Incontro ai lavoratori

Incontro ai lavoratori Incontro ai lavoratori li comandamento del Duce di andare verso il popolo ha trovato nella attinta della Segreteria Federale di Torino pronta ubbidienza e concreta realizzazione. E' confortante constatare, dice Andrea Gastaldi, come malgrado I tempi di disagio economico le vertenze sindaoali si siano ridotte al minimo, segno evidente che la disciplina fascista e corporativa è ormai entrata nello spirito degli operai e degli industriali. Dall'agosto '31 al marzo '33 il Segretario Federale ha presieduto 19 riunioni del Comitato, esaminando 91 vertenze, di cui 75 furono senz'altro risolte e 19 rimandate alle competenti organizzazioni. Il relatore esprime quindi un caldo elogio ai dirigenti delle organizzazioni sindacali ed economiche per l'alto spirito di fascistica consapevolezza con cui sempre hanno assolto il loro difficile compito. Rileva il confortevole numero degli iscritti ai vari sindacati, la disciplina delle masse, la loro ferma volontà di superare serenamente e laboriosamente il momento duro che attraversiamo. Ricorda come i contatti fra la massa e le gerarchie siamo frequentissimi, e come a tutte le più importanti riunioni e nelle grandi officine della città sempre sia stato presente, portando la parola di cameratesca simpatia delle Camicie Nere. Il funzionamento e la vita degli Uffici di Collocamento furon sempre seguiti con premurosa attenzione dalla Segreteria Federale. E l'importanza politica e sociale della loro funzione II fa ben degni di ciò. L'assistenza Sul capitolo « assistenza » Andrea Gastaldi parla a lungo. E non a torto, perche l'opera compiuta fa onore alle Gerarchie e alla città di Torino. Già abbiam detto della cifra imponente versata dalla fascistica consapevolezza della cittadinanza torinese all'Ente Opere Assistenziali. Molte le grosse cifre giunte da istituti e da organismi della finanza, della industria, del commercio: ma infinite le piccole elargizioni, giunte da oscuri lavoratori, da modeste famiglie borghesi: prova questa luminosa della rispondenza vivissima che nel cuore del popolo trova in ogni occasione la parola del Capo. I! Segretario Federale enumera quindi Te innumerevoli istituzioni che fanno capo .all'Ente Opere Assistenziali o che gli sono a lato e l'integrano. Dice dell'Opera Maternità ed Infanzia, del Patronato per l'Assistenza Sociale, delle Mutue per i lavoratori, delle Colonie climatiche, della assistenza alla natalità e alla nuzialità, della Cassa della Ospitalità Fascista, della Casa della Madre, dei laboratori delle Donne Fasciste, dei Libretti di assistenza, dei corsi per le assistenti delle Colonie, ecc. L'oratore ricorda poi che bimbi e bimbe furono inviati alle Colonie climatiche. Oltre a ciò non bisogna dimenticare le altre forme assistenziali intese a lenire le difficoltà economiche delle classi meno abbienti: dalla fornitura gratuita della luce elettrica e del gas al riscatto di pegni al Monte di Pietà, dal soccorso agli ammalati alla protezione delle famiglie sfrattate, alle pratiche espletate per il ricovero in convalescenziari e in ospedali di infermi, ai premi di nuzialità e di-,natatlità. Dalla esposizione nuda e severa di questo complesso di lavoro chiaramente appare alla assemblea la vastità dell'opera compiuta. La sala prorompe in applausi quando su questo tema il Segretario Federale dice l'ultima parola. Verso l'avvenire Rivolgendosi infine a S. E. il Segretario del Partito, Andrea Gastaldi così conclude: e. Eccellenza, Ritengo con questa relazione scheletrica ma densa di cifre, di non aver fatto a Voi, eroico ma piuttosto silenzioso soldato di guerra, e operante luogotenente del DUCE, omaggio di parole, ma di averVi illustrate, sia pure in una forma disadorna, le superbe realizzazioni del Fascismo torinese in questo biennio. « Non posso però ancora non ricordare l'azione vivificatrice e di propulsione svolta dalla Segreteria Federale in ogni campo della vita cittadina e provinciale, della costituzione del Comitato delle Manifestazioni Torinesi presieduto da me e dal camerata Thaon di I Revel e che attraverso ad un programma di molte e grandiose manifestazioni sta dando un tono di vita nuova alla nostra Città, che vediamo ogni giorno animarsi sempre più ed acquistare veramente il volto, lo spirito e il rango di una delle maggiori città d'Italia; dalla costituzione dell'Ente della Moda alla trasformazione del S. Paolo in Istituto di diritto pubblico; dai giochi internazionali studenteschi che Voi, Eccellenza, avete voluto con gesto di non dimenficabile bontà riserbare alla nostra Torino, alla riesumazione e soluzione di altri importanti problemi, interessanti la nostra Provincia; tutto un complesso di attività nuove che per merito anche del Partito stanno a dimostrare che Torino si è svegliata e che un altro luogo comune, antipatico, quello dei « torinesi bògia nen t, è caduto, io spero, per sempre ». Concludendo, Andrea Gastaldi