Svizzera=Belgio 3 = 3

Svizzera=Belgio 3 = 3 L'attività dei « rosso-croàati » prossimi avversari degli « azzurri » Svizzera=Belgio 3 = 3 (Poi nostro Inviato) Zurigo, 13 mattino. < Cesarini è stato battuto a Zurigo. La cosa è avvenuta mentre il giocatore ita- liano si trovava forse seduto tranquil- blamente in tribuna a Torino, ma, sul campo del Grasshoppers, h 'nnxteBa : sua di salvare il risultato di un incon- 2tro internazionale proprio sul traguar- do è stata superata in modo da non la-1 §sciare più nessuna speranza nerl'av- dvenire ^l'ex-det^ntore de,\ ricordi. ^Mesi or sono, a Torino, Cesarini segnò ^due minuti prima dalla fine dell'Ine!*- rj csgcmuti pr tro: ieri, a Zurigo, Voorhoof segnò duo minuti dopo la fine della partita. E' da [ritenere che più di cosi, in fatto di « re' cord » di segnatura, non si possa fare. Il punto di Voorhoof ebbe la virtù di far andare fuori di senno anche il ; - .pacifico pubblico svizzero, ma fu pie- 2 gamente regolare. A un minuto circa S dalla fine un attaccante belga, mentre puntava a gran velocità sui a porta ^^f^^Tl'area, di rijrnre L'nrhitro fischiò ner In seconda S^dS'MSSoBTDifftoe seconda delle due infrazioni. Due tre minuti passarono prima che si fosse , i finito di discutere e prima che il gioca ltore atterrato si riprendesse dalla fe " ' rita riportata. Voorhoof tirò il « rigo re», Sechehaye glielo parò, Voorhoof stesso, ripresa la palla, la'spedi in rete. Secondo l'arbitro si era in tempo di ricupero di tutto il tempo perduto nella ripresa. Le due squadre vennero, infatti, invitate ad allinearsi nuovamente al centro, ma il gioco non potè essere ripreso per la latitanza della palla che il pubblico minaccioso non voleva più restituire e, in pari tempo, per lo scoppio di un piccolo putiferio. Tutto questo, però, e un altro discorso. Il punto in sè era regolare. Quindi Cesarini è meglio che non presenti reclamo; avrebbe torto. Il punto di Voorhoof ha messo le cose a posto anche come rispondenza del risultato all'andamento del gioco. L'esito pari è un verdetto onesto. Come andarono le cose a Zurigo? Il friommgcHmDlK\Belgio non poteva accampare pretese" alla vittoria, ma nemmeno meritava di' perdere. I « diavoli rossi » giuocarono m- ■ -- " -■ - s I £ Sazerà molto meglio di ■ |fPg» ^ mi quarantacinque minuti essi furono in vantaggio come quantità di attacchi. Sia il primo come il secondo tempo furono da essi terminati dominando e costringendo l'avversario nella sua o , a e l l a i r metà campò. Anche come esecuzione! delle avanzate i belgi richiamarono la^attenzione. I loro erano attacchi spedi-1 ti, nutriti, intensi. Ogni qualvolta i bel- gì avanzavano, l'intera squadra si spo- stava e si proiettava in avanti. I me- diani sostenevano con continuità i loro avanti <; i terzini, sicuri quanto mai, siìservivano senza economia dell'arma del, I « fuori gioco , ; l'undici formava blocco, i Le due squadre j Dalla formazione di Bruxelles lajI squadra di ieri differiva per tre nomi. :! Il portiere Eaert, che contro di noi ave- i'va fatto cose splendide, aveva avuto]una giornata disastrosa in un incon-;tro rappresentativo in Germania al- cuni giorni or sono; lo sostituiva Tuo- mo che lo aveva preceduto in « nazio- naie » : Van Den Berghc. Fece mirabi- lia pure questi. In quei tiri bassi, in cui Baert non è formidabile, Van Den i ! Berghe fu eccellente: alcuni suoi tuffi a sui p!edi desìi attaccanti