Nuova forte diminuzione della disoccupazione

Nuova forte diminuzione della disoccupazione Il Regime per il popolo Nuova forte diminuzione della disoccupazione L'assistenza alle mondariso e ai loro bimbi - II \ riscatto e il risanamento dell'Agro romano Roma, 13 notte. Il Ministero delle Corporazioni ha trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri i dati che seguono sulla disoccupazione al 30 aprile 1933-XI, in base ai rilievi eseguiti dalla Cassa Nazionale Assicurazioni Sociali. I disoccupati, che al 31 marzo 1933-XI erano 1.081.536. al 30 aprile 1933-XI erano 1.025.754; di essi 793.646 erano uomini e 232.108 erano donne. II numero dei disoccupati in ciascuna regione era il seguente: Piemonte 95.523, Liguria 49.224, Lombardia 193.617, Venezia Tridentina 14.810, Venezia Euganea 159.171, Venezia Giulia e Zara 52.991, Emilia 96.941, Toscana 66.057, Marche 21.015, Umbria 8.529, Lazio 39.096, Abruzzi e Molise 13.576, Campania 56.592, Puglie 54.277, Lucania 4.723, Calabria 41.377, Sicilia 53.321, Sardegna 4.924. Il numero dei disoccupati in ciascuna categoria era il seguente: Agricoltura (salariati braccianti e maestranze specializzate) 205.508; industrie estrattive 36.786; dell'alimentazione 23.072; siderurgiche, metallurgiche e meccaniche 100.758 ; edilizie e stradali 297.390 ; idrauliche, del gas e dell'elettricità 9.577; tessili e dell'abbigliamento 134.225; del legno (arredamento) 52.542; chimiche e del vetro 27.310; carta e stampa 11.235; spettacolo 12.750; esercizi pubblici 36.559; aziende commerciali 50.836; aziende private di comunicazione 27.206. La diminuzione dei disoccupati, in confronto al 31 marzo 1933 anno XI, è di 55.782 di cui 48.916 uomini e 6.866 donne. I salari per la monda del riso _ Presso il Ministero delle Corporazioni sono terminate le riunioni dei rappresentanti le due Confederazio ni dell'Agricoltura per la definizione dei punti salariali rimasti controversi nello svolgimento delle trattative per la stipulazione del contratto collettivo di lavoro relativo all'operazione di monda del riso nell'anno '33. Le parti, dopo ampia discussione, hanno, con reciproca soddisfazione, raggiunto l'accordo secondo il quale, ferme restando le condizioni generali stabilite nel contratto collettivo scaduto: a) Alle mondariso forestière spetta una paga giornaliera di lire 9,50 ed il valore del vitto corrisposto è fissato in lire 1 ; 6) Alle mondariso locali, di Vercelli ed Alessandria, spetta una paga giornaliera di lire 9,75 ; di Novara e Mortara una paga giornaliera di dire 9,55, di Pavia e circondario di Milano, una paga giornaliera di lire 9,10, di Crema e Lodi una paga giornaliera di lire 8,80. Entro il più breve termine possibile, le parti procederanno al deposito del contratto, ai sensi di legge. Questo per quanto riguarda i salari. Ma fra le numerose forme di assistenza che attestano il vigile e costante interessamento del Regime per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori, ha grande importanza e merita speciale rilievo quella organizzata a favore delle mondariso e dei loro bambini. Sono note le provvidenze adottate, ma è bene ricordare che nelle zone di immigrazione delle mondine e in risaia è sta¬ miconti nmole chro scuallderisfrerenta staslonevaro1. ! <attuata una completa assistenza !matf tele e mora le a mezzo dei Fa!sci femminili, col concorso di tutti oltuntoniffintrbolustmpichlal'afinmcetemrosidenososoè neneè resapitasaLqgtrpamladtul'steinvloIrlunsMTttdtPCgli enti interessati, la cui opera è | z S" c"li imBieasBii, la cui micia <s t stata