Salute e potenza delle generazioni fasciste nel discorso di S. E. Arpinati alla Camera

Salute e potenza delle generazioni fasciste nel discorso di S. E. Arpinati alla Camera Una imponente manifestazione dell' assemblea al Duce gvdRoma, 18 notte. Con un chiaro e vigoroso discorso del Sottosegretario o.iorevo'e ArpiuaU, la Cairn-etra ha conjluuo oggi, l'ampia dis-ouasionc s»jl bilanciò del Ministero degli Interni e, dopo l'esame del vari disegni dii legge, ha rinviato la continuazione dei suoi lavori al 27 aprile. Alle ore 13 il Presidente Gloriati dichiara aperta la seduta. Al banco del Governo veniiaimo i miei3ta\i Ercole De Bono, De Framcisci, Gazzora! Y,u2f'tBal.b0' A-carbo; i sottosegretari di Stato Arpinati, Sditali, Leoni, Ressi, Suvich, Manaresi, Aiberti.nl, B'agl, Pappini, Asqutaii. L'aula è affieffia«aòima. Molto pubblico in tutte le tri. Dime. All'inizio della seduta parla brevemente sul verbale l'onorevole MARTIRE per chiarire alcuni munti del suo discorso di Ieri l'ailtiro. Mentre l'onorevole Martire termina di parlare, 11 Capo del Governo entra nell'aula. L'assemblea sorge unanime In piedi e, fra ripetute grida di « Viva il Duce! » Lo salulia con una grande caJaroaissiina ovazione. E' una rìaffenmiazione di fede della Camora fascista nella politica estera del Regime. Mussolini dal suo posto, al banco del governo, ringrazia salutando romanamente. La raanifestazione alla quale si associa, entusiasticamente il pubblico delle tribune, si rinnova vibrante, entusiastica. Cessati gli aplausl si riprende la discussione del bilancio degli Interni e 11 Presidente dà la parola al relatore onorevole DE MARTINO, il quale rileva che la particolare natura del bilancio dell'Interino esclude ogni possibilità di variazioni nello stanziamento. Il Fascismo ha creato numerosi istituti nuovi nel campo sociale ed ha perfezionato pia antichi, ourando con particolare fervore l'assistenza e la tutela della salute pubblica. Le nuove leggi sulla sicurezza pubblica concorrono poi con le leggi fasciste del lavoro a formare la nuova coscienza e H nuovo costume del popolo italiano. H popolo italiano è oggi fortemente disciplinato perchè spiritualmente unito. Ricorda le parole con le quali nel 1854 il Ministro degli Esteri inglese, lord Clareonion, compiacendosi col conte di Cavour per 1 fortunati sforzi fatti per stabilire una libertà razionale, assicurava che ogni misura intesa a legare più strettamente i due ponoli sarebbe stata accolta In Insrhiltenra con un sentimento vicino all'entusiasmo (ctpptaiisi). Da ogni parte invero si esalta nel mondo la dottrina e la vita fascista, invocandosene l'esempio. La parola del Sottosegretario Accolto da vivissimi applausi, sale alla tribuna il Sottosegretario agli Interni onorevole AMfinMH'i, u quaie è lieto di potere annunziare ail'on. Castellino che proprio stamane 11 Consiglio dei Misintrl ha approvato un itsegno di ie;,rge che eooiniiia le disposizioni preesistenti per la lotta contro la malaria e definisce una volta per sempre quando la malaria può e deve essere considerata infortunio e quando no. Nel centro dell'Agro Pontino, che pareva già dominio della morte, sorge oggi, fra l'ammirazione del mondo, il nuovo Comune di Littoria (applausi). Rivolge un pensiero memore e grato agli operai di tutte le parti d'Italia che, noncuranti di disagi e di pericoli, accorsero — vera ed autentica avanguardia fascista dei popolo lavoratore — a quest'opera di redenzione e di solidarietà nazionale (vivi applausi). Ail'on. Chiurco, che ha illustrato quanto il Regimo ha già fatto e disposto per condurre a tondo la battaglia contro il cancro, assicura che la quantità di radium disponibile in Italia è già di nove grammi. La lotta contro la tubercolosi continua con sempre crescente intensità. 