Il piano Mussolini e i convegni di Washington

Il piano Mussolini e i convegni di Washington Il piano Mussolini e i convegni di Washington Le perplessità di Herriot fra il dottrinarismo di Ginevra e la po¬ litica realistica di Roma = I colloqui di Norman Davis a Berlino [ ' Parigi, 10 mattino. Come era del resto facile a prevedere Herriot dopo che Paul-Boncour gli ebbe comunicato ieri mattina a Lione per telefono l'invito ufficiale rivolto dagli Stati Uniti e gli ebbe rinnovato l'invito a nome di tutto il Gabinetto, ha accettato la missione di rappresentare la Francia nei negoziati internazionali ! che verranno intavolati prossimamen te a Washington. La data della par j c^Um^tc0 "Uf^lT seconda gig6di rialto protàbiln^nte J'""."„v,;, r-laS"10' procaonmenu. dicicnncve. qUn essme del progetto italiano |»»• P. » A proposito di questo viaggio, il Pc- tu Pori;,-.-», si fa eco della voce secon-j do la quale le conversazioni che stanno per svolgersi sorpasseranno la cornice della progettata conferenza economica ed .avranno per oggetto i problemi *Kpolitica generale che preoccupano in.questo momento tutti i governi cioè il I disarmo, il regime commerciale e i de- biti. A Washington si parlerà adunque an-1 che del progetto di Patto quadripartito, j ma, in attesa di conoscere il contenu- I f _ j-i , rnnr.-.o-or.*,,™ ». i>,.o-r.„„o„ _i„„,„ 1 = ™JL™c°10.randum » lrancc&E. sterno scuramente informati a cura dello |stesso Herriot dello spirito con cui egli considera il Piano Mussolini-MacDonald da un articolo che egli stesso ha scritto per un'agenzia americana e che YExcelaior è stato autorizzato a riprodurre. Herriot dunque, dopo aver sparso una lagrima sul progetto di organizzazione della pace presentato a Ginevra e che recava oltre la sua firma quella di Paul-Boncour, progetto pas-1 sato agli archivi <; in seguito all'eppo-1 sizione della Germania e dell'Italia » e i dopo aver affermato che egli esaminerà « con molta simpatia il figliuolo che MacDonald recafra le sue braccia » perchè rappresenta una base d! discus- sione molto sena, sottopone ad un | esame critico il progetto italiano che, secondo lui, sarebbe venuto a complicare la situazione. Riferendosi poi alla base politica del progetto di Mussolini, Herriot scrive che esso provoca in lui questa reazione: «Noi troveremo ottima cosa che le quattro Potenze denominate nel Patto prendano l'abitudine di lavorare in comune. Nulla sarebbe più interessante per la pace del mondo di un riavvicinamento sincero fra la Francia e l'Italia malgrado la diversità dei loro regimi interni. Ma la democrazia francese ammetterebbe difficilmente che si tornasse alla vecchia teoria delle Potenze direttrici, della triplice e quadruplice alleanza. Noi restiamo fermi alle idee affermate nello statuto della Società delle Nazioni che tutti i popoli piccoli e grandi sono uguali e che non deve essere riconosciuto il diritto di imporre all'insieme dei popoli europei delle soluzioni stabilite da un direttorio a quattro. ... L'ideologia wilsoniana « In modo particolare, la Piccola Intesa ci ha ricordato con forza che non si poteva nè in diritto privato nè in diritto pubblico disporre dei beni dei terzi: è una regola di morale. Questa regola si impone con tanto maggior forza in quanto che l'art. 2 indica la revisione dèi trattati come facente oggetto essenziale del progetto Mussolini. Se questa revisione deve essere fatta nelle condizioni previste nel Patto della Società