Quattro corridori giungono in vantaggio ad Alessandria

Quattro corridori giungono in vantaggio ad AlessandriaLa quarta tappa del Giro del Piemonte resa vivace da un'ardita fuga Quattro corridori giungono in vantaggio ad Alessandria Castagnoli regoSa in volata Massaglia, .Minasse e Moro Un folto gruppo capeggiato dallo svizzero EgH a due minuti dai primi -- La gara disputata a 36 chilometri all'ora L'odierna Alessandria-Cuneo promette nuovi svolgimenti della lotta Le fatiche delle organizzazioni l'•non sono certo le più lievi per noi rgiornalisti, ma per contro non sono qle più avure di soddisfazioni. Sape- Svanto di esser stati felici nella no-\cstra iniziativa, di aver scelto il buon mseme da gettare nella terra ferace rdel nostro Piemonte sportivo, are- nvamo già raccolto, da Torino ad Ao- psta. da Aosta a Novara, da Novara 3a Vercelli, i primi frutti dal lavoro dnostro e di chi con noi collabora, ileppure ci è stato ragione di intima egioia, motivo di compiacimento, ■ ilquast di orgoglio, ciucilo che il di-.m rettore della « Gazzetta dello Sport » .gha scritto dopo aver assistito all'ul-ìptima fase e all'arrivo della, terza tap- ì dpa di questo Giro. Sì. buona propa- sganda piemontese abbiamo voluto fa- lre, abbiamo fatto e faremo per lo gsport ciclistico e ci lusinga che così fautorerole ed appassionata voce rico-.dnasca l'opportunità dell'iniziativa, il dmesi campioni, aspirano ad esserlo e,ucertamente non son da meno tn fatto ,di generosità e combattività, le doti *che distinguono l'atleta non solo fisi-,nZmpMo™* 0nChe SPÌrìtUalmentt\^V v„iuc. n . ' A- Entusiasmo popolare l'Anche nnni rin™ frP rnnr>,ntP ,1, nAncne oggi, aopo tre gioinate ai|Wnnrhel^nMtu^Li\Vt'r1 ancne spiruuaimentc .msano entusiasmo popolare, dì severe se vibranti competizioni, abbiamo po-:Mtuta allietarci dello spettacolo che aogni paese ci offriva della sua pas-\ssione per lo sport della bicicletta e-.''siamo stati avvinti dalla bellezza del- ala lotta che iìpiu animosi concorrenti\phanno voluto elevare al più alto tono sdi emotività. Avevamo stamane di-.ugambe, alle posizioni di classifica e pSS^nSS CT£a°Meravamo indotti a prevcaeie, se non auna passeggiata ristoratrwe, uno svi- Msera lecito loro chiedere Una cifra sola vi può mmr^e^che non sono ottimista per partito ' preso: 35.859 dì media sarebbero ri- spettabilissimi per una corsa in li-ì nea, sìa pure di questa distanza e fa-l cilità, ma sono stupefacenti per la quarta ' ?ie chi tant tappò, li. E allora non sì potrà lesinare la lode al manipolo di animosi che è sta- '.to l'artefice principale di questa spe-'eie di prodigio, ne a quelli che, per indecisione o disaccordo, non hanno saputo organizzare la controffensiva. ma pur son giunti a pochi minuti daiHprimi e anch'essi, quindi, a media elle sì può considerare record. \Vi dicevo ieri che gli organizzato- \ ri, ad evitare un arrivo nelle primis- sime ore del pomeriggio, avevano àe-\ciso di ritardare di un'ora la parten-'sa. Ci ritrovammo, quindi, slamane-aTla Porta Torino, a Vercelli, poco-prima di mezzogiorno. Dei buoni nonlmancava, che ùìolinar. L'incubo del maltempo, insistente per tutta la] •notte, era stato spazzato verso le un- dici da un sole prepotente che inon-ìdava e infocava l'ampio piazzale. [Le solile operazioni preliminari. nella stretta di una folla ognora crescente, furono svolte alla svelta, Data la comunicazione a Egli e Mastarone che erano stati loro assegnati i premi per i più coraggiosi animatori della. Novara-Vercelli, alle 12,13 Segretario federale comm. Cazzotti,] che ci fu, con il comitato locale e ili nostro corrispondente Giuseppe Mila- j no, il glorioso « Milanone », largo di\ appoggio e di ospitalità nella brevej sosta vercellese, abbassò la bandiera,; lanciando sulla strada di Mortara i cinquanta superstiti. Senza soste a media elevata t'Assunse subito il comando un corrìdoriuo che s'era visto poche volte a questo compito, lo