1 decessi per tubercolosi nel Regno, da 50 mila che erano nel 1929. sono discesi a 45 mila. Ma l'esperienza insegna che non si possono considerare condannati senza rimedio i colpiti dal male. Molti di essi infatti sono stati restituiti guariti alle loro famiglie (approvaxloni). D'altra parte ben maggiori spese si dovrebbero affrontare per demolire le vecchie abitazioni malsane, costruirne delle nuove, difendere 1 sani dai pericolosi contatti quotidiani con gli infermi. Nè meno grave ò l'aspetto psicologico e morale della questione, in relazione alle complicazioni sempre penose, spesso insuperabili, di ordine famigliare e sentimentale, che si opporrebbero all'allontanamento dei fanciulli soni dalle case funestate dal male. Il Partito Fascista, la Croce Rossa, l'Opera Maternità ed Infanzia, quelle degli Invalidi e degli Orfani di guerra, creano ogni giorno, in armonia fra di loro e sotto la guida appassionata e autorevole della Direzione generale di Sanità, una barriera sempre più efficace contro l'avanzata del male. Circa l'Opera Maternità e Infanzia ricorda i due disegni di legge che la Camera ha ieri approvato e afferma che l'attribuzione della presidenza delle Federazioni provinciali e dei Patronati comunali rispettivamente ai presidi della provincia e al podestà dice lo spirito unitario che ha animato la riforma. Non crede che alle provinole possa venirne sensibile aggravio; è Invece convinto che le spese generali potranno essere di molto diminuite e corrispondentemente aumentata l'assistenza Fervore sportivo Venendo allo sport osserva che si deve indubbiamente al Fascismo se lo spirito sportivo è penetrato in tutte le classi e in tutti gli ambienti e particolarmente nelle classi popolari. In tutte le scuole elementari e medie, sotto l'alta guida dell'Opera Nazionale Balilla — mirabile creazione del Duce, tipicamente fascista, dovunque invidiata e imitata — in tutte le scuole elementari e medio gli alunni praticano dello sport. La gioventù delle Università e delle Avanguardie, inquadrata dal G.U.F. e dal Fasci Giovanili di Combattimento, cura con assiduità e con entusiasmo il proprio alicnamento, ed ogni settimana dà prove evidenti e significative della propria preparazione. In ogni provincia, in ogni più remoto paese il Do-poiavoro e le organizzazioni sportive raccolgono e disciplinano la gioventù e la indirizzano con metodo e ccn fervore. Non è arbitrario pensare che alla diminuzione della mortalità abbia potentemente contribuito la diffusione dell'attività sportiva. Quanto all'utilità dello sport agonistico, rileva che la gioventù mostra di amare e di coltivare lo sport proprio nei suoi aspetti afeonietici. La ginnastica collettiva non risponde infatti alle esigenze del suo spirito perdio è la gara, 0 la conquista del primato, ò il desiderio della vittoria che anima il giovane. E' poi assolutamente arbitrario l'asserzione che l'agonismo sia in qualche modo dannoso. Allo scopo di controllare le conseguenze dello sforzo fisico sugli atleti fu istituito al Littoriale di Bologna uno speciale osservatorio medico, e dopo cinque anni di controllo scrupoloso si può affermare che lo sforzo udii ha inai ar- logori ^istfooa{KresmtaremLdrfpericoli dl°carattere morale per la gip- ventù. Lo sport è nemico dei cattivi pensieri e dissipa le torbide fantasie. Euon è nemmeno vero che esso distrag- Salute e potenza delle generazioni fasciste nel discorso di S. E. Arpinati alla Camera ga 1 giovani