Vittoria assoluta di Pigorini nella Milano-Roma-Napoli

Vittoria assoluta di Pigorini nella Milano-Roma-Napoli NOVECENTO CHILOMETRI IN MOTOCICLETTA A PIÙ' DI 93 ALL'ORA Vittoria assoluta di Pigorini nella Milano-Roma-Napoli La Coppa Mussolini alla Gilera -- «Records» battuti e forte selezione di concorrenti (Dal nostro inviato) Milano, 24 mattino. dDue erano, evidentemente, gli scopi [a«fi una Milano-Roma-Napoli anticipata < re promossa al (/rado di corsa, d'aper-j stura delia sta (/iene motociclistica: col- ]slaudare inesorabilmente a fondo mac- imchin? e guidatori iscritti nei quadri dell'attività sportiva dell'anno undecimo, sottoponendo le une e gli altri — le pnme specialmente — a una sjiecie di eliminatoria preliminane che chiarisse i valori tecnici per le gare future, c interessare di colpo, con una grandiosa manifestazione di successo, l'opinione pubblica ai fasti dillo sport motociclistico, manifestandone solennemente i -progressi compiuti durante la sosta inventale. Il primo scopo, il collaudo tecnico, si può ritenere dalla gara di ieri pianamente raggiunto, posto che la ragione d'ogni collaudo sia quella di constatare i limiti di resistenza, di provocare la rottura per ricavarne, a futuro invegnamento, i limiti di sicurezza. Ma il secondo scopo, quello della propaganda sportiva, riuscì purtroppo assai compromesso. I tecnici-, i corridori, i dirigenti sportivi delle Case potranno trarre dalla fantastica galoppata, dei « centauri » dal Nord al Sud dell'Italia molti profittevoli — speriamo — ammaestram-wti: ma la virtù trascinatrice dello sport motociclistico non esce dalla gioniata di ieri con una delle sue affermazioni migliori, nonostante ì records battuti, l'interesse suscitato in una innumerevole folla plaudente, i molti spunti emotivi che l'alterna vicenda della gara ha dispensato. Circa il settanta por cento dei partenti ritirati per via o grandemente attardati; buona parte dei campioni più in vista e designati più sicuri candidati alla vittoria, scomparsi; ecco, in sintesi, il bilancio dei risidtati. Per contro tutti i records parziali di tutte le classi e tre dei records sul percorso totale — quello assoluto appartenente alla 500 cr,\c., quello della classe 350 e il record delle 175 — sono Ftati abbondantemente battuti, malgrado condizioni meteorologiche non rosi buone come lo scorso anno, per la pioggia che molestò i corridori da R-»na a Napoli; e molti buoni elementi di secondo piano seppero emergere ■— taluno addirittura rivelarsi — movimentando intensamente la aara. Il che significa chi il materiale per il successo c'era, e abbondante, che il progresso motociclistico ha tatto effettivamente un altro passo avanti; maggiore è, dunque, il disappunto che errori di tattica e di pneparazione ne abbiano così indebolita la dimostrazione che si sperava trionfale. Partenza a ritmo veloce Ottantaquattro sono i corridori, dei novantaquattro iscritti, che alle prime avvisaglie di un'alba die si annuncia limpida, tersa, smagliante, convergono a Rogaredo, sulla via di Piacenza, per prendere il via per la «più lunga corsa motociclistica del mondo». Il servizio di partenza è disimpegnato dal Moto Club di Milano, presenti tutti i suoi dirigenti: esso si svolge ordinatamente, a partire dalle ore 5 precise. Il primo a gettarsi sulle strade del Sud è il romano Mangione, che monta l'anglo-torinese IAnx: lo seguono a intervallo di un minuto i suoi trenta compagni della classe motoleggere, classe quanto mai