Scrutando l'interno delle stelle

Scrutando l'interno delle stelle FULQORI DI SCIENZA ITALIANA Scrutando l'interno delle stelle Nuovi squarci nel mistero degli spazi: mentre si studia e si discute, la nebulosa dell'Orsa Maggiore fugge con una velocità di 11.800 Km. al secondo verso l'infinito Osservatorio di Arcetri, aprile, jAttratti dal fascino dell'Osserva-1 torio famoso, risaliamo questa collina sovrastata da un cielo puro e circondata da olivi per inebriarci della contemplazione del cielo: non è più un compito da astronomi, ma un godimento; qui dopo aver vegliato sotto la volta magica punteggiata di stelle spesso si attende, sema riposo, l'Astro del giorno per esplorarne la luce, misurarne il calore fonte di nostra vita, spiarne le eruzioni favolose, le burrasche magnetiche. AI di là dei telescopi La visione che oggi l'astronomia dopo millenni di conquiste, di errori, di intuizioni geniali e ricerche pazienti ci offre dell'Universo, è superba e paurosa insieme : da un lato stanno nozioni precise sulla distanza delle stelle, sulla composizione, sulla massa loro; la Luna vien fotografata così « da vicino » che se ne conosce la superficie in ogni dettaglio, tanto in planimetria come in elevazione. D'un altro lato, però, le smisurate e sempre crescenti dimensioni dell'Universo ci fanno chiedere che cosa ci sia ai di là dello spazio penetrato dai telescopi. Quale posto occupiamo noi in mezzo ai milioni di astri che ci circondano? Come essi sono costituitit Donde viene l'energia ch'essi irradiano senza tregua? Il Sole e le stelle non finiranno per estinguersi se continuamente disperdono luce e calore nei vuoti sconfinati? O v'è un meccanismo che ricupera l'energia irradiata e fa nascere nuove stelle mentre altre si spengono? La soluzione di questi problemi, e di tant'altri, apparisce subito irta di difficoltà enormi perchè noi non vediamo e non possiamo concepire i fenomeni che dal punto di vista terrestre ed alla scala umana, sicché molti di essi, per esempio quelli che hanno luogo nell'interno delle stélle — dove la materia è soggetta a milioni di gradi e a pressioni colossali — sfuggono alla nostra sperimentazione. Ma per quanto tempo sfuggiranno ancora? Ancìie l'evoluzione della vita siderale si presenta non meno ardua da investigare perchè questa evoluzione è estremamente lenta, non soltanto in rapporto alla brevità della nostra esistenza ma senza dubbio anche in rapporto alla vita dell'umanità, onde nessuna modificazione notevole dell'Universo può esser colta dagli occhi dell'Uomo. Malgrado queste immense difficoltà, i primi anni del nostro secolo hanno visto sorgere e svilupparsi su basi solide una scienza arditissima che spinge lo sguardo al Ai là dell'Universo visibile e pretende, con indubbi successi, di scrutare nell'in terno delle stelle — immensi globi gassosi — per dircene la composizione, la vicenda delle radiazioni possenti che vi si incrociano, le pressioni che vi regnano, le temperature, e arrivare persino a narrarci il passato e l'avvenire dell'astro. Dall'atomo alla stella Dal giorno in cui nacque la spet troscopia si ebbe U mezzo infallibile per conoscere la costituzione chimica e fisica dell'Universo. A due epoche fondamentali (scoperta del cannocchiale e dello spettroscopio) risalgono progressi decisivi per V Astrwiomia in genere e per l'Astrofisica in particolare. Il cammino per nuove audacie si schiuse col sorgere dell'atomismo, quando i V OiMrvatorio «tir onomloo di Arcetri si riuscì a spiegare la struttura e il comportamento dell'atomo attraver- so lo studio della luce emessa dai corpi incandescenti, e scomposta con lo spettroscopio. Questo geniaUssimo istrumento ci dà la composizione chimica degli astri, ce ne dà la temperatura, la distanza e ci dice con quale velocità l'astro si allontana o si avvicina rispetto a noi : un cumulo di glorie su un solo istrumento! Si sono moltiplicati i telescopi, accresciuta la loro potenza, si sono creati osservatori nella fascia equatoriale, nelle regioni polari, a forti altitudini dove il ciclo è purissimo; le torri solari, copie questa di Arcetri, raccòlgono e selezionano la luce del Sole per indagarne le /ftt^Ltuazioni, le macchie, le eruzioni. La fotografia fissa le delicate righe \ spettrali che sono la base dell'inda- j ghie stellare. Da pochi anni un movimento vi- ! garoso di idee si è manifestato spe- jcialmente da noi, negli Stati Uniti, in Inghilterra, e pe' opera di emi- nenti fisico-matematici si va svilup- \pondo la « Fisica Stellare » nella1quale, se l'immaginazione e il di- ìvino volo delio spirito che vuol coor- !dinaro le frammentarie rivelazioni | giocano la loro parte, vi è anche una solida base di fatti accertati e di teorie che si prestano a verifiche. In possesso, dunque, di scoperte recenti relative alla struttura dell'atomo e del suo irradiare, l'astrofisica teorica si sforza, con trattazioni matematiche e ragionate ipotesi, di scrutare la costituzione interna delle stélle, déQe nebulose, l'evoluzione del mondo per comprenderne le proprietà