dagli studi ordinari e severi. Ecco perche la sua attenzione e quella delle organizzazioni sportive — che, per volontà del Duce, egli presiede — sono sempre rivolte con la massima cura alla formazione del campione. E' il campione la sentinella avanzata che nelle competizioni internazionali rappresenta la Patria e ne tiene alti il prestigio e la bandiera. I campioni italiani inviati a Los An^eics, e che riuscirono a far salire 33 volte 11 tricolore sul pennoni dello Stadio, connuistando all'Italia il sccor.do posto nella classidea generale subito uopo gli Stau Uniti e il primo fra le Nazioni europee, hanno tenuta viva per tutto il tempo delle Olimpiadi, e dopo, l'attenzione del mondo su di loro c sul Paese che rappresentavano (applausi). Passando alle amministrazioni locali nota che se le condizioni finanziarle dei comuni e delle provinolo non hanno potuto essere migliorate, non sono tuttavia peggiorate in materia sensibile. AU'on. Forti, che vorrebbe estendere la consulta anche ai comuni inferiori ai 20 mila abitanti, osserva che in molti di essi la consulta funziona già po'chè l'istituzione di un tale organo nei comuni inferiori a 20 mila abitanti è consentita dalla legge qualora il Prefetto ne ravvisi l'opportunità c la possibilità. H nuovo testo unico della legge comunale prevede già. l'estensione del vlce-podesta ai comuni non inferiori al 10 mila abitanti. La « guerra preferita » Durante le memorabili celebrazioni del Decennale è stato inaugurato il Comune di Littoria che segna una tappa vittoriosa nell'epoca di ricostruzione e di redenzione del Regime e simboleggia e attesta, meglio di ogni dire, la ferma volontà di persistere in quella guerra ohe il Duce proclamò essere la preferita contro le insidie della natura, contro la desolazione e la morte. Sono continuate con immutata assiduità le ispezioni degli Incaricati dell'autorità tutoria olle amministrazioni comunali e provinciali. Di tutte le amministrazioni delle Provincie risultò la perfetta regolarità amministrativa ne>Ue amministrazioni comunali, su 3400 ispezioni, solo 77 offrirono motivi di rilievi, quasi tutte per ragioni di forma, dovute più che altro all'Impreparazione. Lieto di Interpretare 11 pensiero del Capo del Governo, rivolge una parola di elogio a tutti i podestà d'Italia che hanno dimostrato un'alta coscienza de' gll'insrptsgnnrtld■jpecreicntdnrmcfutdtmclthhnlpcfstvloro ufficio e dei loro doveri, una fe-ideità Inconcussa al Duce e al Regime, una probità a tutta prova, un dlslnte-lresse assoluto. Tale elogio va esteso al segretari comunali, le cui asplrazlo-|ni sono oggetto di studio. |Le Opere Pie, amministrate con rettitudine, subiscono anche esse le conseguenze delle difficoltà eeenemiche uel momento. Sono state concesse tutte le riduzioni possibili nel canoni di affitto del fondi rustici di loro proprietà. Si augura che una prossima ripresa economica non renda necessario determinare ulteriori riduzioni, ma se malaugurata mente tutto ciò non si verificasse, fa appello alle organizzazioni competenti affinchè si rendano conto della particolare situazione di questi istltuU di beneficenza. E' Infatti fine e dovere delle Opere Pie quello di trarre 11 massimo utile dal patrimonio di loro proprietà, di giovare al malati, al vecchi, ai bambini, a coloro che non hanno nemmeno il pane, non a chi si lamenta del diminuiti guadagni (applausi). A coloro che troppo spesso parlano di concentramentl o di fusioni, ricorda e che 1 lascitile le elargizioni alle Opere i Pie di carattere locale hanno rsggiun- mGn?