Il Papa benedirà il popolo

Il Papa benedirà il popolo PASQUA DELL'ANNO SANTO PROCESSI. Una massima delia Cassazione sulla responsabilità dsi direttori di SocietàRoma, 15 notte. Si è avuto in Cassazione l'epilogo diricorso è stato registrato, e poiché la responsabilità contro il Moja ed il Goi Quest'ultimo vantava, in base a senten. za del Tribunale del lavoro di Milano, un credito verso l'Istituto di 150.000 lire quale indennizzo per anticipata risoluzione del contratto di locazione d'opera, e, pertanto, ottenuta l'autorizzazione di promuovere azione di responsabilità, di sequestro conservativo a danno del Goi veniva esteso anche su tale somma per l'eventualità che gli fosse dovuta. Veniva poi istituito, davanti al Tribunale di Milano, giudizio per la convalida del sequestro e per la condanna del Goi al pagamento, in via solidale con il Moja, della somma di L. 779.810 in dipendenza della illegittima destinazione da esso data o consentita alle somme prelevate dagli accennati libretti, e di tutte le altre eventuali operazioni compiuta in pregiudizio dell'Istituto. Veniva, nel frattempo, aperto processo penale contro il Moja e contro il Goi per appropriazione indebita, e falsò; senonchè, subito dopo, il Moja veniva a morire. Il Goi veniva poi condannato dal Tribunale, ma era, in un secondo tempo, assolto dalla Corte di Appello con ampia formula. Il Tribunale civile, dal canto suo, assolveva il Goi da tutte le domande spiegate contro di lui dall'Istituto e revocava il sequestro conservativo ma respingeva la sua domanda per la condanna dell'Istituto al risarcimento dei danni. La sentenza veniva riformata dalla Corte d'Appello di Milano che condannava l'Istituto al richiesto risarcimento dei danni. Di qui il ricorso proposto dall'Istituto Nazionale di Credito in Corte di Cassazione per ottenere l'annullamento della sentenza di secondo grado: a tale ricorso ha resistito il Goi, ed il un^ lunga controversia civile ira 1 Istitl?to Nazionale di Credito, società anote^^^^&J*"»»»^ Kemérsero^ !ou £da3£3*^- ta in merito alla gestione amministra- tiva dell'Istituto, per il periodo dal 1025 al 1926, durante il quale erano stati consigiiore delegato tale Silvio Moja e direttore il Goi. Si.appurò, fra l'altro* &^J3,n0° ^Hfog^ne"P"e ™|S°da 2£SSta?3ffi£ non au- tnn^nf. u hi,,«hì -i „^tnt„™ ;nt«.Corte di merito aveva escluso la responsabilità del Goi perchè ha ritenuto che in sostanza la sua qualifica di diretto- » fosse Piu dl nome cùe dl f&tt;°. 11 s,u" premo c£llegi0i nella sua sentenza pubblicata oggi, dopo aver dichiarato che tale conclusione della Corte di Milano è insindacabile perchè frutto di mero apprezzamento di fatto, detta la seguente massima in tema di responsabilità dei direttori di una Società: «La legge esige che ogni Società abbia un direttore, ma vuole, nero, che si tratti veramente di un direttore, cioè dì un delegato o d'un collaboratore dell'organo d'amministrazione della Società, che abbia la effettiva direzione ed abbia quindi, e necessariamente, anche attribuzioni che comportino una autonomia ed una libertà di iniziativa, sia pure non assoluta. Se tutto ciò manca, e se alla qualifica di direttore non corrispondono attribuzioni che le son proprie, e corrispondano invece a semplici mansioni burocratiche e, per giunta, del tutto soggetto alle direttive dell'amministratore, la sanzione di corresponsabilità si rende inapplicabile ». |frav«^KcontBntt"e càmUaU^pèr'cdr- Ergastolano condannato in Pretura Alessandria, 15 notte. Un processo non comune si è svolto in Pretura; sono comparsi davanti al Giudice gli ergastolani Settimio Calvi, di 32 anni e Giuseppe Repossi di 37 anni, entrambi di Alessandria, condannati dai nostri giurati nel dicembre del 1927 per mancato omicidio a scopo di rapina al danni della signora Baralis, esercente una oreficeria di via Trotti. Costoro