Comunicazioni del Duce al Consiglio dei Ministri

Comunicazioni del Duce al Consiglio dei Ministri Comunicazioni del Duce al Consiglio dei Ministri II Senato testimonia la riconoscenza della Nazione a « Colui che ha reso un altro massimo servizio ai supremi interessi dell' Italia e della pace nel mondo »; Roma, 21 notte. Il Consiglio dei Ministri si è nuovamente riunito stamane alle 10 a Palazzo Viminale, sotto la presidenza del Capo del Governo e con l'intervento di tutti l Ministri e del Segretario del Partito. Segretario l'onorevole Rossoni. Su proposta del Ministro della Guerra, il Consiglio dei Ministri ha approvato tra gli altri uno schema di R. Decreto che approva il Testo Unico delle leggi sull'avanzamento degli ufficiali del R. Esercito. Con esso le varie disposizioni successivamente emanate vengono coordinate con unità di criteri e rese di applicazione più sicura. Per la Regia Aeronautica - n Consiglio del Ministri, su proposta del Ministro dell'Aeronautica, ha approvato.: 1.) Uno schema di decreto concernente il trattamento da usare al personale che partecipa alle crociere oc ree internazionali; .2.) Un disegno di legge che autorizza il Ministro dell'Aeronautica a ripartire in tre esercizi la somma occorrente per l'esecuzione di alcuni depositi di carburante; 8:) Uno schema di provvedimento inteso a, modificare alcune norme sul reclutamento e avanzamento degli ufficiali della Regia Aeronautica. Successivamente dal Consiglio dei Ministri è stato approvato, su proposta del Ministro dell'Educazione Nazionale, un disegno di legge conte . nente norme per l'esercizio della professione di maestro di canto. Con questo provVedìmento viene disciplinata la professione di maestro di canto al fine di garantire la dignità dell'insegnamento anche in questo ramo d'arte costituente un singolare patrimonio nazionale che non può essere pregiudicato da insegnanti mal preparati o improvvisati. -TI disegno di legge in parola prov- - vede, tra l'altro, con norme di carattere transitorio- a regolarizzare la posizione di alcuni^ degli attuali inse- . gnantl che pur non possedendo i titoli richiesti esercitino lodevolmente, a giudizio di una speciale commissione da almeno tre anni la loro professione. La Milizia della strada aumentata Tn prosieguo, su proposta del Ministro dei Lavori Pubblici, il Consiglio del Ministri ha approvato uno schema di disegno di legge col quale — considerato che l'attuale forza numerica della Milizia Nazionale della strada è . insufficiente a far fronte al vasto compito di controllo della circolazione e di vigilanza sulla viabilità affidato alla Milizia stessa — detta forza viene elevata al numero complessivo di seicento tra ufficiali, sottufficiali e militi. Su proposta poi del Ministro dell'Agricoltura e Foreste sono stati approvati i seguenti provvedimenti: 1) Norme concernenti la produzione « la vendita dei formaggi pecorino e vacchino, del burro e dei suoi succedanei. Questo provvedimento riguarda la difesa di un tipico formaggio italiano per il quale è più attiva la corrente esportatrice, e cioè il formaggio pecorino contro tipi similari che di essohanno soltanto caratteristiche esteriori e che perciò sono da tenere nettamente distinti per difendere il prodotto tipico dalle sue imitazioni. Il provvedimento mira anche ad assicurare il controllo sul commercio del burro e dei suoi succedanei contro il dilagare di facili sofisticazioni. 2) Modifiche al piano finanziario di cui alla legge 24 dicembre 1928, numero 3134, e successive sulla bonifica Integrale. Ti provvedimento è inteso a variare 11 piano finanziario previsto dalla legge 24 dicembre 1928 e successive modificazioni per adeguarlo alla nuova necessità, determinata dalla riduzione del tasso d'interesse dal 7,25 per cento al 6,50 per cento per le annualità del contributo governativo per le opere di bonifica integrale. Essendosi peraltro verificate alcune nuove esigenze nella attuazione del programma della bonifica integrale, vengono utilizzate le nuove disponibilità finanziarie per Intensificare l'attuazione della gran&osa impresa di bonifica dell'Agro Pontino, per erogare ulteriori contribuiti straordinari a favore di Consorzi di bonifica e di irrigazione che risultino gravati di opere soverchiamente onerose; Provvedimenti agricoli 3) Modifica dell'art, l.o del regolamento per l'applicazione della legge 6 gennaio 1931, concernente la disciplina della coltivazione, raccolta e commercio delle piante officinali. Il provvedimento mira a rendere pili agevole il rilascio delle autorizzazioni di cui deve essere munito chiunque intenda raccogliere piante officinali e farne commercio. 