S. A. R. Adelaide di Savoia-Genova alla Mostra del Valentino

S. A. R. Adelaide di Savoia-Genova alla Mostra del Valentino S. A. R. Adelaide di Savoia-Genova alla Mostra del Valentino La spettacolosa folla dell'ultima giornata e il suggestivo spettacolo serale - Dichiarazioni dell'ori. Ferracini aria stampa - Un messaggio di gratitudine e di promessa al Capo del Governo Nell'ultima giornata i visitatori sono stati molto numerosi ma lungo le galerie e nei chioschi non si riscontrava a giocondità dei giorni scorsi. Benché a vita della prima Mostra fosse stata n precedenza fissata a 15 giorni, e quin^1 .?on dovesse recar sorpresa la datafl preparazione della seconda Mostra autunnale, che a sua volta precederà quella primaverile del 1934, e così via, La Mostra della Moda si è chiusa.della chiusura, benché tale chiusura non rappresenti se non una sosta perun senso di malinconia. Recarsi alla Esposizione della Moda era diventata ormai una cara consuetudine ed i tori-navvertitamente tutti erano pervasi danesl specialmente, ne sentono oggi ladi verde molti dirigeranno ancora involontariamente i loro passi fino al pa- ^uesù M^toU^rtóaS ma 9uestl ™et1 ™ aspettativarenaeran- mostrare al pubblico quanto di nuovo, U utUe e «^attraente è stato ancora reato nel campo dell'abbigliamento, All'ultimo spettacolo, nel grande sa au uranio spettacolo, nei granae sa-^ gnifica per grazia ed eleganza. r_ Hi e a w i„ -p,ì ^.^ della M°da' ha co- succinti mettessero in eccessivo imba erito alla serata particolare importana. A ricevere l'Augusta Visitatrice si rovavano l'on. Ferracini, l'aw. comm. Colla e l'ing. De Amicis. Prima di enrare in teatro, la Principessa ha manifestato il desiderio di visitare la Motra, e i dirigenti l'hanno accompagnaa attraverso le gallerie e gli stamela he erano affollatissimi. Durante la viita l'Augusta Visitatrice è stata oggetto di dimostrazioni di simpatia da parte del pubblico. Omaggio che le fu rinnovato dai visitatori al suo entrare nel teatro accompagnata dalla dama di Palazzo contessa Boyl. Nei posti d'onore si trovavano pure l'on. Bottai, il en. Brezzi, il comm. Edoardo Agnelli molte altre personalità. Magnifica sfilata Il programma era attraentissimo. Ad ncorniciare la sfilata dei modelli che le ignore attendono sempre con nuovo e particolare interesse vi erano pittorechi balletti e scelti pezzi, di musica. Suggestivi motivi accompagnavano le modelle durante tutte le evoluzioni sul palcoscenico e sulla pedana. Ieri sera, a differenza delle sere precedenti non si rattava di abiti da mattino, da pomeriggio e da sera, ma di costumi assai più vicini al gusto odierno e cioè da sport, da turismo e da spiaggia, a cui si aggiungevano pigiama, vestaglie e biancherie. Tutto un corredo di indumenti dal gusto più raffinato. In queto campo la nota ditta torinese Garda e Bounous di piazza Castello si è ditìnta presentando un elegantissimo assortimento di vestaglie, pigiama, biancheria ed abiti a maglia. Una belissima e ricca vestaglia di velluto operato in seta con guarnizione di struzzo e cigno, e pigiama da casa e da spiaggia, sono stati ammirati per la oro originale fantasia. Graziosisslml noltre sono apparsi i modelli di abiti n tessuto a maglia e assai elegante e signorile la biancheria. Non è a credersi che gli indumenti a volte molto"Incontrastato successo abito nero con davantino e polsi bian chi inamidati dal nome « Dono del Mattino », nonché altre confezioni « Rosa di Maggio » e « Ciliegia», quest'ultimo un grazioso pigiama da camera in veluto. Gabriella S.S. di Venezia è