dice:! «Eccellenza, nella certezza che sa-\ rete patio c contento delle nostre opere] e che anche per. l'avvenire Voi contere¬ z ¬ te sulla nostra fedeltà e sulla nostra de* cisa volontà di chiudere ogni giornata ìlei gioioso conforto di a/ver dato U meglio del nostro cuore e delle nostre forze aH servizio del Duce, noi Vi rivolgiamo una viva preghiera, ed è di dire al Capo, domattina, che Torino, percorsa ancora tutta da brividi di gioia e di commossa orgogliosa esaltazione per i tre giorni di sogno dell'ottobre 1932, mai come oggi ha sentito Vaito privilegio di essere una fedelissima guardia delle Alpi, da cui il Fiìscismo si affaccia sull'Europa e di essere pronta a recare più innanzi le insegne littorie che tiene ben alte perchè il mondo le veda e sappia che attorno al Duce vi è tutto un popolo che più del Tribunale Speciale ne difende la vita e la fatica con amore di figlio, con disciplina di soldato. « Dite al Duce che a Toiino dal grande Stadio aZla Casa deWOspitalità Fascista, dall'Istituto Magistrale « Arnaldo Mussolini » alle ccfstruende Case dello Studente e della Madre fascista, elle consacreremo al nome venerato della di LUI Madre Rosa Maltoni, una parola sola domina ormai i cuori e gli spiriti: MUSSOLINI; che Torino prima nella tenace e secolare fedeltà ai Savoia, al culto per la Dinastia, ha aggiunto il culto per Colui che di questa Dinastia e dell'Italia è stato ed è il vindice e l'assertore ». La relazione che Andrea Gastaldi ha letto a voce alta e sicura e che è stata di tratto in tratto interrotta dagli applausi scroscianti dei camerati, è accolta al suo finire dalle interminabili acclamazioni del convenuti. Il nome del Duce viene gridato fra gli « alala » e il canto di Giovinezza, finché S. E. Starace fa cenno di voler parlare. Il Segretario del Partito Il Segretario del Partito apre innanzi tutto la discussione sulla relazione del Segretario Federale e dichiara che è concessa la più ampia libertà di parola. Ma dalla sala si eleva un solo interminabile grido, unanime, entusiastico, prorompente. La relazione di Andrea Gastaldi è approvata alla assoluta unanimità. Da ogni ordine di pósti e dal gruppo delle autorità si applaude senza posa. S. E. Starace allora si alza e fa cenno di voler parlare. Il Segretario del Partito inizia con alto timbro, rapidamente, soffermandosi nei tratti più significativi in voluta lentezza di espressione. Di tratto in tratto è interrotto dalle acclamazioni del camerati : specie nei punti ove sorge il nome del Duce. E' verso la fine del discorso che entrano sul palcoscenico il Ministro Ercole, i Magnifici Rettori di tutte le Università, i professori universitari, reduci dal rapporto svoltosi a Casa Littoria: e ad essi rivolgendosi S. E. Starace dedica la seconda parte della vibrante orazione, tutta fervida d'impeto e di liriche o polémiche rievocazioni. S. E. Achille Starace, dopo aver vivamente elogiata la relazione del Segretario Federale ed espresso il più alto compiacimento per la compattezza e la fede del Fascismo torinese, impartisce ai Gerarchi le direttive segnate dui Duce. E' ormai la mezza superata. Il Segretario del Partito ha parlato per quasi un'ora. Al finire del fervido discorso, mentre le autorità lo circondano e io applaudono, nella sala scoppia una interminabile ovazione. Grida di evviva al Duce si susseguono alle strofe di Giovinezza. Là dimostrazione di devozione si prolunga sin sulla piazza e sino a quando S. E. Starace, accompagnato dal Segretario Federale Gastaldi, velocemente si allontana in automobile. Le visite dei Ministro Ercole Intanto, nella mattinata, il Ministro dell'Educazione Nazionale S. E. Ercole, col suo Capo di Gabinetto gr. uff. Scardamaglia e dal segretario particolare comm. Imparato, lasciata la stazione si ò recato per la sua prima visita alle cliniche universitarie delle Molinette. Accompagnato dal vice-Prefetto comm. Marongiu e dal vice-Podestà comm. ing. Silvestri e dal Rettore dell'Università comm. prof. Pivano, il Ministro scende dall'automobile in corso Massimo d'Azeglio, oltre il corso Dante, dove ad ossequiarlo si trovano il gr. uff. prof. Moise Donati, presidente dell'Ente del nupvo Ospedale, e il gr. uff. ing. Chevalley, che unitamente al commendatore ing. Silvestri compongono 'a Giunta Esecutiva dell'Ente. Sono presenti il grand'uff. Frascherelli, direttore generale dell'Istruzione superiore al Ministero, il comm. dott. Vezio Orazi, fiduciario nazionale della sezione professori universitari dell'Associazione Fascista della Scuola, tutti i Magnifici Rettori d'Italia, il cav. di gran croce prof. Maggiora-Vergano, preside della Facoltà di Medicina, il Provveditore agli Studi comm. prof. Mondino,. il comm. prof. Ottino, direttore centrale delle Scuole municipali, il conte Pallotta, segretario politico del « Guf », il prof. CaneDa. presidente del Comitato Provinciale dell'O.N.B.. il dott. Marcovecchio, per il cav. Garofali, medico provinciale, il coayn. prof, Cramaros-