dovevano rispondere del furto di una bicicletta e di un fucile da caccia di proprietà del signor Pietro Zucconi. Durante il dibattimento il Calvi è stato colpito da attacchi epilettici, sicché l'udienza ha dovuto essere sospesa per un'ora. In base alle risultanze processuali, il Calvi è stato condannato a 9 mesi di reclusione, mentre il Repossi è stato assolto per insufficienza di prove. Tre condanne per estorsioneAlessandria, 15 notte. Dopo due giorni di discussione e finito stasera, in Corte d'Assise, il processo a carico del negoziante Francesco Traversa, di 33 anni, da Serole, del contadino Giacomo Gondolfo, di 31 anni, da Spigno Monferrato, del contadino Luigi Averame, di 41 anni, e di Carlo Viazzo, di 56 anni, pure da Spigno Monferrato, imputati ai ester ^uE^SttaK a versareca ottomila lire. La Corte, esauritasi la discussione, ha condanr sto il Traversa, riconosciuto colpevole di estorsione continuata, a 8 anni di reclusione e a 18 mila lire di multa; 11 Gandolfo e l'Averame, ri. conosciuti colpevoli di concorso al predetto reato, a quattro anni di reclusione ciascuno e a 12 mila lire di multa; inoltre tutti e tre a un anno di libertà vigilata. Ha assolto invece il Viazzo, per insufficienza di prove. Giovane aggredito e derubatodì cinquemila lire Milano, 15 notte. Oggi, il diciannovenne Ferdinando Inghllleri si era recato, per conto della sua ditta, in corso Venezia per riscuotere la somma di cinquemila lire. Mentre scendeva le scale del palazzo, è stato affrontato da uno sconosciuto, vestito di una tuta da meccanico, che lo ha percosso con un formidabile pugno, facendolo precipitare a terra intontito e lo ha quindi derubato. Il giovane è stato soccorso, poco dopo, da alcuni passanti, e trasportato alla Guardia medica di Porta Venezia e di qui all'Ospedale Maggiore, dove i sanitari gli hanno riscontrato un forte choo nervoso. Dagli audaci rapinatori nessuna traccia. Disavventura di un ladro di biciclette Borgosesia, 15 notte. Il ciclista trentenne Oreste Giacobino, da Ponte Strema (Biella), transitando in una via principale della nostra città, ha scorto fuori di un negozio ima bicicletta nuova, momentaneamente incustodita dal corriere Oddone Cornetti. Senza perdere tempo e con mossa fulminea, è sceso dal la sua vecchia bicicletta, abbandonanaola ed inforcata quella nuova, è . ciclette per disfarsi della macchina rubata, chiedendo una K)mm& assaifuggito velocemente. La mossa, però, è stata notata da alcuni passanti che hanno dato l'allarme ed hanno rincorso il ladro per un buon tratto, senza peraltro riuscire a fermarlo. Giunto a Quarona, il Giacobino si è presentato ad un negoziante di bi- Il Papa benedirà il popolo dalla loggia esterna di San Pietro Roma, 15 notte. Domani in San Pietro si compirà il rito culminante di questa solenne Settimana Santa. Il Papa, accompagnato da tutto 11 corteo pontificio e dalle rappresentanze del clero romano, portato in sedia gestatoria tra i flabelli e sotto il baldacchino, scenderà dal palazzi vaticani ed entrerà nel Tempio dalla porta maggiore, attraversando la Basilica in tutta la sua lunghezza. La prima fase della cerimonia si svolgerà sul piccolo trono eretto presso il pilone della Veronica, dove, dopo l'obbedienza prestata dai cardinali, si canteranno i salmi di « terza », mentre il Papa indosserà i sacri paramenti pontificali. Poi Pio XI avanzerà al trono maggiore eretto in fondo all'abside davanti alla Cattedra e, dopo la nuova obbedienza dei cardinali e dei vescovi, comincerà la celebrazione della Messa. Il Vangelo, come è consuetudine nelle Messe papali, sarà cantato non soltanto in latino ma anche in greco, a significare l'unità della fede cattolica attraverso 1 vari riti. Alla consacrazione le trombe d'argento, suonate dal balcone della cupola di Michelangelo, aggiungeranno nel momento solenne una nota caratteristica; ma