Primo periodo del cinema russo

Primo periodo del cinema russo Primo periodo del cinema russo Tolstoi, Lermentof, Puskin e Dostojewski sullo schermo -- « Delitto e castigo » in... 200 metri Importazioni e derivazioni dall'Italia -- « Ciarlei » - Tendenze più letterarie che cinematografiche Si è generalmente abituati a considerare la cinematografia russa dalla rivoluzione, quasi che ciò che è stato fatto prima, non avesse alcuna importanza; un recente volume-catalogo «Il cinema russo » di B. S. Lichacef, pubblicato dalla Editrice « Academia » di Leningrado a cura del Iilno Komitet e quindi pubblicazione ufficiale agli effetti della cinemitografia di Stato, ci dà a questo proposito notizie assai interessanti. La storia del cinema incomincia nel 1895, ma è soltanto nel 1908 c/ie si ha notizia e documento di qualche opera importante. Col 1908 si inizia anche l'importazione delle principali opere cinematografiche del cinema europeo in Russia. E' l'epoca in cui tra le altre nazioni, l'Italia e la Francia, danno il tono alla produzione e sono le rappresentanti del cinema di allora: una tendenza artistica porta la cinematografia francese invece che a genuine espressioni dnematograficlie a rifacimento di schemi teatrali. Lo stesso « Film d'art » fondato da. Colmettes, Le Bargis e Lavedan, che avrebbe dovuto dare una produzione ispirata al cinema in quanto tale ed essere all'avanguardia del movimento cinematografico, produce invece quell'Assassinio del Duca di Guisa (1907) d'ispirazione teatrale che viene un anno più tardi portato a Mosca; e la Russia segue in un primo tempo quella intonazione teatrale. La oa'sa cinematografica « Drankof » dal nome dello stesso operatore, è l'unica a produrre a quel tempo. A. O. Drankof, dapprima semplice fotografo e corrispondente fotografico, è si può dire il solo rappresentante del cinema russo in quei tempi, e i manifesti delle sale di proiezione pubblicamo a grandi lettere: «è un film della « Fabrika Drankova »; più tardi la * Drankof-» scomparirà per dar luogo alla « Paté » e alla « Gonion » (che non sono altro che le succursali dille omonime francesi « Potile » e « Gaumont »). Nel 1908 poclie sono le pellicole prodotte — si contano sulle dita di una sola mano — e la lunghezza si aggira dai 38 ai 224 metri. 224 metri è lungo il film più importante edito e gimto dal Drankof su uno scenario di V. M. Oonciarof (che l'anno dopo farà anche il direttore artistico) messo in scena da V. F. Romaschkof. Il film Stenka Rasin dato in prima visione il 5 ottobre 1908 è tratto da una leggenda ed ha uno sviluppo più letterario die teatrale, ma non ancora cinematografico. L\vnfluenza letteraria segue nel 1909, anno di fortuna del Oonciarof e delie Starevich; quest'ultimo e noto ancor oggi (ricordiamo il recente Orologio magico) ; allora ricavava i suoi film da opere di Gogol (due pellicole della lunghezza rispettivamente di 160 e 240 metri) mentre da Puschkin traeva, gli scenari il Gansen, da Liermontof il Gonciarof (in una pellicola di 200 metri interpretata da Mosjukin allora debuttante ed eseguita in collaborazione al Pavlovski); le opere di Tolstoi daranno ancora lo spunto a film di Gonciarof die altrove sarà egli stesso l'i- deatore e lo scenarista dei suoi lavori che darà con una Storia Russa del XVI secolo la trami ad un film di Ciardinin interpretato dalla Gonciarova. Influssi italiani Continui i contatti commerciali con le altre Case produttrici d'Europa, delle quali è sempre evidente V influsso; l'attore redta come sul palcoscenico, con gestii assai magniloquenti. La