4) Estensione ai territori annessi al Regno della legge 6 giugno 1932 sull'ordinamento delle casse rurali ed agrarie. 5j Agevolazioni per l'anticipata estinzione con abbuoni dei prestiti cerealicoli ratizzati nelle provincte pugliesi e lucane. Poi il Ministro delle Comunicazioni ha sottoposto al Consiglio dei Ministri, che li ha approvati, i seguenti provvedimenti : 1) Uno schema di decreto che approva le modificazioni al testo completo della convenzione stipulata il 5 febbraio 1933 fra il Regio Governo italiano e la Italcable (Compagnia Italiana del cavi telegrafici sottomarini). 2) Uno schema OH decreto che approva il regolamento di contabilità per i servizi delle poste e dei telegrafi. 3) Uno schema di decreto relativo alla proroga delle disposizioni contenute nel R. D. 2 dicembre 1923 per le ferrovie secondarie della Sicilia. Alla fine della seduta II Capo del Go¬ verno ha fatto delle comunicazioni cir- ca i recenti incontri e le conversazioni sul problemi internazionali. Il Consi-^gllo dei Ministri ha accolto con viva •«rfrf:.<^.i._. ■ . . _ . soddisfazione le parole del Capo del Governo. La seduta — ultima della presente sessione del Consiglio dei Ministri — ha avuto termine alle ore 11,35. La seduta al Senato Roma, 21 notte. All'inizio della seduta di oggi 11 Senato ha voluto, ancora una volta, manifestare la sua devozione e la sua riconoscenza al Duce che — come ha detto il Presidente Pederzonl — ha reso in questi giorni un altro massimo servizio ai supremi interessi dell'Italia e della pace mondiale. Il Presidente FEDERZONI apre la seduta alle ore 16. L'aula è molto affollata. Al banco del Governo sledono i Ministri Sirianni, Ciano, Gazzera, Acerbo, De Bono, Di Crollalanza, e 1 Sottosegretari Rossoni, Marescalchi, Biagi, Serpieri, Manaresi e Pupplni. Le tribune sono gremitissime. Da quelle riservate ai deputati assistono alla seduta il Segretario del Partito, on. Starace, il vice-Segretario on. Adi noi fi, l'on, Polverelli, Capo dell'Ufficio Stampa del Capo del Governo, gli onorevoli Bianchi Fausto, Dudan, Costamagna, Ferretti Piero, Arcangeli, Panunzio, Pierantonl, Luslgnoli, Tallarico, Guidi Buffarini, Capri-Cruciani, Pennavaria, Caprino, Gargiolli, Fier, Bianchini, Mezzetti, Preti, Bifani, Pace, Canelli, Pavoncelll, Bisi, Calza Bini, Giardina. Mentre termina la lettura del verbale, entra nell'aula il Duce che va a prendere posto al banco del Governo. Subito il Presidente del Senato si alea An piedi, unitamente ai membri del Governo e a tutti <i menatoi-i. L'on. FEDERZONI dice: « Interprete del sentimento unanime del Senato, saluto nel Capo del Governo Colui che ha reso, in questi | giorni ancora, un altro massimo servigio ai supremi interessi dell'Italia e della pace del mondo ». Le ultime parole del Presidente del Senato sono coperte da un uragano di applausi. Si grida ripetutamente: Duce! Duce! Viva il Duce! Gli applausi si rinnovano fervidi et1' entusiasti da parte dell'assemblea unanime e dalle tribune. La vibrante manifestazione del Senato, cui .si associa in piedi il pubblico delle tribune, dura qualche minuto. Il Capò del Governò risponde sorrìdendo e salutando romanamente. Terminata la manifestazione di devozione e di omaggio al Duce, il PRESIDENTE comunica all'assemblea ia risposta del Sovrano alle condoglianze del Senato per la scomparsa del Duca degli Abruzzi. Commemorazioni Dopo varie altre comunicazioni, il PRESIDENTE commemora i senatori Bellini, Di Stefano-Napolitani,- Ellero, Gobbi, Garbasse Squitti e Petitti di Roreto, scomparsi durante l'interruzione del lavori del Senato. «H primo a mancarci fu Giuseppe Bel-lini caro a noi tutti, avvocato di grido, amministratore alacre e sagace, per molti anni sindaco amatissimo della sua Forlì. Giurista colto, acutissimo, era anche Giuseppe Di Stefano-Napolitani, che aveva rappresentato durante tre legislature la sua Palermo alla Camera dei Deputati. Pietro Ellero si è spento quasi centenario; egli era stato davvero un maestro del diritto innovatore, dalla cattedra e con gli scritti avendo cooperato a creare la scuola positiva del diritto penale