Problemi bancari

Problemi bancari Problemi bancari ■ cam L'attuale servizio d'incasso delle biali c delle tratte è troppo costoso ed è inadeguato allo scopo, n1|•i^nro noi t-p i-"'E' noto che e stata 31 marzo l'andata in vigore dei re centi accordi interbancari per quanto- concerne lo sconto delle tratte non accettate. Dal l.o gennaio ha però piena applicazione una nuova tariffa di diritti e rimborsi spese alle Banche]per il servizio incassi effetti. Molte considerazioni si potrebbero fare sulla inopportunità di questo aumento di oneri a carico delle industrie e del commercio. Ma perchè sia più chiaro il disappunto degli interessati occorre precisare che il tanto costoso servizio incasso effetti a me sembra sia fatto contro legge, ed in ogni caso non più rispondente agli scopi per i quali fu creato. Dispone infatti l'art. 288 del C. di C: «La cambiale deve essere presentata per il pagamento e pagata nel luogo in essa indicato e nel giorno della scadenza ». La tratta a vista è anch'essa una cambiale, nè perde questa sua precisa natura se contiene la clausola « Senza spese », non accolta dalla legge ma in pieno uso e non da oggi. E' notorio che fino allo scoppio Sella guerra europea indistintamente tutte le banche avevano un apposito personale che, in divisa e borsa a tracolla andavano in giro espressamente per l'incasso degli effetti. Causa la guerra mondiale, fu decretata nel 1914 la moratoria che consentiva pagamenti parziali sulle cambiali con conseguenti conteggi di interessi, annotazioni di proroghe, ecc. In quella circostanza le banche, che per altro vedevano anche giornalmente assottigliarsi il personale per chiamate alle armi, chiesero ed ottennero che, in deroga al disposto dell'art. 288 del C. di C, le operazioni di decurtazione, proroga e pagamento degli effetti avvenissero presso l'ultimo possessore della cambiale in scadenza. Il debitore veniva a conoscenza della banca presso la quale doveva recarsi, perchè riceveva tempestivamente dalla banca stessa il relativo avviso. Da allora è scomparsa presso le banche la categoria dei fattorini (cosi si chiamavano quelli che andava' no in giro per l'incasso delle cam biali), ed è stato invece mantenuto l'uso di avvisare il debitore degli effetti in scadenza inviandogli per rac comandata un avviso a stampa com- ipletato dall'indicazione della^somma |da pagare, della scadenza e dell'emittente della cambiale. n ragionamento della banca è a un dipresso il seguente: Se trattasi di cambiali « con spese », cioè di cambiali per le quali in caso di mancato pagamento o mancata accettazione occorre la relativa constatazione legale, allora la visita che al debitore fanno l'ufficiale giudiziario od il notaio prima di stendere l'atto di protesto, serve agli effetti del disposto dell'art. 288 del C. di C. Quindi la visita del fattorino ai -può eliminare; è una spesa inutile, basta l'avviso di scadenza inviato per raccomandata. Nel caso invece di cambiali (siano '< pagherò » o tratte accettate o non) portanti la clausola « senza spese », la banca fa affidamento sulla buona volontà del debitore che, ricevendo l'avviso, dovrebbe recarsi in banca a compiere il suo dovere. Che se poi il debitore, per tutte quelle ragioni che seguiranno, fa conto di non aver ricevuto quel tale avviso di scadenza, poiché la cambiale è « senza spese », la banca pensa che ha assolto il suo compito, e restituisce l'« insoluto » al proprio girante, gravando il conto di altre non lievi spese e diritti. Il ragionamento delle banche regge giuridicamente per quanto con cerne le cambiali soggette ad even tu a le protesto. Si potrebbe tuttavia obbiettare che il debitore preferirebbe la visita del fattorino di banca e non quella1di un notaio o di un ufficiale giudi ziario. Voglio credere che il debitore che paga sulla presentazione della cambiale a mezzo di uno dei detti pubblici ufficiali non sia richiesto di pagare il diritto di accesso. La questione cambia completamente aspetto quando trattasi di cambiale con la clausola « senza spese ». Occorre innanzitutto precisare che tutte le ditte industriali e commerciali che fatturano per piccoli importi, con una media intorno alle lire 1000 per fattura, vendono contro tratta. Sarebbe troppo lungo e troppo oneroso mandare prima le tratte all'accettazione e poi all'incasso. Perciò le case venditrici emet- tono senz'altro la tratta a carico del-; la propria clientela e la mandano al le banche per l'incasso. Non vi e davvero alcun motivo di, far protestare una tratta a vista pri-j va della accettazione del trassato, I perciò è ormai consuetudine emet-! tere tali tratte « senza spese ». j Non esagero affermando che la j quasi totalità delle tratte che resta-1no insolute sarebbero state pagate] se fossero state presentate al debitore. Ed eccone le ragioni: 1) La legge dà il diritto al debitore cambiario di effettuare il pagamento nel luogo indicato nella cam- t_:„i_ _ì . - -, -, - • i• biale, che normalmente è il domicilio ! |j j |,'del debitore. Perciò il debitore ha il ! diritto di non dare nessuna impor-jtanza ali avviso di scadenza che ri-1 ceve dalla banca. 