accessibili all'Uomo, per scrutare l'insondabile abisso che ci circonda, il mistero del passato e del futuro. Nulla di più affascinante di questi studi ai quali il nostro Governo Ita portato fervore di incitamento, mezzi e provvidenze nuove, dichiarando che i focolari della scienza sono pei- un popolo elementi incalcolabili di forza. Fra l'altro si è trovato che gli spazi sconfinati non sono vuoti, ma occupati da nube di materia cosi tenue che noti intralcia il cammino della luce; sembra che ci sia diffusa negli spazi tanta materia da equivalere alla- metà di quella che è concentrata nelle stélle. La torre solare di Arcetri Una delle ultime scoperte sensazionali è quella che le nebulose a spirale si allontanano da noi con velocità tonto maggiori quanto più forte è la loro distanza. Ma dove vanno nella loro fuga generale? Gli astronomi, in attesa di chiarir le idee hanno dato un nome a questa strepitosa constatazione; la chiamano dilatazione dell'Universo. Mentre si discute... la nebulosa dell'Orsa Maggiore, fugge con una velocità di 11.800 chilometri al secondo verso l'infinito! Qui ad Arcetri il professore Abetti, l'astronomo così apprezzato anche all'estero per le sue ricerche sul Sole, prosegue un'indagine i)i-teressantissima sulle relazioni tra H magnetismo terrestre, sempre in feb bre, e le macchie stellari, connesse — quest'ultime — chiaramente con la meteorologia che ogni undici anm rivela un turno di pioggxe co-piose. In -narnlléln rem mis»>H laronin paraueio con questi lavon sperimentali Eddmgton e Salia ne- scono a trovare relazioni materna-tiche che connettono temperatura, pressione, densità, volume delle stelle; sì che partendo dalla conoscenza del loro strato esterno, l'unico a noi « accessibile », si riesce a penetrare con l'indagine nel loro interno, per presumerne le favolose pressioni, le temperature che ascen- L/''%':^..-v H f% \ j .<*■»•' ! j jjèj3>>$. . K*Sf*^" \ •fcfl^L 1 Jv«|Jp^r''| ìiàSH^v- '~' 'l ! jl||e | fé C Prima spi ce/no o Secondo spcahbE Spettrografo , Speitrxiiojrifo La torre di Arcetri dono a milioni di gradi. L'atomo, in queste condizioni, è denudato de' suoi elettroni. In astrofisica il pensiero oscilla senza posa tra Vinfinitamente grande e l'infinitamente piccolo, tra la conquista sicura che abbacina e il tormentoso mistero che deprime. Sopra un pianeta sperduto nello spazio la cui estensio>ie sorpassa l'immaginazione che pur non conosce confini, degli esseri viventi, quali microbi abbandonati su una sferetta, si muovono, osservano, discutono e calcolano; attaccati strettamente al globo che li conduce senza tregua dove lor non sanno, non avendo altro soccorso che ì sensi e l'intelletto, gli uomini hanno concepito l'ambizione magnifica di strappare all'Universo i suoi segreti: tale è il compito arduo e sublime. E intanlo la Torre Solare protesa verso il cielo cattura la luce e il calore dell'astro che tutto muove sidla nostra dimora per carpirgli un piccolo alito dello sconfinato mistero che ci circonda. G. CASTELFRANCHI Gli stranieri del « GuI » bolognese inneggiano al Duce e al Fascismo Roma, 11 notte, rappresentanza degli | studenti stranieri dell'Ateneo di Bolo<gna, si è radunata a piazza Monteci j torio da cui, preceduta dalle bandiere si è recata in corteo a Palazzo Viminale dove è stata ricevuta da S. E. Arpinati. Passando per via Nazionale gli studenti stranieri sono stati fatti segno alla più viva simpatia da parte della cittadinanza che ha salutato il 1 passaggio del corteo con calorosi ap plausi. Successivamente i goliardi stra- \nieTÌ 31 sono recati in via dell'Impero ed al Colossoo. quindi ,Ie n30 stati ricevuti in Campidoglio da S. E. \Ù Governatore, il quale ha rivolto ai giovani ospiti parole di vivo compiacimento e di saluto. Il Fascismo romano ha poi offerto un cordiale ricevimento agli studenti di ogni nazionalità iscritti al CUF e alla Università di Bologna. Guidati dal Segretario federale di Bologna, comm. Ghinelli, dal Segretario del GUF di Bologna, dottor Balducci, e dal loro Rettore magnifico prof. Ghigi, gli studenti stranieri si sono uniti lietamente al giovane Fai seismo di Roma in una grande dimo strazione di entusiasmo nel nome delDuce. Il salone Giulio Cesare, a Palaz-zo Braschi, presentava il caratteristi-co aspetto delle adunate giovanili, co-lorato da centinaia di berretti goliardici e bandiere. Il comm. Ghinelli ha espresso ai camerati il fervido saluto degli ospitiIl Segretario federale e comandante dei Fasci Giovanili di CombattimentoNino D'Aroma, circondato dai giovani inneggianti all'Italia fascista, ha risposto con cordiali parole di simpatiae di augurio, ed ha rilevato la poten-rh,^Vor|iU?^ ■ J?ClSfm°' ua festfariunione è terminata fra alte accia-inazioni alla Rivoluzione di MussoliniQuesta sera gli studenti stranierisono ripartiti per Bologna, serbandoun ricordo incancellabile della Romadi Mussolini.

Persone citate: Abetti, Arpinati, Balducci, Braschi, Duce, Ghigi, Mussolini, Salia

Luoghi citati: Astro, Bologna, Inghilterra, Italia, Roma, Stati Uniti