Il Salone Italiano dell'Automobile

Il Salone Italiano dell'Automobile luogo al segretario del comitato piemontese di predisporre tre squadre, una per ogni a.nma, da contrapporre a quelle lombarda e ligure. Nei campionati interregionali ai primi cinque classificati per ogni arma ^im^H^Hnni01**0?? Pratu,ta, *] rtoSElJS? rfìlS^LS Ferrara ed .il II^ /lte„H dl yt*r*io in ritorno' Atutti ™ SS? i„ ™T o da^à~uha*grande1 ri^a^a'dargeito Da alcune indiscrezioni si può ar guire che .la rappresentativa del Pie- nionte "sarà prcbYb¥mente"fòrmaca*nèl modo seguente: Spada: Germano, Rossi " di Scherma di Torino Sciabola Grata. Trcve-s A., Trevisan Cervino del Club di Scherma; Filo^aiiio e Car din-ali del Guf Torino; RmpAo e Cta brielli di Alessandria e Germano di a argento. 1 mio pr- Rossi, Francese, Albaslo e Guélianet- ti della Pro Vercelli Cuimra jX Corvo, Garda e Salvi 'del 1Pero Sci C&D Vercelli. Fiottio; Dogliotti, Pclissero, Trevifan del Club di Scherma; Filogamo e Cardinali del Guf Torino- Targetti di Vercelli; Robba dell'Esperia Torino; Rosano e Negro di Alessandria' La squadra piemontese di scherma per il torneo interregionale La Confederazione italiana di scherma ha deciso lo svolgimento dei campionati interregionali alle tre armi, suddividendo i vari comitati regionali Ita gruppi. Piemonte. Lombardia e LiIguria formino il primo Erruapo. Da ttali competizioni serao stati esclùsi gii schermitori di prima categoria e i?Holimpionici. Ogni comitato regionale dovrà provvedere alla costituzione di una squadra rappresentativa di otto o dieci scnermitori. Il comitato piemontese ha imimedia- baimemte zione con gure,proponendo le! località e date se- guenti, che sono state accettate: do- manica, 23 aprile, campionato di scia-bola a Torino (Otob di Scherma): aprile, campionato di litato piemontese ha imimedia-provveduto a mettersi in rela- "LiJ^^JaSS"^.; «-domenica, 30 spada a Milano: domenica, 7 maggio, campionato di fioretto a Ganova. I recenti campionati individuali « seniores », quelli del Guf e la Corroa Mezzalama pei- fiorettisti hanno dato Il Salone Italiano dell'Automobile si inaugura oggi alla Fiera di Milano Milano, 11 notte. L'esperimento del Salone dell'auto di durata quindicinale (12-27 aprile) analogamente alla durata della Fiera dMilano del quale esso fa parte, sia pureautonoma, ha dato evidentemente, loscorso anno, buoni risultati, tanto cheviene ripetuto quest'anno, benché tuttigli altri grandi Saloni esteri dell'auto-mobile porgano l'esempio di una vitanon più che settimanale. Per conto nostro, approviamo since-ramente il sistema milanese. Dacchéabbiamo la fortuna di far coincidere,cronologicamente e topograficamente,il nostro Salone col principale avveni-mento commerciale che ogni anno ri-chiama nella capitale lombarda centi-naia di migliaia di visitatori, è logicoche se ne debba profittare per sotto-porre all'attenzione di tutti, e non soloalia metà più sollecita, la parata dellanostra industria automobilistica Alleesposizioni « tecniche » di fine stagione gli interessati devono per forza Inter-venire di loro iniziativa, quand'anche durassero un giorno solo: la nostra, in- vece, deve vivere sul cliente e attrarlo con tutti gli allettamenti come s'usa in commercio: primo tra tutti, lasciargli una comoda latitudine nella scelta del giorno di visita. Mostra enciclopedica Non è detto, però, che il nostro Salone, anche se impossibilitato a presentare nuovi frutti della costruzione in- ternazionale, non serbi elementi di vivo interesse tecnico. Anzi, le nostre Casehanno presa da qualche anno l'eccellen-te abitudine di serbare pel Salone di Milano le loro principali novità, sia in fatto di macchine che di carrozzerie e di accessori, sull'esempio della Fiat, che un anno fa ha licenziato a Milano la « Balilla » e quest'anno presenta l'« Ardita». D'altra parte, l'industria straniera, in qualunque epoca si svolgesse il nostro Salone, avrebbe sempre poche