Caleidoscopio di riti e di razze

Caleidoscopio di riti e di razze LA SETTIMANA SANTA A GERUSALEMME Caleidoscopio di riti e di razze GERUSALEMME, aprile. IpaLa coincidenza della Pasqua deì\stCattolici con quella delle varto Chiese \ che fanno parie dell'Ortodossia Orici-\ Getato rinnova, quest'anno, a Gerusa-'I lemme, una delle Setiimunc Sante più ,si fantasmagoriche per contrasti di sfarzo liturgico e più gonfie di urti di razza e di psicologia. Fin dal pomeriggio dei primi sanati di Quaresima se no potevano cogliere senza fatica i prodromi più eloquenti attorno all'Edicola che racchiude la Tomba di Cristo. Folle di ogni setta si incalzavano come ondate di mare, lo sguardo e le mani protei? in preghiera verso lo stesso monumento del Risorto. Erano le staffette di avanguardia folicnealgiavcrchdedei fedeli che, a partire dall'Ufficio i mdello Tenebre del Mercoledì Santo, si tupìgeranno senza sosta, per lunghe ore i Sadi seguito, sotto le volte del grande \ TTempio crociato, finché lo squillo de\\alquCclfolopoteesnopoc/demseorIl dainCrredeprEscomchprprimA Alleluiali, noti farà eco alle parole immortali dell'Angelo: « Resurroxit, non est hic ». La Settimana di Passione offre, così, quest'anno, alle numerose carovane dei pellegrini d'Europa e d'America la possibilità di vedere in azione entro le mura della Basilica del Santo Sepolcro il mosaico delle varie Comunità cristiane che si guardano magari in cagnesco ma che si hffannano ad alternarsi a gara nel culto e nella commemorazione degli stessi misteri del Vangelo. Questa simultaneità di riti tanto diversi esìga un richiamo alla base giuridica del loro esercizio e ai lineamenti storico-teologici delle loro rispettivo Chiese, se non si vuol finir? noli'impressionismo superficiale di una vera Torre di Babele. L'impalcatura dello «statu quo» Nel Tempio della Risurrezione officiano regolarmente sei diverse Connonità cristiane. I Latini, unici rappresentanti dei Cattolici, i Greci e gli Armeni vi godono la parie del leone. A ognuna di queste tre confessioni maggiori è riservata in modo esclusivo una parte della Basilica, mentre nell'Edicola del Sepolcro e sul Calvario, esse si sono accordate, mediante un turno alternato di rotazione, per le loro rispettive cerimonie religiose. I tre gruppi minori dei Siriani, dei Copti e digli Abissini vi sono ridotti, in un certo senso, alla condizione di semplici « tollerati»: vi posseggono al massimo una cappella, hanno il permesso dell'incenso e di qualche lam-, .. pada in alcuni altari delle tne confes-, sosioni privilegiate e in determinate c\r-\chcostante fruiscono dal eosidetto jus. dieundi o jmssaporto liturgico per at-\ traversare certe parti del Santuario. IprLe norme che regolano il tempo e i '• veluoghi delie cerimonie di culto che si ; grincorrono e si accavallano secondo, questi sei diversi riti sotto le volte del- grand, tempio crociato sona state Co-\ quZì~%rtosefinortisdemmprloSulausdificate nella tradizione orale e questo j complesso di regolamenti, sanzionali dalla consuetudine e ratificati dalle principali potenze, costituisce la base del famoso statu quo che, imposto dal Governo turco, dietro suggestioìie della Russia, nel febbraio del 1852, è rimasto fino ad oggi l'unico criterio giuridico per determinare i diritti e i privilegi delle varie denominazioni di se¬ ttPnesetrprca| cr•iliaci del Vangelo soprattutto al Santo Sepolcro. Nel 1902 la Francia aveva invitato gli « Ortodossi » a fissare per iscritto t dispositivi dello statu quo, ma la sua proposta fu respinta dai Greci che trovano più comodo poter pescare nell'imprecisione di certe zone d'ombra. Cosi continua ancora, di fatto e in diritto, il vecchio codice tradizionale di ., sacristia, che scende ai dettagli pjfc "Minuti, dalla decorazione degù altari /oal numero delle candele e dalla dìspo-\risinone delle tappezzerie alla simmetria<dedei vasi di fiori Ed ò precisamente sopra questa impalcatura liturgica attorno alla Tomba di Cristo che si innesta il problema internazionale politico-religioso della Palestina. Giacche