senza tuttavia incorrere nella degenerazione materialistica. La. partecipazione di Ellero alla vita parlamentare fu saltuaria, perchè egli era tutto preso dai suoi studi. L'intensa operosità scientifica e didattica non aveva impedito invece nè ad Umberto Gabbi nè ad Antonio Garbasso di entrare nella politica militante e di essere esemplarmente assidui ai lavori della nostra Assemblea. Clinico di vasta rinomanza, il primo, particolarmente dedito alle ricerche sulle malattie tropicali, volgarizzatore brillante delle questioni dl medicina sociale. «Antonio Garbasso aveva acquistato altissima reputazione tra i fisici per l'originale e copioso contributo da lui dato ai progressi recenti di quella scienza che egli professava da un ventennio nell'Ateneo fiorentino, ma il carattere essenziale della sua mente era la geniale versatilità che, alimentata da una varia e doviziosa cultura assecondata dalle virtù di una oratoria smagliante e arguta, pareva ricollegare il Garbasso, vercellese di nascita, alle più belle tradizioni toscane. «Alla diplomazia aveva appartenuto con onore il barone Nicola Squitti, che si segnalò per il tatto, l'accorgimento e l'illimitata devozione al Paese. Sorpreso nella capitale serba dai tragici avvenimenti seguiti allo scoppio del grande conflitto, egli accompagnò il vecchio Sovrano e le sue truppe nella lunga angosciosa ritirata fino al porto dl imbarco ove aspettavano le navi d'Italia «Particolarmente sentita per noi è sta- ta la perdita di Cario Petitti di Roreto, figura di soldato e di gentiluomo, che aveva meritato l'universale ammirazio Senatore dal 1919, era membro au-torevole della Commissione di finanza e relatore del bilancio della Guerra. Egli proveniva da una famiglia di quella antica nobiltà militare piemontese nella quale l'eredità d'un nome illustre educa ogni generazione a servire fedelmente, con l'intelletto e col sangue, il Re e la Patria, cosicché l'antico privilegio non è se non 11 vincolo per un più severo dovere. Carlo Petitti di Roreto diede dunque all'Esercito cinquantanni dl intemerata attività. Comandante del 50.o Fanteria nel combattimento di Misurata del 18 luglio 1912, guadagnò la croce di cavaliere dell'Ordine militare di Savoia. Durante la guerra mondiale, al comando di grandi unità, affermò le sue magnifiche qualità dl soldato e di condottiero. « Ogni motivazione delle decorazioni al valore da lui meritate esalta un episodio eroico. < Dopo la Vittoria, essendo stato nominato primo Governatore di Trieste r- italiana, ebbe l'onore e la gioia di rini severe nella città redenta, in un'apo-^°rslridl amore e dl ricon08cenza' 11 Re a " „ „,,„ „i . « A Carlo Petiui di Roreto e agli al l tri colleghi che non torneranno più fra e — a o a o e e i, i a, o, di a, i, i, a. ra ai ael ti ra e aa! di mio, o o. ìa e a il ri o, oe noi, vada 11 nostro memore ed affettuoso saluto », MUSSOLINI, Capo del Governo, si associa, a nome del Governo, alle parole commemorative pronunciate dal Presidente. Rinviati allo scrutinio segreto varii disegni di legge, si inizia la discussione del bilancio del Ministero dell'Agricoltura e Foreste. Il primo oratore è l'on. Francesco ROTA, il quale, dopo brevi rilievi sulle condizioni dell'agricoltura negli scorsi anni, venendo ad esaminare la situazione odierna, osserva che al principio della campagna 1931-1932 il prezzo declinante del frumento destava serie preoccupazioni. Il Governo, aumentando il dazio e Istituendo l'obbligo della miscela nella fabbricazione di farina ad uso alimentare, è riuscito a far salire il prezzo da 80 a circa 110 lire il quintale; ne è derivato un notevole sollievo strettamente collegato col successo della Battaglia del grano. Ma oggi i prezzi presentano nuovamente tendenza a flettersi. Anche 11 prezzo del granturco nel 1931 minacciava di cadere a quote irrisorie, ma il dazio è riuscito a salvare la situazione, mantenendosi il prezzo a circa 50 lire al quintale. Seria attenzione merita poi il prezzo del bestiame. Passando ad altro argomento, afferma che il problema dei bozzoli non è ancora adeguatamente valutato e ne mette in rilievo l'importanza anche per i riflessi sulla bilancia commerciale. Enologia e bachicoltura Degna poi di generale gratitudine è stata la campagna ispirata dal Duce per estendere il consumo delle uve da tavola. Di crisi del vino ce ne furono parecchie; l'odierna deriva in