Contratti di lavoro e sistemazioni salariali

Contratti di lavoro e sistemazioni salariali I congressi delle Federazioni nazionali dei Sindacati dell'Industria Contratti di lavoro e sistemazioni salariali Va.Fed?raz!one dei Sindacati degli CRoma, 5 notte, 'chSono continuati oggi i congressi del- ' ce!e Federazioni nazionali dei Sindacali ; todell'Industria. addetti all'industria tessili è stata pre- desleduta dal Sansepolcrlsta Celso Riva, reDopo l'invio di un telegramma al ! inDuce, il segretario della Federazione, ! Giuliani, ha .svolto la sua relazione, ri--velevando anzitutto che la Federazione è ta avuto un continuo incremento nel tanumero degli operai organizzati. Nel in1928 i tesserati erano 249.731; nel ,ci3929 267.290; nel 1930 299.337; nel N1931 310.701. Nel decorso anno gli or- Mganizzati presentano una lieve ridu- mzione, da 310.701 a 306.412, ma a que-jti Eto fa riscontro una diminuzione di S.rappresentati che da G00 mila raggiun porto appena i 590 mila. Il numero me dio degli operai disoccupati, dopo aver raggiunto i 150 mila nel'primi mesi del 1932, è sceso a 130 mila e si 6 mantenuto pressoché costante, e particolarmente soddisfacente è la situazione contrattuale stabilita negli ultimi quattro anni di attività. Quindici contratti nazionali. 122 contratti e accordi salariali provinciali, 42 contratti aziendali, un contratto salariale comunale sono In vigore a tutt'oggi, senza contare quei patti che furono rinnovati una o più volte. Tessili « Per completare l'assetto contrattuale di tutte le categorie tessili — ha ladeFlBGSè qunequvelasitudivasoggiunto il segretario — occorre an- ( chcora stipulare i contratti nazionali per rii capi-reparto e gli assistenti dell'Indù-1 b6trla cotoniera del lino, della canapai sie della juta, che sono in discussione, niil primo presso il Ministero delle Cor- I coporazioni, gli altri due in sede confe- gderale, nonché 65 contratti provinciali, compresi in questa cifra gli accordi salariali provinciali integrativi di alcuni contratti nazionali. Inoltre sono in discussione presso il Ministero delle Corporazioni 1 contratti collettivi per 1 lanieri di Biella e la rinnovazione dei contratti salariali per i tessitori serici di Como e Varese. A tutt'oggi la statistica registra circa 500 Casse mutue, con un totale complessivo di 250 mila iscritti *. Antonino Giuliani ha poi trattato dell'Inquadramento e della regolamentazione dei rapporti di lavoro, passando quindi a illustrare i contratti di prossima stipulazione, con particolare riguardo ai contratti del lanieri di Biella. Dalla provincia di Como a quella di Torino, da Milano a Varese, tutte le Provincie sono state poi citate dal segretario della Federazione, nella sua esposizione. Giuliani ha anche fatto precise dichiarazioni sulla sistemazione contrattuale del personale impiegatizio, dando le direttive cui dovranno uniformarsi le singole Unioni provinciali, su precise istruzioni della Federazione nazionale. De Bernardi (Pavia) ha richiamato l'attenzione della Federazione sulla sostituzione del lavoro femminile a quello maschile e ha auspicato una pronta costituzione della corporazione della seta. Galas3i (Spezia) parla della stipulazione delle tariffe a cottimo pieno. Barcucci (Ancona) parla sull'orario di lavoro In provincia di Ancona. Tiberio (Firenze) parla sulla situazione dell'industria pratese. Galanti (Vercelli) porta il saluto di 40 mila lavoratori del Vercellese e presenta un ordine del giorno in cui si plaude all'opera del Giuliani e si fanno voti per la fissazione di cottimi pieni in tutu 1 contratti e perchè l'organizzazione sindacale possa disporre di libretti di paga degli operai. Tuffaretti (Bergamo! raccomanda di tener conto dei salari degli operai qualificati nell'industria tessile ed esalta il lavoro femminile, elemento fondamentale nel lavoro dei tessili. Melaidez (Milano) parla dell'applicazione dél'artlcolo 3 del contratto cotoniero che si riferisce a un maggior numero di macchine affidate a un solo prestatore d'opera, rileva come un eccessivo numero di macchine influisca sulla salute delie