La torino - Aosta, prima tappa del Giro del Piemonte, vinta da Giuseppe Graglia

La torino - Aosta, prima tappa del Giro del Piemonte, vinta da Giuseppe Graglia ENTUSIASMO DI FOLLE E ARDORE DI ATLETI NELLE NOSTRE MANIFESTAZIONI DI PROPAGANDA La torino - Aosta, prima tappa del Giro del Piemonte, vinta da Giuseppe Graglia La gara disputata alla media di oltre 35 km. alVora - Il veloce campione dello S. C. Vigor precede con irresistibile spunto finale un gruppo di 12 concorrenti - Tutti i partenti hanno raggiunto il traguardo - Oggi si corre da Aosta a Novara Aosta, 17 mattino. Pasqua e primavera hanno voluto ieri regalare al cuore ed agli occhi ur.i giornata di festività piena e creare al Giro del Piemonte un'atmosfera ed un quadro di luminosa e calda letizia. Tulio pareva sorridesse in cielo ed in terra, nella mite piana della Dora e nella tortuosa valle che ci indirizzava alla mèta, quasi a significare la gioia degli uomini e della natura nell'inno di giovinezza e di sport che la corsa diffondeva al suo passare. Ih un trionfo dì luci e di colori abbaglianti, sullo sfondo ■incantevole dei monti vellutati di foschia c scintillanti delle ùltime nevi, passava velocissima la balda schiera dei pedalatori, intensificando sempre più il ritmo della lotta, dando magnifico spettacolo di gaglìardia, svelando a gente ancora ignara quello che l'atleta sa fare quando lo seduce il sogno della vittoria; e noi comprendevamo che non avremmo gettato invano il seme della propaganda in questa zona a torto e troppo a lungo dimenticata dalle grandi manifestazioni sportive, se così cordiale ed appassionata era l'accoglienza che ricevevamo dall'umile campagnolo e montanaro, come dalle Gerarchie e dagli Enti, che il Fascismo ha edu eato al <niko dello sport. Lietissimi auspici Vi dirò poi della gara, ma, prima, questo voglio rilevare: che la provincia di Aosta meritava la nostra visita che non rimarrà senza frutto e che d'altra parte ci ha procurato così alto godimento e così profonda soddisfazione..,Sotto lietissimi auspici, quindi, si è iniziato questo Giro del Piemonte, e tutto lascia sperare che nel suo svolgimento non li tradirà. I giovani che abbiamo prescelti per questa competizione, sì sono subito dhnostrati all'altezza dell'impegno assunto: la tappa era breve, ma ■non facilissima; negli ultimi cinquanta chilometri, anzi, presentava difficoltà e rischi che potevano produrre selezioni c distacchi. E così, infatti, avvenne; ma ciò non tolse che la gara fosse fin dal principio tirata con disinvoltura, con brio talora, con accanimento. Lo sta a dimostrare la media che passa di parecchio i 35, anche se essa può essere siaia favorita dal vento. Come se non bastasse il treno veloce, sono sbocciati gli episodi di movimento, culminati'nella vigorosa- offensiva che ha dato alla corsa la sua ultima fisionomia. Ligio alla più serena obbiettività, non mi spingo a dire che la TorinoAosta non poteva essere più combattuta, più vibrante, pili emozionante: ma a pretendere questo più, a- fare appunto se i corridori non ce . l hanno dato, bisognerebbe dimenìi-care