Una congiura contro il bolscevismo tallita nel 1918

Una congiura contro il bolscevismo tallita nel 1918 Una congiura contro il bolscevismo tallita nel 1918 Due inglesi e 60 mila ufficiali dello Zar == Drammatico sviluppo di misteri e di avventure == Sessanta^ mila rubli per una corsa in barca == Da Pietrogrado a New York == Come scompare un uomo « 17» signore bruno, molto etegan-Ute, d'aspetto esotico, il quale parlava, l'inglese, il russo, il francese, il te-\desc0 alla perfezione, sebbene, cosa\ abbastanza strma> sempre c ogni\ \ungita con wl Xeggero accento stra Uero»: questo è il ritratto che di Sidney George Reilly traccia il ca- pitano Giorgio Hill nel suo libro « Ma] vie d'espion » (Payot, Paris, 1933).ITanto Sidney Reilly che il capitano]Hill appartennero al Servizio segre-\ io britannico e furono incaricati di . , jfcmio 1918; nè pace \era letteralmente \tavia gli Alleati nutrivano ancora la «fissioni importanti in Russia nélì1918, subito dopo la pace di Brest-1 Litowsk, in quel periodo che il Bruce\Lochard, rappresentante officioso']del Governo britannico a Mosca,\i-iassunse in alcuni capitoli della suaìopera « Memoirs of a British Agent >: i(Putnam, London). [\Z'esercito russo, che, dopo la famosa dichiarazione di Ti'-' ' La pace di Brest-Litowsk La pace di Brest-Litowsk avevaKprivato gli Alleati del concorso dcl-\assurda illusione di richiamare la] Russia alla ragione e di indurla a' 'mantenere ì patti d'alleanza stipula- !« al tempo del regime monarchico, ]Prima condizione di questo proble-imatico ritorno in linea d'un esercito ufficialmente smobilitato e d'un pae-se in balìa alla rivoluzione, era quel-lodi togliere di mezzo i bolsce^f ie di aiutare in ogni modo i loro av-n-cvc/ivi n'ho i>f*?■></■< 11 n vrmnnlii in rivvn ì \Bopipiaivi: Le avventure di SidneyiReiHy »• H libro, iniziato dal Reilly ! stesso, fu proseguito e pubblicato da ,-;•- •- „_„_ . . {nico, attirato nel 192o in Russia, ven- [sua moglie, dopo che l'agente britan i,0ir, mistericamente ^ ^ che il suo nome siaapparso Wfioialmente in un elenco di perso »e 'Insaziate, dalla Ceca, non le pa Reilly: ora in abito da sera in un lo-cale notturno di Chicago ora nel ba-zar d'una città orientale. {E' la leggenda di Reilly che con tinna. Negli ultimi tempi s'è fatto unìgran discorrere di spionaggio; quc-\\sio, anziché semplificare le idee del\^pubblico in materia, le ha complica-Reilly non crede che suo marito sia morto-.ufficialmente in un elenco di perso- te. Il capitano Hill ha voluto met-\tere bene in, chiaro come l'ufficialedi una nazione belligerante che ope-ra in terra nemica, non abbia nulladi comune col traditore che vende isegreti militari del proprio paese.\Semmai, il solo punto di contattotra. queste due figure così diverse èche il giorno in cui vengono scoper-wie hanno la stessa sorte: ma questa è la regola del gioco, e molti l'accet-tano, oltre clic per amor di patria,\per amore delle avventure. \Infatti, Reilly ed Hill non sono\Un « Informatore spie di professione: è l'occasione che {m fa divenir tali. La loro vita pas sòia li ha, inconsapevolmente, prc [parati a questa funzione transitòria*, {Entrambi hanno vissuto lungamente!in Russia prima della giccira. Reilly s'è addirittura moscovizzato fd »a \avuto incarichi importanti dal Oo- {verno dello Zar: nel 1900 s'e trovalo 'a Port Arthur come agente generale \della Compagnia Est-Asiatica, nel 11914 è stato inviato in Giappone e ,negli. Stati Uniti per stipulare a Do : me della Russia grandi contratti per \il rifornimento di materiale bellico. ÌDono di che, passato al servizio del v. _.. r ...... tore. In Russia, come s'e detto,.non British Intelligence Service, è pene-trato nella Germania in armi periniziarvi la sua carriera d'informa- appareche nella primavera del 191S, e si tramuta ben presto nel Camera-'«a Relinsky, addetto alla Ceca. l II capitano Hill è anch'egli per ire quarti russo: