Politica americana di necessità Londra 22 mattino

Politica americana di necessità Londra 22 mattino Politica americana di necessità Londra 22 mattino Londra, 22 mattino. A Londra si continua a pensare che commettono un errore quei giornali]LUnamericani 1 quali giovedì ironicamente commentavano la posizione dell'Inghilterra di fronte alla nuova politica mo^ netaria dell'America dicendo: «MacDonald ha perso la sua valigia in mez- siminazo all'Atlantico» non solo, ma si con-1dtempia con maggiore serenità 1 intera, vsituazione e si tende financo a non scorgere nella politica di Roosevelt quei metodi e quel fini machiavellici che si volevano ad ogni costo riscontrarvi fino a ieri. Fino all'altro ieri non si voleva assolutamente ammettere in questi ambienti finanziari che l'America potesse di punto in bianco, e mentre MacDonald ed Herriot si avvicinano alle sue coste, buttare a mare il dollaro e lasciarlo galleggiare sballottato dalle onde incontrollabili. L'America invece abban- szssz„adonava lo standard aureo perchè voìe- cva sovratutto impartire una lezione al-|Mla Francia quale rivincita di quella ab-lc'mriisbastanza dura impartitale da Lavai. Al provvedimento della nuova amministrazione tutti i collaboratori finanziari di questa stampa e gli articolisti editoriali contrapponevano l'eroica lotta condotta dal Governo britannico e dalla Banca d'Inghilterra per la difesa dello staiidai'd aureo e ricordavano, quasi con Gdeilotta di giganti contro la «ala.8orte| lmtse contro i complotti internazionali orditi a danno della sterlina. In procinto di vedere diminuire troppo le sue riserve auree, il Governo inglese abbandonava lo standard aureo. In America, per contro, a credere a questi scrittori, si mente^ e^Sm^^l Lionato, perchè non esistevamo motivi £ f^J6^"2 ^es"ve ?ank erano frut" «m^V8^?* dÌ f*"0'1 Polizleschi- ! D'Incanto pero questi attacchi all'Ame- I-'— rica sono scomparsi dalle pagine dei 1 giornali londinesi. Non per effetto di ! consegne venute dall'alto, ma quale conseguenza di una più attenta e medi- ' lata lettura dei cablogrammi ameri-||cani. si cominciava ieri ad ammettere, • che Roosevelt ha abbandonato il dolla-ì |ro aUa sua sorte perchè questa era la sola possibilità consentitagli da una si-; ftema, Comparabilmente- iplu grave * <3uanto sla f'n 1Ui apparsa 1 .agli occhi europei. Il bilancio va allagij, • riva e indica un disavanzo a misu- 1 rare a qua]e occorrono fin d'ora le uni-! ta jmpiegate dagli astronomi. I disoc- I cupati sono oggi valutati a 13 milioni. Ia 1rupie ""ate dogi' ~ A nessuno di questi scrittori inglesi era venuta in mente di primo acchitoSulle orme inglesi i e rica. ha abbandonato aurea non perchè non poteva più difenderla, ma perchè aveva deciso che tale difesa . sarebbe stata troppo costosa in temaet di traffici internazionali e di benesseredel suo popolo r. • ,.!prtzzi delle esportazionii inglesi e que,liE' innegabile che il deprezzamentodella sterlina riduce il margine fra 1 a lung0 :indare renderà necessaria unae intlma cooperazione fra Inghilterra edi- Amsrita sii mercati mondiali ed unai America smmerpati monaid i tJ una1 più un ma intesa sul terreno degli af-i- fari politici internazionali. L. ìngnilter-n-IJ^J^go buona part^dei van-o. . della sua valuta, ma. secondo quantost gl tende a pensare oggi. ,a perdita saràSi provvisoria poiché questo vantaggio i non è un segno di buona S2lute ma diè uno stato di grave malessere generalene\che sptola_Conferenza economica po-tra eliminare. Se l'America con il dollaro deprezzato riconquista automati-te - t- una posizione vantaggiosa in er vJsta d&i coUoqui nnanziari apertisi ierti j,tesgo a Washington, non è forse il eaan su di rallegrarsene, dato che la situaza zione americana rimane comunque pe ìerico!osa e quella ntUa quale vengono ano trovarsi improvvisamente l'Inghilterrató> 'a Francia obbligherà l'una e l'altraei ' Comprendere"una volta"per"tutte"chcn- )a COOperazlone per il salvataggio deei mondo deve essere ottenuta con um/i-!sincerità e unanimità di sforzi ben din- versi da quelli impiegati a Ginevra pergo'risolvere il problema del disarmo. S ]Londra, constata oggi che Roosevelt ha preòe- percupazioni ben più importanti del pre-ìPeriò egli adotta l'opinione 'cP"Inanziari tinanzian jbelstigio. ed in ciò egli di tutti gli ambienti politici finanziari i Roosevelt e il Congresso I imigi | vaD'altra parte, come asseriscono i ■spendenti da New/Scorie di questi Magiornali, il Presidente americano ha I Fiavuto motivi abbondanti di impensie-igririrsi e impaurirsi della grande pressio- ne fatta dagli agricoltori degli Stati del t MaSud, e negli ambienti del Congresso. Se SHeeli avesse tenuto testa a mieir* jìtpo- IBaeg" avesse tenuto testa a queste pres-]msioni sarebbe stato sconfessato dal Con- j M.gresso e l'autorità, unica nella storia fiaamericana, che egli si è conquistata