La seduta

La seduta La seduta Roma, 14 notte. La Camera ha continuato oggi la discussione del bilancio del Ministero della Guerra. La discussione verrà conclusa domani con il discorso del Ministro Gazzera. La seduta comincia alle 16, sotto la presidenza del vice-Presidente Buttafuochi; al banco del Governo siedono i Ministri Ercole, Sirianni, Balbo, Gazzera, Ciano, De Bono, ed i Sotto- unanimiì di gratitudine di quanti vo gliono veranfente preparare all'Euro- segretari Manaresl, Albertini, Lessona, Suvich, Leoni e Russo. L'aula èj assai affollata; molto pubblico nelle, tribune; dalla tribuna^delle Forze Armate assistono alla seduta parec-> chi ufficiali superiori dell'Eserciti MLa conferenza del disarmo tóAll'inizio della seduta ia CameraIapprova le conclusioni riella Commis-lsione permanente circa alcune peti- zioni; poi viene subito ripresa la di-1scussione dei bilancio della, Guerrajed ha la parola l'on. COSELSCHI, il quale premette che la recente dichiai'azione del Gran Consiglio deve essere raccolta con la coscienza della nostra fatale e vittoriosa missione nel mondo. Il solo che abbia cercato e cerchi di preservare la pace è proprio il Duce, al quale va il sentimento pa un nuovo clima di solidarietà uìnana. Quanto alla Conferenza del disarmo, che minaccia di arenarsi in formule vuote, anche in tale sede la sola Italia ha dimostrato di volere eliminare qualunque causa di guerra; ma questo programma ha trovato sempre l'opposizione di quell'imperialismo militarista che vuol esercitare un perpetuo predominio sotto la maschera della aemocrazia. Dopo avere esposto le cifre inerenti alla attività militare rumena e cecoslovacca, l'oratore passa a occupar3i della preparazione militare ju- gosiava; pure essendo le finanze ju goslave stremate e le condizioni economiche assai gravi, gli stanziamenti Per 8'1' armamenti sono saliti a oltre „mi"^,vBB™?^ w«n^?n;n£S" <왣0 ^SS^'^bSES nonché quella dei Cernici, a base prevalentemente terroristica. La consapevolezza della minaccia jugoslava si diffonde ovunque, come provano v°ci autorevoli di uomini politici e di gg™gg^g^ ^deputato Lua camera francese. E dire che! ciò nonostante, alcuni giornali francesi osano dire che l'Italia prepara lai ^erra La veri à e che «^rofon-Ìaa coscienza elei popolo francese vi è fcdaSa ?orPZaCede!]a ' bancaria e industria'e Ma di frontei a tutto ciò ia nostra tranquillità non!muta. cerche nella fermezza, serpna olma. "Tuttavia la nostra preparazione1 deve corrispondere al ritmo general mente impresso negli eserciti moderni. L'oratore rievoca le gesta del nostri combattenti e manda all'Esercito glorioso un vibrante saluto. Le forze francesi e jugoslave GUGLIELMOTTI dichiara che di', fronte all'imponente schieramento di ;armati costituito dalle forze francesi eijugoslave, non si può fare a meno di;esaminare con virile fermezza la situa-.zione che ci viene creata dai propositi egemonici altrui. Per conto tuo l'Italia I df tangibilmente la prova delle sue in- tenzioni pacifiche, con la riduzione di oltre mezzo miliardo di lire annue nel- le spese militari. Raccomanda a questo €SÌGfG2lZB di CEirsttcrs socìhIc FiporrÈL u problema della riduzione e unifica- zione della ferma da lui affacciata già da vari anni. Riducendo e unificando Ha ferma tutta la gioventù valida af- fluirebbe alle anni, mentre l'istruzione S^ni^^icur^^anlo1^^ fe fortificazioni, rileva la necessità di chiudere le porte di casa, specie ad o- riente, ove l'Italia. cHe pur non vuole i a i o i o e a e i o e a n e i o, uo, ù ugi di — ii- nn e e i-. d P^miUtare con ben quattordici ore di a-!lstruzlone settimanale. Anche la Cecoa- s ovacch a ha troppi