L'epilogo delle gare atletiche

L'epilogo delle gare atletiche L'epilogo delle gare atletiche Le quattro finali dì ieri hanno visto vincitori; Alba, Cornaro, Fu sarpoli ed il Gol di Torino L'atletica leggera ha vinto ieri a Torino la sua più bella battaglia, conquistando la piena simpatia della {olla. E' indubbio che tutta una propizia situazione di ambiente ha favorito il verificarsi di tale avvenimento, ma è anche provato che l'interessamento delle settantamila persone che lo Stadio Mussolini ha ieri ospitato è stato vivo, sincero e spontaheo. " L'anima della folla Molti elementi hanno concorso arenderlo tale ed in primo luogo il disperato tentativo di vittoria'onerato dai goliardi torinesi. Già le gare di sabato avevano messo in evidenza una viva simpatia della folla per questi giovani atleti; ieri il fatto si è nuovamente verificato, ma su più vasta scala. Non è facile descrivere l'entusiasmo che hanno saputo suscitare le tre prove di finale fatte disputare a chiusura del torneo atletico, ancora indeciso sino all'ultima gara in programma: la staffetta littoriale. La classifica per Guf annunciata dall'altoparlante dopo la finale dei duecento metri dava: 1. Bologna, con punti 24.8; 2. Torino, con punti 234; 3. Padova, con punti 223; 4. Milano, con punti 194. Due gare rimanevano ancora da disputare : la finale dei tremila metri piani e quella della staffetta Littoriale. Le speranze per la penultima prova non erano molte, buone erano le probabilità dei torinesi per la gara a squadre. L'annuncio dell'altoparlante, dopo la gara dei tre chilometri, che dava Torino a soli quattro punti da Bologna venne salutato da un urlo frenetico, che fece rintronare tutto lo Stadio! La squadra del Guf Torino stava per passare al comando della classifica generale e l'entusiasmo della folla assumeva proporzioni indescrivibili. Noìi ricordiamo nella storia dell'atletica italiana un fatto analogo, che solo può essere paragonato ad un episodio di ambiente olimpionico. Sorta la possibilità di ottenere la vittoria collettiva, si profilò contemporaneamente la minaccia di Milano, che, superata Padova, retrocessa al quarto posto, si presentava nella finale della staffetta con tre temibili squadre. La maggior parte del pubblico non era forse al corrente che la staffetta littoriale, agli effetti della classifica, era a triplo punteggio, ma intuì egualmente che la vittoria di Torino dipendeva da tale prova. La sensibi Zito della folla torinese e stata gran-de come grande è stato il suo gene' roso incitamento. Quei cinque giovani, che di fronte a settantamila persone dovevano dar prova del loro coraggio c della loro volontà di vittoria,non hanno deluso la folla: hanno ricambiato generosamente l'incitamento avuto con un successo clamoroso, che ha completato degnamente la miracolosa giornata per l'atletica leggera piemontese. Giornata miracolosa in quanto il Piemonte, dotato ora del più moderno c grandioso Stadio d'Europa, ha dimostrato contemporaneamente di possedere dei giovani valorosi e capaci delle più balle imprese. Di possedere, in altri termini, tutti quei requisiti che sono necessari per passare al comando, in un tempo non lontano, di un movimento che, «ino a pochi anni addietro, ci aveva visti, si può dire, relegati quasi nelle posizioni di coda. Fucina di atleti L'esempio lo hanno dato quei valorosi giovani atleti del Guf di Torino che, con tutte le loro forze, vollero in breve tempo affermarsi vitente. Costanza e volontà so- toriosamente. Costanza e volontà so-no le qualità morali indispensabili, oltre a quelle fisiche, per riuscire a primeggiare in campo atletico. Lo primeggiare scorso (inno — questo è bene che lo si sappia — il Guf di Torino è finito al settimo posto in atletica. I progressi realizzati attraverso itn anno di intensa attività sono quindi portentosi, quando sì pensa che occorrono, in genere, lunghi anni di preparazione per raggiungere anche solamente qualche modesto miglioramento. Gli spensierati goliardi torinesi hanno dimostrato del carattere ed hanno posto grande impegno nella loro preparazione; ad essi sta a cuore soprattutto di non perdere quell'aureo monogramma che il Duce ha loro concesso in premio della loro prima dura fatica. Essi l'hanno conquistato lo scorso anno a Bologna ed ora lo difendono come laloro cosa più cara. La situazione atletica piemontese da qualche anno è nelle mani di questi giovani. Essi hanno subito iniziato a grandi passi la loro marcia, ed oggi possono dire di costituire una salda forza dello sport piemontese. Il Guf Torino è stato il primo a istituire nella branca sportiva la sezione atletica. Ha creato poco alla volta i suoi giovani campioni e li ha portati alla ribalta. Tutti gli atleti che hanno partecipato ai Littoriali — meno due, per la precisione — sono elementi sorti in seno alla sezione atletica, vale a dire non sono studenti appartenenti a società atletiche. A questo proposito è bene dire anche che alla preparazione di questi giovani ha atteso un ex-atleta piemontese, il modesto Ricci, il quale divide con Gaudino, fiduciario sportivo del Guf Torino, e Catella, fiduciario della sezione atletica, il merito dell'intera organizzazione. Abbiamo voluto soffermarci diffusamente sull'episodio principe della bella giornata sportiva di ieri, perchè certi fatti vanno giudicati