novità da farci conoscere, pel motivo semplicissimo ma perentorio ch'essa è oramai assente dai nostri gusti, dalle nostre abitudini d'acquisto, Insomma, dal nostro mercato, e conseguentemente dal nostro Salone. La rarefazione delle marche straniere ha alterato un poco anche la fisionomia topografica tradizionale del Palazzo dello Sport. Nella platea cen- trale, che un tèmpo ospitava le sole Marche d'automobili, hanno trovato po-sto quest'anno tutte le Case costruttri- ci di vetture, nonché quelle delle car- rozzerie, che gli anni scorsi erano si- stemate nei padiglioni laterali. Anche queste ultime, dunque, si sono alquan- to ristrette: più come metraggio occu- pato dai singoli stalli, però, che come numero. Lungo l'anello che corre attorno alla platea centrale hanno trovato posto le ditte di accessori, specialità, pezzi e parti di ricambio, e le industrie o attività collaterali a quella automobilistica vera e propria, precedentemente confinate al primo piano. Nei padiglioni laterali alla platea centrale, lasciati liberi dai carrozzieri, si sono insinuati gli autoveicoli cosidetti industriali, cioè le applicazioni utilitarie, commerciali ecc. del motore a scoppio, dall'auto carro al carro attrezzi, attraverso la infinita gamma dei veicoli o degli impianti più svariati sopperenti a tutti i bisogni moderni dei servizi industria li, d' autotrasporti o urbanistici, esclu sa soltanto la vettura da turismo. Questa sezione, al contrario delle al tre,- è apparsa negli ultimi anni in costante, magnifico incremento, tanto da non potersi più acconciare alle apposite tettole create di fianco al Palazzo dello Sport, nonostante il loro recente ampliamento. Infine, al piano superiore, abbiamo un'attrattiva nuova: esso è in buona parte destinato a ospitare la mostra restrospettiva dell'automobile, riuscl ta di una completezza e di un'organi cita che non trova riscontro nel pre cedenti parziali tentativi già effettua ti altrove: dalla carrozza a vapore de! generale Bordino del 1854, alla Bernardi del 1884, prima vettura italiana e tra le primissime mondiali a combustione interna, fino agli esemplari primogeniti della Fiat degli albori del nostro secolo e all'Itala del leggendario rato Pechino-Parigi, che può segnare il trapasso tra il periodo epico e il periodo attuale dell'automobilismo. Inoltre, sempre al piano superiore, abbiamo una parte della mo stra motonautica, ormai tradizionale appendice del Salone italiano: attivi tà troppo giovane per potersi permet tere il lusso di mostre retrospettive, ma ricca, in compenso, di interessan ti novità, sia nel campo delle imbar cazioni complete che dei motori fuori ed entro bordo. Non mancano, dunque, che le motociclette — le quali hanno annualmente la loro esposizione riservata nelle sale della Permanente, a gennaio — per po tersi definire la mostra milanese quale specchio completo di tutte le attività motoristiche. Ma anche cosi, essa permette con una sola visita di ammirare una produzione assai più vasta ed eterogenea che nei grandi Saloni esteri, tutti più specializzati. Il nostro è enciclopèdico. Vetture e carrozzerie Le Marche di automobili che espongono vetture da turismo sono complessivamente dodici, delle quali otto italiane e quattro straniere. Eccone l'elenfc'o: Alfa-Romeo, Ansaldo, Bianchi, JFiat, Isotta Fraschini, Itala, Lancia, tO.M., Austin, Chrysler, Hispano-Suiza, ^Packard. v Quindici sono le Carrozzerie, comprendenti tutti i migliori nomi di quejpt'arte in cui anche gli stranieri ricooscono un'eccellenza italiana, tanto ine non pochi carrozzieri espongono j irftossis di marca estera, inviati in tem-1oranca importazione in Italia dai co- truttori o da privati, per essere ri-,portati carrozzati a salone ultimato 'reminente è la rappresentanza tori, ese in questo gruppo d'industriali, co¬ tituita da Balbo, Garavim, Ghia, Pinnv"arina, F.lli Savio, Stabilimenti Farina jViotti, Considerata nei suoi caratteri gene-!rali e quale rappresentativa delle at-: tuali tendenze costruttive, la produzio- ; 2wIePnluai^ereS con SnSnto^dei faine più leggere, con incremento oei rapporto potenza-peso, ottenuto ape-1talmente dai nuovi disegni di telalo a ìostole alte, dall'alleggerimento del,konte e della carrozzeria in tutfac-, liaio: motori di cilindrata media, tra, In litro e due litri, con notevole vitto- hnoA >!tA^in H*.l miottTV, piliìirtn' ror.ltoso ritorno del quattro cilindri; car-jl^ze^^ìiLmfa,,P351!.i^fr5."fI!?