stata anch'essa presentata da « Il Faro ». Di questa casa sono stati ammirati un costume da bagno « Acquaplano », un mantello da automobile « Ardita » e « Villa d'Este », costume da golf. Terza ditta presentata dal « Faro » è stata il Laboratorio della Consolata che ha fatto sfilare elegantissimi modelli: < In giardino », « La Balilla », « La Motonauta » e « A vela * per signorine dai 13 ai 15 anni. Le altre Case di Torino che si sono particolarmente distinte per l'originalità dei modelli presentati sono: le « Sorelle Cappa », « Dalmasso », « Gabriella », « Marchesi », Simonetti e la Ditta Bellotti di Milano. Nel teatro della Moda non si intona altro spettacolo che la sfilata dei modelli; le altre manifestazioni possono servire da proemio o da contorno, possono permettere di occupare piacevolmente le soste fra l'una e l'altra presentazione di abiti; ma sono sempre e solamente i modelli, le nuove creazioniquelle che maggiormente interessano ie signore, quelle che incatenano la loro atten2Ìone'- Ve"? <*» esse vengono, aLa Casa Gabriella di Torino, presen-tatada«Il Faro», ha fatto sfilare on-iESi. V&X&U&Jf m ?bianco e nero chiamato «Si e no» ecercare nel locale dove la Moda ha messo il suo regno. Anche ieri seral'ultima, applausi vibranti hanno salutato il passaggio dei più eleganti costumi, le più geniali confezioni. Ad autunno per le prime sfilate dei nuovmodelli invernali gli spettatori, anzi le spettatrici sono già assicurate. Se fosse stato possibile prenotarsi, siamo certi che fin d'ora le quindici serate autunnali potrebbero già contare su quindici « esaurito ». In ricordo della prima Mostra dellaModa rimane il Numero Unico che l'En te autonomo della Mostra ha posto in o a é a a a à , j a. | vendita. Esso rappresenta, per i visitatori della Mostra, un prezioso ricordo della riuscitissima manifestazione, e a coloro che non hanno avuto la fortuna di ammirarla presenta il panorama nel quale la Moda italiana nasce e si forma per la collaborazione delle industrie e dei commerci che operano nel campo dell'abbigliamento, e per il prezioso concorso degli artisti. Il libro, poiché non si tratta di un fascicolo ma di un volume in quarto, di ben 220 pagine, per la sua ricca ve-1 a r rttdUslgva a - a iste tipografica, per gli articoli di auto-j sLmpcnlfa - „, S 6 l!'* «otopafla della Sov*ra|i fan se- - gUjt0 quelle di S. A. R. la Principessa * S' A' R' ^.Principessa , a revoli scrittori e scrittrici, per gli auto grafi di alte personalità e le illustrazioni in nero e a colori per le quali hanno concorso numerosi artisti, può trovar posto in qualunque salotto, in qualunque biblioteca. Esso si apre con un ritratto dell'Augusta Patrona dell'Ente della Moda: S. M. la Regina d'Italia, I sl-lS. A. R. la principessa Maria Adelaide Savoia-Genova, di S. A. R. la Du- mttiFTaj chessa Lidia di Pistoia, di S. A. R. la '. pMaria di Savoia, e completano la galleria dei ritratti delle Auguste signore le fotografie di S. A. R. la Principessa Bona di Baviera Savoia-Genova, di - i . a a u e i l i d e e . e l a i i a ui e a o a, o di a a ml ti e o Nel volume vi è il fac-simile della i lnobile lettera che S. E. il conte Cesare cMaria De Vecchi di Val Cismon, Am basciatore d'Italia presso la Santa Sede, ha inviato, in risposta, al Presidente dell'Ente. Essa conclude cosi: « Torino sa trovare sempre un primato. Donato all'Italia un primato politico, ne ha trovato uno di opere civili. A quello della meccanica aggiunge ora quello della Moda, Forza, arte e gentilezza. E soprattutto * Italia*, perchè Torino è figlia di