Tentativo francese sventato di imporre il piano di mutua assistenza

Tentativo francese sventato di imporre il piano di mutua assistenza Tentativo francese sventato di imporre il piano di mutua assistenza MacDonald e Simon attesi a Ginevra Ginevra, 7 notte. La Commissione politica della Conferenza del disarmo ha ripreso oggi in esame il .famoso Piano di mutua assistenza tra gli Stati dell'Europa continentale. A dispetto del grande discorso fatto ieri l'altro da Paul Boncour che, per impressionare i membri della Conferenza, ha dichiarato che « l'assistenza mutua ò la chiave di volta di tutto ] l'edificio del disarmo », l'accogliensfc fatta a questo progetto da parte della Commissione è stata quanto mal sfavorevole. Dopo i delegati ungherese e olandese, chiamato direttamente in causa, il rappresentante inglese Eden, si è alzato per ricordare che il suo paese continua a dare molta importanza all'esistenza della Manica... « L'Inghilterra — egli ha detto — ha fatto ciò che poteva fare a Locarno; essa non può aumentare le sue responsabilità unendosi ad un Patto continentale; del resto, per il momento, si tratta soltanto del cerchio interno del Piano francese, nel quale non si è previsto originariamente l'intervento dell'Inghilterra; quando si tratterà del Piano, esterno, si potrà vedere l'atteggiamento della Gran Bretagna: per il momento — ha concluso Eden — sarebbe preferibile far esaminare la proposta In parola da parte di un Comitato composto unicamente dai rappresentanti della Europa continentale ». Ha altri delegati hanno fatto una condizione sine qua non. della necessità che il Piano di mutua assistenza sia inteso sulla base più larga possibile. A sostenere la necessità di discutere il Piano francese, come previsto, su di una base continentale, non si sono trovati che il greco Politis — presentatore di una mozione in tale senso — e lo spagnolo Madariaga, il quale, per altro, ha ammesso chiaramente la necessità di discutere la questione della sicurezza su di una base universale. Nonostante questa discussione sostanzialmente sfavorevole, la delegazione francese — illusa da una dello solite votazioni nelle quali 11 numero degli astenuti supera almeno del doppio quello dei partecipanti, sia favorevoli che contrari — ha creduto di poter fare procedere alla elaborazione di un testo precìso del Piano di mutua assistenza continentale in seno ad un Comitato ristretto composto dei rappresentanti degli Stati europei e, precisamente, dell'Italia, Germania, Francia, Belgio, America, Finlandia, Ungheria, Spagna, Turchia, Russia, Cecoslovacchia e Polonia. Ma ecco che, appena annunciata la composizione di questo Comitato, si al-1 zano il delegato italiano marchese Di Soragna, il delegato tedesco Nadolny, quello russo Dovgalewski e quello ungherese Maairevlc. i aliali pregano il Presidente Eden di volerli dispensare dai prendere parte al Comitato In paKola(Adatoi:il loro convincimento della impossibilità di arrivare ad un risultato positivo in Comitato. Anche il delegato della Turchia Bta per esprimersi nello stesso senso, quando Pierre Cot crede di salvare la situazione proponendo di sospendere l'entrata in funzione del Comitato stesso, per fare invece discutere, da parte di tutta la Commissione, una formula del delegato sovietico a proposito dell'aggressione, come avente carattere preliminare al problema della sicurezza qual'è concepita dal Plano francese. Il marchese Di Soragna ha allora dichiarato di non poter ammettere alcuna connessione tra il Plano francese e le altre formule proposte nel campo della sicurezza; ed 1 delegati di Germania, Russia e. Ungheria hanno aderito a questo punto di vista. Eden ha cosi aggiornato « slne die » la costituzione del Comitato in questione, consacrando in tal modo 11 fallimento del tentativo francese di forzare la mano ed arrivare ad una elaborazione del piano di mutua assistenza continentale. Q. T.

Persone citate: Di Soragna, Macdonald, Nadolny, Paul Boncour, Pierre Cot