£ ^3^V^rCA?a«^-ì1?i^"0TO- affluì P^obrpiùT20PmKS esTl'Opera per la Maternità ed Infanzia la spontanea carità dei privati ha dato poco più di 200 mila lire. Rioonferma perciò la decisa volontà del Governo di non procedere ad accentramenti o fusioni di nessun ge- nere. Ciò che è poi il modo onestò' e I doveroso di rispettare la saicra volom-1 ta del testatori, che nessuno ha il ! diritto. di violare o di deformare (ap- i plausi). L'energica politica demografica \Circa .il movimento della popolazio- Ìne, l'Istituto centrale di statistica cai cola die al 31 dicambre 1932 la popolazione presente nel Regno sia salita a 41.803.000 abitanti, con un aumento di 369.000 individui in confronto dell'anno precedente. L'eccedei'za dei nati sul morti dipende sopratutto dalla diminuita mortalità generale, n quoziente di natalità, che era del 29.5 nei 1922, è stato nel 193: questa diminuzione del evidente la tendenza della popoiazio ne ad un invecchi amento che è effetto e causa della dena-tafllta. Pensoso dei destini del popolo Italiaro, U Duce ha da tempo gettato l'alliinme: fu ne' memorabile discorso dell'Ascensione che egli prospettò aues-to problema in tutta la sua Imipomenza. Ma 1 provvedimenti d:l Regime non bastano, nè passano bastare, senza una decisiva r'nresa di ordine morale che rimetta in onore quelle alte idealità de".le quali ha portato il collega Martire, e che fanno della fami- glia il fine della vita e l'orgoglio del-1 hl'uomo (approvazioni). tDcpo avaro esaminate in proposito fl'aumento dalla popolazione italiana in confronto con quello di altri Paesi, come la Francia e la Germania, rileva che la situazione dell'Italia non presenta però le incognite che si notano altrove; ragione di più per persistere nella efflangloa politica domo-, grafita voluta dal Duce. Se infatti il ! nostro quoziente di natalità 6 andato nell'ultimo secolo dlmiciu-ndo, il nr.t.nero assoluto del nati non 6 sensibilmente diminuito. L'età media doila popolazione italiana è doI mdlto dìù bassa di quella della Francia, e la nostra ■jctnolazlone è giovane e mantiene la psicologia, le Idealità, le magnifiche esuberanze, il desiderio di costruire che è proprio dalla gioventù. A differenza della Francia, del Regno Unito e della Germania, che sono u-icite dalia guerra, con un grande vuoto nelle classi maschili di età dai 20 ai 50 anni, il nostro Paese, pur avendo avuto Diù di 600.000 morti, non 6 uscito dalia guerra con quel vuoto perchè i non emigrati durante la guerra e 1 rlmo-atriatl l'hanno felicemente colmato. Pertanto l'affermazione fascista che l'Italia è dei giovani ha uoa profonda base demiografica, non è solo una frase. Ne da noi l'equilibrio dei sessi è stato scosso dalla guerra. La lieve eccedenza delle fenumìr.e sul maschi 6 molto diminuita e concorre a mantenere migliori i costumi. Do.ooort.utto si è corso verso le città. Anche dia noi; ma la politica rurale del Redime, e particolarmente delle bcnlfldie, che n-cn ha riscontro in . ueetn altro Paese, ha contenuto la corrente e la contiene. Sorgono comuni rurali e si consolidi r>.more aSta fami**1». Anche la vasta politica di lavori pubblici intranre3a dal Regime pare concorrere validamente a sostenere il fattore demografico. I servizi di Culto Ricordando 11 trasferimento al Ministero dell'Interno dei servizi concernenti gli affari di Culto, nota che il provvedimento era dovuto per evidenti ragioni giuridiche, logiche e pratiche. Eliminata con 1 Patti Lateranensi ogni ragione di dissenso fra Chiesa e Stato, dissipato ogni dubbio dalle coscienze, risulta oggi evidente come sarebbe stato Ingiusto, infondato, illogico perseverare in una procedura di eccezione. Un'importante circolare ai