in Bopochi mesi sarebbe andata irrimedia-1 lavbllmente distrutta. Deciso ad essere il « leader » della Nazione, a condurla sulla nuova via della sanità economica e morale, e cioè a non essere il semplice servitore del Congresso, Roosevelt doveva prendere l'iniziativa d'una mos- ronosa che egli sapeva essere richiesta dal- ziel'enorme maggioranza della pubblica | roopinione, ico" Ch« I motivi 1 finali hamm imintn Brn t£ L ? i quali hanno ispirato ieH Presidente a decretare Vcmbargo slfJsuaie esportazioni di oro siano stati.;,, fraintasi, ne è prova il fatto che i rap-1sapresentaiiti diplomatici di tutte le na- , geCogncoBiBizloni a Washington hanno fatto l'altro ieri una inchiesta presso il Dicastero degli Esteri onde appurare il senso esatto della nuova misura finanziaria. Essi sono stati informati che la nuova politica monetaria è ispirata dalle condizioni economiche interne e niente affatto dial desiderio o dalla speranza di migliorare la posizione degli Stati Uniti di fronte ai negoziatori europei I nelle trattative di Washington e di' Casala sqMseLobrdrOrfadeToS.La nuova politica, a quanto asserì- ìCosce il Governo americano, migliorerà\Lnimmensamente la situazione ganerale 1 Co■tin quanto agevolerà la conclusione di « Laccordi internazionali per il controllo lto1dei cambi e per la statizzazione delle \tL, valute col risultato di agavolare il ri- desanamento economico del mondo. r. p. lisBdeFridenideLa Borsa di Parigi, nonostante il rial-|.n/zo generale a Wall Street, ha dato ieriJFsegni copiosi di indecisione e di nervo-'Csismo. Daiadier ha conferito sulla situa- GlaL'imbarazzo francese Parigi, 22 mattino. zione con Norman Davis, che si trova..„„„„..., „ t3„_.-~- „ ..v.<t. i t *,„''ancora a Parigi, e subito dopo ha fatto B cBlamare al Mmistero della Guerra li n|Ministro delle Finanze, Bonnet, per lalconcord:ae insieme, in base alle infor- F'mazioni avute dall'inviato straordina- Prio americano, le nuove istruzioni da1 dimpartire a Herriot. Di tali istruzionitesi occuperà domattina un Consiglio di i a o n IcvdtFraiice i s.aGabinetto e intanto reiterati scambi di dispacci hanno avuto luogo fra Parigi e l'Ambasciatore Labpulaye a Washington. Da bordo dell' Ile di te| la Banca di Francia, senza giungere a mettere in piedi un nuovo piano di battaglia dopo la rovina di quello portato seco da Parigi. Un programma ridotto a zero pndAslro r i ^l Se teniamo conto infatti delej^ i £?Z^V£^*ia^w\&" tazìone monetaria e di esortare anzi gii!si- ! Stati Uniti a mantenere intatta la pa- M- -ita aurea del dollaro non ci sarà dittr Ai di e i- ridotto ! cile di rendersi conto di come, a L,.,' 7„roll nroeramma francese -a ormai a zero il programma irancese, a più grande difficoltà si opponga anche per la Francia alla rapida messa in li-|-|nea di nuove batterie. Ige, La preoccupazione più grande dei cir-, a-ìcoii dirigenti francesi è quella di ve- a dersi fatti segno a una offensiva amei-;ricana diretta alla svalutazione del,te-franCo a titolo di solidarietà internaznc-;a 1 naie e di avviamento a una nuova siste-:agazione dell'equilibrio monetario. , u- Stiamo in guardia — avvertono i i-!tecnici — contro il pericolo che Roo-\c- sevelt, facendo appello al bisogno di ri- ni. I costruzione sentitodall'economia mon- 1 tecnici — uiMitiu ^1 pci*v-wxw *„wv, i»ii'ir.»«,tn rli .llfmrlrp zione dell oro nell mtento di alleggerire,si ,i forzieri della Banca di Francia./. to. La tesi favorita dei circoli conserva- : diale ricominci a parlare di rldistribu- ea a, Il giornale di Herriot, l'Ere Nouvelle, non sapendo quali consigli impar- sa tire al Governo, si limita a racco- ma!ndar<ru di pesar" bene il prò e il re i C(jntr0 | lo feIicita dclla fortuna di [avere a Washington, nell'ora del peri-• icolo. un negoziatore della forza di Her-,.!rlot Questi e altri giornali lasciano,li ■ c,.altron(jtj comprendere fra le righeto j ^; un neR0ZÌa£bre della forza di Her- 1 na|che lln'na^ °nrt,,h"„ h„, -nPffoziato-ed P*s«- h^CCna-re britannico, tale circostanza potien na stUulre una buona ragione peraf- - MacDonald a ricercare l'ap-er-; ? . ,, Francia quell'appoggion- Po^o ^eUa^ ^ £ ^ deciso a prescindere ato dra- pareva rà ogni costo. gio': Mioaccia di isolamento di' \jria tesi nettamente diversa dalle ale a)tj-c costiene secondo il solito, la Répo- Vl,M^quc< ,a'quale è invece del parereolti-,qua]che vantaggio per , t£rzi di implicare unalleggerimento automatico dei debiti di guerra, nel caso defia Francia diminuito già di una dozzina ili miliardi di franchi, nel giro di 48 ore, in eri;in,_P«lli0,a_r5 eauape o a:ul rra! tra gw chc|teraazicnaU dell'ora, si occuperà vero del similmente Daiadier nel discorso che mupronunzie™ domenica a Orange dadi-ivanU ai propri elettoli e per il quale perjregna qui una certa attesa Si' Di questi problemi, oltre che delle andi questioni politiche estere e in-c. p.