donne, specialmente; invita la Federazione a intervenire per arginare il generalizzarsi di quest'uso. De Cnnltpjil (Como) auspica una pronta definizione pel contratto degli operai della Brianza. Bassi (Massa Carrara) lamenta i continui improvvisi licenziamenti e la riassunzione a salari differenti dopo un breve periodo di disoccupazione. De Stefani (Torino) parla delle tabelle comprese nel contratto cotoniero per la provincia di Torino, specie per quanto si riferisce ai cardatori. Per i turni a scatti fa presente come a Torino si sia già chiamato in causa l'Ispettorato corporativo. Dopo un breve discorso dell'onorevole Clavenzani, intervenuto con l'onore-, vole Malusardl e con l'onorevole Rocca alla fine della riunione, i lavori del congresso — cui ha assistito De Ambris, segretario della Eederazione metallurgici; Bessi, segretario della Federazione estrattiva; CSanetti, segretario dell'Unione di Torino; Annaloro di Catania, Petronio di Trento, Tarchi di Genova: Cagli di Terni, Montagna di Stagno di Vercelli — si sono chiusi, con l'elezione alla unanimità di Antonino Giuliani a segretario della Federazione dei lavoratori addetti all'industria tessile. Alimentazione Il congresso della Federazione nazionale dei Sindacati dell'alimentazione é stato presieduto da Berni di Torino. Il segretario della Federazione, Galbiati, esponendo la situazione salariale osserva che le percentuali di riduzione variano da un massimo del 34 per cento per gli operai risieri a un minimo del 12 per cento per gli operai addetti alla lavorazione della birra, e da un massimo del 25 per cento per le opera gnatnInmdeaselaa^sec'optàzddilamcrodCrUdgvvPleraisdsdzpzddri1pdacpvcNqtghie dei pastifici a un mimmo del 10 per cento per le operaie addette alla lavo- razione della birra. Il salario medio orario attualmente percepito dalla ca-tegoria rappresentata va da un mas- simo di lire 2,25 a un minimo ol lire1.82 Dalla statistica ufficiale si rileva che il salario medio orario, rilevatoglobalmente per gli operai delle indu-strie agricole e alimentari, era nel ter- zo trimestre del 1932 di lire LO7- . . Ricordando le richieste di forti riduzioni salariali avanzate dai conservieri napoletani, alle quali la Federa: zione oppose tenace resistenza e la cui vertenza venne risolta dalla Magistratura del Lavoro. Galbiati comunica che è stata sottoposta al magistrato una analoga vertenza degli operai dolcieri di Torino. Per contenere la disoccupazione si adottano turni di lavoro; un'azione formale da parte dei Sindacati ha proposto la riduzione degli orari di lavoro, l'adozione della settimana di 5 giorni lavorativi, vale a dire con due giorni di festività. ' La Federazione sostiene, in armonia con le direttive della Confederazione, che la riduzione degli orari non dovrà portare a ulteriore riduzione salariale, anche perchè il rendimento dei lavoratori è aumentato dovunque, senza alcun corrisDettivo compenso. Secondo il Galbiati l'ufficio di collocamento presso il Sindacato di categoria dovrà inoltre disciplinare tecnicamente i turni di la\'oro, sovraintendendo alle nuove iscri zionl con le opportune cautele e garan-aie a norma di legge, e controllare quo- tidianamente — come può fare unica-menta il Sindacato di categoria — il movimento degli wwai^ compilare giornalmente 1 elenco dei ai- ^occupati aventi diritto al sussidio didisoccupazione. Lja Federazione ritiene di disciplinare il: paia ]da'ni, pi Casse mutue, costituite dai Sindacatijlieche sia giunta l'ora cento-atto di tirocinio e di apprendista to, con apposita lee-ge. Galbiati ha poi comunicalo che le .'pi dell'alimentazione, seno fra lo più fio renti: in numero di 106, ira aziendali, interaziendali e provinciali. Dopo viva discussione, a cui è intervenuto anche l'onorevole Clavenzani, è stato eletto il direttorio che è risul tato cosi composto: Celle Giuseppe Ot inviano (Genova), Impiegato della Società esercenti mulini di Genova; Gaiet Natale (Torino), dolciere; Abelardo Manghi (Parma), operalo delle R. Ter me di Salsomaggiore; Giuseppe Ferrctti (Mantova) capo casaro, residente a S. Benedetto Po: Francesco Biondi (MI lano) operaio birra e ghiaccio; Freddi della S. A. Gondran Mangili; Pagano Flrnesto di Salerno; Giuseppe Astolfi di Bologna; D'Andrea Ettore, Virginio Galbiati e Antonino Amato. Arredamento Al congresso della Federazione del Sindacato di arredamento, la relazione è stata svolta dal prof. Passaretti il quale, dopo ampio esame della situazione contrattuale, ha accennato alle due questioni scottanti da affrontare e risolvere: l'obbligatorietà dei contratti di lavoro ai dipendenti artigiani, numerosissimi anch'essi, e la tutela contrattuale dei lavoranti a domicilio. Per 1 dipendenti delle botteghe artigiane si vanno stabilendo contratti di lavoro sistlecoeqvtattetrmmmgeloSoriIl Sasari che rispondono alle esigenze del dato ri di lavoro e dei prestatori d'opera. In breve volgere di tempo si sono conclu si i contratti di lavoro per gli artigia ni non solo delle massime Provincie, come Como e Milano, che hanno la stra-1 devaFstopoppigarile grande maggioranza degli artieri in le- tisoCSSsue a e a o r i -, a , an o e é o. ase no ti n a gno, ma anche delle Provincie dove tale I Sattività si mostra inferiore 6 diversa i lanella produzione. Salerno (Genova) sii inIntrattiene ad esaminare dettagliata-1 omente alcune situazioni dell'industria ] ladella ceramica. Blvarl, di Aosta, anche j La nome di Bocci e Pivari, presenta il seguente ordine del giorno: «I capi delle sezioni provinciali della categoria di arredamento, riuniti in zicaa^lflZ rtPU^edPrWonlna^ona 1^ ì psegreteria della Federazione nazionale, |gconfermano al camerata Raffaele Pas- '"ZlZi-'ir.i:^ i„ ì-,_„ «ffntHinca stima e |è oSn^alìa- S? &S2ìS£m& plaudendo alla sua instaura une «luvi- i..tà, l'eleggono segretario della ^edera: t!zióne nazionale dei Sindacati fascisti I dell'arredamento ». Il Congresso si chiude in un grande entusiasmo, dopo l'approvazione deiila relazione finanziaria e l'elezione dei membri del Direttario, che è risultato così composto: Elio Debenedetto, operaio orafo di Torino; Moco Rettazzo, operaio caramìsta di Milano; Booardelli Ottorino, operaio falegname di Como; Cario Amaretta, operaio lavorante penne stiilogtrafiche di Vicenza: Umberto Versasti, operaio ceramista dì Rav-anna; Guido Cei, operaio falegname di Pisa; Vincenzo Leonardi, lavorante eornici dorate di Napoli; Gio¬ vanni Grasso, operaio falegname di ipPalermo; Stefano Barletta, operaio fa- mlegname di Roma; Alberto Santoni, |prappresentante Associazione mutilati e invalidi di guerra. Poligrafici rae plevbrbzpdtrcstarTI segretario Luigi FontaneBi ha svolto la sua relazione al Congresso del Sindacati dell'Industria carta e stampa, soffermandosi sul contratto del marzo 1931 e successiva applicazione dei patti provinciali, sull'azione per la difesa salariale, sull'organizzazione mutualistica e la stipulazione del nuovi patiti integrativi. A proposito di contralti integrativi, Fontanelli ha ricordato che, col primi di gennaio 1932, si arriva a stipulare il primo dei patti integrativi disi poligrafici, quello di Fiume; cosi, nel corso dello stesso anno, si sono potuti stipulare ventotto contratti, di cui soltanto due in sede provinciale. Considerato ohe fra le Provincie per le quali è stato concluso il contratto di lavoro figurano Milano, Napoli e Firenze, si conclude che in quest'anno è stata sistemata contrattualmente oltre metà dell'intera categoria dai poligrafici. I patti integrativi hanno dato luogo, con sistemazioni salariali, a ritocchi, perequazioni, conguagli che nella grande maggioranza del casi significano un sicuro vantaggio per le categorie operaie. I ventotto contratti di lavoro dimostrano anche che il preteso irrigidimento della Federazione altro noia era che coscienza dei propri doveri sindacali e delle superiori necessità politiche. Fontanelli si è detto lieto di comunicare che in questi primi tre mesi del corrente anno sono stati stipulati altri patti integrativi provinciali, tutti — tranne cltbri pps>nnccdglslvnivspnpddlinsqgB. uno — in'sede naziontìle. Anche que- sti nuovi patti sono complessivamente sulla linea dei ventotto stipulati du- rante