Prefetti ha spiegato il valore politico del passag- igio dei servizi di Culto alla competen za delle Prefetture, ribadendo che esso lnon ha inteso affatto pregiudicare la lea'e osservanza del Patti Lateranensi, |ne 'mutare In alcun modo quel capl |saldi (;j ;ibertà in tema di professione e a U e , o a A i a del culti che, per lo Stato fascista, sono un punto d'onore, e come tali debbono restare intangibili. Stando cosi le cose, non riesce a comprendere come, in alcune pubblicazioni di carattere religioso, si elevino di tanto in tanto dei dubbi e si agiti una discussione per indurre 11 Governo a considerare come non regolata definitivamente una situazione che, se dovesse essere ripresa in esame, non potrebbe esserlo che in rapporto alla situazione di fatto esistente, allo stesso modo che nel 1C86, allorché fu istituito il Fondo Culto, si tenne conto delle speciali condizioni del tempo. . Ora, noco più di 20 milioni sono oggi lo rendite del Fondo Culto, poco meno di 80 milioni i bisogni dal culto. Ad integrare le rendite interviene lo Stato, troppo compreso dell'altissimo valore morale e sociale della religione e della cRe i Drob-lta " dei patriottismo del clero per - ;,'„.,„.£,.„ ,„ nnpstn concorso l*036r- S^o^d?CSS do^taSSSSSS. Nella Tc°3idetta autonomla dcl Fo"do CuIt-° a si è molto discorso, sempre con grandle •mperfleialità, confondendo l'autonomia del patrimonio e del bilancio con l'autonomia della funzione. L'autonomia funzionale non è mal esistita. Le rendite amministrate sono rendite statali in quanto provenienti da enti soppres I si, di cui lò Stato fu il successore". In1 vece di incamerarle, come avrebbe no ! tuto, lo Stato volle conservarne la de i stinazlone ai fini di culto mediante una speciale amministrazione statale. Si \ZÌ gSt^ifi^'MlS Ì^^SS^SSS^^^ con distinta gestione e bilancio separato, per altro sottoposto all'approvazione del Parlamento. Ora l'autonomia patrimoniale non è affatto pregiudica¬ la dal passaggio dell'amministrazione alla dipendenza del Ministero dell'Interno. Nè alcun timore può avere il clero fascista, in quanto essi sono diventati definitivi per effetto del Concordato dell'11 febbraio 1929. Il Governo fasciita, come dimostrò fin dal suo avvento al potere, vede nella religione cattolica un fattore etico di inestimabile valore, e si onora di ascrivere fra i suoi compiti quello di sovvenire le esigenze del culto. Occupandosi delle condizioni dell'ordine pubblico, rileva che esse sono più che normali, nè si tratta di una normalità esteriore e forzata, ma della serena compostezza di un popolo che i ha fiducia in Chi lo regge, e sa accet-1 u tare con consapevole disciplina i sacri- a ficl inevitabili dsl momento attuale. La li o e va il Duce! nuovi gr.nr, aii a .plausi). L'affermazione di questo clima politico e morale 6 opera pr.ma di tutto, sopratutto Uel Partito, sempre g.ovauo, sempre dinamico, sempre proteso verso l'avvenire (.vivissimi appianai). ìh' opera uel Si^t.K.. i i.:.„u, nei quaU la fede o l'ardore hanno potuto, ucu di rauo, supplire vantaggiosamente au una lunga esperienza; e opera uelio organizzazioni assistenziali cne uuuosu'&.io li caratter.: p.'otondamenpopolare uel B'ascisma e il senso di ..oiioiuicta. sociale da cu. ò animato; o op.iia dei Prefetti che, con tauui e ielice intu-Zione dello i-.n-uasuoni più uisparatc, nunno sapiuo coordinare ie varie energie deue provinole e nucime gli aruiiri e 1 moderatori. Uno .speciale riconoscimento va aua P. S., yii.ainente ammirevole per spinto gì sacrmcio, per compreiid.uiie dei tempi. Il materiale a sua. opposizione è alato progressivamente parlato all'uitezij, ueiie esigenze dona vita moderna, e delio appiicaziti.il sciuntiiiene. utilissima si palesa la .Scuoia superiore di polizia. Le benemerenze di questo fondamentale sci. .z.o sono diìoacrate dalla eensibiusainia diminuzione delle attività criminose verzicatasi dopo l'avvento del Fascismo; oiminuz.one che trova la aoa cau^a nella sana disciplina instaurata dai Regime e nona saggia uuigamzzazionc uei servizi di ponzia. l, c:ù eoa uu complesso di forze cii iti nula uomini interiore a quello dei vecchio regiime. t»o*..