Spada, che sali¬ che aspettavano davanti alle case o sugli orli delle risaie. « Forza SpadinJ bravo Spadin » era il grido che si le- l'orgoglio di veder primo un conlerranco. Perchè qui sta la ragione di questa dimostrazione d'omaggio: Spada è di Trino, il secondo paese che attraverseremo, ed è naturalmente l'idolo di questi sportivi. Del resto egli se l'è cavata più che bene nel melo di battistrada, perchè ci ha portato al suo paese galoppando a 37 e mezzo. A questo, però, si ritirò dalla scena, anche perchè Mastarone, il bell'atleta astigiano che tanto si era. distinto ieri, cominciò a scuotere il gruppo con brevi volate. Una prima volta scappò con Bianco e Gra- \glia, ma Minasso li prese con aìtri\prima di Morano, dove la media era\discesa a 36; una seconda tentò da'solo, ma non riuscì a nulla. A Casotle Bianco la. spuntò su Lolli sul tra- guardo. I primi 33 chilometri erano'-fatti in 57 minuti; che fa 35 di me- dia. Si andava calando, ma non ai tar-\dcrà molto a riprendere, nonostan-'-un paese deUa Lomellina, che dovre,„ „, , „ * ° «»^versare Mede. Egli se ne nndo. solo<:on Pollarolo, al quale chic- ^«^^ Aa>*1 "Pezzo m due, e il primo>aneLtflo fu portato da Bertolazzi a Ztesso-1 na " riagganciarsi ai due. Cwnono- nnj,t„„„nli <„.fo,A ~n*»*>„«,-' 'inuthmentiuna'c mì]a fì((ja; Ja caUna> som u frusta.\s!"ntc Castagnoli insiste, alternati MS\ con Mattini, per impedire che; anche il terzo nucleo si riavvicinas-, se- Ma dopo Candid la compagine si\''\lC0lit"w per intero e Morisio con-iausse con calma, fin che Oggero, do-.po un bell'allungo, scattò con MinasAso, Lolli e Castagnoli. Questo, che fu\unjuoco di paglia, era precursore puntiglioso corridore dell' « Auso-i Ma, \iaveva }°rato e rip-eso. Niente]ajjatlo provato dall inseguimento,' Massaglia, viste le buone '■intensioni i sorprendere: Minasso e Lolli, oltre\ ^^^^'^^^^ f°™' ™'f LÌn dni„rlJn ,ecero portar Lla dal drappo, La fuga risolutiva In breve il vantaggio fu netto che, .9?» uni dagli altri. Quando Minasso vide il vuoto dietro di sè, pensò che »on era da buttarsi via l'occasione di allontanare la minaccia di Bonino, Folco, Lessata e Astrua, i più vicini '! lui in classifica generale, e fu tra H P1** attivi del quintetto. A insegui re, Graglia era quasi solo, e a un ccrto punto si vide partire di sotto H naso Folco e Ferrando, che onda- rono per conto loro alla caccia dei fuggitivi. Ma anche questo tentativo doveva fallire, perchè Giuntela lavarò come un dannato per riprcndere almeno i due che precedevano il lsrosso, privo di Lenti clic aveva fo- rato. ] Frattanto i cinque avevano qua (lagnato un minuto c mezzo, lionoìstante Castiglione si sacrificasse per [tutti a condurre meglio che poteva. Quando il bel corridore di Madonna di Campagna non ebbe più nullu da spendere, non trovò chi lo sostituisse. Strana appariva la passività, quasi la rassegnazione delle altre squadre, i cui uomini non si decidevano a portare ognuno il proprio contributo tal contrattacco; per lo meno non io |facevano con quella decisione ch'era [necessaria per far fronte ai 37 all'o\ra che battevano i fuggitivi. In queìsto brutto momento Como forò unii prima volta, poiché un'altra ancora [sarà appiedato. A Bastida (km. 98) i primi avevaJ110 mb vantaggio di 2'30" ; per quan\to mancassero ancora 36 chilometri \a^ aTT}V0' Qm avpar-iva citi ri ellissi- \ma l'impresa del ricongiungimento,''tanto più che il so onere era assun- tto e mantenuto dal solo Oria; sem-\ «"'« <ì«asi che fi altn non si rendes- : '-«™ ™.ito della gravita della suiiu-- 0 aspettassero la manna dal. \cielo per porvi riparo. Poco -per vo/-,'-ta, ma ineluttabilmente, i cinque au-'r.44',n'r, oMYinrfl /»7- 1 tf.™° fi^l"^^' ^1" ' 'l™ ! 