La battaglia dei fiori a Ventimiglia

La battaglia dei fiori a Ventimiglia La battaglia dei fiori a Ventimiglia \c-£è si combatte con i fiori. Ventimiglia, 3 mattina. Una festosità giocondissima ha invaso ieri Ventimiglia, e l'ha tuttarianimata, tra il monte argentato di ulivi e l'azzurreggiunte mare, sottoun cielo teneramente primaverile.Festa di fiori; e gran concorso di po-polo, alla colorata e profumata bat-tagm, la tfà cortese deUe battaglie,Chi può pensare alla Riviera, e inispecie alla Riviera di Ponente, se>i-sa rivagheggiare un tripudio di j'io-ri? Tru'le cose belle, e tante, che han-no loro patria in Italia, i fiori pri-'omeggiano, in questo che fu già detto— il giardino del mondo, — in que-sto orto paradisiaco. Ma i fiori, inr^ _.,■ . ». . i_. ,. ■ _. ,,.. o- ._. Italia, hanno la patria nella Riviera Ligure. E da Sanremo, per Bordighera, a Ventimiglia, il trionfo floreale prorompe, con una abbondanza e una magnificenza senza confronti. Chi conterà le varietà dei garofani<e delle rose, chi le gradazioni delletinte, chi le delicatezze dei profumi? E' più facile calcolare i valori concreti di questa produzione, citare qualche dato statistico, del commercio e della, ricchezza che ne derivano. E' sempre più facile restringersi alle cifre, che non spaziare idealmente, tentando suggestività di descrizioni. Ma è anche, forse, più utile. E per avere un'idea dell'importanza della produzione e del commercio dei fiori nella Riviera di Ponente, basta so »~ — slare un giorno, o nelle prime ore del_ traffico dei mezzi di traspui-to, autoveicoli e carretti a trazioneanimale, tutti carichi rigonfi stra boccanti di fiori. Oppure, visitare almattino il mercato di Sanremo; al pomeriggio, questo di Ventimiglia; ancora al pomeriggio, quello nuovo di Vallecrosia, aperto l'estate. I terreni di cultura non superano, è vero, le duemilasettecento, duemilaottocento ettare, che si estendono per una zona litoranea relativamente ristretta, per il territorio di sedici cornimi. Ma la produzione costituisce ben il settantacinque per cento della produzione totale dell'Italia. Un esempio, de' più recenti: la. penultima stagione, la stagione dall'ottobre del '30 al maggio del '31, si sono contrattati qua oltre dieci milioni di fiori; e da questa Riviera, tra Ventimiglia e Santo Stefano, sono partiti per l'estero più di cinque milioni di chilogrammi di fiori, divisi in circa mezzo milione di colli, per un valore complessivo di una cinquantina di inilionì di lire. Cifre, che valgono si una descrizione, poche cifre riassuntive. li tranvai dell'«Allegria » Quest'anno, Ventimiglia ha cele- bruto la sua doviziosa produzionecon un'esposizione di floricoltura, la- Quarta Esposizione Biennale Li-gure di Floricoltura: — che è stata aperta fino all'altro ieri, nel padiglione stesso del mercato dei fiori: questo mercato da cui quotidianamente si distribuisce in tutta Europa il più felice ornamento della sala e della tavola, il fresco tripudio intomo alle culle, e il sontuoso compianto sulle bare, un vezzo vivo a ca- pellature femminili, e il fragrante omaggio dell'amore. E' come se lo Splendore di sole di cjuesta Riviera, la do!cez3a m suo c,-eZo e u, himi. Hosiià del suo mare, andassero messaggeri dove il sole si vela, dove eie' lo e mare sì annebbiano e scolora no, nei paesi non mediterranei, nelle terre del nord: perchè ogni fioreche emigra lassù porta un raggio e uti olezzo, porta indistinta ma acutala nostalgia di questa plaga, cui pa-re Iddio abbia benedetto, con piùpreziosità di doni. Chiusa l'esposizione, i fiori super-stiti hanno costituito l'arma gènti-ÌUssima della battaglia di jeri. Anchequesta è tradizionale di Ventimiglia: [tradizione che certo non risale molto *a)i0 c}lc rf„ poco VIU di mezzo ,sec0- , '. ' , i°." nta chc si afferma già tale, che j centri della Riviera italiana e diqUeJla jrancese; e Vha dimostmto il successo della festa, la magnificen-Za dei carri decorati, la ricchezza eZa molteplicità dei costumi, la fervi¬ , '"1 animazione, l allegria. C'era un tran vai di fiori, che per indicazione della linea recava la scritta, appunto, Aliar,»;*. ».,.