^ie p-.u oi-....i e più oculata si esercita la vigilanza sui costumi. (A questo punto li C'a;,o dei overno landa il suo seggio per tesero dau'uulu. tìoiio le 17.5u. Prima, pero, U Duce sosia un istante davanti atta cribuna e, rivolto all'onorevole Arpinati, gli fa cenno ai plauso. L'onci ccom Arpinati risponde saiutando ror manumcnio. Allora la Camera, ancora in piedi, rinnova ui Duce una m<iiiifestaziunc di devolvine che duiu entusiastica fino a quando uiussoliiil non Ita lasciato l'aula). Poi l'onorevole Arti-i..'ATI riprende il suo discorso, affermando che, quanto al lato preventivo oca u.iesa del costume, la censura teatrale e cinematografica o stata avocata al Minimo ucli Interno; ass.cuia perciò l'on. Martire che le Commissioni hanno l'ordine categorico di non transigere in nessun mudo.e per nessun motivo quando si tratti delia tutela morale uel nostro popolo. Auspica anch'egli una produzione nazionale conforme al nostro gonio artistico, fina nostra tradizione, al nostro costume, al nostro senso della vita. L'on. Martire ha parlato anche degli spettacoli di varietà; in questo campo egli è più •strutto deti'aratare I fiuti ilarità), perchè meutro egli parla per esperienza personale e diretta, l'oratore non può parlare che in base ai rapporti di funzionari — i quaii, concordemente, affermano non esserri in quegli spettacoli nulla che ferisca la moralità — e in base alle lamentele di una parte del pubblico che dee di annoiarsi, mentre amerebbe divertirsi. E' celebrazione del Deccana!<; ha moatra-isto, con le indimenticabili ."ioruate di °Roma, di Torino, di Milano, di Brescia, cdi Pavia, di Ancona e di Vocìi quanto1 pdiffuso e quanto profondo sia il con-1 senso che circonda il Regima e in par-Hticoiare il suo creatore u uercnm. nni-i bmatorc te acclamazioni. Il Presidente, i Motiri, l deputati si alzano. Si arida t Vi- ■a il suo creatore u perenni.' ani- I e: il Duce. (Vivissime proìunaa-ì ldn"''fi p?ìu !,5r a ° e a a i a i S ^ a e o amerebbe divertirsi. E' con-r^f^%^^^ <^Slnere di spettaceli. Un provvedimento generoso Ricorda che con la celebrazione del mniJUc, V Decennale fu concessa un'inumana., u-nlversalmente r conosciuta come lapiù larga fra quinto erano state con-cesse dalla co tltuzione dcl Regno.Nella enorme maggioranza gli amnl-stiati che sono stati liberati, hanno dlmostrato che te previsioni del Go- verno sugli eif :tti salutari di queU'at- to di profonda umanità, erano tutt'al- tro che infondate. Ritornati alle loro case, alle loro famiglie, hanno cerca-to nel lavoro la definitiva liberazione, Consapevoli delle difficoltà nelle ciuali venivano a trovarsi costoro, i Fasci 'ocali, ispirati dal Se-rretario del Par- tito, non hanno tralasc'ato nessun o o i e ù a e vere nell'ossequio della legge e nel rispetto delle istituzioni. Questa generosità e questa tolleranza sono un aspetto della sua forza e della sua responsabilità (appiwrtóoiii). La sua Intransigenza Ideale, che è una conseguenza della sua certezza e della sua verità, non può avere e non avrà debolezza, nè colpevoli indulgenze, contro auantl tenteranno