tre cose: anzitutto che essa co-stillava la prima di questa fatica,clie qualche commentatore ha tncare tre cose: anzitutto che essa co- fat ha precedenza voluto fare apparire co ine massacrante; che in campo così vasto, non solo interregionale, ma internazionale, è più che comprensibile un certo riserbo, una battuta di aspetto per saggiare le proprie e l'altrui forze e, infine, che'la generale freschezza avrebbe forse reso inefficaci anche più seri tentativi di selezione. Comunque, ripeto, la media sta a dire che si è marciato forte; la 'cronaca vi dirà di chi è stato il merito e chi si è distinto. Ieri mattina il Motovelodromo torinese (come ci piange il cuore al pensare che pende sulla bella pista la, minaccia di demolizione!) ha co- minciato ad animarsi alle nove, dcn-\ tro e fuori, dei primi corridori e dei primi spettatori. Le operazioni si sono svolte ordinatamente e speditamente; purtroppo al loro termine si doveva constatare l'assenza di. molti lombardi (tutti i legnanesi) che, per quanto regolarmente iscritti e selezionati, non si sono fatti vivi. La cosa non morirà così, perche non è lecito che un corridore, specie in una corsa ad invilo, faccia solo bella mostra del suo nome! hi totale figuravano presenti 76 corridori che, chiamati nei ranghi, si portavano in gruppo al Largo Sonzini, sul viale Giulio Cesare, dove alle 11,6 il ViceSegretario federale conte ing. Alessandro Orsi, dette il « via ». Le battute iniziali furono dirette da Facciani, Lotti, Vercellonc, che ci fecero fare i primi 13 chilometri in 19 minuti. Poi, a galoppare, si misero Morisio e Rossi che, sulla salita di Lombardore, distesero il gruppo in lunga fila. Una puntata di velocità di Lusiani fu annullata prima da Briano Dalmazio e poi dagli altri, ricondotti da Freschi, Giuntelli e Stettler. Breve tregua c quindi attacco di Ferrando e De Giorgis, ai quali vennero ad aggiungersi Stettler, Giuntelli e Bergaglio. Al tiro compatto di Ferrando e dello svizzero, il quintetto portò a 200 metri il suo vantaggio che poi, prima di Feletto si ridusse e si annullò per la controffensiva di Astrua, Lenti, Penna e Muttini. Scatti ripetuti Passala questa raffica, entrando in Rivarolo Ferrando ne sferrò un'altra insieme a Briano Dalmazio, ma i due <; liberi » si videro presto sulla | ruota Lotti e Balmamìon, e tutti e quattro insieme riuscirono a precedere di 300 metri il grosso che l'ottimo Freschi e Sbersi conducevano alla riscossa. Nonostante l'impegno dj_ Ferrando e Lotti, dopo Castcllamonte avveniva il ricongiungimento, anche perchè Balmamìon, sofferente allo stomaco, non poteva sostenere con gli altri la fuga. Su e giù per i dislivelli di Bettolino e Quagliuzzo, erano Bertolazzi e Stettler ad imporre un duro lavoro; poi ci si avvicinò ad Ivrea con calma. Qui la media era quasi di 36 e mezzo. Lessona attraversava la città accelerando: bastò un attimo di indecisione del gruppo per vederlo 200 metri più avantì;\ allora il piccolo campione del « Pa- i racchi » insistè nella sua azione, te- \ nendo per oltre una diecina di chi- ! lometri il gruppo a rispettosa