2) La posta non sempre recapita tempestivamente gli avvisi, e sono moltissimi i casi in cui il debitore, presentandosi alio sportello della banca, trova che la cambiale è stata già respinta impagata. 3) Molti per ignoranza, altri per mancanza di buona volontà, considerano l'avviso di scadenza alla stessa stregua delle tante circolari reclamistiche che quotidianamente ricevono dai proprii fornitori e dalle banche slesse. 4) Non tutti gli esercenti hanno alle proprie dipendenze commessi od alvro personale da poter dislocare, ed in tali casi fra il chiudere l'esercizio o l'infischitirsene dell'avviso di scadenza, è logicamente la seconda via che viene scelta. lsq«srttltvm5) Chi ha personale dipendente lo! mha per i servizi ordinari del proprio desercizio. Più l'esercizio è impcrtan-!e te, più frequenti e numerosi saranno I gli arrivi di avvisi di scadenze, quinidi frenitenti e numerose dovrebbero essere le gite in banca per il pagamento delle cambiali. Ciò costa "all'esercente il salario orario del dipendente per il tempo degli andiri vieni e delle soste in banca; ma vi ha di più : il rischio del trasporto del de|naro»11 costo del mezzo di locomosio- ine' "^dispensabile specie quando il "'debitore è alla periferia di una gran- de città e la banca che non ha agen- zie di città ha i suoi uffici al centro, " e e] gfcQ èd~ha' e a e è i l . e l a è e , o o a jzioni . e e 6) Vi sarebbe ancora tanto da dire, ma mi mito ad aggiungere un ultiimo motivo. Esso è di ordine psicolosecondo me. importanza decisiva. A ragion veduta ho ricordato che i fattorini di banca andavano una volta in giro per l'incasso delle cambiali in divisa e borsa a tracolla. Per realizzare l'importanza di questo fattore basta pensare alla enorme differente sensazione citi dà luogo la stessa persona in abito civile od in divisa da carabiniere. La presenza del fattorino di banca nell'esercizio del debitore innanzi tutto non lascia tempo al debitore a soverchie riflessioni. Il rifiuto a pagare deve essere espresso a viva vóce, e quanto meno costa un "sacrificio morale. Se il debitore ha il denaro nel cassetto è molto più facile che pasdii, specie se il rifiuto di pagare deve manifestarlo mentre nel suo esercizio sono presenti clienti o commessi alle vendite od altri agenti di fornitori in attesa di assumere ordina- Per quanto io abbia cercato non sono riuscito a trovare traccia di di- sposizioni che autorizzino la inosser- o no alii vanza del preciso disposto dell'articolo 2SS del C. di C. Oggi che il costo del servizio incasso effetti è stato reso costosissimo, sia almeno riportato ad essere un servizio utile e non un servizio che non raggiunge lo scopo. Se ne avvantaggeranno le stesse banche. Fra l'altro, pare che esse si siano a eo-Jindotte a decidere di non accogliere il allo sconto le tratte non accettate, n- perchè purtroppo scottate da emisn- sioni a vuoto. Non avrebbero forse o, avuto un mezzo per conoscere prima " e meglio le emissioni a vuoto quando, e, ioza rao adi la dà inzi a eno si, ve isi ia- invece dell'invio dell'avviso di scadenza, esse avessero inviato il proprio fattorino al domicilio del debitore? Prevedo già che ie banche diranno che la presentazione delle cambiali a domicilio renderebbe più costoso il servizio con le immancabili conseguenze. Potrei rispondere che è proprio l'ingiustificato aumento del servizio che mi ha deciso a sollevare la questione. Voglio tuttavia ritenere che le banche siano state costrette all'aumento dell'onere di cui trattasi dall'effettivo costo del servizio. Ed allora mi permetto di suggerire che venga stabilita appòsita tariffa (veramente quella attuale dovrebbe essere, a mio avviso, largamente sufficiente) per quei presentatori di effetti all'incasso che richiedessero la presentazione al domicilio del debitore. Meglio un buon servizio anche se pagato caro, anziché pagare per un servizio non rispondente, che come è attualmente organizzato e malgrado le più scrupolose cure della banca, n [non può soddisfare per le ragioni da i- me esposte. r- ' VITTORIO GERVASIO.

Persone citate: Vittorio Gervasio