi 3a qvaaltri pensieri nel cervello piatto c U mare per il dolce nido d'amor? del fiume. I/uncino del pescatore tìciio di pescatori, e inesorabile. Dal fiéme aeii alberghi — Ci sei! — sogghigna il iiumarolo. lì giù i! colpo che non dovrebbe essere mortale. Un grido, due gridi, tre gridi dsgli uomini, a seconda dei la grandezza dello storione. — Capociu!... — Capc-ii, copechi!... —■ Ca-pecut, capociu, cu pochi!... Ai gridi ia sente accorre agli argini; si dirige al punto della pesca. Il dignitoso agonizzante, stretto di eorda t\\\ bocca dolorosa, gli occhi upenti, è deiinitlvamente sottratto, al suo regno. Tra i giuncastri della riva ha ancora ur.o sguardo alle acque. Lo raccoglierà, prima, ia casa del prseatore; poi l'autocarro dell'incettatore; lo porteranno -.jovero storione — a Rovigo e da qui .sarà avviato ai mercati o agli alberghi di grido per l'Jtalia. GU esemplari muniti di uova consen:tcntì ìn_ immediata manipolazione del caviale che avviene sulle stesse rive del r°: un caviale che non teme la con- correnza di quello rusco, persiano o meno; caviale del nostro Po, sposso di ritorno dall'estero con marche esotich", caviale degno di Cuculio, chc s'impone ial più diffieili buongustai, cavia!.: ir- d'Italia. Perchè bisoana sapere è che il caviale - lo chiamavano il gantm - era più che noto alle buone mens2 del o '■ l'Impero. Che a Roma ed in Sicilia l'or e a a . - ", o el el mo li it a O. se conosciuto fin da antiehi tempi, lo assieurano — niènte meno — ohe Ciclo Apicio, Plinio e Cicerone; si, anche Cicerone. Cavitile, iusso fu detto poi. quando per l'abbondanza degli storioni• in quei fiumi, qualche cosa si dovette ■•'/are delle uova e. si imparò da Roma. ■|Almeno dicoro. Certo è che il caviali: \ del Polesine, manipolato sul posto appena catturato !o storione, va sempre più affermandosi ed imponendo?!. Vedo che i mici sentimenti padanivanno a finire in caviale, mentre vorrei che almeno finissero in quel fegato idi caviale che rni e stato offerto in una ostcriola sul Po a due pas3i dalla Guarda. Vorrei puler invitare il più amico . dogli amici in quell'osteriola dov.-> po-• tremo ordinare anche della ccpa d«>I ' Po o del vino dcl Po, vino che nessuno . credo poesa esistere in quell'ultimo trailo del fiume. Le viti de! Polesine ci fn-' ranno invece cantare, dopo aver vediia to, dal sole in giù, mollo biondo iu giro: i. o taratore .la la ro?r:i vela. i Cosua volio do iiucsla scliin !/.»■!«? —j — Cento lineati pur le ^o li'ley.- tu altri duecento per lo uioudo irc-i'f. 1 boschi lungo il Po avranno palpiti |d'amore e stornelli cli capinere. Più immensa che mai. e più cantante che mai sarà la pianura. Ricomparirà l'ombra di Fetonti' aviatore sfortunato ed il soie farà di lutto una sola cosa. Prescosi andremo lungo il Po o persino glstorioni ^i rifiuteranno di perdersi nelle reti. GINO PIVA. K. i, I

Persone citate: Cicerone, Gino Piva, Guarda

Luoghi citati: Calto, Crespino, Gustasi, Italia, Papozze, Roma, Rovigo, Sicilia