gran parte dal diminuito consumo e dalla crisi economica generale. Fa poi alcuni rilievi circa 11 dazio sul vino, il prezzo dei prodotti, i lavori di bonifica e i tributi rurali. Concludendo afferma che, guidata da un Capo chiaroveggente, l'agricoltura italiana resisterà con disciplina e solidarietà alla bufera economica mondiale. VENINO, esaminando il problema della bachicoltura, afferma che una delle principali cause del disagio è costituita dai contratti che disciplinano i rapporti fra proprietari e lavoratori, e invoca provvedimenti per frenare la depauperazlono del patrimonio gelsicolo. Indugia sulla questione del prezzo e della qualità del seme, e conclude asserendo l'utilità di far emigrare la bachicoltura verso quel centri dove la civiltà Industriale non è troppo progredita, tanto più che il gelso trova in tutte le regioni d'Italia un clima adatto per essere coltivato. MIARI esprime il voto che le disposizioni legislative vengano alimentate con maggiori fondi, affinchè gli agricoltori che più hanno meritato per avere molto operato vengano aiutati ad uscire dalle presenti strettezze. Il problema più imponente affrontato dal Governo fascista è la bonifica integrale; si tratta di un vasto complesso di opere idraulico-agrarie atte a trasformare interi territori avviandoli a produzioni di alto rendimento. L'opera di bonifica integrale, come oggi è concepita dal Go. -1 verno in modo cosi vasto e complesso, 1 va compiendo nel nostro Paese una grande rivoluzione i cui frutti non tarderanno a maturare. Certamente è opera ardua perchè vuole, oltre al tempo e ai mezzi, una solida e perfetta organizzazione. Gli organismi statali hanno compiuto un grande sforzo, lodevole sotto ogni aspetto, ma è bene non perdere di vista anche l'opera compiuta dalle imprese di bonifica privata. Il consorzio dei proprietari rappresenta uh organismo la cui attività deve essere attentamente seguita e vigilata perchè non serva di giustificazione a imprese sproporzionate. L'oratore confida che il Governo saprà vigilare tali consorzi, in modo che essi procedano con criteri di rigida economia. L'oratore accenna poi brevemente agli enti pubblici e alle iniziative private intese alla trasformazione fondiaria, e ricorda infine la buona attrezzatura dell'Ente delle Tre Venezie. o, r a o, e è o aaoa ari. d e ai o oae o r L'industria zootecnica DI FRASSINETO si occupa delle condizioni In cui si trova l'industria zootecnica, soprattutto per quanto ri ui &uarda u bestiame bovino, e afferma nnta a nil ù o e o rci el il a o Iche il ribasso di prezzo ò anche dannoso al contratto di mezzadria. Il colono che deve contrarre debiti perde l'amore al lavoro, non lotta più contro quelle che egli crede forze superiori, non vuole, più contribuire alla spesa della metà per i concimi chimici, li crede inutili ed aumenta cosi il suo debito. Egli è spinto cosi ad abbandonare il podere; in tal modo viene a spezzarsi il ritmo della mezzadria, cosa ben triste per chi ama la terra e considera i mezzadri come proprii collaboratori nella prospera e nell'avversa fortuna. In tali condizioni la perdita dei proprietari è quasi certa. Le conseguenze, poi, sono ancora più gravi per i poderi di montagna nei quali il bestiame è forse l'unica notevole risorsa. Si va in tal modo incontro al lamentato a- K^M'^n de- o, e o prezzamento del bestiame bovino co stituisce anche un danno notevole per la bonifica integrale la quale — se- u-l^do la via seguita anche dal Gover- a a. le e lil iù o ne di ò inflni iote no — non può essere indirizzata se non allo scopo di giungere all'appoderamento. Questo, per riuscire, deve offrire al colono, oltre alla casa e al terreno, la coltura promiscua. Per ottenerla, però, occorre dapprima basare lo sfruttamento del podere sulla cerealicoltura e sulla praticoltura; occorre preoccuparsi perciò della utilizzazione del fieno mediante l'allevamento del bestiame. L'oratore termina augurandosi che, quanto è stato da lui esposto, sia considerato dal Governo come espressione sincera del convincimento di un rurale, che sente come e quanto all'agricoltura siano strettamente legate le sorti d'Italia. Dopo la votazione a scrutinio segreto, alle 19,45 la seduta è tolta. La discussione del bilancio dell'Agricoltura continuerà nella seduta di domani, e verrà, conclusa venerdì col discorso del Ministro Acerbo. DOPO I COIvIvOQUI 33 X ROMA