coordinata dai Segretari! fede-In 1 irah. ;bà ■ Così, mentre le organizzazioni sin- *^ ÌlanR0 attuato e approfondito pete, le « visitatrici fasciste » hanno vigilato ininterrottamente le mondine, girando, cascina per cascina, per recare loro il conforto di una buona parola, di un regalo, offrendo loro la dimostrazione più tangibile di quella che sia l'assistenza fascista intesa e attuata con sentimento di fraternità. Parte importantissima di questa forma di assistenza sono stati i benefici realizzati a favore dei. bimbi tèSparssgrdvcrdelle mondariso. Il numero maggiore i tdell'anno nono, hanno funzionato j pnel 1932 gli asili-nido, nei quali i j cbambini hanno trovato le più amo-1 irevoli cure e la più affettuosa assi-1 stenza per tutto il periodo in cui le . e - jl°ro mamme sono state occupate in j -(risaia. In ambienti sani e aerati, in ." -! Parchi e giardini pieni di verde e di -ì°nibra, ' Piccoli sono stati raccolti curati dàlie donne fasciste. I-bam bini consegnati al « nido » la mattina dalle madri venivano ad esse restituiti nel pomeriggio lindi e sereni. Bisogna notare che questa iniziativa ha trovato il massimo riconoscimento da parte delle madri che si sono dimostrate particolarmente grate delle cure affettuose prodigate ai loro figli. L'Opera Nazionale per la protezio 0 e -' e i n à;re all'organizzazione dei nidi per o ( ff^ii delle mondariso, organizzazio o „e attuata con la più grande com a | retenza. Al loro funzionamento ha e- provveduto in parte l'Opera e in pare 1 o e l- n **e della, maternlta e d.el] ■SSKEi! '« a assunta il compito di soprintende- re ali organizzazione dei nidi per i 1 te la Direzione del Partito. Notevo: le è stata la cooperazione data dai Fasci femminili. Dei nidi che hanno funzionato nella scorsa estate, ben n-1 (J4 sono stati impiantati e gestiti ej(jaj Fasci femminili di Pavia e la e-! maggior parte degli oneri relativi è A i. _ 1 . 1 ■ : t~\ .. : e, a ia stata assunta dai vari Comuni. Dai dati raccolti, risulta che nei 125 asili organizzati sono stati accolti giornalmente 3630 bambini, dei o- j quali 46 permanentemente perchè t-iin stato di assoluto abbandono. 01- a-jtre l'azione svolta attraverso i nidi. (sono stati assistiti 900 bambini pres- [so le prorrie famiglie e pmssn f^. migne estranee. Col concorso di ontributi locali, sono stati assegnai numerosi premi di monda per 1 ammontare di circa 40 mila lire a quele mondariso, in stato interessante, he non potevano proseguire il lavoo di monda. In conclusione, nulla è stato tracurato per offrire conforto e aiuto lla folta massa dei lavoratori adetti alle operazioni di monda del iso. Le operaie sono partite alle- fre e fiduciose per la zona di lavoro, er questo nuovo stato d'animo seeno, anche la loro fatica è risultaa più redditizia, come è stato contatato dalle «visitatrici fasciste» dilocate dai Fasci femminili nelle zoe risicole. Questa solidarietà ha also a rendere sopportabile il lavoo in risaia Il territorio intorno all'Urbe H territorio che attornia l'Urbe, ltre le mura Aureliano e che costituì un tempo il classico suburbio oggeto degli speciali provvedimenti di oonif ica e di risanamento antimalarico fin dal 1878, è ora completamente rasformato per i grandiosi lavori di bonifica eseguiti, per un attivo sviuppo edilizio, per una sistemazione stradale cittadina e per mezzi di comunicazione che lo congiungono rapidamente al centro. Anche la zona al di fuori dei 10 chilometri, una volta stabilita per a bonifica dell'Urbe che costituisce 'attuale suburbio, la cui linea di confine si spinge nel cuore