l'anno scorso. I tesserati risul- tano, nel 1932, In numero di 49.993. e cioè segnano un aumento sul 1931 ! di 1200 unità p«Noi confidiamo — egli ha concluso — che le superiori gerarchie sindacali e politiche si renderanno conto della necessità di considerare la mutualità paritetlca dei poligrafici come una in- tegrazione e ua perfezionamento del- l'attività assistenziale che la nostra 1 Cassa va svolgendo da anni. Bisogna rendersi conto che, nel campo della mutualità poligrafica, ci traviamo di fronte a un caso specialo die richiede una speciale soluzione, caso speciale costituito precisamente dall'esistenza di un organismo mutualistico unitetic-o che deve continuare ad essera considerato una prova di capacità sindacale e di maturità corporativa, e che non abbiamo nessuna intenzione di sacrificare ». Mori, di Genova, approva l'opera del er | segretario nazionale. Dice che il cono- tratto nazionale ha sanato la situazioio i ne economica e morale dei lavoratori : a-1 occorre insistere e giungere a tariffe s- ] nazionali, occorre limitare la durata re. deiranorendistato e regolarlo. rlpfmìf-i-va ivamente Masera di Torino"?odat la sì-to, stemazione della parte mutualistica u-|cne jia conegato definitivamente Sin-r- j bacati e Casse mutue. Occorre soste-. nere e aiutare le scuole professionali, rira: ui ahe adi ooha a 5 ue a e, à e, an lil re ari no nel quale, riaffermata la fedeltà delle categorie poligrafiche a quelle funzioni d'avanguardia squisitamente politiche che nel grande quadro dell'esercito operaio esse devono esercitare, si approva la relazione Fontanelli. L'ordine del giorno è approvato. Dopo il discorso dell'onorevole Clavenzani, si è proceduto alla nomina del direttorio e il congresso ha termine. Gas e elettricità Al congresso dei Sindacati addetti alle imprese di gas ed elettricità il segretario, Corrano Petroni, ha riferito ampiamente, soffermandosi in due pun- Si associa all'opera del segretario alnMff «f f wle r°/n?wZÌOnÌ; ia*Z™r- do agli uffici di collocamento. Occorre T«uSvf °cont«t« "tate- grat^vf dalla Federazione artigiana, la quale dovrebbe avere soltanto uno scopo cui- turale. Presenta poi un ordine del gior-n-(ti: 1. l'attuale situazione dei gasisti, o- ! degli acquedottisti e degli elettricisti a-1 si è venuta man mano affermando in il ;seguito alla "~^_^™^ecl* i- uzzata, e in seguito tuia. mi.eiiigem.e di.azione dei dipendenti i quali, nella lorone maggioranza,, si sono tenuti lontani dai sio partiti politici di sinistra, limitandosi: vea svolgere una intelligente azione sin- radacale; i benefici raggiunti òagii im- ti.ninniti ,> nnf-rii 1W1TP u> c™, . j., piegati e operai aeu a.u.u.. sono stau dulievemente scalfiti nel periodo di tran-ide- 1921-25 e dovranno essere re-; Depiegati sizione stituiti dagli industriali man mano che Iti le condizioni economiche generali lo: Aconsentiranno. 2. Le industrie dell'a-i equa, gas ed elettricità non hanno a- ievtito quasi alcuna ripercussione della | toattuale crisi, e possonu benissimo man-1 legtenere la situazione salariale e con-1 untrattuale esistente, ma anzi lievemente mmigliorarla, anche per la percentuale j mminima rappresentata dalle spese per la I mano d'opora in rapporto alle spese| generali. Presentano ordini del giorno: Bar-] lottili di Torino, Dandonati di Milano; ! biSoliani di Genova. Corrado Petroni è-11 rieletto segretario deila Federazione, i orIl direttorio è così composto: BrunoIdoSalvatori, Pannarla Leonardo, imprc-! resa elettricità Roma; Bigagno, segreta-izario impiegati elettricità Genova; Ca-|'a del contratto di lavoro ner i lavorar* vallaro, impiegati elettricità Milano; Ferraro, operai elettrici Torino; Gastaldi, operai elettrici Venezia; Mita, operai gassisti Firenze: Napoletano, operai acquedotto Napoli; Pleroni, impiegati gassisti Roma; Villa, operai gassisti Milano. Fungerà da segretario delle riunioni del direttorio federa- l'ozicositucone[sole, Prczzollni. Anche questo Congres-]nebelafilmbepediuncldi ti a domicilio e dell'apprendistato. <jeso si chiude con un discorso dell'on. Clavenzani. Abbigliamento Il segretario