figlio di un nego- Uante che aveva la 'W^H j dei suoi affari in R™™>™ ih Persia e nel Turchcsian, ancor bambino ha soggiornalo lungamentela Riga, a Pietroburgo, a Mosca, ha {navigato lungo il Volaci e sul Mar Càspio, s'è spinto fino a Samarcnn- Ida. L'apprendere le lingue gli c sta- Uc facile: la sua governante gli ha insegnato il russo, un capo operaio]il tartaro, un cocchiere il persiano, un compagno di scuola l'armeno. : Qumdo ^ey Reilly giunge incRussia, egli è già lì ufficialmente da\circa un anno e, insieme col colon-', nello canadese Boyle (eo:-pugilatore\importante campo d'aviazione russoI ch'era minacciato dall'avanzata dei' ed ex-cercatore d'oro) ha compiuto mirabilia: ha riorganizzato le ferrovie russe, vettovagliato Pietrogrado e messo in salvo gli apparecchi del piu\importante campo d'aviazione russo] ch'era minacciato aauavanzata aei< tedeschi. Tutto ciò ha richiamato su] di lui l'attenzione degli agenti se- ■ greti germanici di cui Mosca è pie-,na, e questi per ben tre volte hanno tentato di levarlo di mezzo. La pace\di Brest-Litoiosk ha posto virluul mente fine alla sua missione ufficia le; ma convinto di poter essere un cora utile agli Alleati, egli è rima sformato in un operaio russo che vi-\KÓVmsc^WrZTbì^ cMe inglese s'è prudentemente tra-:I Corrieri Di notte, invece, il capitano Hill organizza e dirige una vasta ree eli corrieri che viaggiano continuameli- te da Mosca al fronte di Arcangelo, dove si attende lo sbarco delle truppe alleate, recando notizie importan- . , tissime sulla situazione interna del-to B^sìa Quo» ^TdeZÌittragli ex-ufficialirussi ae™»°ver correre enormi ((istanze attraversoHill è costretto afartmrÌirecÒHtem. porosamente due o più corrieri di- reth per vie diverse alla stessa meta. Ma la vigilanza bolscevica si fa più a7i«,w„ jeiv«ut»n>>n lòia attiva. All'inizio dell autunno 1918 /e comunicazioni con Arcangelo di- quasi impossibili. In poco dodici corrieri cadon° nellemam del •»"•• guie comando del capitano Hicks (Loc-kart è stato arrestato ed e ancora Quello che stupisce, leggendo leCalmc narrazioni, del capitano Hill c di Sidney Reilly, è il fatto di ve-tempo dodici corrieri cadono nelle nemico e vengono giusti- • j.. hrnrl,è «n» oi'n .Utfinii* va ziaU, c benché non sia difficile re- cintarne di nuovi tra gli ufficialialla missione Lockart che, al dere questi due uomini operare tranquillamente in un ambiente pieno dì >ntrighi nel quale par quasi impossibile distinguere un amico da un nemico, destreggiarsi fra le troppolc, le bocche di lupo, le mille insidie di cui la loro strada è disseminata, metiere sempre la mano sulla leva wiusta evitando di toccare quella che potrebbe scatenare una catastrofe.E' evidente che un sicuro istinto li guida, qualche cosa come una secon-da vista. La prima volta che Reilly incontra l'uomo che lo tradirà — e no» l'ha mai visto nè sa chi sia — U suo istinto lo avverte di diffidarne, Mentre il capitano Hill organizzava c sviluppava la sua rete di in for- Un falso « cechista "'a2'0"., e dl cfnert Sidney Reilly, om ncl P"»»'!fal cechista Rclinsky, ^ " « . . |é|ret IntelUgence ^. , Rustia Zi Soil>tior,, f*™ " lcl «,« «ltc'" ael s,f}lor Massimo, mer- .. . , to il suo grande piano antirivolnzio- cantc turco-orientale, aveva prepara-r„„-„ w; t^,j,; „ ,i; i„tt„ nn 1 ' '"-'•-•••• " ' " co;nario, vero colpo di stalo audacissi mo che doveva iniziarsi con l'arresto mitalo esecutivo bolscevico, da ese- *-quirsi durante un grande comizio alTeatro Massimo di Mosca. Tutto era proto: 60.000 ufficiali del disciolto'PÌTO riuniti in cellule di rinnur iseicito, ^^*^^^^eu^ persone per evitare il rischio delle. delaz\oni, attendevano un cenno per sollevarsi; al momento opportuno i soldati lettoni che componevano la guardia rossa, avrebbero fatto cau- g £S\XSX\ segreto atyn Alita.i, ne iisponaeia.Un polente aiuto dall'esterno sareb- be venuto dallo truppe bianche am- massaie