Fra le rovine di Teubnis Gli scavi della missione italiana

Fra le rovine di Teubnis Gli scavi della missione italiana I SOVRANI D'ITALIA IN EGITTO Fra le rovine di Teubnis Gli scavi della missione italiana ( r=.„>m ti n/\f+o u,Tf.y"m,',!J"°tAe- JdDo parecchi giorni Medinet el\va'AMIMI, sì. nrp.-iin.rnim. n <rìt\0vnv*a i «/ì- «Fai/M-m si preparava a ricevere i nostri Sovrani. La gaia cittadina che si stende sulle rive del Kahrel Yussef era tutta un lieto garrire di bandiere. Sul piazzale della stazione, grandi obelischi auguravano, al Re d'Italia il benvenuto con caratteri geroglifici. alscriazIne Il salato della colonia italiana Alla stazione, imbandierata e a&- Missionaria italiana e le Autorità egiziane, con una compagnia d'onore. Il treno reale è giunto alle 8,30, accolto dal. suono dell'Inno egiziano e della Marcia Reale. Erano a rice¬ nopco'Sdobbata festosamente, attendeva laìCcolonia italiana con le rappresentan--l'ze delle scuole, dell'AssociazìoneìLè\q\in\taìtavere i Sovrani il col. Liberati, Con-.ssole d'Italia al Cairo, ed il signorITTedeschì, agente consolare italiano\mal Fayum-, insieme a Sadek bay Co-imlussi, Mudir della provincia. La barn bina del signor 1 provincia. La barn-lr.Tedeschi e le figlie\Vhi ddel Mudir Sadek bey hanno offerto alla Regina Elena ed alla Principessa Maria splendidi mazzi di fiori. Il colonnello Liberati ha presen-lciato agli augusti Ospiti il comm.]aCamagni, della Tenuta Agnelli; Padre Savino, Direttore della popolatissima scuola italiana; suor Leonia, Superiora delle scuole francescane; d«estro colonia. Sadek bey Ita pre-I\ssentato a sua volta il senatore Abu-\fzed bey e numerosi deputati e mem-!elomsbri della Municipalità del Fayum All'uscita dalla stazione, i Sovrani sono stati accolti con lunghe e calorose ovazioni da parte della fólla, pittoresca nei costumi indigeni eon-\Cdeggiante coinè una marea sul va-\ sto piazzale. Il corteo reale ha per- acorso la via principale della citta)ssotto una, splendida serie di archi di[etrionfo faraonici ed e uscito dal-\v1 abitato prendendo la strada chc'uconduce alle rovine di Tebtunis, do-ìleil signor Tommasi, Fiduciario delirFasei dell'Alto Egitto, ed Azis Han-\sr.a bey con le rappresentanze della ^cve ha lavorato la Missione arclieologica italiana. Lungo la via, pavesata per trenta chilometri, la popolazione ha acclamato ovunque festante sino all'arrivo a Tebtunis. La visita a Tebtunis I Sovrani sono stati riceuu-f-i dal prof. Carlo Anti e dal prof. Bagnani con la signora. La visita agli scavi si è iniziata percorrendo la via sacra ed i successivi cortili del Santuario del Dio Coccodrillo, mentre il prof. Anti tracciava la storia dell'epoca in cui sorse il santuario, descrivendone le caratteristiche e il culto. Dopo l'ultimo cortile, i Sovrani sono saliti sopra l'orlo alto degli scavi La Missione archeologica italiana, cstcacAthdalcvk (PER MARCONIGRAMMA ITALO-RADIO) u j , « « t.\ .gdnettadal prof. Carlo Anti, si tro-\Zva a Bl Brcìgliat — che corrisponde\v «tt.> >nJ.i..i -, ni/* \rall'antica Tebtunis — dal 1930, allo scopo dì rivelare, con una metodica ricerca topografica, un' importante azienda agricola dell'antico Egitto. Indizi dell'esistenza di tale azienda-\ crai te degli aspetti della vita di essa., so- '<1 no stati rilevati attraverso la sco perta di alcuni papiri fatta nel secolo scorso. Altra scoperta interessante è il 'Santuario di Suchos, cioè del Dio ìCoccodrillo, venerato nella zona dei-l'antica Fayum sotto nomi diversi, ìL'architettura del santuario pagano _ è caratteristica poiché annunziai g\quella dei conventi copti, fatti in \inodo da potersi difendere dagli at\tacchi mediante grossi muri di cinìta. Le scoperte dì questi papiri la- tMssicg.sciano credere che il santuario di ITebtunis sia stato costruito da Tolo\meo Solerò intorno al trecento priima di Cristo, venendo completato , plr.itoi-no al tempo della caduta deZ-ip\V Impero Romano. Gli augusti Osp itti mhanno visitato con grande interesse] ami ruderi venuti alla luce per opera della Missione archeologica italiana, dì lche cosriiitiscwio un complesso ]alto valore storico e artistico. Una città sepolta da 12 secoli / lavori dì scavo hanno permesso di rilevare il piano di una intera cit c•ifvcpardI\svelato tutti ì particolari della con\formazione topografica di una città !egisia.na dell'epoca degli ultimi To- lomei e ne ha messo in luce la formazione della vita sociale, amministrativa, religiosa ed agricola-. \Co^coJr^'di' ciarlano mcìti pa \ irì e che era stato trovato da aUre Missfoni straniere, ha permes)so } di ricostruire tt rìio religioso [ela vita della c(wia del sacerdotì go. \vermnH a tcmpìo, n pro/. Anti ha 'ulustrato aì, Sovmnì u modalità deiìle cerìmonic sacre {ìl onQTC dei Coc- irò, rimasta sepolta per dodici secoliiI\sotto la sabbia del deserto che con- s ^oma l'amplissima oasi. Locavo ha\$calNt .dII ritrovamento del tempio del aìoidcnslcssilceoa Mieterne alle manifestazioni nél\ii i a codrillo, il traffico profano che si fa- santuario, e il modo di vivere di molte corporazioni e conventi di monaci che avevano la loro dimora intorno al tempio. I Sovrani hanno ascoltato con interesse l'esposizione del prof. Anti e si sono vivamente complimentati con l'insigne egittologo. Verso le undici le automobili reali hanno fatto ritorno a El Wasta, onde concedere qualclie ora di riposo agli augusti Ospiti, essendosi stabilita la successiva partenza alle 18 circa per Badrascein, allo scopo dì visitare domani le antichità di Sakkara. ANTONIO L0VAT0. apmShipSIalcpn

Luoghi citati: Cairo, Egitto, El Wasta, Italia