delle Nazioni, come mai è necessario un nuovo testo? Se deve essere affrontata in condizioni diverse e non definite, quale pericolo! Se ci si propone di accrescere il territorio dell'Ungheria, di amputare quello della Dalmazia, di togliere certe Provincie alla Polonia, chi può credere che una tale operazione si possa compiere senza guerra? E se per evitare la guerra si contasse sull'intimidazione delle quattro Potenze, quale impiego immorale della forza! La Francia, voglio crederlo, rimarrà fedele al suo principio che è di affermare il diritto dei popoli a disporre di se stessi. L'art. 3 dichiara che se la Conferenza del disarmo « non approdasse che a risultati parziali », la eguaglianza dei diritti riconosciuta alla Germania dovrebbe avere una portata effettiva e realizzarsi per gradi, con intese successive fra i quattro. Ma questo problema dell'eguaglianza dei diritti è già stato risolto dalla convenzione dell'll dicembro 1932 che ha ricevuto la libera firma della Germania, Francia, Gran Bretagna e Italia. D'altra parte, nessuno può regolare tale Società delle Nazioni. Gli altri articoli ;non riguardano che la procedura». |Ed Herriot così conclude: c Per quanto io desideri di vedere la tra parte, nessuno può regolare taiei questione senza accordi di tutti i «t-Ìraatari dei trattati o dei membri della, « 1 In Jugoslavia Arresti in sbassa «li contadini sul litorale e nelle isole Zara, 10 mattino. Notizie giunte da oitre frontiera confermano che le vaste misure di polizia iniziate circa un mese fa dalla gendarmeria serba non si limitano ai soli distretti di confine appartenenti al Ba- nato del LÙorale' nwsono state estese |anche ad altre zone della eosta cial- j mata I . ' ., , „ La settimana scorsa reparti rinfor- zati di gendarmeria hanno perlustrato tutta l'isola di Meleda, facendo minutejperquisizioni nei villaggi, che durante le operazioni venivano bloccati in modo da impedire ai contadini di allontanarsi dall'abitato. A operazioni ultima- te, si è sparsa la voce che i gendarmi ì avrebbero scoperto e sequestrato alcu-' ni fucili e bombe a mano. Risulta pertanto che nove contadini sono stati tratti in arresto e inviati sotto scorta a Ragusa. I sistemi adoperati dai gen¬ darmi hanno terrorizzato la popolazione dell'isola. Il Littorio Dalmàtico ha da Zagabria che tutti i contadini arrestati nei tre distretti di Oltre, Beucovaz e Zaravecchia, e che secondo i dati forniti da vari deputati alla Scupcina ascendono a parecchie centinaia, vengono concentrati a Sebenico. In questi giorni è stato scortato colà un gruppo di trenta persone, tra cui una donna. Si tratta di un primo scaglione di contadini arrestati nel distretto di Beucovaz. Insieme a loro è stato rinchiuso nelle carceri di Sebenico l'avvocato Zdrilic, che le autorità serbe considerano come uno degli esponenti della corrente popolare avversa al governo. | _ , . , _ , Francia riavvxclnarst alla Germania e li io rimango fedele». all'Italia, sono propenso a ritenere eneil progetto di Mussolini avrà complica- to, anziché semplificato, la situazione.Avendo parlato con estrema libertà delpiano francese, mi sento autorizzato a fare sul documento italiano le riserve che ho enunciato a nome delle dottri-nc della Società delle Nazioni, alle qua- i. io rimango fedele». Le parti caduche dei trattati .... - r)u«que, Herriot, rimane sempre l'uo- !nondel,f formula patto, tutto il patto, menfaltro che il patto», ma, aquesto proposito, la