elvetici me-ri Intano particolare menzione. Mancava Capelle. Il giovane centro avanti bel-ga soffre agli occhi a seguito di un attacco di influenza sviluppatosi findall'epoca della visita italiana a Bru-xelles. Il suo rimpiazzante Desmet gio-cò con grande decisione e coraggio; il primo punto del Belgio fu opera sua. Compariva, inline, alla mezz'ala sun-stra, Van Beeck, un elemento che nompossiede il fisico per i duri incontri internazionali, ma che lavora per quat- tro. Voorhoof, spostato sulla mezz'aladestra, suo posto originario, vale infl-nitamente di più che alla mezza ala si- nistra; esli è il miglior tecnico dell'at-tacco belga. E con lui apparve di mol-to mutato in bene anche il rendimeli-to del centro mediano Hellemans. Almigliorato contegno dei singoli e delcomplesso rispose, quindi, un miglio-rato risultato nei confronti col passatorecente. La co3a è giusta. La Svizzera. Era interessante veder-n l o alà a i n" no l o; al ni llc ouaa. o ooe ioo a a, j stessa formazione, i giocatori svizzerla alla prova in questo particolare mo-mento e a breve distanza dall'incontroche, in sede di Coppa Internazionale,la deve contrapporre agli «azzurri» aGinevra. Il volto tecnico della squadraelvetica 6 cambiato da qualche mese aquesta parte. Alla fine della scorsa sta-gione la 'Svizzera ha battuto i ceco-slovacchi, gli ungheresi, gli svedesigli olandesi e si è portata onorevol-mente anche di fronte agli austriaciTraendo provvidi insegnamenti dal.cai-ciatorl esteri ammessi in campionatoe insistendo per qualche tempo sullae :! hanno fatto un balzo in avanti in quass-1 ogni particolare del jiuoco. EffetUyao¬ i. nei mnmente la squadra è migliorata di mol-to. Andrebbero incontro ad un'amarasorpresa coloro che conservassero del-l'undici « rosso-crociato » l'impressione e l'opinione lasciate dall'ultima prova dagli elvetici con noi sostenuta. H risultato di ieri va preso con ogn < riserva; esso non riflette affatto il va lo.™ tttuale den'unltù,.La Svizzera gio le* ^^T^h™ ! 55£ft™ìff: f,,.tà,.di rltm°: 11 motiv° ,è ,?cc??lI2?aÌe«,i 1 nfluenza che aveva colpito parte dei g^l'Sf JSr^^ItS1; 2i2S??fclfiSSSSL*?L %*?fl * l^t iffS!^?^ nnM^.fn ' 1 §uant0 31 viàe, nel periodi In cui la squa dra apparve lanciata e lavoro a pieno ^>«™^ ^%T^\nlnro 0P°em" ^"ta ^".^^^ »'J" 3"™ H. <c»m" r^Tr^ j citare che un esempio* portò 1 attacco svizzero a passare attraverso alla maglia della difesa belga, come se di ostacoli non ve ne fossero stati. Il secondo punto di Abegglen III è di questo tipo. ; -„ -, 23.$ ^j£ìJ^?i££^A SSSftiSWffi «<fi^H?H™ sto* J*??™ ,d°" ^.^«^"iJSrt ^.Sg^J,*?? '^To^JSSJ^Sa^ ^T^^t^^^ Ub" ha ceduto un po alla distanza, ma 1 due mediani laterali tennero il loro t c(Jn onQre La ^ ta cul Mi ,Selli non è certo trODDO BCruDoloso ne nelli non è certo troppo scrupoloso nel suo gioco, è apparsa salda e sicura. Nei riguardi dell'esito finale dell'incontro bisogna dire per la squadra svizzera che non si tratta di uno dei soliti alti e bassi di rendimento; siamo di fronte a una compagine che è in netta ripresa e che non scherza. Il risultato di ieri non deve causare illusioni. Le fasi dell'incontro L'incontro fu disputato in condizioni ottime: giornata primaverile, terreno magnifico, pubblico formalo da poco meno di ventimila persone. Arbitro l'inglese Rous, le squadre sono scese in campo nelle seguenti formazioni: Beli/io: Van den Berghe; Dedeken e Hooydoncks; Van