produzione italiana giunge con lieve ritardo su quella francese; nel 1909 già si fa il nome della « Itala Film », ma è nel 1910 che il meglio della nostra cinematografia d'allora appare sugli schermi russi, e nel 1911, !» concorrenza al dnema italiano, giungeranno le « vedette » d'altre Nazioni, destinate in seguito al successo pili popolare. Le opere di Turghenief, DostoievskiKuprin, Liermontof, Puschkin e altrminori continuano intanto a fornire le trame alle pellicole prodotte dalla « Pathé », dalla « Gaumont » e dalla « Chanscdnkoff »; tutte più o meno si aggirano sui trecento metri di lunghezzaNon appaiono nomi nuovi di realizzatori, eccettuato il Metr, che produce le opere forse più significative di quel periodo. Tra gli altri continua a lavorare il Gondarof che con il Gansen dà ifilm più importante della stagione, che raggiunge la lunghezza di 590 metriil film Pietro il Grande rappresentò ipiù notevole successo del momento; iGonciarof, che era ritenuto il miglioscenarista-, compose la trama, mentre come operatori vennero assunti il Toppi e il Meyer, che girarono tutti gli altri film prodotti nell'annata, esclusa Rusalka diretta e ripresa da Starevich che la ricavò da Puschkin. Protagonista di Pietro il Grande fu il Veskof, che apparirà nelle più importanti pellicole del 1910, co.si nella Tarakanova su scenario di Sabinski, diretta dal Gansennel Luogotenente Ergunof (da Turghenief) realizzato da Metr e Gansen, in Mara, Il duello (da Kuprin), e Marfa Posadniza di Metr, quest'ultima della lunghezza di 545 metri, una pellicola a sfondo storico nella quale la magniloquenza della redtazione, caratteristica teatrale di opere precedenti, apparve un poco attenuata; fatto che si ri scontra anche in altri due film di Metrsceneggiati da Sabinki, uno ricavato da Tarass Bulba di Nicola Gogol e l'altroZigane, da Puschkin. Ricorderemo in fine Delitto e Castigo, un film di 200 metri ricavato dall' opera omonima dDostdevski, che sarà una delle ultime produzioni di Gonciarof che continuerà tuttavia a fare lo scenarista. « Anna Karenina » Anche il Metr dopo un periodo cosfruttuoso abbandona o quad lo schermo; a luì è affidata ancora la realizzazione di Anna Karenina dal romanzo dTolstd, che sarà girata dal Meyer in trecentocinquanta metri di pellicola. Oltre a Tolstd forniscono attraverso le loro opere letterarie trame per film Ostrovski, Liermontof, Puschkin, DostoievskiL'anno 1911 è abbastanza fruttuoso pela produzione russa; si raggiunge la cifra di quarantacinque pellicole, alcune delle quali di lunghezza ormai condderevole per quanto i direttori più rinomati, come il Gansen, si limitano a fare dd film di metraggio ancora piuttosto breve. Un film di duemila metriOborona Sevastopolla viene eseguito dal Gonciarof; nuovi direttori si fanno un certo nome come il Krivzof e l'Alexeief; e le Case di produzi ne sono la € Patita r> per i film di Gansen e dMetr; la « Chanscdonof » per Gondarof; la « Prodafilm » per Alexeief; la « Timan » per Krivzof. Nel 1912 un nuovo gruppo di Case dnematografiche europee introduce pellicole in Russia. Intanto si fa avanti la « Vitagraph :» mentre la « Gaumont >francese oltre a produrre di suo un Ctrano di Bergerac importa la produzione comica ameiicana ed appare nelle sue comiche Larry Semon-Ridolini, cosoprannome di Zigotto; la « Vitapragh » dal suo canto lancia sugli schermi russi Charlie Chaplin che ottiene uno straordinario successo col soprannome dCiarlei. La Russia accoglie volentieri queste nuove forme di spettacolo, manon le se-jue compiacendosi piuitostocerne si è giù