Rama ». Seguono dichiarazioni di S. E. il Prefetto Umberto Ricci, dell'on. Ferracini presidente dell'Ente, del Segretario federale Andrea Gastaldi, del Podestà, dott. Paolo Thaon di Revel, dell'onorevole A. S. Bermi, presidente della Confederazione fascista dell'Industria, dell'on. Gino Olivetti segretario generale della stessa Confederazione; un autografo di S. E. Emilio Bodrero, presidente della Confederazione generale fascista artisti e professionisti; uno dell'on F. Lamini presidente della Confederazione fascista del commercio; altri di S. E. G. Belluzzo, Ministro di Stato, presidente del Comitato per il prodotto italiano, e dell'on. Giovanni Vianino vice-presidente dell'Ente Autonomo per la Mostra nazionale della Moda. Un brillante articolo del sen. Vittorio Cian precede la dimostrazione dello sviluppo che l'industria tessile ha avuto per l'impulso datole dal Regime durante gli ultimi dieci anni. Interessanti relazioni sulla produzione della seta naturale e artificiale, sulla lavorazione dei cotoni e delle lane, sui cappelli, i guanti, le calze, gli ombrelli, gli stivalini tutti quanto insomma interessa uomini e donne in fatto di abbigliamento. Alla materia tecnica si intercalano gli scritti di autorevoli autori, mentre per gli artisti basterà fare il nome di Giacomo Grosso. La relazione dell'on. Ferracini Nel salone del Consiglio provinciale gmzsidbAnigmMiAqrigifFziltcapicdell'economia corporativa si sono riu-j niti ieri mattina tutti i membri dei co- "imitati tecnici di categoria e tutti glii ta o lnDi n e a il tn o3 o iola a oo sle e i, ie o a Bice Barattieri di S. Pietro, delegata dei Fasci Femminili. L'on. Ferracini, i presidente dell'Elite della Moda, ha pre- ^ la paroia per dichiarare che la riu-|nionei' d£ interpretata come una cerimonia di chiusura, ma e1 a a, uouvi le srununa semplice conversazione, un esame di quanto è stato fatto e quanto ancora rimane a fare, e si deve fare. Uno scambio di idee su un cosi delicato tema, si imponeva. I risultati ottenuti con la Mostra — ha detto l'on. Ferracini — sono stati favorevoli sotto tutti gli aspetti: sia per l'affluenza del pubblico intervenuto da tutte le città d'Italia e dall'estero, sia per l'intervento degli espositori. Inaugurata da S. M. la Regina, che le ha concesso l'alto suo patronato, la Mostra chiude il suo primo periodo di attività con la ambita visita della Principessa Maria di Piemonte. La manifestazione voluta dal Capo del Governo non poteva iniziarsi sotto più favorevoli auspici. Molto è stato fatto in questo inizio; ma come è logico, molto ancora resta da fare. Non era prevedibile che subito si potessero iniziare degli affari ed invece si è constatato come l'accostamento fra industriali e commercianti abbia dato immediatamente dei pregevoli frutti. Gli stranieri sono stati favorevolmente impressionati dalla vasta rassegna dei prodotti nazionali. L'alto appoggio di S. E. il Prefetto, del Segretario federale, del Podestà, e l'opera di tutti i comitati che hanno lavorato con slancio, e specialmente quello ordinatore t. , hanno concorso alla magnifica riuscita, Bisogna ora stabilire il giorno in cui si I riaprirà la Mostra, e nel periodo di at-1 tesa si inizierà un ponderoso lavoro di preparazione. Il Presidente dell' Ente, esaminati varii problemi fra cui quello della vendita al dettaglio dei tessuti, ha poi comunicato la decisione di pubblicare un giornale dell'Ente, un organo a cui spetta il compito di agitare problemi, e allacciare più strette relazioni fra industriali e commercianti e I Informare il pubblico