Il Guf di Padova vittorioso nella gara di fioretto a squadre

Il Guf di Padova vittorioso nella gara di fioretto a squadre /L BRILLANTE INIZIO DEI LITTORIALI DELL'ANNO XI Il Guf di Padova vittorioso nella gara di fioretto a squadre La notevole prova del trio torinese che si classifica al secondo posto Nelle prime ore di ieri mattina i goliardi sportivi, in rappresentanza dei ventisei Atenei, hanno iniziato la disputa della loro piccola Olimpiade nazionale. Lo Stadio Mussolini, la magnifica costruzione che la vittoria di goliardi torinesi a Bologna nella prima disputa del Littoriali ha regalato agli sportivi del Piemonte, ha cominciato a [pulsare di vita vibrante, entrando in piena funzione. Domenica, con la presenza di S. E. Achille Starace — i Littoriali sono stati creati dal Segretario del Partito or è un anno — lo Stadio Mussolini avrà il battesimo usici ale, ma ieri ha cominciato a tener fede ad una grande promessa: quella 'di essere la sana palestra di tutta una jbalda gioventù che costituisce' il più "prezioso patrimonio della Patria, /a I fiorettisti sulla pedana / Oltre ottanta goliardi, rappresentanti Hi diciotto Università e formanti ventisette squadre, hanno Invaso assai pronto le ampie sale del Dopolavoro Ferroviario per disputare il torneo a squaHre di fioretto, prima importante competizione dei Littoria!! dell'anno XI. •Tintinnar di ferri, grida concitate di Atleti lanciati all'attacco o raccolti in disperata difesa, tonfi sordi di legno ,jx*co8so sulle pedane, ordini secchi di -.giurati, biancheggiare di candide assi- fe; occhieggiare di variopinti berretti ollardici, grida d'incoraggiamento larilate nel dialetti di tu tritali a: questo il Babelico quadro che si presentava a chi «entrava nelle sale schermistiche di via Bacchi. , Su cinque pedane i rappresentanti dei "ivari Guf si sono subito battuti per le >eIlminatorie. A capirne qualcosa in tut' pto questo trambusto bisognava essere bravi, tanto più che, per ragioni di necessita, era anche stata « requisita > la .Vicina sede del Circolo Rionale Luigi Igoaraglio, che ha ospitato nelle sue Linde e raccolte salette alcuni combatti; amanti più calmi e silenziosi. A poco a .-poco, però, un po' di luce si è fatta. Le «quadre più farti: Milano A, Napoli A, Torino A, Bologna A, Genova A e le ■ < incognite » Torino B, Firenze A e Ro: Infi B conquistavano l'ingresso negli ot'tavi di finale dove si trovavano con Padova A e Roma A, favorite dai sorteggi. La vera e propria lotta si può dire eia incominciata da questo punto. Jl primo incontro importante lo si ebbe tra le due prime squadre di Toriaio e di Genova, che si trovarono a doversi subito eliminare. Nelle due squadre militavano schermidori di valore riconosciuto in campo goliardico: Filo'gamo, Montano e Cardinali per Torino; Pino, Vallebona e Oderò per Genova. L'incontro fu accanitissimo, disputato -colpo per colpo. Cercheremo di darne un'idea in brevi note. • Sono per primi di fronte Cardinali e Oderò. Il torinese tocca due volte di seguito, il genovese pareggia, ma Cardinali ha l'ultima botta. Seguono Montano e Vallebona: Montano tocca due volte di seguito, Vallebona pareggia e vince difficilmente dopo un lungo periodo di nervosismo. Filogamo liquida Pino con 3 a 0. Vallebona-Cardinali : Cardinali tocca, il genovese pareggia èva in vantaggio, il torinese si porta alla pari, l'ultima botta è di Vallebona. Siamo a due vittorie per squadra. Sono ora di fronte Montano e Pino: il genovese vìnce per 3 a 1. Genova è in vantaggio. Filogamo riporta le cose alla pari battendo con un netto 3 a 0 Oderò. Carmnali-Plno: lai. Pino tocca due volte, vince e Genova è di nuovo in vantaggio. Montano-Odero: il torinese tocca, Oderò pareggia, poi va in vantaggio e porta l'ultima bòtta. Le due squadre sono alla pari. Siamo all'incontro decisivo tra Filogamo e Vallebona. Il genovese tocca per primo alla figura, dopo lungo ed estenuante approccio Filogamo pareggia e va in vantaggio, ma Vallebona si riporta alla pari. Siamo alla botta decisiva, chi tocca primo dà ' la vittoria alla sua squadra. Lo scontro prosegue accanitissimo fra contestazioni ed incidenti. Alla fine il direttore di scontro Erusati decide di cambiare i giurati. Alla prima azione Vallebona attacca, Filogamo para, risponde e tocca. Tornio ha vinto e si acquista il diritto di disputare i quarti di finale. Giubilo e fiducia nel clan torinese. Recriminazioni e irritazioni in quello genovese. Mentre la squadra A di Torino sosteneva e vìnceva il più incerto degli ottavi di finale, la squadra B forniva la grande sorpresa, battendo nettamente la prima squadra di Napoli, che contava su atleti del valore degli Scopece. Dalla contesa venivano, quindi, eliminati due dei più forti contendenti: Genova e Napoli. Roma A, Bologna