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L'assassino del Presidente del Perù ucciso con un colpo di spada L'assassino del Presidente del Perù ucciso con un colpo di spada Lima. 1 notte. L'assassinio del Presidente Cerro è avvenuto mentre questi lasciava il velodromo di Beatriz dove aveva passato in rivista 20.000 reclute. Il Presidente stava salendo in automobile salutato dalle acclamazioni dei coscritti, quando un individuo completamente vestito dinero, approfittando del fatto che il Presidente rivolgeva con la mano un ultimo saluto alle truppe, eparò a bruciapelo contro di lui. Ne seguì uno scambio di rivoltellate, nel corso del quale due soldati furono uccisi e un ufficiale, cinque soldati ed un borghese gravemente feriti. L'attentato contro il Presidente fu talmente improvviso che tutte le precauzioni che erano state prese per assicurare la sua protezione, furono inutili. Invano col pericolo della propria vita, il capitano della Guardia Civile salì sul predellino dell'automobile presidenziale per coprire col proprio corpo il Presidente; già la palla omicida aveva colpito questi in pieno petto, e 8anchez Cerro è caduto nella vettura, ove il Primo Ministro, che si trovava seduto accanto a lui, lo Ita, raccolto fra le sue braccia. L'automobile presidenziale si pose immediatamente in movimento e come un fulmine attraversò la folla bruscamente respinta dalla polizia sui due lati della strada. Quando la vettura entrò nel cortile dell'ospedale italiano, ti Presidente era svenuto ed il chirurgo non potè che constatare che la palla gli aveva attraversato il cuore e che la ferita era mortale. Poco dopo infatti Sanches Cerro spirava. Nel frattempo l'assassino, sul quale l'ufficiale della guardia civile capitano Bejoda aveva sparato parecchie rivoltellate, cercava di sfuggire alla polisti» ma improvvisamente cadde a terra colpito mortalmente. I dottori che ne esaminarono il cadavere non poterono rilevare sul suo corpo che le tracce di una ferita penetrante che gli era stata inferta con un colpo di spada da uno degli ufficiali della corte presidenziale. Lo stato d'assedio è stato proclamato su tutto il territorio e le precauzioni più rigorose sono prese per ristabilire nella capitale l'ordine turbato dalle manifestazioni dalle quali è stata accompagnata la riunione del Congresso. Le esequie del Presidente avranno luogo domani.