in rapporto a tutta una situazione d'ambiente e perchè ci è sembrato doveroso mettere in rilievo quello che è stato il generoso comportamento e della folla e dei giovani campioni nostri. Prima ancora di passare alle considerazioni sulle gare di ieri, vogliamo dare uno sguardo alla classifica collettiva dei vari Guf ed alle prove compiute dai vincitori delle gare individuali. Come primo rilievo bisogna notare che due Guf, dall'anno scorso a quest'anno, hatv no fatto notevoli progressi: quello di Torino e quello di Milano, Sono due Guf che hanno superato di gran lunga tutti gli altri e che hanno battuto, contro ogni pronostico . quelli di Padova e di Boloqna. Il ^maggior ìmmero di vittorie e stato ottenuto dai torinesi: tre prove in divìduali e due collettive; Milano e Bologna ne hanno ottenute quattro, delle quali una collettiva, Genova e Padova due e Roma una. 11 bilancio tecnico Il bilancio tecnico è ottimo, poiché, malgrado la fresca costruzione della pista e delle pedane, ben undici risultati di. Bologna sono statimigliorati: segno evidente, questo che il livello tecnico generale è sta-generale to superiore a quello dello scorso anno e che una più accurata preparazione ha preceduto il periodo delle gare. Altro fatto interessante da notare è che ben pochi atleti che risultarono vittoriosi a Bologna hanno potuto ripetere il loro successo a Torino. Ciò sta a dimostrare che i giovani si migliorano rapidamente e che non v'è certezza dì vittoria nemmeno per i più quotati. Gli atleti che hanno ripetuto il loro successo di Bologna sono Bùgnole nei cento metri, Koschascki negli ottocento, Androsoni nel tiro del gia\vellotto ed Obepveger nel lancio \del dtsc0- "t tutto quattro su quin[dici gare individuali in programma, I risultati tecnici più notevoli sono: quello ottenuto da Brignole (10" 9/10) sui cento metri, di Alba (m. 6,76) nel salto in lungo, di Yaroli .(ni, 1,78) nel salto in alto, di De Lucchi (m. 3,60) nel salto con l'asta e di Rolla (m. 12,45) nel getto del peso. Questi ì primi rilievi die si possono fare guardando i risultati. E' bene, però, non dimenticare che ai Littoriali non hanno partecipato i maggiori campioni, esclusi nelle varie specialità dal re golamento della competizione. Quest'anno alle gare atletiche hanno preso parte 581 atleti, mentre a Bologna se ite erano presentati 473. Questo;' ben inteso, tenendo presènte che'la partecipazione è aiata limitata al minimo per ragioni d'organizzazione. m . La formula di questa competizione potrà in seguito essere modificata a seconda delle esigenze ohe si presenteranno, ma certamente in questi primi anni di vita — t Littoriali sono stati fondati lo scorso anno da Achille Starace — essi hanno bisogno di ampio respiro e di radunare il massimo numero di atleti possibile, a scopo di propaganda. Le quattro finali di ieri La giornata di ieri ha dato altri quattro littoriali: Alba, Cornavo, Fusarpoli ed il Guf Torino. La prò va dei salto in lungo si è svolta al mattino ed ha fruttato ad Alba, oltre al titolo nazionale universitario della specialità, anche quello di record-man regionale piemontese. Il risultato, infatti, è notevole per urt giovane. Alba si è presentato a questa gara provato da uno strappo muscolare che lo ha colpito durante gli allenamenti: ciò nonostante ha trovato modo, anche in questa specialità, di primeggiare. Tolto Falorni di Firenze, che ha saltato in. 6,72, gli altri migliori hanno superato di poco i sei metri e cinquanta. Sui duecento metri il milanese Cornaro ha vinto facilmente sul bolognese Gonelli e sui due torinesi Falcioni e Vivenza. Gara pure quasi priva di lotta serrata per il primo posto è stata quella dei tre chilometri, che ha visto la a dolorante ed ancora intontito per Ut caduta aiia- Mon> chJ wmptwt ta*.;/j«™«•.vuwn, cnv uu, «ww tu *"»Wmeritata ai fusarpoli cu u nn«?oi Jegher. Il tempo ottenuto non edei più brillanti (9'-i8" 4/10), ma èbene tenere presente che tale spe-cialità non è una delle prejeritc da-gli studenti, i quali curano, in mirti-colnr mnHn Ir nrniip di velocità c;?,»T7 m,?ao> 10 gfJTf ai vuocna cquelle di mezzofondo. La staffetta littoriale, compostadi cinque frazioni ,è stata la tiarache più è piaciuta all'enorme follapresente, fn incidente '»partenza a Koschascki della primasquadra di Milano ha limitato note-voZme7tte gli sviluppi della lotta.L'atleta milanese (la prima frazione era di seicento metri), caduto in partenza per essersi inciampato con un altro concorrente, ha dovuto inseguire, douo aver perduto oltre una sessantina di metri, tuttoprima frazione per Torino, ebbe buon giuoco e passò subito al co-mando tallonato dal genovese Ca-nepari, che passò all'offensiva dopocirca duecento metri, assumendo laprima posizione. Mori lo seuuì siiuai cinquecento metri e poi ripreseo condurre e giunse al termine tfeMla prima frazione con mia decinadi "metri di vantaggio. Rabaglinopartì come una freccia sui quattro-cento metri successivi, tanto cheal cambio con Alba, per la terzafrazione di duecento metri, il van taqgio di Torino era di una cin-quantma di metri. Falcioni e Viven-za non ebbero che da vivere sulvantaggio, e vissero benissimo,portando facilmente a compimcnt':la fatica, conquistando, cosi, il tito-to di Littoriale dell'anno XI per l'atletica leggera al Guf di Torino. VITTORIO ZUMA0L1N0.