distanza, fino a che Morisio, Glaudo e\ Ferrando, soffocarono il generoso' tentativo che costò ad alcuni solo temporanei distacchi. Si andava lentamente salendo, addentrandoci sem ,pre più nella valle, sfilando ai piedi ] ieì carattcrislici vigneti a oradirii ,ed a coUineite di maUo)ìì_ Un primo ] baUo ju compiuto a Pont Saint-Mar|«n (fcm. 72> altezza 345) e culminò] nella traversata a schiena d'asino del ridente paesetto. Il gruppo ne ebbe come una scossa sconvolgente, ma si riformò e riordinò subito: appena in tempo per rispondere ad uno scatto di Briano Dalmazio. Un passaggio a livello sbarrò la strada e sulle sue barriere scavalcò un'ondata di macchine e di uomini; ma nessuno approfittò del disordine e dell'orgasmo del momento. Castagnoli riprese a condurre, ed i meno lesti, come Bertazzini, al salto delle cancellate, ripresero senza affannarsi. Compiuto il secondo, facile balzo quello ben più deciso detta salita di Monyiovc, che tagliava a scala i fianchi della montagna. Si sarebbe voluto fermare l'occhio sul panorama di incanto che si distendeva davanti, ma la corsa ce lo inchiodò sulla strada che, proprio in questo momento, come se i gioiosi canti dei campanili aguzzi sulle borgate appollaiate tra i vigneti fossero squilli dì battaglia-, la lotta s'accendeva improvvisa e violenta. Male per Lusiani, che forava, e Briano G. che cadeva. La prima tirata fu data da Schierano, la seconda da Minasso e Folco; la terza, e più lunga, da Giappone, al quale resistevano solo Astrua, Castiglione, Ferrando, Minasso, Folco e Bonino. Per un guasto alla ruota libera si doveva fermare Freschi, che perderà parecchi minuti; ma Graglia, che aveva cominciato la salita senza forzare, si riportava sotto, e così pure Stettler, Facciani, Egli. Ma un altro strappo di Giuppone, rimanevano con lui solo Minasso, Castiglione, Folco, Ferrando e Bonino: quest'ultimo e Castiglione inasprivano il tiro e Minasso e Giuppone perdevano per un ■po' contatto, poi riprendevano. La fase decisiva / sei erano, a Saint-Vincent, già un trecento metri avanti agli altri, che parevano tagliati fuori dalla decisione ultima, perchè Castiglione, che vinceva il traguardo, e Bonino, sfoggiavano una aggressività ininterrotta. Scendemmo su Chàiillon: lo attraversammo in salita e vedemmo Ferrando, che vi aveva vinto il premio di passaggio, insistere in discesa ed avanzare di un cento metri: fece così un paio di chilometri, poi sì acquetò, pur alternandosi con Bonino per impedire i ricongiungimenti. Ma Minasso e Folco non sembravano molto disposti a collaborare nell'intento: l'andatura scendeva; i fuggitivi si avvicinavano; quando furono alle spalle, Bonino ebbe un ultimo sprazzo di reazione, ma, ormai, Valetti, Graglia, Astrua, Lessona, Molinai- e Boccaccio non avevano che da dare quattro pedalate più energiche per annullare il distacco, e così fecero. Mancavano pochi chilometri all'arrivo: la strada, non larga, era ristretta da file di mucchi di ghiaia: vi era pericolo di rimanere imbottigliati e non vedere l'arrivo; lasciammo allora i corridori e ci portammo al