varia ed eterogenea, dove la quasi totalità delle marcile italiane — e due straniere: Excelsior e D.K.W. — sono rappresentate. Non mancano che le marche torinesi — fatta la mezza eccezione di cui sopra — alla completezza del quadro. Le motoleggere della nostra città diserta/no sistematicamente lo corse di velocità, per la perentoria, ma poco simpatica, ragione che Torino non fabbrica oggi alcuna motoleggera da corsa. L'egemonia in questo campo rimane all'industria emiliana e marchigiana: non sarebbe desiderabile un po' di rotazionel Dalle 5,35' alle 5,39' partono i cinque sidecars, tutti affidati a vecchi specialisti del « tre ruote ». Notiamo il torinese Moniotto, il seigiorniata GileraCeatnaapmfstruttore della MAS come passeggero n Kf'c^ campanario"perTs^rilenti dell'Italia meridionale Gli affari hiM/in~i tutto' "u,w"ulc- »»r«/i«r^.'.* + 7 , „ ..injine pa, tono, tra le 5,50 e le 6,44 le macchine sciolte del gruppo oltro -i« , V j S, che, installandosel carrozzino di B*1: 'a voluminosa vau. uvtummoia ya175, dove sono promiscuamente raccolte le tre classi 250, 350 e 500, formanti quest'anno, come è noto una famigliasolaalmZnoZvL^ fa, rZlltil 7- « *« '™separate in ctassi/ica agli effetti derecords e delle premiazioni specialImponente è lo schieramento dellmaggiori Case italiane: la Guzzi ha lcorridori, 7 con la 500 e 7 con la 25entrambe trionfatriri Z'n««o ,™„„. iSS^hL^h^ÌS?»-* < ? ' l™°™-?Ìa~^ !°? è Prese»'t*" tre esempian; Gilera ha una bella squadra di < valvole laterali», ritenendprematuro esibire la nuova « valvote itesta» e preferendo concorrere alla sp«ciale premiazione stabilita per quesmotori; Miller e Aquila dividono i favori e i pronostici del folto pubblicpresente. Le strade sono, fino a Bologna, ideali: il temporale notturno ha appena innaffiato il levigato asfalto, che del rsto il primo sole ha già perfettamenasciugato: una delicata brezza primaverile, che scopre tutta la cerchia delAlpi, è viatico ai corridori della terrlombarda. Non si può, in queste condzioni, esser prudenti o previdenti: l'andatura del grosso plotmie assumsubito un ritmo travolgente. Una sciagura Le funeste conseguenze di ques'impazienza non tardano a verificarsi. purtroppo il primo incidente è il pgrave della giornata, mortale. Ne è vitima il forte corridore di Avellino Givanni Jeola, il simpatico ragazzone chaveva saputo conquistare il titolo campione italiano di II categoria nelclasse 350. In una curva oltre Melgrumo, affrontata con la sua Norton velocità impressionante, raschia in umuretto,, sbanda, cade e vien. travol dalla macchina, sinché l'impeto non ancora spento lo porta a finire sotto le ruote di una vettura che transita in senso contrario. La sua salma verrà subito pietosamente composta nel ctmiterò di Melegnano in mezzo ai fiori, e e i e : i a o o e e e aria, C/ti sa quanti amici — povero Jeola! — erano accorsi a Napoli per applaudirlo al traguardo! Per incidenti vari di macchina si ritirano pure in questo primo tratto Moniotto, Cimatti, Aìdrlghetti e Bocciolini. Baschierl a Piacenza si accorge di avere una ruota in dissesto e abbandona. Numerosi altri teugon duro fino al primo controllo, a Bologna, dopo di aver talmente forzato da non poter proseguire: Amilcare Moretti, che lamenta noie al magnete della sua Guzzi, Cerato, Cavalieri, Taruffi, Vailati. Naturalmente il record della Milano-Bologna (Km. 211) è abbassato di parecchio: il merito spetta a Sandri, che ha impiegato 1,31*50", alla media di 137,858 Km.