A e Firenze A mantenevano, invece, intatte le loro possibilità. ' Si entrava, cosi, nella fase più combattuta e appassionante della contesa, quella decisiva, svolgentesi attraverso i quattro quarti di finale. Padova aveva il compito più facile ed eliminava la B di Roma con 5 vittorie a 1; Milano poteva aver ragione senza trop-Sè difficoltà di Firenze; le due squadre l Torino si trovavano di fronte, mentre Roma e Bologna avevano da disputarsi l'incontro più difficile e incerto. Nella lotta tra i torinesi la squadra A riusciva a battere con sicurezza i compagni < cadetti », mentre Roma usciva c^n la palma della vittoria dallo scon• tiro coi bolognesi aspramente disputato.' Cambiano gli alfieri • Si iniziavano al pomeriggio le semifinali, penultimo vaglio per la vittoria finale. La prima semifinale vedeva di fronte Roma e Torino; Nostini, Rimini e" Zanuso difendevano i colori del Guf dell'Urbe, il « trio » di Torino era lo stesso che aveva disputato gli incontri precedenti. Dapprima la disputa appariva incerta, poiché si arrivava a due vittorie pari, poi Torino prendeva decisamente il vantaggio e solo Nostini riusciva, battendo Cardinali, a interrompere la serie dei successi torl-' nesi. L incontro si chiudeva con 6 vittorie per Torino e 3 per Roma. Salivano, poi, sulla pedana Milano '(Guaragna, Del Fabbro e Damiano) e Padova (Pinton, Macerata e Molin) per la seconda semifinale. L'Incontro non suscitava incertezza od emozioni; Padova dominava con facilità as-' soluta e terminava con 7 vittorie a 2Finaliste erano, quindi, Padova e Torino; Roma e Milano restavano in lizza per il terzo e quarto posto. La lotta tra queste due ultime squadre era accanita, tanto più che, ad equilibrarne la possibilità, venne la sostituzione, nella squadra milanesedi Macerata con Targetti. Roma aveya un'Inizio favorevole, poi Milano andava alla riscossa e le due squadre andavano a quattro pari; Del Fabbro batteva nettamente Zanuso nell'ultimo incontro e dava il terzo posto a Milano. Sulla pedana centrale si battevano frattanto le due aspiranti alla vittoria: Padova e Torino. Facile il pronoetico, ossequente ad esso il risultato. Il « trio » patavino arrivò con tranquillità a cinque vittorie e una sconfitta; a questo punto, sicuro vincitorenon si impegnò più a fondo; il « trio * torinese approfittò di questo rallentamento d'azione, vinse gli ultimi tre Incontri e chiuse la disputa col punteggio di quattro a cinque. . La cronaca abbastanza diffusa che abbiamo fatto della contesa schermiPantabirPvcstcfiamssmuvdgrsddgl1Cdchadddg*tica di- ieri - crediamo possa aver daj to, corredata dalle cifre della tabella dei risultati, un'idea abbastanza precisa di come si sia svolta la lotta per la vittoria e per le piazze d'onore. Pochi cenni di commento basteranno a completare il quadro del primo torneo per il titolo di Littoriale. Il primato, innanzi tutto, cambia di titolare. A Bologna ha vinto Milano, a Torino ha trionfato Padova. Il cambio di alfiere è più che giusto, poiché i patavini hanno dimostrato una chiara e inconfutabile superiorità. Mai Pinton, Macerata e Molin si sono trovati in difficoltà e il successo fu da loro conquistato con una sicurezza cosi limpida che non ammette discussioni. Pinton è la rivelazione dell'ultimo torneo di Monaco e ieri ha pienamente confermato come ben riposta sia la fiducia già accordatagli da tecnici e appassionati. Macerata è elemento ormai abbastanza noto perchè sia necessario riparlarne; ieri e stato pari a se stesso. Molin, un mancino eccellentemente impostato, si è imposto come una buona promessa. I tre padovani li vedremo meglio all'opera nell'individuale che si inizia stamane. La squadra torinese ha costituito la grossa sorpresa della giornata. Se si r;nsa che Torino lo scorso anno non neppure entrato tra i primi otto, e se si considera che ha gareggiato privo di un uomo del valore di Pelissero, c'è da rimanere sbalorditi dinanzi ai pro- gressi conseguiti dai rappresentanti del uf Littoriale. Pur riconoscendo il valore del nuovo « acquisto » Montano ed 1 miglioramenti tecnici di Filogamo e Cardinali, si deve riconoscere che le doti morali hanno contato molto nel comportamento dei torinesi. E questo ha tanto maggior valore ee si ricorda anche la sorprendente prova della squadra B di Torino, che si è classificata al sesto posto. Da Milano e da Roma ci si attendeva di più. Le due squadre non hanno dato un'impressione di solidità e di regolarità. Nel loro complesso le gare si sono svolte in modo regolarissimo e sono state disputate con encomiabile lealtà, Irreprensibile disciplina e cordiale cameratismo. La giuria, presieduta dall'olimpionico Anselmi, ha funzionato perfettamente; giurati sono stati gli olimpionici Ragno, Rastelli, Guaragna e Pessina. E. A,