Sviluppi dell'edilizia scolastica nel primo decennio del Regime

Sviluppi dell'edilizia scolastica nel primo decennio del Regime Sviluppi dell'edilizia scolastica nel primo decennio del Regime Nove edifici nuovi e sedici ampliamenti L>e scuole sono l'indice più sicuro della civiltà e del progresso. L'impulso che il Regime ha dato alla Scuola, che giustamente pone alla base della società, si constata ovunque, ma specialmente si rileva nei paesi dove oggi il più bell'edificio è quello scolastico. Si ricorda purtroppo come un tempo in quelle località rurali, e non solamente in quelle, la scuola fosse allogata in tuguri antigienici. A Torino, in dieci anni sono state costruite nove grandi scuole ed operati sedici ampliamenti a quelle già esistenti; ampliamenti che nella maggioranza corrispondono ad altrettante nuove costruzioni. Mens sana in corpore sano. Su questo precetto si è basato lo sviluppo edilizio scolastico. Il nuovo orientamento dettato dal Fascismo esigeva non solamente la costruzione di aule ampie e aerate e il rispetto più scrupoloso di tutte le norme igieniche; ma la costruzione di moderne palestre, di sale per conferenze e per proiezioni, di cortili o campi annessi per giuochi sportivi. Bisognava creare l'ambiente idoneo per sviluppare e rafforzare fisicamente i giovani acciocché crescessero rigogliosi mentre contemporaneamente veniva gettato il seme del sapere, che su di un terreno cosi ben preparato doveva maggiormente fruttificare. Anche la parte architettonica esterna veniva, in questo periodo, assumendo un carattere più schiettamente scolastico; l'edificio cioè, senza il sussidio della scritta posta sul frontone, doveva rivelare l'intima sua essenza. L'azione del Podestà Di Revel Degli edifici scolastici sorti in questi dieci anni e delle ampliazioni eseguite mercè l'iniziativa del nostro Municipio, attività intensificatasi specialmente durante l'amministrazione del Podestà dott. Paolo Thaon di Revel, abbiamo a più riprese e diffusamente parlato in occasione delle inaugurazioni svoltesi regolarmente ad ogni 28 ottobre. H tempo in cui si discuteva molto, troppo, e si concludeva pochissimo era definitivamente tramontato. In Regime Fascista subentrava l'azione rapida, conclusiva, e perciò anche il problema dell'edilizia scolastica trovava adeguata soluzione. Ma i bisogni per la scuola crescono di giorno in giorno e nonostante tutto ciò che è stato realizzato c'è ancora un vasto programma di opere che il Municipio sta man mano attuando. E' ormai pressoché ultimato in regione Parella, un grandioso edificio intitolato al Duca d'Aosta, ed un altro, pure imponente, in regione Monterosa, intitolato alla Principessa di Piemonte. Quest'ultimo sarà adibito a Scuola Materna. In corso Stupinigi, vicino all'Ospizio di. Carità, si pon mano alla costruzione di una scuola elementare e in via Palmieri, in prossimità dell'* Alfieri > verrà costruita la scuola materna « Regina Margherita ». In regione Barca è stato acquistato un grande appezzamento di terreno per la costruzione di un vasto asilo, un'altra scuola è progettata nell'area dove sorgeva l'antico Arsenale, in corso Oporto, ed è decisa la ricostruzione della scuola che sorge fra le vie Saluzzo e Valperga Caluso. Tutte le antiche scuole del Centro di Torino, che hanno fatto il loro tempo e non sono più idonee per ospitare le nuove generazioni, saranno cosi definitivamente abbattute. Ultimo ricordo riteUssunnnRarmmSecrpcblnlidvtaptèppaslTdcrclstMSpnltttfistsltMlnncvslccatsplvitd rimane la « Ferrante Aporti » che un empo era l'antico mattatoio cittadino. Un'altra aspirazione sta pure per essere realizzata: un'ingente somma è slata stanziata in bilancio per erigere un nuovo ed idoneo edificio per gli anormali psichici, attualmente allogati nel fabbricato che ospita il Liceo-Ginnasio Alfieri e la Scuola Municipale Rayneri, con disagio degli uni e degli altri. Non minore attività si nota alla periferia. Al Lingotto è stata recentemente inaugurata una grande scuolamodello che serve anche alla Borgata San Pietro, mentre viene mantenuta in efficienza un'altra scuola situata nel centro della vecchia borgata: alla Barriera di Lanzo è stato deliberato l'ampliamento della scuola « Allievo » la cui capacità si è dimostrata insufficiente al bisogno, e cosi pure dicasi della scuoa « Mazzini.». Alla Barriera di Milano si eseguiranno pure altri importanti lavori di ediizia scolastica. Non potendo la scuola della regione Monterosa allogare convenientemente i suoi 2300 allievi è stato necessario creare tre succursali in altrettanti locali d'affitto. Soluzione provvisoria in attesa di un conveniente ampliamento. Alla stessa barriera è in progetto la costruzione di un'ampia scuola di avviamento industriale per accogliere gli allievi attualmente allogati alla scuola « Parini ». Altre scuole dello stesso tipo sorgeranno nele borgate San Donato e Campidoglio. Tutto, insomma, un vasto programma di edilizia scolastica si sta svolgendo, con speciale riguardo alle regioni periferiche dove con l'aumentare delle case ad uso abitazione e l'infittirsi della popolazione, cresce sempre più il bisogno di scuole. Dal centro alla periferia La cura del Municipio si estende a tutte le scuole, anche le più lontane: a Mirafiori, al Fioccardo, in Berthoulla, a Sassi, ad Abbadia di Stura, ecc. Sul ponte di Stura vi è una bella palazzina di proprietà municipale che ospita la scuola più lontana dal centro: quattro chilometri dall'antica barriera; sette da piazza castello. E' come una sentinella avanzata posta all'ultimo confine dove ormai della città non v'è quasi più traccia. In questi dieci anni tutte le scuole, anche le più piccole, sono state migliorate; quelle poste sulla collina: da Cavoretto su su, fino a San Vito, da Santa Margherita a Reaglie, a Mongreno a Superga. In queste scuole, però, è venuto lentamente diminuendo il numero degli allievi: esse denunciano, da quell'osservatorio sicuro che è la scuola, un graduale ma rilevante spopolamento della zona collinosa. Le nuove necessità di carattere scolastico hanno portato ad un aumento considerevole di aule, le quali non più come un tempo debbono essere stipate di alunni. Da 568 classi che si registravano nel 1900 esse sono salite ora a 1100 con una popolazione scolastica globale di 34.600 alunni. Nonostante tutte le nuove scuole costruite, e nonostante tutti gli ampliamenti il Municipio deve ancor oggi spendere 100 mila lire all'anno per affitto di locali. Da questa rapida rassegna si osserva quanto cammino sia stato compiuto in questi dieci anni e quale vasto programma di opere stia man mano attuando il nostro Municipio seguendo le direttive del Regime. vnpodDhtBrtlsautdgGcsgvssltuscvpd

Persone citate: Alfieri, Barca, Di Revel, Mazzini, Paolo Thaon, Parini, Rayneri, Revel

Luoghi citati: Aosta, Caluso, Lanzo, Milano, Piemonte, Reaglie, Torino