alle frontiere e specialmentedal generale Savinkoff. Un altro gc- ncralc russo, Judcnich, avrebbe co- siiluiio un comitato esecutivo per impedire e rintuzzare gli eventuali ri-\ torni offensivi dei bolscevichi. \ Secondo quello che racconta il ca-\citano Hill, Sidney Reilly non volevamfar uccidere i capi bolscevichi: egli\ si proponeva semplicemente di farli sf ilare senza caljsoni lungo le vie di Mosca per schiacciarli sotto il peso del ridicolo. Ma non c'è traccia di questa soluzione umoristica della somme Reilly. sommossa antibolscevica nel libro di\ Reni,, ì _ . . ì yUOn ,8"e . ' D altronde, questo piano nnrabil-:niente cono ri> cvj,"e^aj . t, re'"lbollca1fle'1 i>or'f'! se gravemente ferito; lo stesso gior-<^itn i« i,h; ; „„».;mi„ \istoria ancor SSa sioriu■ ancp\ oreve aeua\ dei Sovieti. c conosciuto' col nome di complotto di Lockart o>dei « Verdi », era destinato a falli->ce. Alla fine di agosto, qualche gior- no prima della grande riunione boi- Massimo, una don-\™2^^^i£l*Sf?£!!2L5^!!y^f2^r!2!^l'' zie alla delazione d'un giornalista francese, il governo venne a cono- scenza del complotto ordito ai suoi danni. Il colonnello Bcnzin, arresta- to, fece rivelazioni gravissime in se-guito alle quali fu condannato a mor-\Hi 'te Seguirono rappresaglie terribili],cfte costarono la vita a centinaia diì.persone innocenti. L'Ambasciata In-\l9^ ""T PT isonaie diplomatico, a cominciare da , T i. * * j: o.-j \^J^eKtlJn ^ ,? s(:ll;v,avc ,h . , \ >.. j al.,. Reilly non dormii\mai due notti dì se9uito neUa siessa casa; s'era futlo crescere la barba P^r cambiare un po' i propri conno- « ' «l ^ > bolscevichi avevano'.fatta ^enorme pubblicità, ma ad\s'ra<la>lo aveva riconosciuto mulgru- \do la barba, gli venne in aiuto: esso -affarccol Governo Sovietico. Costui accetto di ricevere a bordo Reilly per ■ sessantamila rubli: il prezzo del pas- - 0 pencolo d'essere nco- UtOSCÌìlto ed arrestato non era abolì- mmoneva r.uindi Ja necessità di]1""- ° ""ponila lumai lunetessiia ai 'passare il confine al più presto, ma e che prima della guerra ave- aio Sidney Reilly tra i suoi clienti e che. incontrandolo per la saggio era un po caro, ma non c erada scegliere. Così, in un? notte pio-rosa dell'autunno 1918, Sidney i2eii-ly, a poppa della modesta imbarca- sione del signor Van den Bosch, ridesvanire in lontananza le luci di Pie-Jtrogrado. L'ultima avventura In seguito Sidney George Reilly : fece della lotta contro il bolscevismo \lo scopo della sua vita. Il generale Savinkoff, verso il quale s'orientava- no le speranze dei profughi russi, si era rifugialo ti Parigi, Reilly si le- neva in 'contatto con lui c lo sovven-Zionava largamente; Il governo boi- scevico, che temeva questi due nomi- ",ullu""T "smo> Sld"e?' RaUy' che avcva seìn~ l>,rc aml° un" '"'nndc fidncia in M> , ■ , il» più di qualunque altro, li /«^i>« sorvegliare continuamente dai suoi agenti. Quando, nel 1924, Savinkoffattiralo in Russia, condannato a , -, , • , . 7 - morte e graziato, aderì al bolsccvi- ebbe un istante di scoraggiamento, Tuttavia, nei primi mesi del 1925 . troi.;' „ ycw yorfc dove con. , mo a New York dove frusta e frustra completamente mi , tentativo russo tendente ad ottone- irc un prestilo dagli Stali Uniti. E fu ]-,„ America ch'eoli ricevette una e'o- \'n JK!"a'}« in cgn ricevette, una co fUnwa~.\one *w'.'|"'Itf0 La.