Voloiité anche ieri tL^T.nJ;lav» « l*vor« ^ una T1" sione dei trattati ricordando opportu- namente: « Volere tutto il patto significa vole- re senza dubbio gif articoli 10, 11, 12 18 e 16, ma anche l'articolo 10, quello, cioè, che permette « un esame dei trattati divenuti inapplicabili, nonché KSSF*£S£S£ i=3 U cui mantenimento potrebbe costituire un pericolo per la pace del mondo ». Se Da ladier dichiara che occorre «dar vita» agli articoli che concernono le minac- ce imminenti di guerra, eliminando la condizione dell'unanimità, afferma pure <*? bfls°?,na dai'Ia' questa vita, anche ali art. 19 che tale condizione di una nimltà rende virtualmente inapplicabilo perchèi ha dett0 Daladier, e giusto scongiurare i pericoli eventuali di guerra. Noi non abbiamo mai preconizzato una revisione brutale, una rifusione totale dei trattati, ma abbiamo affermato che vi erano in essi delle parti che non sono più vitali e che contengono delle ingiustizie flagrantiche mettono in pericolo la pace del mondo. Il rias- setto che noi chiediamo dovrà essere negoziato secondo una procedura da crearsi con tutte le parti interessate, Nulla verrà loro imposto con la violen za, contro la quale noi non cessiamo di ribellarci; ma non si può sperare che Ps« finiranno per capire che è non sol ^eT^%^XfntJe^l cheTo* vrebbero prestarsi ad alcune modifica zioni di uno stato di cose che a lung0non potrà Mantenersi e rischia di trascinare a nuove spaventose catastrofi ?». L'accettazione di Herriot a recarsi a Washington non ha del resto incontrato approvazioni unanimi. Se gli organi ufficiosi e la stampa di sinistra l'accolgono con grande favore, i giornali di destra, e tra gli altri YEcho de Paris e il Journal des Débats la criticano con grande vivacità ritenendo che l'ex-presidente del Consiglio porterà a Washington la promessa del pagamento del mezzo miliardo di franchi scaduto il 15 dicembre scorso. Per la Liberté l'invio di Herriot agli Stati Uniti è un errore capitale, perchè se nessuno può mettere in dubbio la sincerità e il patriottismo di Herriot, la sua azione fu invece sempre disastrosa e ognuno dei suoi passaggi al Qual d'Orsay fu segnato da Waterloo o da Sedan diplomatiche. E il giornale consiglia Daladier di tornare sulla decisione presa e, dal momento che si cercano ovunque economie, cominciare col fare quella dei cinquecento milioni che Herriot esige come entrata in gioco. MacDonald partirà sabato per l'America Londra, 10 mattino. Il Parlamento britannico sospenderà le sue sedute giovedì prossimo per le vacanze di Pasqua e le riprenderà martedì 2a aprile, giorno fissato per la presentazione del bilancio del 1933-34 da parte di Neville Chamberlain, Cancelliere dello Scacchiere Prima di giovedì, il Primo Ministroverrà pregato di fornire qualche preci-sazione alla Camera dei Comuni sullasua visita a Washington. MacDonaldsi imbarcherà sabato prossimo sul se-renparUi e sarà di ritorno in Inghilter-rà il 3 maggio. °B-Ì mi r» • ì • d i» Norman DaVIS lascia BerlinoBerlino 10 mattino «%^LTw^iSLSto^S£mente col Segretario di Stato agli Af-fari Esteri voi Bulow e successivamen-e a""tt '""'i0 P"?