di opporsi alla sua fatale ascensione (vìve approvazioni). Chiunque si troverà .sul suo cammino sarà inesorabilmente travolto (approvarlo, ni). Ma gli sembrerebbe di dubitare mezzo e nessuna occasione per favo-rire il loro ritorno alla ncnma'.ità àe*,- la vita (applausi). Quatoumo invece, vittlmia del'-a r-rroria inainone o della malafede, ha già ripreso la via del ritorno. Il Regime ù treneroso e tollerante, come ogni giorno luminosamente di- faproeessi aiic intenzioni. Come tutte le grandi e sincere passioni clic impegnano tutta la vita, esso crede nella propria virtù di redimere e convertire, e nell'amore di una Patria più grande e più feiice sa accogliere quanti si uniscono a lui con sincerità e con purezza di cuore. i L'on. Arpinati ha parlato per oltre 1 un'ora e mezza, tra la più deferente attenzione della Camera, che ha sotto- lineato 1 punti più salienti del discor- ] i 1 della sua solidità e del suo avvenire giudicando utile perdere tempo nella sricerca di eventuali nemici, o indugia- dre per accertarsi se 1 travolti siano nI morti o moribondi [applausi). Il Fascismo è forza e lealtà; non 6 i inquisizione. Schiaccia il nemico; non, p. o a e i iso con applausi e segni di approvazio °e- Alla (ine l'on. Arpinati e salutato con un lungo, vivissimo, generale apo1 plauso che si rinnova caloroso quando 1 il sottosegretario agli Intorni lasca Ha tribuna e riprende il suo posto al i banco del Governo, - I -ì Senza discussione si approvano poi l capitoli del bilancio, gli articoli del disegno di lerrge, il bilancio dal Fondo per il Culto, quello del Fondo di beneficenza e religione nella città di Roma, e quello dei patrimoni riuniti ex-Economato. Si passa poi all'esame del disegno di leggo per l'istituzione di un Ente di dgfi previdenza a favore degli avvocati e ( !,5i,i »^,S.«fr»i » n»nH9 in na.rnia I "dei procuratori, e prende la parola l'on. PEVERELLI, il quale rileva il profondo significato morale del progetto, che riconosce nell'avvocato la funziono di collaboratore della giustizia. Tuttavia esso non può considerarsi che un primo passo verso la forma- r zlone di una vera e propria cassa pen-1 sioni, che consentirebbe lo sfollamento ! degli albi e l'ingresso di forze giovani nella professione. ORLANDI accenna agli ostacoli frap- j posti alla soluzione del problema dalla | posizione dei più anziani, nei riflessi \stnvfnzlerebbero fortS sono tostò da taluno espresse prcoccu- sdei periodo minimo richiesto e non rag giunto di iscrizione alla Cassa. PIRRONE raccomanda, a proposito dei contributi, che si proceda cai cautela, tenuto anche conto delle percentuali dovute sui compensi per incarichi speciali, per le ritenute fiscali. DE FRANCISCI, Ministro di Grazia e Giustizia, assicura 1 camerati Poverelli, Orlandi e Pirrone che il Governo terrà conto delle loro raccomandazioni quando emanerà le norme per 11 funzionamento dell'Ente. Circa il rammarico espresso per la mancata costituzione della cassa pensioni tpazioni sulla misura dei contributi per l'ente di previdenza. Sul disegno di legge per l'approvazto-. ne della Convenzione aggiuntiva per laindeterminazione della sovvenzione e dei j dpatti di esercizio della ferrovia Sor^o Sassari-Tempio Palau parla brevemente l'on. Marghinottl. Altri disegni di legge sono approvati senza discussione. Dopo la votazione a (scrutinio segreto del bilancio degli In terni, che è approvato con 299 voti fa- vorevoli e nessuno contrario, e degli altri disegni di legge, li Presidente toglie la seduta, comunicando che la Camera, avendo esaurito il suo ordine del giorno, riprenderà le sedute il 27 aprile prossimo. c