Ingelghem, Hellemans e Claessens; Versyp, Voorhoof, Desmets, Van Bceck e Van den Eynde. Svizzera: Sechehaye; Minelli e-Weiler; Spiller, Imhof e Gilardoni; Von Kaenel, Abegglen III, Jaeggi IV, Abeg- " ~. . ™f ,! rf ' 011 svlzzerl indossano, al solito, la maglia rosso-crociata, mentre i belgi ve stono in bianco. Lincontro ha un inizio ■ appa8Sionante. MTsxl maUnteso e sue mets, il nuovo centro avanti belga, viene a trovarsi improvvisamente solo davanti a Sechehaye, mira al lontano angolo basso e il tiro batte nettamente il portiere elvetico. La sorpresa è appena ! gassata.che, il P^'indbto. ^SmS^S^wSS^JS^^JT 1 m„f„l?amP°&",*v'zJe? S^tffff'^S?" v°'80"0 tu"' ^"a"?1 Ia,atd1?,tE,a Kaenel.«««Ijtdte^ «JBraF S**1 centro; tre uomini giungono, com gS&^?Ef3£rt£rfirtK*£?5 ìdeila porta; non v è che 1 imbarazzo di , KSK'nw ^Lll^^L} saggio. TI -o Abegglen II da due passi i e segna, uno a uno. Dopo qualche ml nuto le azioni perdono in contenuto tec- j nico, ma il colorito non ne scapita. Non ajsi fa gioco di metà campo: ogni attac. : co ha forza di propulsione sufficiente - i per giungere fino in rondo. Le due difese o]hanno, alternativamente, lavoro quanto -; ne desiderano. Ambedue dovrebbero ca- ■ pitolare ancora prima della metà del - tempo, che, se tanto la rocca di Seche- • haye come quella di Van den Eerghe - ; non piegano bandiera in due o tre ocn j casioni ciascuna, la cosa è dovuta a pun i ro miracolo. Il Belgio, che pareva tra¬fi i volto verso la mezz'ora, termina il pri-imo tempo in piedi e in atteggiamento a ! da dominatore. -i L'inizio della ripresa appare copiato n ; su misUra da quello del primo tempo, n;Botta al T sotto forma di punto; ri-1 sposta all'8' sotto forma di immediato -1 pareggio. Anche le circostanze sono l | identiche; solo le parti sono invertite, a. i Abegglen III, per l'incertezza del ter-1 zino aeatro belga, viene a trovarsi Hmbero a pochi passi dalla porta; il suo ri i tiro verso l'angolo basso lontano non t- j dà possibilità di parata al portierea paua ai centro; partenza decisa dei fl-i belgi; l'ala sinistra, dalla linea di foni- • ao< passa, raso terra a Voorhoof, il quat-lje entra m porta col pallone. Due a l- ,jue cosi stanno le cose per sei ultei- | rjori minuti, poi è Abegglen III che Al | batte ancora Van den Berghe a seguito el, di una bella combinazione centrale deo- gìl avanti elvetici. Tre a due. All'ultimo o I quarto d'ora il Belgio, approfittando I anche del rilassamento degli avversarir-1 attacca; pare che non debba passareri invece m campo esso stesso, quando- ! e che la gara debba chiudersi con la ro1 vittoria della Svizzera, quando, a un e, j minuto dal termine, Desmets e Voor a|hoof sgusciano via. Non li ferma .chra > uno sgambetto. a ( Lunga discussione con intervento dea- j guardialinee. « Rigore » come l'ho deo-1 scritto. Voorhoof tira; Sechehawe resi, spinge; Voorhoof riprende e spedisce in l- ì rete. Tumulto fra il pubblico. La rimesci. | sa della palla al centro per riprenderi- j il gioco e terminare così il tempo deto ; ricupero rimane un pio desiderio, chla : il pubblico nasconde la palla e piombsi aol- | ra ! l- [ ne va gni! l'arbitro fischia egualmente la fine. Sue cede il pandemonio, senza gran dannmateriale per nessuno, però. Lo spettatore elvetico è patriarcalmente pacificsi dice; ma siano comunque benedettle barriere che, nel gioco del calcidividono l'attore dallo spettatore! VITTORIO POZZO