visto, della realizzazionedi pellicole a sfondo storico o ricavateda opere letterarie in voga. E' importante infine rilevare la «fi i versa concezione dell'opera cinemato- ' grafica che si aveva allora in Russia e nel resto d'Europa; mentre in Russia la personalità del direttore artistico veniva ad assumere l'importanza massima nel film e un operatore faceva talvolta anche da direttore o produttore, nel resto d'Europa veniva considerato il nome dell'interprete e sopratutto quello della diva. L'anno 1912 è per il cinema russo uno dei più monotoni. Non si rivela per il momento alcun nuovo direttore, mentre la produzione è divisa tra Gansen, Krivzof e Alexcief; ed il Mejer fa da operatore in quUìdid pellicole. La lunghezza media del film giunge a 1800 m l n ; , i l i gir. « Anno 1812 >. E' que- .sta la pellicola più importante della stagione, e a sfondo storico politico. Per la realizzazione di quest'opera vengono convocati Gansen, Drankof e Uralski, operatori Meyer e Levitzki, protagonista Serescdnkof; due case produttrici: la « Pathé » e Za « Chansocionkof ». L'Uralski otterrà un particolare successo tanto che l'anno seguente potrà realizzare una Storia della Casa Romanoff con 2100 metri di pelli cola, scenarista E. P. Ivano}. Vii certo nome si era fatto anche Arkatof con una Rachil; mentre Ganson otteneva ancora successo con Koppelia (565 m.) eseguita come il solitosolito per la «Pathé* e con Besprldanuza da Ostrovski (775 m.). In. tanto iniziava la sua carriera I. A. Protosanof che diverrà in seguito una delle personalità più rappresentative della cine matografia russa e con< tinuerà a fare dei film anche dopo la rivoluzione accanto a Pudovkin ed Eggert. Prima di far parte dell'i. Ermolieff », che sarà dopo il 1914 una delle maggiori case produttrici in Russia e che scomparirà con la rivoluzione, Protosanof ha dunque eseguiti dei film per la « Timan Reinahordt Fabrika » : da un filmetto di 250 metri che rivelava come attrice la piccola Tina Balen, a qualche altro di maggior portata, , i e . e e l e ; l l r e a h e e , n a a a , a , 0 i e pi i e o . r e , o e o i a e a e l » i ri a. Ao il commissario del popolo A. W. Lue\naclurnkl farà addirittura incomincia e| —| sino a giungere al numero di otto, prodotti nel 1913 (lunghezza maggiore 1126 m.) uno dei quali ricavato da Turghenief. Tra gli altri realizzatori continuano la loro attività Gansen (otto film), Arkatof, Ciardinln, Gondarof con un solo film di 2100 metri di scenario di Mamontof, Pokozemi e Kaukasa, e tra i nuovi è ancora il direttore operatore Gelgardt che mostra di preferire gli scenari di Kuprin e lavora per la « Vita Film ». Gli scenaristi ritornano abbastanza in onore e si fa più rado (fors'anco perchè esaurltu buona parte del repertorio) l'uso di trarre i soggetti delle pellicole da opere letterarie; per quanto Starevich che riprende a lavorare dopo un periodo di sosta e fa sempre anche da operatore, si rivolga alle opero di Gogol. In totale nel 1913 vengono prodotte in Russia ben 115 pellicole. Il film più lungo dell'annata (5000 m.) lo si deve a Gardin ed è La chiave della felicità interpretato dal Maximoff, operatore Mejer, scenarista '■a Verblzkaia. Gardin sarà accanto a Protosanof e a Strarevich uno dei pochi che continueranno a lavorare dopo la rivoluzione. Si chiude così la «preistoria » del dnema russo. Qualche anI no più tardi la tendenza filo-letteraria I lei cinema russo cederà il posto a una produzione dnematografica di Stato che darà opere genuine e significative;re la storia dal film russo dal 1917. FRANCESCO PASINETTI