il momento più religioso sarà quello della Comunione del Papa. H Pontefice non la prenderà a1l'altare dove ha celebrato, ma la riceverà dal Cardinale Diacono sul trono, n cardinale, portando il Sacramento, attraverserà lentamente — mentre tutti saranno prostrati in adorazione — il vasto spazio che corre tra l'altare della Confessione ed il trono, e tutto all'intorno sarà un silenzio altissimo. Grandi ricordi Nulla si potrebbe immaginare di più grande e di più imponente. Alla Messa, prima che il Papa rientri in Vaticano, dovrebbe succedere — nel rito ordinario — la benedizione impartita solennemente dal podio eretto davanti all'altare della Confessione. Ma domani questa benedizione interna sarà omessa in vista dell'altra che Pio XI impartirà dalla loggia esterna della Basilica. Questa benedizione non avrà luogo subito dopo l'uscita del Papa dal tempio. Tra la fine della cerimonia interna e la benedizione esterna correrà un po' di tempo, almeno una mezz'ora, per dare modo alla folla che avrà assistito al rito nel Tempio di uscire dalla Basilica e di disporsl nello spazio che sarà lasciato libero nelle immediate vicinanze, in maniera da poter assistere anche alla solennità esterna. Chi ricordi le benedizioni che già Pio XI da quello stesso luogo impartì ii giorno della sua elezione e poi in quello |della sua incoronazione (6-12 febbraio 1922) e poi ancora quella del 12 febbraio 1929 all'indomani della conclusione degli Accordi lateranensi, può figurarsi lo spettacolo che si rinnoverà in questa gloriosa Pasqua. Specialmente per l'ultima benedizione del 1929, Piazza San Pietro accolse la più vasta agglomerazione di persone che mai quell'augusto luogo avesse veduto in precedenza. La pioggia cadeva insistente, ma non diminuiva l'ardore del popolo ansioso di acclamare il Papa della Conciliazione nell'atto in cui Egli tracciava fi gesto di benedizione e di pace diretto a tutta l'Italia che aveva ritrovato la sua unità spirituale. Ma al di là dì questi immediati precedenti, con l'impartire la benedizione al popolo, :r',. ™n„ w„,-0 Don -pint™ .-i adunato nella Piazza San Wtteo, J Pontefice riprenderà l'antichissima glo-1 riosa tradizione interrotta esattamente 63 anni fa. Allora la Pasqua cadde il 17 aprile, In quell'anno la benedizione assunse una particolare solennità perchè l'8 di- cembre dell'anno precedente era stato inaugurato il Concilio ecumenico vati- Iinusitato, e la solennità pasquale cano, la più imponente assemblea di Vescovi tanto per numero quanto per diversità di provenienza che avesse mai veduto la Chiesa cattolica nella sua storia millenaria. Anzi in quell'anno, appunto per la presenza di tanti Vescovi in Roma, Pio IX aveva disposto che le cerimonie della Settimana Santa, invece di tenersi — come voleva la consuetudine — nella Cappella Sistina, ad eccezione del pontificale conclusivo della Pasqua, si tenessero tutte nella Basilica vaticana. Esse ebbero pertanto, in quell'anno, uno splendore si svolse in un tripudio di fede, reso ancora più sensibile per la partecipazione personale di una cosi larga parte della gerarchia della Chiesa raccolta intorno al suo Capo. Il dono fascista a 5000 famiglie Quest'anno manca il Concilio ecu- menico, benché più volte consideratocome probabile durante il pontificato di si da tutte le parti del mondo all'invito del Papa. La solenne cerimonia papale sarà trasmessa per radio dalla stazione vaticana. La emissione si mizierà verso le I ore 11 (tempo medio Europa centrale) j all'inizio, e cioè alla Messa di Sua San-, tità, e si protrarrà fino verso le 12,30. Succe=sivamentP «>.r>i nnrV trnsmpssa I su^ce-sivamente sarà ancae trasmessa ìla benedizione che Sua Santità darà dalla loggia esterna verso le ore 13. La emissione sarà fatta su onde di metri 19,84, chilocicli 15.120. Come ormai è nelle consuetudini del Fascismo romano, la