-ora. Lo seguono i tre « guzzisti » Moretti, Colombo e Taruffi, incalzati, però, dalla Bianchi di Pigorini. Al sesto posto è la prima delle 250, la Guzzi di Tenni, alla media (.rècord) di 126,83; settimo è Brusì, ottavo Montesi (primo della 350), in 1,43*50", alla media di 121,92 Km. Panella, Nocchi, Prìni, Ghersi e Cavalieri seguono quasi in gruppo. Il temuto Bandini è già attardato; egli proseguirà sino a Siena con frequenti fermate, e qui abbandonerà scoraggiato. Nelle motoleggere, al controllo di Bologna, è in testa Alberti su Benelli, con 1,5! i;2", alla media di 110,036; il crollo del vecchio rècord di classe è addirittura clamoroso. Segue Lama, anclie su Benelli; quindi, in gruppo compatto, i tre difensori della C. M. Sull'Appennino, tra Bologna e Firenze, la Guzzi, già provata da dolorosi ritiri, subisce il colpo di grazia nella classe maggiore: Sandri, che guidava vittoriosamente la cavalcata, cade e, senza ferirsi, rovina la macchina e si ritira. Anclie Fumagalli, il trionfatore dell'anno scorso, è fortemente attardato da incidenti di macchina. La popolare marca di Mondello non può più ormai fare assegnamento che sulle sue piccole 250, che in realtà tengono una media sbalorditiva. Dolorosi ritiri Infatti, al controllo di Firenze (Km. 345) le tre 250 di Tenni, di Brusi e di Panello, hanno quasi raggiunto la 500 di Pigorini, il solo che le preceda nella classifica generale (Pigorini 3,10' e 21", media Km. 108,730; Tenni 3,13' e 19", media Km. 107,161). Quinto è Moritesi, con la Velocette 350, alla media di 100,05; seguono le altre due Guzzi 250 di Prini e di Ghersi, indi, aW&.o posto, la Norton 350 di Rossetti. La classe 500, come si vede, è già praticamente scomparsa; le sole Gilera a vàlvole laterali procedono non molto velocemente ma regolari e al completo. Nei sidecar, Gilera, marciando a qua* si 80 Km. di media, ha già guadagnato quasi un'ora al suo unico inseguitore Boìuitti su Mas; degli altri due rimasti in gara mancano notizie, e solo più tardi si apprenderà il loro ritiroNelle motoleggere, l'ordine è invariato: Raffaele Alberti demolisce anche il rècord Milano-Firenze a 95,500 dmedia, seguito dal compagno di marca Lama e da Zini e Cavacciuti della C. MMa la nera giornata della Guzzi riserva ancora altre sorprese: ecco ora anche le 250 colpite da quella che suodefinirsi sfortuna. Tratte nella scia develoce Pigorini a combattere per unprimato assoluto contro la doppia cilindrata, esse cedono quasi contemporaneamente, e presso Siena si ritirano Nocchi. Tenni e poi Brusi. Il comando delle 250 passa quindi a Mario Ghersi, distanziato ormai di un buon quarto d'ora dal campione della Bianchiche fugge indisturbato pei- le pittoresche montagtie russe della Sie-nu-Viterbo. A Roma (Km. 642) la classifica t la seguente: Classe 500: 1. Pigorini, i6,28'54", alla media di Km. 99,048; 2Gnersi (250), in 6,48,40", alla media dKm. 94,250; 3. Prini (250), in 6,56*29"n-l ^ concorrente come isolato sulli 1 ff**8l250- , , »- Nelle motoleggere, Lama ha pres. grevemente il sopravvento su Albert4 ,1 c7le presto ritornerà al comando; il sure\tempo di 7jly5y> corrisponde alla be'- v mpuiMB wii ub• guiri uvonoii ouuj, in : seguosiviUa secchie Lottò mi rìlpra- «*-™*^o«toUcVn livofnesehua-\ ° ■ Pos£o j" ff llK0 « livornese Sua-. sml concorrente come isolato sirftac- r-^re'TM^a^ndi Pa7ani-'VanziZissa->! j'm- »t T?.Jfm ?T• ™ c0«21 c Scatragli. Ultimi i sidecar: lei, TOedio di Gilera è scesa a Km. 74,293li.Ila Mas incalza... a