*f«ia servita a offrire al delegato straordina-rio di Roosevelt un quadro convincente della vera situazione tedesca. della^dele^nf Ssca^CoXrenza de^rmo *"* ° ^ Net circoli diDlomatiel berlinesi si nsJ^^^^^^^^^S^ ^c"ra c „JL ~„ w^ma^ ,rav f - ' molto proficua. Fra 1 altro eVon Papen a Roma La visita alla Capitale: un'ora a mezza alla Mostra dalla Rivoluziona Roma, 10 mattino. Ieri mattina alle 8,25 è giunto a Ro- ma il Vice Cancelliere tedesco von Papen, accompagnato dalla sua signora. Poco dopo ne è uscito e si è recato a via dell'Impero, ai Pori, al Colosseo esprimendo la sua vivissima ammira zione per le grandiose opere di scavi, e di sistemazione realizzate dal Regime fascista. a mezzogiorno egli si è reca- . , f•■„ . to' semPre m compagnia della signora, ad ascoltare la Messa. Nel pomeriggioha visitato la Mostra della Rivoluzio- ne, ricevuto dal vice-Segretario del Partito prof. Marpicati. Egli si è sof- fermato per oltre un'ora e mezza nelle varie sale manifestando il suo vivo in teresse. Entrato nel sacrario tiri vi si è intrattenuto per circa minuti in segno di reverente omaggio. Terminata la visita von Papen na espresso al prof. Marpicati il suo com piacimento per la grandiosità e la solennità della Mostra. Oggi il Ministro tedesco Gòring giun. gerà in Italia. Al Brennero egli salirà a bordo di un trimotore Italiano che to porterà a Roma. Il raid di Robbia no L'inìzio della seconda tappa Bari, 10 mattino. Ieri alle 6,4, l'aviatore Leonida Rob biano ha ripreso il volo sotto una piog già dirotta, per la seconda tappa del suo raid Inghilterra-Australia. &tìSSSÌSA dalli' mol'ltitudine, si è affacciato al balcone di!Palazzo Venezia, accolto da una on data interminabile di applausi. Mussolini s'è fermato alcuni istanti ad ammirare lo spettacolo della fol'a entusiasta e, dopo aver pronunziato alcune parole, s'è ritirato, salutando romanamente; ma la folla lo ha richiamato ancora a gran voce e gli ha rinnovato, quando egli è apparso di nuovo al balcone, la calorosa, vibrante ovazione. La manifestazione ha avuto termine dopo alcuni minuti. Le udienze del Capo del Governo Rema, 10 mattino. to una commissione della Società Ita itaJJVS&ncIlB bocca, Vmpo^ sta dei professori Arietta, Berretta, Piperno, Biondi, Secreti, Corradi, Campi- glio, i quali gli hanno presentato un indirizzo di simpatia per le misure prese a favore della odontoiatria, n Capo del Governo ha ricevuto S. E. l'onorevole Rocco, che gli ha presenta- to i dati riassuntivi del bilancio dell'I stituto internazionale di cmematogra fia educativa, dati che dimostrano il S. E. il Capo del Governo ha ricevu-promettente sviluppo di quell'Istituto. S. E. il Capo del Governo ha ricevuto Giovacchino Forzano e si è vivamen- te compiaciuto con lui per il film «Camicia nera», che ha avuto un grande successo dovunque, Inoltre S. E. il Capo del Governo ha ricevuto, in rappresentanza della prò Università. vincia di Pavia, il Prefetto, il Segretario Federale, il Podestà, il Preside delia provincia, il Rettore dell'Università e l'onorevole Nicolato, commissario straordinario del Policlinico, i quali lo hanno intrattenuto su taluni problemi di riassetto edilizio, concernenti quella » COngreSSO deì COn,ba,ten{Ì VerCel!l!SÌ presieduto dall'ori. Rossi Vercelli, 10 mattino. Mollo rappresentanze delle sezioni combattenti della provincia sono qui convenute, ieri mattina, per partecipare (i.l Congresso provinciale, presieduto da Amilcare Rossi, presidente dell'Associazione nazionale Combattenti. I combattenti della, provincia, giunti con tutti i mezzi di locomozione dei quali potevano usufruire, e molti in autocarro, si sono concentrati in piazza Conte di Torino, dove, verso le oro 10,30, si sono incolonnati; e, preceduti dal labaro delle Medaglie d'oro scortato da squadristi, hanno stilato dinanzi alla tribuna nella quale avevano preso posto l'ori. Amilcare Ros- =i. S. lì. il prefetto Vittorelli, il Secretano federale Cazzòtti, 1 on. Gabasio presidente della I'cderaiione provinciale dei combattenti, l'on. Olmo, il podestà Touriioii. nlTlc'aM e rappresentanti del presidio, del 53.o Fanteria e del l.o Genio, di stanza nella nostra città od altri. 