di tutto quanto si opera nel campo dell'abbigliamento. L'on. Ferracini ha poi aperta la di-iaj scussione. Ha subito preso la parola ili n-!gr. uff. Montaro a nome della Fede-' in "razione deU'libbigTiamento: quindi un 1 rappresentante della Federazione dei commercianti il quale si è specialmen te soffermato ad auspicare un più stret to collegamento fra l'Ente Nazionale della Moda di Torino e la Fiera di Mi' Uno. Il comm. Freschi della Giunta esecutiva ha riportato la discussione sul programma essenziale che non può essere quello della Mostra, ma quello dell'Ente. La prima non è che un detta glio, una esposiziono, una rassegna dei vari prodotti; ma è l'Ente che deve su j scltare e potenziare tutte le attività" L,a Mostra si apre due volte all'anno, ma l'Ente deve lavorare tutto l'anno per svolgere il compito delicatissimo che gli ha affidato il Capo dei Governo. Coordinare cioè tutti gli sforzi, valorizzare il commercio come tramite fra la produzione e il consumo. L'E- sposizione è stata tuttavia una rive lazlone per molti industriali, per molti commercianti, per numerosi artigiani, da cut tutti trarranno vantaggi. Ha ripreso la parola l'on. Ferracini il quale ha riconfermato come tra la Fiera di Milano e l'Ente della Moda di Torino non esista alcun dualismo ed ha anche ricordato a questo proposito le precise, analoghe dichiarazioni del lanese. Entrambe anzi concorrono come u Pu9e. ha precisato nel tele gramma inviato all'on. Ferracini — al maggior sviluppo dell'Economia Nazionale. La riunione si è conclusa con la distribuzione di un opuscolo che porta in testa il disegno di legge presentato dal Duce nella seduta del 25 novembre 1932, per la costituzione dell'Ente Autonomo per la Mostra permanente nazionale della Moda in Torino. L'on. Ferracini ha inviato a S. E. il Capo del Governo il seguente telegramma: <A 8. E. il Capo del Governo - Roma. — Espositori Mostra Nazionale Moda riuniti imponente assemblea con intervento dei Comitati tecnici Ente Autonomo, constatata piena riuscita di questa prima Manifestazione, m'incarica di esprimere V. E. sensi loro viva gratitudine per prezioso e validissimo interessamento concesso da V. E. a favore industria abbigliamento che dal Fascismo vede con certezza la realizzazione delle finalità invano da tempo perseguite e che porteranno sicuro incremento questa imvortante branca lavoro italiano. — Silvio Ferracini, Presidente Ente Moda ». All'on. Ferracini è giunto il seguente telegramma inviato da S. E. Asquini: « Con l'animo ammirato per il successo della Mostra della Moda dovuto alle forze gagliarde di Torino ed al tuo personale fervente impulso, ti rinnovo i più cordiali ringraziamenti per le ac coglienze ricevute. - F.to: Asqttini ». L'esito del concorso per il figurino Ecco i risultati del concorso indetto dall'Ente Autonomo della Moda per il concorso dei figurini e dei modelli La giuria, composta dalla contessa Barattieri di San Pietro, da Donna Virginia Agnelli, dalla Baronessa Paola Bologna, dalla Signora Ferracini, dalle Signore Bianca Nigra, Vezzani, Gorl, Lombardi, dalla Marchesa j di sant'Elia, dalla Contessa di Robi lant daUa contessa Balbis Gianotti, i dajla Contessa Cicogna, da Michele mio i seguenti artisti che hanno presentati i loro modelli: Bentivoglio, Alda Besso, Andrea Bologna, Golia. Vi trotti (due disegni), Mennyey, Vanni Inoltre due disegni di cappelli di Golia e Fenoglio. Ha pure premiato una modista artigiana, e cioè la signora Esther Cavedini. Con un successivo comunicato saranno diramate le norme per il ritiro dei premi.