traguardo. L'ordine d'arrivo dice che il gruppetto di dodici che avevo lasciato a Nus, subì, negli ultimi dieci chilometri, una profonda trasformazione; letti, caduti l'imo sull'altro (que-\st'ultimo avari* una ruota c, perìgiunta, a tre chilometri forò) ed ac-:quistò Massaglia, Giuntelli, Della1 Latta e Morisio, rimanendo così co-[stituito da tredici unità. A compie- tore il quadro dei colpiti da sfortu- no, dirò che da Verres in poi, cadde-'ro anche Schiavilo, Briano G., Og-\ gero e forarono: Muttini, due volte,\Piretta, tre; Lusiani, Stettler ed Egliiuna. ÌLa prova dei migliori 1 a I tredici partecipanti alla volata i trovarono l'ultimo chilometro com-\pletamcnte sgombro e di ampiezza più che sufficiente per far libero sfoggio di tutti i propri mezzi di velocità. Li vedemmo avanzare, già im- pegnatia fondo ai trecento metri, su quasi tutto il fronte stradale; ma ai \ centocinquanta metri Graglia «sci\ nettamente dui groviglio e, con un' finale progressivo irresistibile, vinse'yer due macchine davanti a Massa- glia, Giuntelli c Ferrando nell'ordine'La- rapida visione di quello che c stata la Torino-Aosta, suggerisce' chiare e soddisfacenti considerazioni' annManvo: ta dpernonra iguaLpettNustri, Verso I"— Verso I"— (O olI nostro inviato sneoiale) ► \ i n a o a e i o rsdM•M' cds La nett a vittoria di Graglla sul traguardo di , cctcsddmgtrtvsMa,lve rato dal servizio disposto dal Que- Tr „. , , i storc comm. Vercelli, dal maggiore \ dei RR. CC. Liberanone, dal console Mino, comandante la 12.a Legione '••-■—> - - • •- : Monte Bianco e dal signor Mosca, ! ' comandante dei Fasci Giovanili :della Provincia. Al servizio di assi-1sterna aveva provveduto il generale'Pcllcrino, direttore detta locale Cro ce Rossa; a quello di vitto ed alloggio ai concorrenti, la Federazione Commercianti. Su tutti aveva presieduto il locale Comitato organizzatore dell'arrivo, diretto dal cav. Celestino Ravegnini. Il Segretario federale dott. Belelli aveva concesso tutto il suo autorevole e prezioso appoggio, e la loro efficace collaborazione ci hanno fornito l'ing. Arnaldo Lovetti, direttore della Società Nazionale Cogne, il sig. Giulio Craglia, segretario del Dopolavoro della Società Stessa; il capitano Bedetti, il tenente Nanni del Battaglione Aosta. A tutti vada il nostro più cordiale ringraziamento e l'assicurazione, se può essere gradita, che gli organizzatori del Giro del Piemonte non dimenticlicranno lo squisito senso di sportività e di ospitalità di cui Aosta ha dato loro, in questa occasione luminosa prova. GIUSEPPE AMBROSINI. Aosta 58. Rossi, in 3,44'50"; 59. Actis, in 3. i 48'36"; 60. Pollarolo, in 3,52'36"; 61, \ M°ttini't ld.; 62. Piretta, in 3,52'43"; 63. Chicco, in 3,53'6"; 64. Campastro, 'id.; 65. Magari, in _3,53'57"; 66. Bo- : sticno. in 3'55'15"; 67. Calori, in 3,56' ! |H4^,?j gg. Primo, in 3,56'47"; 69. Spa :<ja, in 4'Ó'32"; 70. Rizzo, in 4,2'; 71. 1 Avelardo, in 4,4!'; 72. Freschi, in 4,4' '^' &%■$. 75. cassina, in 4,19'35";. 76. 