la « questione dei Luoghi Santi » nel linguaggio consuetudinario della diplomazia europea, pur esten- SpSl'dacrzodendosi. in seconda linea e quasi in via \ pdi corollario, ai principali monumenti del Vangelo, si restringe, però, nel suo significato primario e centrale, alla veneranda Basilica del Santo Sepolcro. I Greci=0rtodossi Omettendo, di proposito, come superflua, ogni illustrazione della dottrina e della liturgia dei Cattolici di rito latino, il gruppo più importante degli scismatici che funzionano sul Calvario e alla Tomba di Cristo è quello dei Mclchiti o Greco-Arabi Ortodossi. Esso è la continuazione dei Cristiani palestinesi che nel secolo decimoprimo hanno seguilo le soiti generali dell'Impero di Bisanzio, staccandosi, collo scisma, da Roma. Il suo Patriarcato di Gerusalemme non è riuscito a sottrarsi alla tittefcj del Fanar che un centinaio di anni or sono, con uno di quegli atti di emancipazione violenta che s'incontrano ad ogni passo nella storia interna dell'Ortodossia orientale. La sua organizzazione più importante è costituita dalla Confraternita del Santo Sepolcro die è composta quasi esclusìvaments di monaci cileni e dalle cui file si scelgono tutti i prelati della sua gerarchia. Fra l'alto clero, di razza greca, e t preti indigeni in cura d'anime non c'è mai stato troppo buon sangue. Di tanto in tanto scoppiano, anzi, tra loro del contrasti di passioni popolari che arrivano fino a scenate di sangue. Le principati divergenze dogmatiche che separano % Greci dai Cattolici riguardano la Processione dello Spirito Santo, l'Immacolata Concezione e il Primato del Papa. Però non mancano ddsudtnIntappttcwrbctdnntiCnregrSdIpunti di controversia anche a riguardo]gdel Mistero della Trinità, del Purgato- j Cd,el numero dei Libri Saniti e di idrio, vari Sacramenti. La liturgia, in generale, è quella di San Giovanni Grisostomo, quantunque ni alcune solennità speciali vengano adoperate anche quelle di Sun Basilio, San Giacomo e-dei Presantificati, dilvadaffaccia con frequenza verso il popolo]cdei fedeli, recando in mano due can- rdelubri di cui uno reage due cen acce-irDurante i Pontificali, il Vescovo si jl'Rmnedregge due ceri acesi, simbolo della duplice natura divina ed umana in Cristo, mentre l'altro ne reca uno di più per adombrare il Dogma della Trinità. Nelle grandi cerimonie al Santo Se¬ polcro si usa la lingua groca, cito neH*! f parrocchie di campagna è, invece, sostituita coll'arabo. Il Patriarcato Armeno-Gregoriano di Gerusalemme è nato da una rivolta, I monaci del Convento di San Giacomo si opposero nel 1311 ai decreti di ri¬ forma votati dal Concilio di Sis in Cilicio, e si costituirono in organizzazione autonoma. Il loro capo, però, fino al 1017 rimase sempre, di fatto, aggiogato al carro di Costantinopoli, non avendo nemmeno la facoltà di consacrare Vescovi e di benedire il Crisma. Ora, invece, la sua posizione gerarchica è diventata molto più indipendente. Gii Armeni e i Siriani | [Le differenze di dottrina fra gli Ar-j meni e i Cattolici si riducono soprat- -, tutto alla Processione dello Spinto| Santo, al Mistero dell'Incarnuzione, al Trisagio, al Purgatorio, all'Eucaristia-, al Matrimonio e al Primato del Papa. La loro liturgia è la ìisultanto di quell-e di San Basilio e di Sani Giovanni Crisostomo ed è condotta nella lingua classica della loro razza, che è una forma antica del lorro dialetto moderno. La Messa tiene il primo posto nelle loro funzioni. Semplice nella sua composizione, essa riveste una grande so- tenuità nella sua drammatizzazione | esteriore. Questa pompa deriva dall'e-\norme varietà degli indumenti sacri Ipoi-fati dai ministri inferiori, dalle rie- \ c/ie melodie eseguite dui cori e dall'uso dei cimbali il cui suo/io metallico armonizza a meraviglia col canto e ne segna chiaramente il ritmo. I Siriani o Giacobiti piantano le loro orìgini in uno scisma del secolo quinto. Il Concilio di Calccdonia aveva can¬ dannato nel 401 gli errori dì Eutiche Iintorno all'unione dille due nature in Cristo. Questa sentenza parve a