L'Urbe da Enea ai nostri giorni

L'Urbe da Enea ai nostri giorniI lavori del Congresso di studi romani s L'Urbe da Enea ai nostri giorni Roma( 24 mattino, Il terzo Congresso nazionale di studi| romani si è diviso in otto sezioni. La seduta della sezione antichità è stata aperta dal prof. Giglioli, il quale, dopo avere ricordato il successo dei pre- cedenti Congressi e commemorato i professori Marucchi, Ashby e Quati, ha messo in rilievo il particolare significato che il Congresso assume svolgendosi nella Roma fascista, in mezzo alla resurrezione dei monumenti imperiali realizzata dal Regime. Prende quindi la parola il prof. Brusin, direttore de-gli scavi di Aquileja, che tratta i com-; P1^1 Prob16™ relativi alle cinte mu-!rarie di Mamurra in quella citta. IlLa sezione antichità dell'isola sacra, illustra il prezioso con-|*K'a"lustra u prezioso' con- tributo che tale scoperta ha portato al- le nostre conoscenze dell'antichità ro- II prof. Nogara, direttore generaledelle antichità e Belle arti dello Stato della Città del Vaticano, illustra alcu- ne importanti statue trovate recente- mente nella villa papale di Castel Gan-dolfo, una delle quali è un monumento equestre. Il prof. Kirsch, direttore delPontificio istituto di archeologia cristiana, trattando il tema della origine e dei caratteri degli antichi titoli cristiani dl Roma, dimostra come questi derivino da case private, donate alla Cftiesa ^ proprietari cristiani ed adattote ]e adunanz<j dei fedeli per l'abilitazione del clero; i più antichi adattamenti cristiani di queste case ri salgono al terzo secolo di Cristo. Il pro!??.^ ?eì*^ws,tud!£so 2i.pr^bl?mI vll truviani, analizza una serie di elementi storici, medlanti i quali riesce a stabilire che il trattato architettonico di VI truvto fu scritto fra gli anni 27 e 22 avanti Cristo. Chiude i lavori della mat tlnata la comunicazione del prof. Tulli, che propone la compilazione di un Co, pus del ricco materiale archeologico egizio esistente a Roma. II primo oratore del pomeriggio è il Prof- Solari che parla dell'alibi di Teo- dosio n6lla opposizione antidinastica dì Massimo. Il dott. Du Jardin trattaded sacrari della vittoria e del tempio della Magna Mater sul Palatino. La prof.a Alva Levi, che sovraintende al- lo antichità della Lombardia, illustra una bellissima patera argentea di età imperiale con rappresentazioni cibeli- co-mitriache recentemente assicurata alla scienza ed alle collezioni statali.Magaldì, idi Napoli, riferisce sulle an-tichità di Grumentum. II prof. Men- garelli, direttore degli scavi dello bas-sa Etruria. illustra le relazioni che le-garono Caere e Roma. Infine il prof.Claldea parla dei metodi scientifici per il ripristino e la conservazione delle opere d'arte, ». ,. n. . , Medioevo e Rinascimento Vo,. . . . ■ NeM* s?duta della sezione Medioevo che sl svolge sotto ja presidenza del se_ natore Calisse, prende per primo la pa- VobTTl ^STV-Smh 1SÌJ"2l1V? pa'sanu ralrSia^H rt.?m, ^h«5a >nter.ef -KJKSS^ &^JZ2&^.!l$r à^JLOTSJS^ del prf' Éia" Siotti. begue il prof. Canezza, che par- ha del ■ Liber regulae S. Spiritus », il- lustrando l'assistenza ospedaliera in Ro- ma nei secoli XIII e XIV, e l'espansio- ?.e ^ l-utta l'Europa di ospedali deriva-tl, , ciue!lù' • • comunicazione è illu- strata con proiezioni. Dopo una relazlo- ne del prof. Bertinl Calosso, riguardan-mpHin»tJ,nn°,?^iLreSty,r0-dei muàaiciw^fnoi;.^ Za d' cui può andar ™^nnrtfn™P«aH?«!t-non SOl° E-61" £ l0" £?irt?»P»ttr?«^ 1V^LC.!V^ ^fl.^ ?• fi ^ J,ni'„ ^C,^ardl 'ntrat,tiene1 uditorio sulla pittura medioevale in"alia, negando che il suo spirito sia r'e°-ellenico e sostenendone la^romani-tà. Termina con la proposta di restati- ro dell'arco trionfale e dell'abside dei santissimi Cosma e Damiano _ . . v»*«»i« " ,.°"P° d' ch= 11 H°l;ìnV"0"0 ™ da inizio alla sua relazione sulla cMa-&naeTdenvationes di Uguccionc da Pi- ?a »■ L ora ore svolgendo dottamente il tema der lessici medioevali e del toro. Drezioso sussidio non soln all'infamo». nibiU neìlè~biWÌote«helteliane"e atra- niere. Il prof. Rossi consiglia poi, come appendice, un volume che, raffrontate Ie " magnae derivationes » col lessicodi Giovanni da Genova, metta in luce oueI chf? di importante dà in più il les-sicografo genovese. Nella sezione Rinascimento ed Era Moderna, sotto la presidenza di S. E. Gorrini, parla per primo il prof. An- gelo De Sanctis su le rovine di Min-turnae nel T)00, cui segue la dottoressaLorenzetti. la quale svolge con compe-itenza il tema: « Contatti della pittura nel tardo barocco romano con la pittu- ,ra "aP0'etana del 700 ». •■ Una seconda comunicazione della Lorenzetti sul