Un plotone di artisti nel Dopolavoro

Un plotone di artisti nel Dopolavoro Un plotone di artisti nel Dopolavoro La costituzione di Gruppi Orchestrali Un « bar » dove si suona Beethoven - Torino riavrà la sua Banda ? o n ; e, , o a i . A destra il bar. Alcuni soci del Do-polavoro <'Gioda:» si trattengono acentellinare il caffè, più assai a lungo che non sogliano. Stanno silenziosi, mentre il banconiere pare mettere unapartlcolare cura nel rimestare senzarumore le proprie stoviglie. Si è che dalla sala accanto, la grande sala, che forse un tempo racchiuse casseforti se-grete d'un Dicastero dello Stato Sar-do, prorompono solenni, abbacinanti d; sonorità, gli accordi dell' « Eroica » di Beethovcn. Pare che tutta la casa, dalle massìc- a eie mura, vibri umanizzandosi sotto l'ondata dei suoni. Per i soci del « Gioda » 6 que3to l'impagabile compenso della ospitalità fraternamente offerta al camerati del « Dopolavoro Orchestrale » di recentissima costituzione. Qui infatti ha trovato ad allogarsi questo Dopolavoro che, se è vero che dal mattino si può conoscere il giorno, promette di dare ottimi frutti e grandi soddisfazioni, non solo agli organizzatori, ma anche a tutta la cittadinanza. L'idea 6 nata durante la passata stagione lirica al Teatro Regio ed ha avuto per propugnatore il prof. Cesare Genovese, il quale ha ottenuto in breve l'entusiastico consenso e la piena adesione di tutti i colleghi. Cosi, tra una prova di « Luisa Miller » e una esecuzione di « Rigoletto », l'Idea, appena ventUata, trovò sostenitori entusiasti, l quali si ripromisero, non appena terminato il corso di recite della stagione, -idl iniziare in pieno la loro attività doù j polavoristica. Da uno all'altro, nel mon a • i 3 _ f«i. . ii|do musicalo torinese, la voce si fece;-j strada e così oggi questo, che è forse o j il primo Dopolavoro del genere, racco- e a o i si aiali, oo ao li oue ial o Il fa oe : o, re e, e oa o eno ihe ni ta ti is a a glie ormai oltre duecento adesioni. Attorno al nucleo centrale si serrarono altri colleghi e se un primo concerto di prova ha dato ottimi risultati, altre iniziative di maggior conto stanno per essere realizzate. Al Gruppo hanno aderito anche parecchi direttoriconcertatori, tra i quali Giulio Cesare Gedda e Willy B'errero. Appunto il Gedda sta ora preparando un complesso di circa 100 esecutori su un repertorio classicissimo. E ieri i soci del Dopolavoro « Mario Gioda », cui si è accennato, si stavano godendo brani di ottima musica. Alcuni passi della Terza Sinfonia scaturivano""nitidiT ehìàrTìn tutta laii„. t__;i__i_i_- t v < clSbS^uwS^Setoe^1^^: tiiesira erano ai compiego e ira gii es<>- cutori v erano nomi cari al pubblicotorinese: il primo violino, prof. Rovere,titolare del posto nella Orchestra Municipale; fra i contrabassi: il prof. Cuneo. Pure fra i « violini » è Teddy Ferrerò, fratello di Willy, ed ancora vi sono altri molti che conobbero, guidati dalle più famose bacchette direttoriali, i maggiori trionfi in Italia e all'Estero. E' quindi un Dopolavoro « fuori classe ». Ed è questa la prima importante affermazione ottenuta dagli organizzatori. Si tratta cioè di una forma di realizzazione dell'idea dopolavoristica fra gli artisti, la gente colta. Gli aderenti, famosi o non ancora famosi, dimostrano tutti la maggiore serietà e la più grande e volenterosa disciplina. Per intanto si sta preparando, come s'è detto, un grande concerto che sarà tenuto nel Salone dei Festeggiamenti della prossima Esposizione della Moda. Nè questa sarà fra le minori manifestazioni artistiche di quel periodo. Ma poi un altro programma, più vasto, più allettante è alle viste. Il prof. ^ »j»sb»"/"^.'Genovese ci ricorda i successi ottenuti in Italia e all'estero, vent'anni addie- tro, da una volenterosa compagine di . -T giovani che, pur rappresentando la Ce nerentola fra le arti musicali, riuscì a percorrere sotto il gonfalone della «; Fi¬ larmonica » molte città italiane e f ran- cesi, da Cremona a Nizza a Aix-les- ;Bains a Parigi, raccogliendo ovunque i allori per la ben affiatata orchestra a j plettro. E già pensa ■— e con lui sono tutti i colleghi suoi — all'opera sana je fattiva di propaganda che, nell'uni!versale linguaggio della musica questo Dopolavoro potrebbe compiere sia in Italia che fuori. i Ma un'altra notizia ci è stata data, :ed essa farà indiscutibilmente piacere! a tutti 1 torinesi: Fra i soci del Dò' pclavoro ve n'è una quindicina che un f[tempo appartennero alla famosa « Ban- da Municipale ». Attorno a costoro si |otanno radunando molti volenterosi giovani ed il maestro Mussi ha già distribuito le partiture. A giorni comincieranno le prove e, forse, il 21 aprile — Natale di Roma — uscirà per le strade cittadine, ad inaugurarsi nella data fatidica la nuovissima banda, composta tutta di professionisti. Alla costituzione ed alla organizzazione del Gruppo Dopolavoristico hanno dato la loro assistenza Andrea Gastaldi ed il console dottor Zucchetti, fiduciario del « Mario Gioda ». La fama del Gruppo si è già automaticamente creata ed anzi alcuni notissimi maestri hanno financo offerto di prestare la loro preziosa opera direttiva. i

Luoghi citati: Aix-les, Cremona, Italia, Nizza, Parigi, Roma, Torino