La centenaria di Alessandria: un dramma

La centenaria di Alessandria: un dramma La centenaria di Alessandria: un dramma Una figlia che da ventiquattro anni non ne aveva notizie e la credeva morta, l'ha ritrovata ora leggendone le notizie sai giornali e a e l e i o d i y, Roma, 10 notte. Una corrispondenza da Alessandria, pubblicata nei giorni scorsi dal nostro giornale, ssgmalava che la maestra Fortunata Righizzi vedova Peritano aveva serenamente festeggiato il compimento dei suoi 101 anno d'età. Nella corrispondenza era dssorditto il tenore di vita che la vegliardo, conduce, e tutti i più interessanti episodi dalla sua lunga vita. Il cronista terminava scrivendo ohe la Righizzi vive con l'ultima delle sue figlie, che conta circa 60 anni. La notizia, riprodotta dai quotidiani della Capitale, ha permesso alla cinquantenne Maria Perifano, dimorante da molti anni col marito, i figli ed i nipoti nel popolare rione di Trastevere, di rintracciare la propria madre, che da 24 anni aveva pianto per morta. Ieri l'altro, Infatti, la signora Perifano ascoltava la nipote Jolanda Trentarossi leggere ad alta voce un giornale, quando ad un tratto impallidiva, cominciava a tremare e scoppiava in lacrime. La notizia, la cui lettura produceva nella donna una cosi violenta, commozione, era la corrispondenza de Alessandria, cui si è accennato. Le generalità della centenaria che vive ad Alessandria non lasciavano alla Perifano alcun dubbio. I dati corrispondevano esattamente. La centenaria di Alessandria era la madre pianta morta, anche perchè la Perifano ricorda esattamente di avere udito dalla madre, ohe questa ebbe quattordici figliuoli e che fu maestra a Monte Cir fona, in quel di Campobasso. - - CI starno allora recati dalla Perifano, che abbiamo trovata ancora in preda a viva emozione. — Da quanti anni non vedevate più vostra madre? — lo abbiamo chiesto, — Dal 1909. Ma bisogna che vi precisi la mia storia. Lasciai mia madre all'età di 13 «titii per cominciare una vita di viaggi come artista di varietà; soltanto da pochi «<mt mi sono stabilita in questa casa di Trastevere. Dalla Germania ad Algeri, dalla Francia alla Serbia (ci trovavamo appunto a Belgrado, io e mio marito, quando scoppiò la guerra e dovemmo rimpatriare) ho girato mezza Europa. Oggi mio marito suona ancora 11 violino... come suonatore ambulante. — E di vostra madre non aveste notizie durante tante peregrinazioni? — Si, sino al 1009. Ci scrivevamo di tanto in tanto, ed avevo notizie da conoscenti. Sapevo che mia madre, nonostante la sua età avanzata, esercita In ercoaddi roIl nobozadis«MdieacinstarioqurapigaSavevacodaneragla è di va ? «estlere di venditrice ambulante IO v DD-lrìnuD onnìiA nana fot -. - -1 — — U X a n oo; I fIIU"re aitava presso una cerca uosi|lomtba BriS°- C'incontrammo e ci rac- 'p^ntBmmn tonta fnao Hnlla W.d e viaggiava anche essa (si vede che è un destino della nostra famiglia) di città in città, di paese in paese, dove le Fiere la richiamavano, Fu appunto di ritorno da un viaggio in Germania che lo e mio marito ci recammo nel maggio del 1909 a Padova, dove mia madre abitava presso una certa Co A rioscdicirlsonivipenecoprdusttaStidtradfatilagvtudsDun5rcèNmMsveli- contammo tante cose della nostra vi- nl^: Poì ognuno_di noi riprese la sua e!a^rada.: e non C1 ^demmo P»u. Ripre- o|s a lasgiare' ni «Nel 1919, a guerra finita, mia soe-'rena Anita che abitava vicino a Ron ; u1-8- e che è l'unica parente con cui sia a-| stata sempre in relazione, mi disse di b- i aver saputo da alcuni conoscenti che e- 'nostra madre era morta. Mettemmo r-!dunque il lutto stretto; ci sentimmo (distaccate definitivamente da nostra si [madre. Finché l'altro giorno un gioru-ìnale mi doveva rivelare che mia ma. r- dre vive ancora ad Alessandria. Ora nnola aa*-& la Tir»o+*-o Brvfn^^n nl>n A — a-ì quale sarà la nostra sorella che è con l-ilei? Rachele, che credevamo morta, e u- che dovrebbe avere 56 anni, o Emilia? ie. Ho il più grande desiderio di partire ma e dd correre a rivedere la mia vecchia n- iper farle conoscere i due nipoti di cui n-iella ignora l'esistenza. Ma Alessani- dria è lontana, i nostri risparmi sono ai andati esauriti a causa di una grave di'malattia ed il viaggio è caro. Tuttavia on | Dio e la sua Provvidenza ci aluteranalino. Chissà che qualcuno non Fi comno j muova a queste mie vicende e mi aiua-iti a riabbracciare mia madre? Un bila gnetto gratuito fino ad Alessandria le |aar€bbe in questo caso la vera prowi o| danza mrughmVtgPsalrE2a

Persone citate: Jolanda Trentarossi