tema L'influsso di An- toninzzo Romano nella pittura dell'ul- | timo '400 e del primo 500 nella Cam-; pania» figurerà negli atti del Congres-1 so. Successivamente si dà per letta la; relazione su: « Roma seconda città del-1 l'impero di Napoleone del sen. Luigi i Rava, impossibilitato ad intervenire! perchè indisposto. Prende quindi la pa-! rola la dott.sa Maria Gibelllno che si Nei tpv3zcoccupa dell'influenza del barocco roma no in Russia. Infine si danno per lette j due comunicazioni, una del prof. Saivagninl su: « La casa dei pittori a piaz-l za di Spagna » e l'altra del dott. Zdnek : Khristen su « Il viaggio a Roma di un ] gentiluomo boemo nell'ultimo decennio' del 500 ». Era contemporanea lavori della sezione plDdtBCapBptvd v^rc^ftettùra a Ernesto Basile*. L'assoni¬ ,, hlt voi = riio^ S^.Sn P.oma da Giuseppe : blea approva un voto por la pubblica zione di una biografia dei principali ar tisti del Sette ed Ottocento. L'ingegne. re Tadollni indica nelle «borgate orto per operaia nella campagna romana » il tipo più adatto di borgate satelliti previste nel plano regolatore. L'inge. gnere Cozza tratta la sistemazione del Tevere urbano . di cui illustra igctampiamente e con numerose proiezioni gli aspetti principali. Anche questa comunicazione ai chiude con voto auspicante l'acceleramento della completa sistemazione del Lungo Tevere, anche e specialmente per l'aspetto architettonico. La comunicazione dell'ingegnere Bonamk-o su «il Tevere nella navigazione e nell'industria » viene data per letta; indi il prof. Pasolo illustra con competenza e con scorta di magnifici disegni originali, alcuni « aspetti edilizi della vecchia Roma •> così spiccatamente caratteristici e dei quali solo alcuni sopravvivono all'opera del piccone e al fervore di rinnovamento. La sezione di Letteratura e filologia classica, sotto la presidenza del professore Vincenzo Ussani, inizia i lavori j con la comunicazione del prof. Nardi ! Intorno alle leggende italiche ed etru sene introdotte da Virsilio nel mito dellV Eneide ». Il prof. Morpurgo met- te in rilievo « due passi di Svetonio », che illuminano la religiosità profonda dei romani, fino ai tardi secoli. Indi H prof. Amatucci illustra il carattere novatore e la potente originalità della poesia di Properzio di fronte ad Ora z'o. ed il prof. F. Vivona, con efficace sintesi, cerca a sua volta di ricostruii'e attraverso le elegie la personalità di Properzio, poeta d'amore. Infine PaTla " Pro-- Funaiòli sull'epicedio catulliano del Passero. Nella seduta pomeridiana il prof. Vincenzo Ussani. parlando eloquente mente in latino, richiama l'attenzione sdI iij jt| [cdel Congresso sulla prossima ricorren za del bimillenario oraziano, che l'Italia deve degnamente celebrare, auspice l'Istituto di studi romani, non solo con le commemorazioni e le pubblicazioni ma con le visite ai luoghi cantati da Orazio, e presenta in proposito un orìcUne del giorno. Il Carme» saeculare e la sesta ode del quarto libro di Orazio formano oggetto di acute osservazioni if.ssa Achilromanità di se stes- S° * Sr™' Letteratura e Scienza Alla sezione di letteratura e filolo già moderna, presiedute da Vittorio Rossi, la prof.a Maria Ortiz apre la serie delle comunicazioni parlando dell'archivio e della biblioteca dell'Arca<Jia. La sezione fa voti che questi isti tuli possano essere riordinati. Si dà Poi k*tura della comunicazione di Ruf «ni- sull'attività dello scrittore romeno Giovanni Flaviei a Roma, e di quelia rii vivimi in SehastinnA Rio-niinn umanista^camese Bas°»n° umamsta «««mese, La sezione discipbne scientifiche. presieduta dal prof. Millosevich. inizia la seduta con le interessanti comuni «tastoni del prof. Alessandri su « la sismicità del territorio romano-, a del prof Agamennone su «il terremoto a J^.^^djc^m^ltóT^eeue'S ^1 ofei-TJÌ che.parla sula ««urta 'giacimentidiatorntiferi roma" .cl S"«»"«-"i-' uwwmmuen ruu.uiu Ii i! ii!^; j j; i : | I I??.1,?0^!?.1!: rj/irisce_ £u , Un volume i| scienze fisiche e biologiche in Roma e nel Laz'°». volume ottimamen te riuscito e che compie il voto esores so nel congresso precedente. Indi traccia l'indirizzo per una serie di ricerche scientifiche e tecniche al fine dello svi- luPPo dell'economia del Lazio, nferen£osl specialmente ai progressi agrico J}- e riscuotendo il pieno consenso del1 assemblea. Resta inteso che l'attività dell'Istituto si rivolgerà alla organiz zazione dl studi scientifici e tecnici in tesi ad illustrare il contributo delle va rie scienze alla realizzazione cHla grande operaci re^m^JéiVAgro Pont>no realizzata dal Regime, I lavori del congresso sono quindi rinviati a domani.