^!teneralìzzata nella produzione di serie ll tutte le Case; revisione pressoché,enerale dei procedimenti costruttivi, izjonalizzati in vista del minimo costo i fibrina*!™*, non sistemi di lavora-1|i fabbricazione. Con sistemi di lavora Bone e accorgimenti di disegno talora, prima vista, curiosi, quali l'abbondana degli stampaggi a freddo che han istituito molte fusioni in ghisa e in lluminio degli anni scorsi (le quali a irò volta avevano sostituito le lavoraoni meccaniche di un tempo), non poli modelli 1933 possono vantare minori prestazioni pratiche, anche se non itte ottenute con le soluzioni più or>do"se, a un prezzo di costo notevollente inferio-e a quello degli analoghi ftodelli precedenti. {Nel quadro di questa razionale eco» tomi a, rientra naturalmente l'abbando- o i . , , ,no di qualsiasi tentativo rivoluzionano,sempre costoso (motore posteriore, tratzione integrale, ecc.) : e questo dicasi per l'intera produzione mondiale, deci e j samente aliena da ghiribizzi tecnici, o | Trovano, invece, corrente applicazione, e; anche sulle macchine esposte al Saloi Ine, quei dettagli e perfezionamenti che, -1 ormai sanzionati dall' esperienza di a qualche mese e privi di possibili sor I prese, il pubblico ama come espressio- ne del progresso o della moda; e che alla Casa, prodotti in serie, costano as. sai poco: cosi dicasi del cambio sin ' cronizzato, della terza silenziosa, del , regolatore d'anticipo a depressione, del|ia ruota libera in serie o a richiesta, 1 dei carburatori invertiti, dei silenzia i tori d'aspirazione, delle gomme a bas sissima pressione, ..«in i . . ,. Le novità della produzione italiana Nelle carrozzerie si nota sulla nuova produzione un deciso ritorno alle for me semplici e monolitiche, senza fa ! scie e decorazioni esterne, di tinta uni I ta e scura, con visiere parasole inter i né, senza faro di ricerca né altri nin jnoli laterali. Purtroppo permane la ten. : denza ai cofani altissimi e inutili, mez zi vuoti, che hanno il solo scopo di celare al guidatore la visuale sul parafango, a tutto scapito della tesorizzazione della zona stradale utile. Raramente la nostra industria ha presentato in una sol volta un cosi in ! teressante lotto di novità, sufficienti ad , assicurare, esse sole, il successo del 1 Salone. Della principale di esse, la nuova vet | tura « Ardita > della Fiat, già abbiamo offerto su queste colonne, la scorsa set. timana, una presentazione dettagliata e le nostre entusiastiche impressioni della prova su strada. Qui ci limttere-mo a ricordare, per la statistica, che si tratta di una quattro-cilindri bri!-lante di alto rapporto potenza-peso, di lussuosa finitura, coprente tutte le prestazioni intermedie tra la « Balilla » e le grosse sei cilindri: macchina di concezione nuova, di basso consumo e moderata tassazione, che verrà catalogata a poco più di lire ventimila. Il motore è un 78 X 92, di 1758 cmc. di cilindrata, valvole laterali inclinate, sospeso oscillante; il cambio a quattro marce ha rapporti avvicinati, terza si i lenziosa e dispositivo sincronizzatore; 1 la carrozzeria berlina non ha piantoni I intermedi, ed è di linea aerodinamica, con radiatore inclinato e ricchi accesjsori. L'<, Ardita » viene fornita nel tipo i cort0 a cinque posti e nel tipo lungo a sette: inoltre l'uno e l'altro possono [aversi con l'alesaggio di 82 (cilindra- 1944 cmc.) Novità minori presenta la Fiat con la «. Balilla Sport », che ha debuttato