11 corteo, al quale hanno partecipato circa quattromila persone, dopo di aver percorso le vie della città, de¬ ponendo corone di alloro al monumenlo ai Caduti, alla lapide dello Medaglie d'oro e alla lapide dei Caduti fascisti, si è ammassato in piazza Vittorio Emanuele II dove, dal balcone del palazzo municipale, dono Un breve discorso dell'òn. Ga.basio. ha preso la parola l'onorevole Amilcare in numero superiore al previstò, si e dovuto rinviare il enneresso stosso al norperiRtrio. e dare alla, manifestazione ftol mattino il carattere pubblico ivlie ha avuto. Rossi, Il congresso avrebbe dovuto aver luocn rei teatro civiro, Tra 'a ausa ilell'intervpnto di coinba'.tomi ' I! festoso Avicraduno di Novi organizzato dall'ftero Club Mìlaasse Novi Ligure, 10 mattino. I-ri, nel nostro aeroporto, si è svolto il primo avicraduno che l'Aero Club « Emiiio PensuU » di Milano con la collaborazione della sezione novese « Luigi Bailo » ha organizzato a scopo di propaganda aviatoria. In una superba comica di pubblico convenuto da ogni parte e tra un folto stuolo di autorità, la bella manifestazione ha avuto un esito felicissimo; ad essa Hanno presenziato il Prefetto di Alessandria S. E. Rebua, S. E. Opizzi, comandante la prima zona aarea di Mitiano, i Segretari federali di Milano e di Alessandria console Brusa e comandante Poggio, l'onorevole Rocca, il nodes-tà di Novi comm. Porta, l'ing. Zo-i-yninati presidiata dell'Aero Club di Milano, il segretario politico di Novi dott. Bofii, i consoli della Milizia Bernini e Re e il oresidento dell'Aero Club di Novi maggiore Chiappiro. Hanno partecipato alla manifestazione una trentina di aonareoohl giunti in volo dell'Aero ia.no, della squadriglia quelli del comm. Folonari di Torino, dell'Ago Club di Genova, del Guf di Genova, e dell'Aero Club di Pavia. A mezzogiorno i convenuti si sono riuniti a consumare un rancio all'aperto nello stesso aeroporto; dalle 14 alle 15, tutti gli apparecchi si sono levati sul cialo di Novi, per compiere delle evoluzioni di propaganda recando a bordo parecchi passeggeri. Alle 16, piloti, autorità ed invitati hanno partecipato ad un ricevimento nelle sale della accademia artistico-letteraria, offerto dal podestà di Novi in onore degli ostati, che ha recato il saluto della città, ringraziando in ispecial modo l'Aero Club dd Milano che ha voluto scegliere Novi Ligure come meta del primo tra i 14 avioraduni he il sodalizio milanese organizzerà n2' corso dell'annata. Ha risposto il presidente dell'Aero Club di Milano con gantili parole. ♦ Club di Mi-federa.le. e Scuola di volo a vela istituita ad Alessandria Alessandria, 10 mattino. ia siala qui costituita la scuola prò-vinciale di volo a vela: fervono ora s lavori per la costruzione del campo, ilcui vasto terreno è situato in terrl- torio Valenzano, al bivio delle strade provinciali per San Salvatore Moti- ferrato c Frescondinò. Attualmente sta sorgendo un grosso capannone capaccdi contenere quattro apparecchi, di cui la scuola 6 dotata. Questa potrà essere ulllcialmente inaugurata il ^aprile