Federazione fascista dell'Urbe vuole, in queste giornate pasquali, imprimere il segno della più affetuosa fraternità. Una vasta distribuzione di pacchi contenenti ognuno un buon pranzo pasquale, verrà effettuata così dal Fascismo romano al popolo. Queste distribuzione avverrà in ciascuno dei Gruppi rionali che vi hanno provveduto per propria iniziativa quasi tutti. A quelli che ne hanno avuto bisogno è andato incontro l'aiuto dell'Ente Opere Assistenziali. Ogni pacco contiene pasta, condimento, carne, patate, pane e dolci. I pacchi che verranno cosi distribuiti sono 10.000, di cui 5000 nella sola città, 2000 nel suburbio e 3000 in provincia. La distribuzione si è iniziata stamattina e continuerà domani con un ritmo celere e cordiale. Tutti i 14 refettori dell'organizzazione fascista romana aprono le loro porte al popolo offrendo pranzi speciali poiché è preoccupazione della Federazione fascista dell'Urbe non far mancare, in questa giornata di fraternità cristiana, il conforto concreto di un dono e di un'ora di gioia serena ad ognuno. Ma il Segretario Federale ha voluto, quest'anno, portare alla con suetudine della distribuzione dei pacchi pasquali una novità un avvicinamento diretto fra l'Ente Opere Assistenziali ed i Segretari dei Sindacati. Infatti, oltre che la vasta distribuzione dei pacchi e dei pranzi pasquali in tutti ì Gruppi — attraverso la quale 5000 famiglie passeranno una Pasqua felice — il Segretario Federale ha ritenuto opportuno far distribuire molte migliaia di buoni-viveri ai dirigenti delle quattro grandi organizzazioni sindacali: agricoltura, industria, trasporti e commercio. Domattina alle 8,30 sarà celebrata una Messa nella Casa della ospitalità fascista « Arnaldo Mussolini ». Ad essa |vernale ed in questo principio di pri-assisteranno i 400 ospiti ai quali dopo verrà offerto uno speciale pranzo festi-vo. Questa istituzione esemplare del Fascismo romano ha, nella stagione in-, rosa di essere ammessa in udienza, si è riversata in vaticano. In complesso 1 mavera, accolto, ospitato e confortato 21.560 persone: l'imponenza di questa cifra dimostra quanto essa abbia bene corrisposto agli importanti scopi per i quali l'Ente Opere Assistenziali l'ha creata. Nella organizzazione delle varie distribuzioni il Fascismo femminile porta il contributo prezioso e gentile della sua fervida operosità. Pellegrinaggi italiani e stranieri Rema, 15 notte. Giovedì e venerdì il Papa, dovendo partecipare alle funzioni della Cappella Sistina, sospese le udienze dei pellegrinaggi e quelle generali. Oggi le udienze sono state riprese. Naturalmente, data la sopensione di esse per due giorni, una enorme folla, deside tra i vari pellegrinaggi itaiani ed esteri e le persone ammesse in udienza generale non meno di ottomila persone sono state ricevute oggi dal Pontefice. Tra i vari gruppi il Papa ha ri- cevuto un pellegrinaggio cecoslovacco <*>mP°st° di °ltre ottocento pellegrini ^dlca^Boemia e della Slavonia e della Subcarpazia, oltre a duecento cecoslovacchi tedeschi e circa un centinaio di moravi con una settantina di sacerdoti; 55 alunni dell'Istituto tecnico di Reggio Emilia, 50 alunni dell'Istituto San Giovanni dei Fratelli Maristi, un gruppo di una settantina di signori e signore di Marsiglia, oltre cento studenti di Riga, 100 belgi, 2500 tedeschi. Stamane mons. Zampini, sacrista di Sua Santità, secondo la consuetudine del Sabato Santo, ai è recato a benedire l'appartamento privato e l'appartamento nobile del Santo Padre. fin ni ci mneicra a I Minritt Wggl 6>I Consacra a Littoria la nuova chiesa di San Marco Roma, 15 notte. Domani, nella ricorrenza della Pasqua, sarà solennemente consacrata la chiesa di Littoria che s'intitola a San Marco, in omaggio alla devozione ^e i veneti — i quali compongono la , totalità della popolazione rurale del comune rcor.tir.o — hanno per l'Evan-