della Federazione dei Sindacati dell'abbigliamento, comm. Ss-.rdi, ha trattato ampiamente, nella sua relazione, le Importanti questioni Sulla prima ricorda che il contratto di | C lavoro confermò con la sua disciplina, j po in alcuni centri, l'uso da parte degli, so operai della consegna del lavoro e del-1 la riconsegna diretta presso le ditte. ; si Lo stesso sistema, con la disciplina del j gìzione che si incontra. Nè va dimenticato che il lavoro a domicilio, senza ì pazione. Salirà parìe, non solo giuri|g,camente ma moramaente — si |è domandato il comm. Sardi — come VSSS^S^SSJS^ a, i... . . nvnpnt t!5anl ^°ratori I V segretario delia ipU0 essere esteso ai lavoranti a do micilio, nel senso di facilitare subito |per essi la Vjsita gratuita e i medi rapporto di lavoro, si va accrescendo M'Ie generalizzando, malgrado l'opposi- st'-'zaonudipototadirichl'Rogqlafibprctvcozscga domicilio? Federazione ha poi riferito sulle vertenze in corso, fra le quali urgenti pure sono le controversie riguardanti i lavoratori di ombrelli di Torino, le sartorie per signora di alcune fra le principali città, i bottonifici dell'Alta Italia. Parlando delle mutue e delle condizioni sanitarie dei lavoratori, ha fatto presente che le categorie lavoratrici dell'abbigliamento hanno, più che altre, bisogno di particolari cure, specialmente se di indole preventiva. H sistema curativo degli ambulatori mutualistici, convenientemente studiato anche in rapporto all'igiene del lavoro e alla lotta contro la tubercolosi, l a o e a i n e cinali almeno di prima necessità. I lavoranti a domicilio potrebbero intanto partecipare, con un modesto contributo volontario, limitatamente alle cure sanitarie. Non si debbono escludere i lavoratori a domicilio da una completa assistenza mutualistica, anche per essi si dovrà arrivare alla medesima disciplina in uso per gli operai >'ie lavorano negli stabilimenti. Villanacci, di Spezia, ha proposto l'emanazione di norme che fissino, in modo chiaro, l'appartenenza del lavoratori cottimisti dell'Unione militare nei Sindacati dell'Industria, arrecando loro il giusto e meritato vantaggio, nonché le garanzie previste per i lavoranti sarti dipendenti da aziende private. Bonino, di Vercelli, espone che nel la sua provincia, per la Valle del Cer. vo, vi è stata una richiesta di diminuzione salariale del 20 per cento per i cappellai. Ritiene che i datori di lavoro tentino di sfondare le posizioni salariali del cappellai almeno in una provincia, per poi estendere le diminuzioni alle altre. Fa presente che prò. prio oggi vengono le richieste di riduzioni quando si lavora in pieno e si deroga al sabato inglese, eseguendo lavoro straordinario. Inoltre esiste per i maglieri una sperequazione di paga nella stessa provincia. Anche il passaggio dalla lavorazione a cottimo a dtrtEcgcgnQPnedmidsctcdpstquella di economia ha prodotto una|cgrave riduzione salariale. Fa alcuneraccomandazioni per il contratto na-l8tmvdzionale ed elogia l'attività della Federazione. Guerrini, di Genova, parla della vertenza per la sartoria Milano. B. I dipendenti cottimisti interni sono - sta£ considerati artigiani, e con ciò la e sartoria Milano non li assicura più. - Invita il segretario della Federazione - a svolgere un opera attiva per ìmpe. l'estendersi in altre provine!? di 1 ! questa situazione. Nei riguardi dei di pendenti delle botteghe artigiane in- o fiste per la stipulazione di un contrai- i JfJ nazionale che disciplini almeno e ; a fe"e. 1 indennità di licenziamento eia1 à mutualità. Dopo un breve discorso del- 1 on- Clavenzani, si e passati alla no- mìna deI direttorio che, eletto alla unaa 1 limita, risulta cosi composto: Grimol- tll, Milano, operaio cappellaio; Rodella Claudina, Genova, operaia calze e maglie: Chlanale Carla, Torino, operaia mode e mercerìe; Baiesi Augusto, Bologna, operaio calzature; Grasso Gabriele, Napoli, operaio sarto; Orlandinl Antonio, Roma, operaio lavanderie e stirerie; Rende Giuseppe, Palermo, operaio salariato; Pedina Eugenio, Venezia, impiegato; Froslni Anselmo, Fiume, operaio trecce paglia. a a di e e a o ae a