prossimo venturo. La presidenza è retta dal Segretario federale Carlo Poggio: vice-presidente ù il comm. Giovanni Ronza; diruttore « il delegato dell'Aereo Club, dr. Febo Vacca ri. Adunate fasciste nel Bieliese Cumplglia Cervo, Andorno e SagllanoMicca, in un'atmosfera di fervido entusiasmo. Il segretario federale haascoltato ovunque le relazioni dei so-gretarl dei Fasci ed lia. quindi, Impartito direttive. Le assemblee si sono coiieliiuse con dimostrazioni al Duee. L'esposizione taurina di Biella Gli allevatori premiati Biella, 10 mattino. L'Esposizione taurina, organizzata|ri„i comizio neraiio bieliese e dalla^^" agricoftura, allo scoi» di individuare i capi migliori del presiedute dal Segretario fed. CazzottiBiella, 10 mattino Il segretario federale Cazzotti hapresenzialo alle assemblee dei Fascidell'Alta Valle del Cervo, ovunque oc-colto dai fascisti, dai Ciovani fasci-sii e dalle popolazioni, con calorosedimostrazioni. Adunate fasciste Manno avuto inol-tre luogo a Piedicavallo, iìosazza,pianto dei libri genealogici, ha ottenu-jto buon successo. Oltre" sessanta capi-.»»► -t;.!. ,v»o.st, perso-présidente"o pio-emon-icoltti ' 3onT°, .statl esP°stl , ... „ , . i L inaugurazione dell Eaposi2 evenuta, alla presenza di vane ««' verct ra. 11 significato e gli scopi della mani- festazione sono stati illustrati dall'on Alice, dal dott. Remondino e dal dott Robiolio- presidente dei comitatoas^,l°- . -JNel]a stcssa mattinata sono stati di-jstribuiti i premi agli espositori. Il pri m0 pl.emj0, per la razza d'Oropa, è sta- to assegnato all'allevatore Giacinto Ciocchetti, di qui, al quale è perciò stata assegnata la Coppa dell'Istitutoizootecnico di Torino, mentre i prime premi per le altre due razze. Bruna Alpina e Piemontese, sono stati assejgnati. rispettivamente, ai fratelli Gar;eriaii. rispettivamente, ai tramili iiar - baccio, di Valle Superiore Mosso, e Sai Ivatore Borsetti, di Cerrione li popclo al Duce Una grandiosa manifestazione Roma, 10 mattino. Lo spettacolo offerto da Roma in vero inuattato.Tttratte^air eterno fascino dell'Urbe, dalla sua gloria antica e nuova, migliaia e migliaia di persone confluiscono quotidiana- "' „„,JE mt^Tme^mente d* ogni parte.d Italia e dEuroPa' affollando smisuratamente le strade e le piazze. Le giornate domenicali, soprattutto, colpiscono per la grandiosità delle folle. I treni riversano innumeri comitive che subito iasciano festose e calme rapidamente tutti i mezzi di trasporto. via dell'impero con i suoi monu- menti immortali il Cam iddiof i ÌotT^ raccoglie questa folla che poi s'aduna nel grande aren-g0 di piazza Venezia, soffermandosi sotto il Palazzo del Governo, dove il Duce quotidianamente lavora. E' ungesto di omaggio e di riconoscenza, gesto che assume il più alto signifi-cato politico e spirituale. Ieri mattina, come per un richia-mo misterioso, da ogni parte di Ro- ma una grande folla è sfociata ap- punto qui per manifestare a Mussolini la sua devozione ed il suo entusiasmo. C erano quattromila ope- rai vicentini, giunti a Roma sabatoper visitare la Mostra della Rivolu-zione ; tutti gli operai dei lanifici ve-neti, i ferrovieri genovesi, i portuali veneziani, i maestri di Bolzano, i fer- ro-tranvieri veneti, i dipendenti delle Casse di Risparmio — una massa enorme di lavoratori — e poi folla, tra la quale numerose le rappresentanze straniere in visita turistica a Roma. La grande piazza si è ben presto gremita. Grandi acclamazioni sono ■