dell'Agro Romano, ha perduto in questo primo decennio del Governo Fascista le carateristiche dell'antica campagna romana. Gli edifici sorti in gran numero, l'incremento della coltura intensiva, ormai raggiunta, lo sviluppo degli stabilimenti industriali, lo hanno completamente trasformato e reso un centro di attività veramente sorprendente. L'opera redentrice del Regime si è inoltre intensivamente sviluppata nella zona del Lido di Roma e così, nel volgere di pochi anni, l'Urbe si è arricchita di una zona di spiaggia resa salubre e di una ridente e festosa borgata, sorta e sviluppata con rapidità meravigliosa ed ora arricchita del magnifico parco di Castel Fusano e che costituisce la frazione del Lido. II territorio auburbano di Roma e quello del litorale, per opera del Regime, sono stati così completamente trasformati e la malaria, che un tempo non lontano vi dominava ancora, arbitra, è stata debellata. H R. D. 8 maggio, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, che revoca la dichiarazione di zona malarica in tutto questo vasto territorio, ne dà l'alta sanzione. II territorio redento viene ad essere compreso in una linea che, partendo dalla riva destra del Tevere, in corrispondenza dei due ponti, e volgendo a sinistra, comprende lo località Inviolatella, Acquatraversa, Insugherata, Casal del Marmo, Torrevecchia, Borgata Fogaccia, Mazzalupo, Acquafredda, La Brava, Valcanuta, Casetta Mattei, Torretta Massimi, Bravetta, Monte delle Pichiè, Maglianavecchia, Grottaperfstta, Trefontane, Santalessio, Annunziatella, Santa Maria Nuova, Acquasanta, Quartomiglio, Romavecchia, Quadraro, Centocelle, Alessendrina, Gotti Fredi, Boccaleone, Portonaccio, Pietralata, Grotedigregna, Rebibbia, Cecchina, Aguzzano. La revoca della dichiarazione di zona malarica riguarda una estensio- tulio, uiaiai±i.a. iiS,'*°^"a- ne di circa 12 mila ettari di subur- i - i_ ,,,-..„ nn „u; bio, nel quale vivono o0 mila adi¬ tanti. Ma il beneficio sanitario non si è ottenuto soltanto nella_ detta zona. Se in questa la malaria è stata dapprima ridotta, poi soffocata e vinta, anche nel restante territorio di Agro romano la malaria ha ceduto, e cede sempre più, all'opera intensa e persistente di lotta ingaggiata dal Regime. Presentemente, la malaricità del restante Agro romano si è ridotta al di sotto del tre per cento. Progresso veramente notevole, se si considera che nel 1924 la percentuale di malarici era ancora del 9 per cento. Inol- i tre, tutta la zona nord-est della cam j pagna romana presenta una ma'.ari j cita inferiore all'uno per cento e cioè 1 in un territorio di circa 70 mila et1 tari, che va da Santa Maria di Ga leria a San Vittorino e da San Vit- j forino a Castel di Leva, per modo che .tutto fa ritenere che. in un tempo prossimo, anche la parte nord-est a dell'Agro romano, che di fatto^ presenta attualmente una malaricità minima, verrà cancellata dalle zone malariche. Ed è questo il compito che il Duce ha imposto: « Riscattare la terra agli uomini ». Oltre 63.000 operai nelle boniHcha Il Sottosegretariato per la Bonifica integrale comunica che nei lavori di bonifica di competenza statale, di cui esso cura la esecuzione in am- ministratone diretta o mediante con j impiegati al V mag- i 1 _j_ co noi : i o gio. 63.824 operai. Il maggior impiego di mano d'opera si è avuto nel Lazio con 13.152; nell'Emilia con 12.034: nella Calabria con 4320; nella Veneaip Euganea con 4210; e nella Toscana con 4026.

Persone citate: Acquafredda, Casetta Mattei, Centocelle, Duce, Fusano, Gotti Fredi, Quadraro, Torretta Massimi