73. Magliano, in 4,6'; 74. Zaml 4,14'; Y5. Cassin; Vercellonc, in 4,20'. L'elenco dei concorrenti LOLLI Onorato FOLCO Antonio 3LINASSO Andrea AtiTRUA Battista FACCIANI Cesare BERTOLAZZI Pierino BONINO Francesco OOOKRO Domenico -MOLINAR Edoardo BERTAZZINI Luigi VOLANO Piero LUSIANI Mario HF.IUOHCIS Francesco (3») LKNTI Giulio MASSAGLIA Felice JIKLLONB Luigi LESSONA Felice TONIAZZO Carlo » GLAUDO Domenico FERRANDO Luigi POLLAROLO Luigi BOSTICOO Giuseppo BRIANO Giacomo BOCCACCIO Oreste BHIANO Dalmazio FERRO Francesco FERINA Guido MORO Emilio CASTIGLIONE Eemo GIUPPONE Stefano ORIA Carlo VALETTI Giovanni LUPO Michele VINELLI Giovanni MAGLIANO Giuseppe MORISIO Giovanni RANZANI Edoardo ZAMBELLI Silvio (2») Dopolav. Fiat. -Torino | 51. EGLI Paul (3') U. C. S. •Duornton 12») S. 0. Paracchi .Torino 52. SALAIUN Fritz (3*) U. C. S. -Basilea. (2>) Don. B. Nazzaro .Torino 53. STETTLER Kurt I3») V. C. S. -Berna, (2«) S. 0. Vigor • Graglta B, | 54. MARTIN Hans (3») U. C. S. . Oerlikon (2») Dopoluv. Fiat ' -Torino 55. ACTIS Vinccuzo (3.') U. C. A. T. • Torino (2a) Dopolav. F"int -Torino 56. CHIOCO Giuseppe (30 U. C. A. T. .Moucalieri (2a) Dopolav. Fiat -Sommarlva 57. MORIGI Ellgcnto (3») U. C. A. T. .Torino 13») Dopolav. Fiat -Torino 58. FRF.SCIU Olindo (2») S. C. Focesi -Pioccnza (2>) Dopolav. Fiat ■ Rocca Can. 59. SCHIERANO Doincnico &) La Picmonto -Torino <3») Dopolav. Fiat -Torino 61. CHAGLIA Giuseppe (2») S. C. Vigor -Torino (3») U. S. Ausonia -Torino 62. BALM A MION Ettoro (2») S. S. Maurizio .NoloCan.se (3») U. S. Ausonia -Torino ' 63. DELLA LATTA Osvaldo(3») Pedals Astig.no - Vaicnza (3») U. S. Ausonia -Torino 1 64. CASS1NA Vlrginio (3') U. S. Pro Mont'. -UaiiianoM, (3") U. S. Ausonia -Torino 1 66. BIANCO Dovilio (3*) Dop. S. Pictro -Asti 13«) U. S. Ausonia -Torino 68. BERGAGLIO Gitiseppo (3») Dop. S. Pietro -Asti <3») U. S. Ausonia -Crescentiuo 70. ItARONI Giuseppe (5») U. S. Milanese -Milunn (3») S. C. Paracchi -Torino 1 71. DEBENEDETTI Alfr. O) S. 0. Fulgor - Savon a. (3«) S. C. Paracchi -Torino 1 72. ROSSI Stela no (3^) S. C. Fulgor -Savona (3>) U. 8. Alicese - Aosta ! 73. P1CCONE Felice (3a) S. 0. Fulgor -Savona (2») Socictii Aquila -Fcglno I 74. GIUNTELLI Marco <2*) Pcdalo Astigr.no -Asti (2») Leg. V. Scrlvia -Tortona 73. GUASCO I'rimo (2a) Pcdalo Aslig.no -Asti (3a) U. S. Sandam.se • S. Dam. d'A, 76. CAMP ASTRO Giovanni (2>) Pcdalo Astig.no -Serravallo 3 (3«) S. 0. F'ulgor -Savona 77. MA8TAR0NE Luigi (3a) Pcdalo Astig.no -Asti <3») S. 0. Fulgor -Savona 78. SBERSI Carlo (3a) Pcdalo Astig.uo -Canelli (3») S. O. Fulgor -Savona 79. MAZZOLA Giuseppe (2») U. S. Braidese -Chcraseo (3») A. S. Mondavi • Mondovl 80. CALORI Suuto (2a) U. S. Cotnenso -Milano (3») Dopolav. Fiat -Torino 81. MAGARI Vitlnrio (3a) Dop. Train-.iaiio -Torino (3») Dopolav. Fiat -Torino 82. RIZZI I'mbcrto (3a) Dop. M. Blancbi -Torino (3a) Mad. Campagna -Torino 83. CAGNASSONE Michole (3a) Dopolav. Fiat -Torino (3») Cuneo Sportiva -Dronero 84. COMO Augusto (3a) U. S, M. -Cassano Sp. (3») S. 0. Vigor -S. MauroT. 