*«"» — A'>^l>"'- — tutti hanno viaggia to su quel tranvai, a quella mèta. La via Aureliu. la vecchia rlf,lhl rnr„]rp _ .„„„„„„,,„ stra- ,,_ j_n„ /->„_„,„„ „^ j_ ,, da della Cornice — passando attra-verso Ventimiglia, prende nome di Cavour; ed è la centrale e la prùici-'pale della città. Tutta via Cavour ap- pariva ieri sfarzosam decorati di fiori balco stonate le facciale del fiori, a profusione. E gnava di profumi, di garofani, di ro-se, di violacciocche. Forse la Prima-^ stessa, una botlicelliana Prima-vera arridente, aveva scosso la Sita\veste, spargendo ovunque corolle, e >ie andava suscitando ovunque concarezze delle magiche mani, e daUedisciolte chiome fluenti pioveva que- L« aromi penetranti, inebrianti. Malfn»'»»),» •>«,./» «» iw,™ «„o».<.«*« fors'anche s'era un poco sgomenta,ia divina fanciulla, di tutta quellafoga che si accalcava e. trascorreva, di quel gran tumulto ginjoso, di quello strepitare di musiche e dì cori) della baraonda che cresceva; baraonda cui i rappresentanti del Comito organizzatore, diretti dal loro presidente capitano Bottini, e carabinieri e mìm> s'ingegnavano (/infrenare e regolare. La sfilata dei carri Le tribune dai due lati della strada erano gremite, e tutte infiorate anch'esse, ma soprattutto d'uno svariare multicolore di eleganze femminili; quando, poco dopo le quindici, autorità e invitati prendono posto nel palco a loro riservato, che si eleva, e sovrasta alla strada, drappeg , , ., ■ „ „ ^0±ar^^l 9'*^'Jl2%Zt*„a£Zl!£ derazione Commercianti, il Podestà di Ventimiglia, avv. Borfiga, il Commissario prefettizio di Imperia, comm. Farina, il Commissario prefettizio di Sanremo, comm. De Masellis, il comm. De Carolis, Presidente della Federazione Agricoltori, il comm. Aprosio, Presidente della Sezione Esportatori Fiori; e tra gl'invitati, l'ammiraglio Chetwoode, comandante la squadra inglese del Me- Sterni» fa «rate ai* S7ff^mataauerraneo, la cjuaie si e soffermataili questi gioi-ni nei porti della «o> stra Riviera. Comincia, per via Cavour, davanti alle tribune, la sfilata dei carri; e s'ingaggia la battaglia, tra i carri ei_ .i-^r... . i.. J-7,~ _ tjle tribune, e la folla nella via, e la gente che s'assiepa a balconi e fine str, la battaglia vivacissima, acca-nita seppure garbata, con lancio difiori, di confetti c corindoli e stelle... _■ . filanti. Ecco avanzare, mentre squìl-/.n.»». u»u >.ew.v.» u^,..»-lano le musiclie, un trionfo imperiale romano; avanti, a cavallo, suonatori' * di tuba tore fulgente fiori. E in giardi una font^ chi violacciòcche bianche chefoVmà-no la vasca grappoK ricadenti dì fio- ri d'asparago a simulare l'acqua, fra trofei di calle. Giardinieri e giardi-mere, di sotto la pergola, d'intornoalla fontana, si affannano a vuotarceste di fiori sulla folla plaudente}Poi, una carrozzella minuscola, cheh trnvfwnntn i„ «« .„7„ „,„-l, j;e trasformata in un solo mazzo aifiori; e due amori di bimbi s'adagia-no in quella variopinta fiorita. Poi,m carro che vuole rappresentare, secondo che s'intitola, e satireggiando,l'acquedotto Grimaldi: una botte " ■ e la costruzione, naturalmente, ne c sempre di fiori, costruita di fiori, che riversa fioridalla vasca. Quest'altro carro s'intitola — Fior di cipolla, fior di stagione; — e losormonta un'immane cipolla. Ma- iìuna fontanella, Fiori e fiori profumo è dì'garofani e di violaccioc-che; e sono autentici fiori, legati inmazzetti, che le fanciulle del carro,i" costume di contadinelle, lancia-w alla folla. Quest'altra, che avanzza, è una barca, anche se la trainino]cavalli: barca tricolore, rivestita difi dì verdura entenna, e di fiori e tre damigelle navigano vosi, fra * t Ti i i • a" . . ' ' tanta floreale letizia, fra tanta vae Lapo e io — Fossimo vresi per i«-icautamente. * ' !e uomini, sopra. Una barca così, cer- to Dante sognava, per l'amorosa na- vigazione. IUna scena campestre si rappreseti- ta nel carro successivo, cui sor»ton-lta un albero di pesco fiorito; e vii-'anelle intorno, che raccolgono fiori. ,„ , „ I- ■• ri ' ' f\per riversarli giù. E cantano, in- tanto. E curri, ancora, e automobili stupendamente infiorate. Trai ba!