armamenti, spro- a, porzionati alla sua potenza demògrafi- la guerra, non può trascurare i pericoli derivanti dall'irrequietezza altrui. FORTI si occupa dcll'istruziont premilitare obbligatoria affidata alla Milizia, i cui risultati soddisfacenti nel primo anno sono stati addirittura brillanti nel secondo. Segnala la necessità di modificare la legge per guarnito attiene alle sanzioni per l'inadempienza all'obbligo degl'istruzione, ricorrendo a provvedimenti disciplinari che sarebbero più efficaci della deniuncia all'autorità giudiziaria. Concorda col relatore nel voto che vengano aumentati i richiami degli ufficiali di complemento che nera frequentano i corsi; assai opportuno sarebbe amene il richiamo di sottufficiali. DEL BUFALO crede utile il ritomo, In tempo di pace, ai reggimenti e reparti del Genio specializzati. Raccomanda di riportare a cinque anni i corsi di artiglieria e genio, e di fare particolari condizioni di avanzamento ai Srovenlenti dall'Accademia. Vorrebbe ìoltre che agli ufficiali delle Armi tecniche fosse consentito di perfezionarsi nel laboratori scientifici. Gli stanziamenti ROSSI rileva la necessità di prospettarsi serenamente i problemi che porrebbe un eventuale conflitto, tanto più in questo momento in cui affiorano intorno a noi tante cieche irrequietezze e tante inconsiderate insidie. Il nostro bilancio della guerra presenta quest'anno alcune centinaia di milioni di stanziamento in meno, ciò che attesta lo spirito veramente pacifista dell'Italia fascista. La Francia invece aumenta i suoi armamenti, mentre ha di recente istituito una organizzazione e Ca ed economica; essa inoltre ha svi- e- luppato potentemente la motorìzzazioe- ne. Quanto alla Jugoslavia essa non ì c- h? che l'ossessionante preoccupazione, a ! £ armarsi sempre più. La Romania in- a- ! J^,2* °^^fi1t,^ueJ;<;^^nnL?^; I ! nomiche, compie uno sforzo superiore o, i a)Ie sue pos.sìbìiità. per raggiungere una ti : notevole efficienza bellica, ni ; venendo al problema della ferma, no- ' ti i ta la necessità che affluiscano alle armi e i tutti i giovani di leva, mentre una forr ! te percentuale di essi, circa 50 mila, a I rimane oggi senza istruzione, ciò che n-ideve costituire una seria preoccupanoa j^^SfiA^^S^ er. periodo di ferma o l'aumento delle for u-!Ze bilanciate. Altro importan tante proble-i- - - !u- -.- ^; »*■—- , "_jr n- grcFMSSE D'aUia parte Cullila ro rà el la ao o, o- ma parola spetta sempre all'elemento uomo e alla preparazione spirituale del popolo, inesausta fonte di eroismi. CECI è dolente che le necessità finanziarie abbiano imposto falcidie nel bilancio della Guerra, specie nella parte delle spese straordinarie, proprio nel momento attuale in cui altri Paesi si armano sempre più. Tali falcidie attestano ad ogni modo che la nostra volontà di pace è un fatto concreto. Occupandosi delle manovre del Trasimeno, nota che esse hanno dato la prova del perfetto addestramento dell'Esercito e delle possibilità dell'Aviazione. E' poi con vera commozione che l'oratore vide marciare i battaglioni di Camicie Nere, in modo da destare generale profonda ammirazione. Circa il problema della ferma si as- o èj e, ^rca " prooiema aeiia lerma « ase ^,4J3K*!L£5. SmS&M*-** c-> tu.ui ' giovani devono affluire alle arM- PHo^«^™rtSSBSS,S£ tó0^S MatsoR aIelutati ed addestrati. Ricordando che s-lla vittoria del 1918 fu esclusivamente i- italiana, conclude che, con lo stesso -1animo di allora, le giovani generazioni ajfasciste Bapranno affrontare ogni ciil al mento. Il seguito della discussione è rin viato a domani. Alle 19,35 la seduta è tolta

Luoghi citati: Francia, Italia, Jugoslavia, Roma, Romania