(ìuale ""' I°\; \te vartito antibolscevico si era eh nuovo costituito in Russia, e non ut- \tgnd^ chc ((u rapQ per agire. ql,p_ e «« capo per agire: que sto capo non poteva essere che lui,Sidney Reilly. Sidney Reilly. Chi scriveva così era in buona fe „„ giocattolo nelle mani del Go \^o di Mosca, il quale se ne ser-, ■»»««• . Può sembrare strano che un uomo'eomt; Reilly, abituato a indovinareloncfte sotto le più inoffensive appa-de: il partito antibolscevico esiste-va realmente, senonchè esso non era viva per attirare in Russia i suoi ne- scialo aiti- campo ne- reme l'insidia, si sia lasci rarc così facilmente nel mico. Ma la storia di un suo amico, ehe egli stesso narra al principio del mo, può spiegare molte cose. En certo D. era riuscito a fuggire dallaido, in preda a incubi orrìbili. E tuttavia costui tornò Russia e a raggiungere Londra; ??ia;neppure nella metropoli inglese riu-[segua a liberarsi, dal terrore che gli\spiravano i bolscevichi. Tutte le not-'spiravano i bolscevichi. Tutte te not- fi il poveruomo si svegliava urlan- scomparve Qualcuno credere che sua moglie, che egli sa-: t_t_ ].sta ricevette sue notizie da Berlino,:pcva essere stata uccisa, fosse anco-i™ viva. . Il mistero da cui a aneli epoca era$avvolia la vita dentro le frontiere della repubblica rossa, agiva comeun potente richiamo al quale anche Sidney Reilly cedette. Dapprima si recò ad Amburgo dove lasciò la mo-k^f -S^-SSS8^!?^:-*^^^^**^-.^!^"r " " '"' ' " "" qualche cosa di fatale. Dui 25 settembre 1925 la signora !Rally non ricevette più notizie de; marito. Più tardi, uno degli amici di Reillu le consegnò una lettera data-ta dà Wyborg'che cominciava: « E' li i ..... assolutamente necessario ch'io mi re-chi per tre giorni a Pietrogrado e «Mosca. Parto questa notte e sarò diritorn0 martcdì mattina' VogU° Che tu sappia che non avrei intrapreso .* * . , .* Il « Re degli Zingari » commemorato dagli ungheresi Budapest, 15 notte E' stato recentemente commemorato a primo centenario della nascita del pianta. A parte tutto quanto fece pe l'Ungheria il Palatino, un suo tìglio . Ha tutta ,a viu c ì suoi figli 0 ni. poU che nlanlcngono acceso tale idea- parlano imperfettamente la lingua . ,.. 1 Arciduca Giuseppe d'Absburgo, figlio àe\ famoso Palatino, padre e nonno dei Principi reali, che ancora oggi, nel Re- i ■ . . °n° senza Ke, peipetuano la ttaduionc del ramo absburgico fedele ai destini della prescelta Patria magiara. Bono ormalI150 anni che questo ceppo e sta- t0 trapiantato sul suolo ungherese, cvhumus ha veramente trasformato la tedesca. Giuseppe, che i magiari chiamavanofamìiiarmente « Palatinus Joska> (Bep- pe Palatino), ben presto apparve, au- che fisicamente, ungherese al cento per cento. Volle essere ussaro, sogno ditutti i famoso Jàszl militare zare rese, che egli fece proprie. Era ragaz- zo quando la rivoluzione scoppiò o men- Volle essere ussaro, sogno ai magiari, e a 13 anni entro nel tre suo fratello, più vecchio di ben se- dici anni, ne veniva travolto, ponendo- si risolutamente dalla parte della sua Patria prediletta contro l'Austria, egli non P°tò rhP assistervi in disparte e fu trasferito a Vienna. Ma. appena potè, do era libero da impegni di caratter, militare. Ivi si trasformava in conta dino e, in maniche di camicia, con li tornò in Ungheria, e decise che non ravrPDbe abbandonata mai più, come infatu avvenne, salvo rare eccezioni. L'Arciduca Giuseppe viveva quasi sempre in campagna, ad Alesuth, quan- „„ ,thBrn ,;i"imnPt,ni ,„ ..«^««.repipa in bocca, coltivava i fiori nel prò- prio giardino e si intratteneva con i vUlani e con gli zingari. Gli zingari avevano libero ingresso nel castello arciducale di Alesuth: vi si recavano per festeggiare il grande personaggio, come per farne il Salo- mono da]e lQro lju Lo invitavano al- le loro nozze e gli offrivano degli omag- gi. Eran0 ,a dispc,azione dclla rigida e severa servitù. L'Arciduca intanto li studiava> ne appreadeva la misteriosa lingua che riusciva a conoscere in tut-te le sottigliezze. Infinite fotografiehanno colto l'Arciduca fra gli straccio ni dalla pelle nera e dalla parlata c nc nomadi. IS ,=i - r de Casa imperiale il loro Fve. G^eppetu 0,eUt) , Àmazo Krai >: re nostro. ^ Vajda, capi tribù cenciosi, ma con tan-to di scettro, lo veneravano, untale, mé'ntr7irat'ernizza ^"«^didi e splendidi uomini e assiste allaoia delle sporche e bellissime sposi- foresi, per la prima volta forse nellastoria, fecero del An- duca di una gran-