- . , . , 1 . . , ■com e la strada, tra i carri e t bai- coni, la battaglia dei coriandoli e dei. fiori si fa più intensa. Il proiettile di un mazzetto di garofani, lanciatoJpisce al cuore il giovinetto. La taglia, come ogni battaglia, vuole elf a te sue vittime, ancorché i»-|cruènta. 'Un immenso primo quarto di ^'l«* margherite color di croco, sor- mon^a un carro, che rappresenta ap-i[punto le fasi della Luna. Come fiori- fa I*n«/ B come vezzosa que sta ^gaietta scmera ai belante: Lue ci Ghetta " dicono gli scienziati, che la Luna è j iare pianeta morto, un mondo senza Itraccia di vita? Questo carro li smen tisce clamorosamente II oria. E sapete quelle figure che /or-,mano il coperchio di certe scatole dijcipria: qui la figurina è un biscuitL'. . 1 ' * . ... iammaro — e come, — che saluta, che sorride; e che si lascia sommergere allegramente, a sua volta, sotto te|*Il parassita del garofano I7«a scatola di cipria. Una Balilla, adattata a figurare una scatola di ci- pioggia dei fiorì, che le giunge dai balconi, dalle tribune. Ma beato Z'au-!risia, che è chiuso nella scatola del-[i la cipria, sotto quel vivente caper chio. Poi, il trionfo del cappello di paglia, immenso cappello intrecciato di margherite gialle. E un colossale canestro di garofani color di rosa " dclla Tortrix pronubana. La Dronubana sarebbe miri mi- ! 2rS«^2S del gaiofano, scoperto ««,scienziati tedeschi, e per cui fu chili- sa già l'esportazione in Germania dei w„7j„ r>; - garofani della nostra Riviera, per e- vitare, si diceva, la diffusione deZjparassita una manovra, montata con abilità specialissima, sfruttata con fortuna, dai floricultori tedeschi, preoccupati della concorrenza italiana, e miranti a monopolizzare i loro mercati. Superata finalmente questa resistenza di interessi particolaristici, ora, poco In realtà, si trattava di|temP° fa' U frontiere tedesche si so- j nn „;;„ „„o/r„ »«,^o^„,:„v,„l no riaperte alla nostra esportazione floreale, senza restrizioni. Il carro finge allegoricamente il parassita, mentre si sta suggendo un garofano ia Tortrix nronubana atti assum* 7P' ™"iP™«*™L iproporztont mostruose di un drago.\E poi, e poi, un carro goliardico::'e carrozze e automobili tutte fiori; ej^»a„.eas"w d\ e _M» — Angolo]di Trvpolilania, — col chiosco mo- Iresco il rn.inn.rptn le tinnir relnlo ■• esco' " m"}Uìel°> donne velate,| „,,__„ -i,„ „,,„„,.„„„ t i f.un , . cfle rappresenta un — va-1 — una cima di monte, la- 100 a P"l° mi\li't jt I t"\ n 'jrù "" ' '.«"«' ° '■V^t ovc. •« sono rifugiati giovanotti: c forine, ma non abbastanza che 'wn h sorprenda la pioggia dei co- rJandoli, il lancio delle stelle filanti, f. bombardamento dei fiori. E un mu- lmo> con unitesi e olandesine: e una caTro?aJ(:he 6 m^flammeo trionfo dì garofani scarlatti. ' u ' 1 a nremia7Ìnnf picimoiiuiic Ora, mentre continua la sfilata dei carri e delle automobili, tornano in- dietro i primi, eh'eran già passati - e le due correnti rrnr mm ,lnvi >/i le nlle correnti s incrociano (taranti de tra questi, che ancora vanno in su^, e quei che tornano giù. E tra questisusseguono, ecco ancora uno sqaisìto uor° P™0™**, un uovo enorme, tatto dì violette, fuori; ma s'ap «"e tribune; e la battaglia si rtaccen- che vanno in su, che oramai non li possiamo più contare, tanti e tanti sVìcchi> al tocc° della verga d'una Ja:ta: e dentro rivela un'altra fata, bionda fiori- E il tranvai — dell'Allegria.— zila .Compagnia dei ^««roiff/^ >'~ con l,,ntl c musicne. t, una slit- ta> comc Russia >erio non fa »ide-jdro nlah tutta di garofani e violacìoc- che. E il carro delle Arti sorelle, r""-'-' vp ri • vestita di rosa, chc sparge La Luna e le sue fasi; "—- — sormontato dulia musica lira, co;f la tavolozza, e il libro, e la squadra... A sera, la Giuria ha emesso il suo pronubana; — 6.o Valico alpino; — e 5.0 Tortrix gldei piccoli carri : l.o. Uovo pasquale; g- 6.0 Acquedotto di aquarone 4.o, di salvataggio; Grimaldi. hA Mm hllUo in costume di lutti ; partecipanti al corico dei carri, nei locali delfesuosi-ionc di floricoltura '««•«» co^juoi ciurli, ai jiui itoti ara. u MARIO BASSI. |p

Persone citate: Aprosio, Borfiga, Cavour, De Carolis, De Masellis, Farina, Fior, Ponente, Sita