83. VEROELLONE Domen. (3a) V. C. Edera -Ciglinno (3a) S. C. Vigor -Orbassano 90K TSINO Fiorenzo (2a) S. C. Binda -Dormelletto (S>) S. 0. Vigor -Torino 91. CASTAGNOLI Carlo (2a) Cesare Battisti -Milano (3>) S. C. Vigor -Torino 92. MUTTTNI Luici (3a) Dopol. Fcrrov. -Ovada 13a) Dop. S. Pietro -Asti 95. IUGGIO Angelo (3») Aquila Fegino -Genova (2M Michclin S. 0, -Torino 98. LUISONI Luigi (2>) V. C. S. -TrinoVerc, (3») Micholln 3. C. • Torino 99. SPADA Francesco (3a) U. S. Pro Mont. - Stabio (3«) U. C. Kovarese -Novara 100. PIBETTA Michele (2a) Dopolav. Fiat .Chieri tecniclie. Innanzi tutto va rilevato che tutti i 76 partiti sono arrivati; ciò depone in favore della buona scelta e della accurata preparazione dei concorrenti. I primi 130 km. di questo giro già segnano una prima gra- gr3riddilatoria di valori, anche se l'ordine ìTdi arrivo non la riproduce perfetta- ! mente. Graglia ha fatto una corsa fdgiudiziosa e, se non ha gradito l'uttacco violento in salita, ha saputo riprendersi e conservare all'arrivo tanta freschezza da sfoggiare una I Àvolala impressionante, nella quaic ÒJ8stato pericolosamente minacciato da CI lMassaglia che, ritornato dopo due | Banni di assenza alle gare con la Mi- ;0! 1, m a j- jlano-Torino, ieri ha dimostrato di a-lDvere ripreso la forma che già lo ave- |S5n[dB,me da Giuntelli, cui la relativa anzia- jmnità non toglie freschezza e potenza. ìGMa se dovessi dire quale è l'uomo \\3_:*„....„4„ „i7„ „„m~„t:„i-„; s„„„ „■; 13ritornato alle competizioni uopo t*servizio militare, più saldo e swu-\nSe fosse stato più assecondato, lì[igruppetto di sei a Saint-Vincent non.»„~*.„L^„ „,v, ..;n,.„o„ Kio^/^„i«ìcsarebbe stato più ripreso. Ferrando'^sarà certo un protagonista di questo\ igiro: lo vedremo brillare ancor più va fatto uno dei nostri migliori puri ; che la corsa più ha visto brillare, do- \Gvrei citare a lode il ligure Ferrando, oci c/wcu iiLiiiLutK, j/itt oluul/ e oiv(«.-1410 di sè; ìiel più acceso fervore della i'otta cali è armario un dominatore s.oiia cgn c apparso un aominaiore. 3domani. Con il ligure si sono distin-\ ti, in salita, Bonino, Castiglione,' Giuppone e Folco. La sfortuna si è' .voluta accanire contro Castiglione,' -\Valctti> BriaH0 Muttini, Oggero,' -\nonchs contro gli svizzeri Stettler edj rìEgn Quest'ultimo ha commesso l'cr-\ -:rorc c/; eccedcrc nel rapporto per Za, a1 salita ed è staio appiedato. Ma ili -[terzetto Egli, Stettler, Suladin, clas-' - sificato, secondo me, in ordine di Da- lore, ha modo e mezzi per fare an-'cora molto parlare dì sè. -\ Non in perfette condizioni mi è ,\parso Minasso, pur nella sua indubiibia classe; promettenti Della Latta, ÌAstrua, Molinar, Lessona, sempre a''n'°'' Como'^l!lt' Fawia"i- ^ grafico della tappa odierna mi i pare abbastanza illustrativo delle -\sue difficoltà c della fisionomia che assumerà la gara. Nostri collaboratori a o - Novara, die ci attende, assiste-, u rà senza duho-0 „l finaJe di um\ i \ corsa aspramente combattuta ed ; i\ appassionante. n' L'attivo, benemerito comitato di e'Aosta, aveva preparato questo ar- rivo con. tutte le regole d'arte. Il e'Comune aveva concesso un palco c sul quale presenziavano le Autorità e' c le notabilità cittadine. Il servizio i'd'ordine era perfettamente assidi-]