con tanto successo alla « Mille Miglia > — con la « Balilla » torpedo, e con una berlina 4 porte aerodinamiche sullo 3tesso chassis. Inoltre con una 6 cilindri « 522 S. » profondamente ritoccata nella parte meccanica e ridiseg::ata di carrozzeria. Il secondo tipo nuovo pel pubblico italiano è presentato dalla Lancia col modello «Augusta*, la vettura leggera già esposta al Salone di Parigi, ma soltanto ora pronta per le prime consegne. Si tratta di una macchina originale — benché improntata allo stile costruttivo consueto di Lancia — in tutte le sue caratteristiche : dal motore a 4 cilindri in due coppie di V c'.iiuso sospeso su balestre, al telaio facente corpo unico coll'intravatura della carrozzeria, col tetto, col baule, tutto In lamiera stampata; dalle dimensioni strette e affusolate (carreggiata 1,21) alla particolare leggerezza del complesso in ordine di marcia (830 Kg.); dalla sospensione telescopica a ruote indipendenti, funzionanti a secco, ai sistemi d'attacco a secco e semi-secco delle balestre posteriori. Il motore è un 69,85X78 (1194 cmc), valvole e albero di distribuzione in testa, e fornisce 35 HP: velocità in piano 105 Km.-ora. Cambio a 4 marce con terza silenziosa, ruota libera in serie, freni idraulici, carrozzeria silentbloc. La terza novità assoluta è l'AlfaRomeo Gran turismo sesta serie, che conserva ben poche affinità con la precedente Gran turismo di 1750. Il motore è un 6 cilindri di 1917 cmc. di cilindrata e della potenza effettiva di 68 HP a 4500 giri. Particolari interessanti: il montaggio elastico del motore; la testa dei cilindri in alluminio con sedi per le valvole riportate in bronzo; il cambio a 4 marce con terza silenziosa, sincronizzatore e ruota libera: gli ammortizzatori con telecomando idraulico; la carrozzeria tutta metallica a saldatura elettrica. La berlina 4-5 posti raggiunge agevolmente i 120 Km. orari. Dslle altre novità minori e dei veicoli industriali avremo agio di ripar1 ire durante i quindici giorni di vita del nostro Salone. ALDO FARINELLI. Tenn I campionati internazionali di Roma Roma, 11 notte. La seconda giornata dei campionati internazionaU di Roma ha visto lo svolgimento di numerosissime partite seguite con vivo interesse da molti spettatori. Le gare proseguono in modo regolare e, mentre i singolari stanno vedendo le eliminazioni degli elementi meno noti e si restringe il lotto dei giuocatori in gara, hanno avuto pure inizio il singolare signore, il doppio misto e il doppio uomini. In queste tre ultime gare sono state giuocate poche partite, ove gli elemen ti favoriti si sono imposti facilmente, Infatti gli esordi della californiana Ryan e della tedesca Sander hanno coinciso con inazioni. Nel singolare altrettante facili affer¬ ..„„.„.,. libero notiamo come James De Martino per poco non si sia fatto battere dal terza categoria Fio rio; come d'Errico abbia eliminato 'B Augusto Serventi in due partite; co-;me altrettanto abbia latto Levi della\9 Vida, contro Supino. Fabbriconi l'ha1 ^UnhHuSU ^.YitabiJe dopo tre lun- gne partite e l'incontro tra Castori e Aidinian si è pure risolto di misuraì dopo tre sets. Notevole anche la net-- ta affermazione di Mangold e Savor-! &nan, rispettivamente su Cuccioli e ZuccoU. {fn risultato Inatteso ha for- ; mto Levi de„a vidai cne ha climma- It . _. . Ito nei singolare libero T«x-prfma" serie Sabbadini e nel singolare di seGiorgio De conda"nrriÌmìnatoWLoéw1"'Gior<rio D.".! stefani oppoTto al triestìno J^inlan " pgr poco non perdeva il primo set \ ma ia sua cla-ise gli consentiva di ri-\montare n vantaggio; nel secondo sel\Audinian si ritirava dopo un solo giuo- co, accusando un dolore alla mano. Ecco i risultati: \6-0; Ba'igiiluno-Chiovcnda 6-3; .6-0; Loewi della Vida-Supino 6-2; 6-3;irolT? fid- ™; SvUfSH&HSS: S°" *•?.• F* dOstiani-Avitabile 6-1, 6-4; De Martino-d'Erico 6-2, 6-2. Serventi-Alfieri 6-3; 3-6; 6-4; JouranO. De Martino 6-2, 7-5; De StefanlAidiman 8-7.