passo tuiistlco. le. La Capitale è imbronciata verso li e centauri »■ il cielo è conerto e vaco in50; vitantc-nuovi brividi di fresco accarei„. v"amE- rmt7"J orivmi ai pesco accarela:zano ' C0'T'^ che del resto già eJson temprati ai 2 gradi sotto zero de2 gradi sotto zero dea-^la Porrettana! Più avanti, verso Nado poli, essi troveranno una pioggerell in gitasi autunnale, che accompagnerà «- | ptiml fin sul traguardo : questa lsti faco eainrente alle rra di e me m E più vitioche di lla len a un principale causa dalla sensibile cadutdella media nella Roma-Napoli, allquale deve aggiungersi, per Pigorinl'ordine ricevuto di non forzare pemancanza assoluta di concorrentSenza questi due freni, è fuor di dubio die i cento di media sul percorstotale sarebbero stati superati. Finale a tempo di record La lunga via e il maltempo contnuano frattanto a falcidiare le file dventinove superstiti transitati da Rma. Prima di Frosinone cede la Guz250 di Prini, per rottura, di una vavola; e tra Frosinone e Cassino anchGhersi, ultimo rimasto del rosso squdrone, è costretto al ritiro, e proseguper l'ormai vicino traguardo in autmobile. Lama, il capo-gruppo tra motoleggere, rompe la leva del cambio e restituisce U comando ad Albeti; Rossetti lamenta una perdita al sebatoio e non può continuare. La colossale fatica è finita. PU/oriè ormai riuscito a rimontare tutta ±sr***u'^-T' rvesse"partito tra gli ultimi, e taglia prtmlto il traguardo di Napoli, dove una d scrcta folla sfida l'acquerugiola. Il telefono ha portato le poco brillanti notizie sullo svolgimento della gara: ciò non toglie che Pigorini, per quanto atteso, sia acclamatissimo. La. sua media di 96,413, ottenuta senza lo stimolo di avversari, superiore di óltre tre chilometri al record di Fumagalli, lo promuove, da campione di grandi risorse quale già era, ad asso della motocicletta; e l'onore è fortunatamente condiviso da una macchina italiana, la nuova 500 Bianchi che non poteva sperane un debutto migliore. Secondo assoluto e primo delle~350 c Montcsi, che rinnova la vittoria dell'anno scorso, migliorando di un chilometro il proprio record. Buon terzo, a soli due minuti, il modesto Spagiarl con la Norton; quindi compatta la squadra della Galera a valvole laterali, che ha conseguito ieri un'altra egregia affermazione e che si aggiudica., quale unica squadra arrivata al completo, la Coppa del Duce. Nelle motoleggere Alberti, che con la sua Benelli ha realizzato una media di oltre 86, ha battuto di 6 Km. il precedente record della C.M.: quest'ultima., però, boriche notevolmente distanziata, ha rinnovato iti parte la affermazione dell'anno scorso, occupando i due posti d'onore. L'organizzazione, direttamente curata dal R. M. C. I., è stata eccellente lungo tutto il percorso, anche per l'entusiastico concorso delle autorità e del ì Partito. La delusione della giornata, quella della Guzzi, che ha visto il solo Susiin , raggiungere il traguardo, pnmo ed ! anico della classe 250, è da attribuirsi a deficienza di organizzazione tattica. I corridori hanno gareggiato tra di loro, troppo sicuri di non aver da sorvegliare altri avversari che tra i compagni di squadra, ed hanno esagerato. Il loro eccessivo treno di marcia ha a sua volta trascinato le comparse minori e così i magnifici records battuti — degni di formare una pagina gloriosa del nostro motociclismo — vanno accomunati al record dei ritiri. Ma il gatto -r- c'è da augurarsi — non si scotta due volte. ALDO FARINELLI.