1 ^S^l f»n^ in ^eM^S ZlnAVlZi e £ con la ,eoore nelle mani e 'lacnme agli occhi, a cambiar gom-VIl vano inseguimento Alcuni chilometri prima di Torto na Lolli fu appiedato. In quel moA \meiito egli deve aver visto sfumare* ['; , \àWin's~egliimento e ^mlelìsd mtMa-\igHO dapprincipio, se a Tortona passò ! .soIo V15» dopo primi, seguito a V\Ae 45" dal gruppo, sempre tirato da \Oria. ì solo quando fummo sullo strado-] i ]Alessandria-Cuneo (Km. 162,500) ' v . / i La quinta tappa ripeterà in pieno ' "932. Essa sarà assai accumularsi della faalite che sono disse_ percorso e che lo rendono \ assai tormentato. I primi 31 chilometri risaliranno la valle del Belbo, fino a Niaza Monferrato, con poco dislivello, tranne l'attraversamento in salita di Oviglio. Seguiranno dodici chilometri pianeggianti ed altri due di salita per giungere o e e , i a n o 88,7) dove sarà disposto il rifornimen-|to. Appena usciti dalla città i concor- renti inizieranno i dislivelli che porte- ranno a Montone (altezza f)28) ed a!Dogliani. IDa questo paese occorrerà scendere per passare il Tanaro e poi risalire su Carrù (km. 101), di dove si seguirà l'altipiano fino a Mondovì, Villanova,:Roccaforte. Dopo questo abitato si i avrà una brusca e forse decisiva sa- glio di soprassalto; forse fu quel pun-to nero che fuggiva davanti, ma eraìa portata di mano, il buon Lolli, che'disperatamente lottava per riprende-]rono come fólgori, sopravanzando di colpo gli altri di trecento metri; ma Perina e Bonino riavvicinarono il grosso che Eoli si mise a condurreì- - ' ' a più di quaranta. Graglìa. Giuntela,]Valetti, Piretia e, ancora Graglia,\f^^„mtm per; tjwrtro, conitnm^iuosi allunghi, a Lolli, che pnma dv Spinetta si vide preda degli inscgiti-Ujori. Meno di dieci chilometri man-pavano all'arrivo e ormai con l'avan-.nquardia non c'era più niente da fareXganeli e se la distanza veniva scnsibil-.nmcnie diminuendo. I Nonostante la q-l0mata lavorati-'v^ buona folla era a salutarci fuori m dentro lo stadio Marcnao. nel aua-'e —. .. _ Ì7 ' " ' ra della pista, Castagnoli vinse co-™"»• «olle, precedendo di tre macchi-c Wassaalia e di ouattro Minasso \PiZ mussagua e ai quattro minasso.\trMassagliapartiva deciso all'esterno e itoCostatinoli lo attaccava all'interno;',!Minasso ebbe un attimo di esìtazio-ì'hne e potò superare solo Moro. Piena-] 'tnPanti a Lolli. Giunteli! e Ferrando L'epilogo della gara ha premialo uno dei più brillanti e volitivi attori della medesima già distintosi per brio e combattività nelle tappe pre-I edenti. La freschezza, più che la ve-\sque percorrere 26 km. gno, Boves, Borgo ultimi S km. si svolgeranno sulla gran de strada asfaltata del Colle di Ten da. Tj'arriVo a Cuneo avrà luogo sul magnifico rettilineo del viale Angeli. degli zIpattraverso Pevera-1 S. Dalmazzo e gli ISdII ritrovo por la tappa d'oggi è. fis-, rato presso il Kursal Marini "(via Sa-i,tvoia) per le ore 10 e la partenza verrà laata alle 11 c'n dire sia superiore al battuto Minas- ìso, gli hanno valso il meritalo swc-i'cesso. Castagnoli è un atleta robu- ]sto, fatto per le dure fatiche, aman-\ Lo sfortuna condro Lolli Massaglia. finora sfortunato. ha ìaccertatò sulle, sue doti di passo e r/ii negli arrivi in gruppo è un \] velocità; ncyu arnvt ih <j,u,,,,u e »« 1,elemento pericolosissimo. Minasso ^oonHnm- a meravigliare per la sua, v sicurezza e continuità, se di menivi- cjlia, oltre che di ammirazione, si può eparlare di un giovane di classe già] nota che si avvia alla maturità. De-\cgno dei, compagni dell'ardita e soste-]™nuta fuga è stalo Moro. i Vn colpo più grave la sfortuna l'ha svoluto portare a Lolli. mentre a Bo-\ mimo Folco L'essona Astrila Perina'ue Valetti si duo far i'annunto di noni2 _ . ' [ testa, cambienti ai mziony^™* Mmaaso e quello che più bene)t-\mc,aaeìl «f»e'centrale di questa tap- zPa> aumentando il suo attivo a quasi itrp mìnuH fìnn tìlMn riA „n„ - pcrjdtogli ieri con la più ampia lode per !opera svolta, in. fondo, più a bsnehc'° diValetti che suo La classifica generale non subisce, n testa, cambiamenti di rsdal'GÌ-\ s-q t|[\ì[ PASSAGGIO CASALE \ CASTAGNOLI I FUGGITIVI SUL PONTE DI S. NAZZARO