pa- recchi ecclesiastici ed a numerosi /e-jdeli una riprovazione della formola proposta, in mataia, da San Cirillo, tEssi resjnnsero, quindi, le decisione ìconciliare per attenersi agii insegna- imenti del grande Dottore della Chiesa, '■che, tuttavia, in alcuni punii potevano iprestarsi a interpretazioni diverse. .Ej .. sostituito il siriaco o dialetto aramaieo che era parlato in Palestina al tempo' di Cristo. j A Gerusalemme i Giaccbitì sono rap- :Ipresentati da un Vescovo, da un Con- ' vento di Monaci e da. un minuscolo I; gruppo di fedeli. , „ ... - ' Copi! e gii Abissini \ Abbia sotto « d lmo utoloqueste due confessioni che non yre- Znl-nlf^ 4™ divergenza so- ì~J£, * terreno della comune % A^r- qUMUl d0P,^ cTe'lte rnZTnfr 1 na al C1mu:aiol. * tomo riallaccia al mwo/w- ' La Chiesa copta ha la massa dei suoiseguaci nella terra dei Faraoni, meH-finirono poi per adottarne il senso meno ortodosso, sfociando in pieno monofisitismo. I Siriani negano, inoltre, l'esistenza del Purgatorio benché preghino per i morti, non accettano l'autorità del Romano Pontefice e sono favorevoli alla pratica delle Chiese Nazionali che, a iloro modo di vedere, lianno tutte «eZ;Sulvatore il medesimo Capo. La loro liturgia è, nel suo complesso, •la continuazione dei primitivi riti in'uso cui Antiochia. Al greco fu però jj tte nella Citta Santa non conta che un Pretato c un pugno di Rciigioai. OJfre al suo errore teologico d'origi-ne, essa ha aumentato nel corso dei secoli i punti delle sue controversie dot- trinali insistendo soprattutto su ii?fer-pretazìoni proprie a riguardo dell'In- carnazione, della Trinità e di varii Sa-| cramenti. ., " copto, il greco e l'arabo, segue tre /ome diverse di cui quella di San Ci-\rill° ù riservata al Venerdì che prece-<de to Domenica delle Palme, quella di La sua liturgia, in cui si alternano San Gregorio sì usa a Natale, per VE- pifanìa e a Pasqua, mentre quella deSun Basilio serve in tutto il resto del- l'anno. La C/iicsra abissina è scismatica /indalla nascita, essendo sorta in seno al cristianesimo monofisita. In sostanza,a parie alcune differenJzo accidentali, \ punto di vista eha, *im è altro dal Zttrin\7e,chf:Z delissima derivazione da auella copta:dalla quale, del resto, riec've ancora il suo capo gerarchico. 7„ i„„t . ut a ■ ■ -x, drnlJ,, S'"n, et IrtlZn S;•,C0.,-rfc!;e'"° che' H?VS^L. J ? P , Tnon lo amministra che ai moribondi. Inoltre Ivaconsei-vato la cerimonia del-ta circonasione e tiene tra le sue feste più sola -ti quella della Croce. La lingua della sua liturgia è l'etto-pico. A Ga-usalemme gli Abissini hannottila specie di abate e due convaiti di cwi uno è formato da una litania di rapanne costruite sulle rovine del fab-brìcato medievale destinato ai canoni- ci del Sa-nto Sepolcro e l'altro è situo- to a fianco di una chiesa edificatadaUa Coite imperiale di Addis ribeba nella seconda metà del secolo decimo- nono. Con questo mosaico vivente di La-tini, di Greci, di Armeni, di Siriani, di Copti e di Abissini che vanno a paranciraffermazione simultanea dei loro riti attorno alla Tomba dì Cristo, è fa-elle immaginare che orgia di coreo-grafia liturgica offra quest'anno, a Ge-rusalemme, U ciclo della Settimana Santa agli occhi stupiti dei pellegrini edei turisti d'Europa e d'America. A. MOMBELLI. In memoria degli italiani caduti nel 1825 a Missolurgi Atene, S notte. Stasera, a bordo di una nave da ]guerra ellenica, con il Presidente del j Consiglio ed i ministri della Guerra e ideila Marina, partono per Missolungi _ e d Italia cav. Cassims e 1 addetto na- il primo segretario della Legazione vale comandante Ferrerò per assistere alla celebrazione ufficiale della sortitadurante dei difensori di Missolungi ]cM. nel 18''ó II cav Cassinis consegne- rà m aut0grafo del Governatore diir,~.„„ u 1 . jl'assedio della città da parte dei tur- Roma che accompagna la targa com- memorativa offerta dallo stesso Gover- . . . . , . , natore e in cui e ricordata la morte eroica dei due italiani caduti per l'in-dipendenza ellenica durante il suddetto ! fatto d'armi.