Le istituzioni italiane sulla terra del Nilo
Le istituzioni italiane sulla terra del Nilo Le istituzioni italiane sulla terra del Nilo IL CAIRO, febbraio. Fino all'avvento del Fascismo al potere alle nostre colonie è mancato quél provvidenziale e necessario appoggio statale che altrove fruita gli imperi, nè alle loro spalle i nostri pionieri hanno trovato a sostegno quelle indispensabili istituzioni economiche, finanziarie e industriali che servono ovunque da sicuro piedestallo di partenza c da infallibile strumento di penetrazione coloniale. Tali istituzioni invece non sono mancate — come era da aspettarsi — sotto altre bandiere, e in pochi anni altre colonie hanno compiuto, senza eccessivi sforzi, il cammino che tanti lustri era costato all'iniziativa e al lavoro italiani. Oggi però che il vólto della Patria non è più quello di allora, le cose sono mutate. Roma ha steso la sua larga protettrice mano sugli Italiani sparsi nel mondo e li ha raccolti, sotto il nuovo soffio vivificatore, all'ombra della sua potenza e del suo rinnovellato prestigio. Anche la Comunità italiana d'Egitto, fissi gli occhi al Duce, mercè le sagge di rettive degli organi centrali e pcri-\ferici preposti all'organizzazione de-lgli Italiani all'estero, ha assunto]oggi una fisionomia omogenea nella quale la vita pulsa in un ritmo uniforme di cervelli e di cuoi-i. Legazione, Consolati, Fasci, Scuole, giornale, istituzioni combattentistiche, sportive, ricreative, opere assistenziali, creazioni morali nostre in tutti i campi, sono i gangli, armonicamente disposti,- dì un unico organismo, ^/^lrC.coW^aS0"0tZ-?e^n°del Littorio non si vedono più tao- late, abbandonate a loro, ma in uno\sforzo comune nella coordinazione\dell'imziativa privata con l'impera- .. ' . . , ' \tivo nazionale, hanno stabilito con , 1j7 j. ri !le rappresentanze del nostro Gover-\no quei rapporti di fiducia che per- !mettono a tutti i connazionali di\sentirsi, in terra straniera, saldi po- luminati intellettualmente, fieri di se stessi e del proprio paese. e poiché nel clima fascista dell'attività italiana all'estero, di difesa soprattutto del nostro patrimonio cultura le e morale, in primo piano vengono 1 ' le scuole, iniziamo da queste la fugace rassegna delle istituzioni italiane d'Egitto. Le « Regie Scuole Littorie » E' vanto della nostra collettività della terra del Nilo essere stata la prima, fra tutte le colonie italiane all'estero, ad aver fondato, di sua propria iniziativa e unicamente coi propri mezzi, le 'istituzioni necessarie alla comunità, prime le scuole. Così ad Alessandria sin dal 1862 sorgeva il « Collegio italiano», e un anno dopo al Cairo sorgevano le « Scuole Medie ed Elementari », istituzioni che hanno avuto rapido sviluppo d'insegnamenti e di corsi e agevole sistemazione in moderni e spaziosi edifici, affiancate più tardi dalle scuole italiane nelle altre località d'Egitto come nella zona del Canale. Accanto a queste vanno posti i collegi e le scuole dei Salesiani, al Cairo, ad Alessandria, a Porto Said, ad Ismailia; le istituzioni delle Figlie di Maria per le fanciulle, e quelle dei Padri Francescani. Oggi, sia al Cairo che ad Alessandria, le Scuole Regie Italiane costituiscono quanto di meglio si può chiedere in materia, ottimamente attrezzate per una popolazione scolastica che nella capitale assomma complessivamente a circa tremila ragazzi e nell'altra città a quattromila. Tecnica, modernità, attrezzamento d'edifici, perfezione d'insegnamenti è patrimonio di questi istituti; ma una parola a parte merita la nuova superba costruzione di Sciatbì in Alessandria che ci mette, nel campo scolastico, al di sopra delle scuole di tutte le altre collettività straniere. Il nuovo imponente edificio, le cui fondamenta sono state gettate nel 1931, verrà inaugurato a giorni da Re Vittorio con il nome di « Regie Scuole Littorie ». L'opera è un capolavoro del genere; viene a costare oltre una decina di milioni di lire, ma riuscirà segno indelebile, anche materiale, dell'italianità rinvigorita dal Fascismo in terra d'Egitto. L'edificio sor- j ge su di un'area di 29.700 mq. e si compone di un nucleo centrale for-\mato dall'aula magna e da otto po- diglioni laterali, con un complesso^di quaranta aule, mtereomunicanti\attraverso lunghe gallerie. Vi tro-1 veranno posto cinque scuole medie, j una, elementare e l'internato. L'edi-, e e — i e a e e i fido dà su un vasto appezzamento di terreno di circa 15.000 mq. che è destinato all'educazione fisica e allo sport. Vi sono compresi un campo per il giuoco del calcio, due campi da tennis, una spaziosa pista e la piscina di m. 12,50 per 25. Le scuole godranno d'un servizio di ambulatorio con gabinetti di oculistica e di odontoiatria. Tutti i piani del vasto edificio sono muniti di spogliatoi e di servizi con docce ad acqua fredda e calda a tutte le ore. L'impianto elettrico è stato particolarmente curato e un ammobiliamento austero moderno completa l'arredamento dei singoli padiglioni. Oltre alle scuole nostre governative, elementari, medie classiche e tecniche, e commerciali, esistono corsi d'insegnamento vari, come la « Leonardo da Vinci » al Cairo, scuola d'arte applicata all'industria, posta sotto la direzione di Verrucci Bey, fondata dalla « Società Operaia di Mutuo Soccorso » e ammini-1 strata dalla «Dante Alighieri». e\ nello sforzo di penetrazione e d'af- j formazione culturale italiana, so-\ \prattutto ulla riconquista delle po-, -lsizioni perdute dalla nostra lingua,] o] è da mettersi al primo posto Ili i'\i!I \'Iìa , i Giornale d'Oriente, battagliero e solido vessillo d'italianità sulle sponde del Mediterraneo Orientale. I migliori ospedali Infine la tradizione musicale italiana è stata una delle più solide e valide leve della nostra cultura nella .terra dei Faraoni. Il Teatro Reale °!de»'Opera ài Cairo, creazione ben - all'altezza del suo compito, pur apo\vartenendo allo Stato egiziano, è es\Senzialmente italiano nelle sue ori _.- ■ _ „.,. „„„ „ - „ „ .. \gini e nella sua direzione. Il mu f„,^„„f„„,„ .„,-., . 7 J,„*\. ! importante istituto musicale d Eait- \ ^ jj MOS»ro Lher, Gi e ! y A/ess„,^_ I„3 i\vZ»n TJiTrTZ ^aJ^Jmt0 l anno scorso dal Governo di Roma, propone un vasto programma d'attività nella sua sfera. Venendo al campo dell'assistenza e dell'organizzazione sanitaria pos- 1 siamo affermare che gli ospedali ' italiani sono incontrastatamente i migliori d'Egitto e come tali vengono riconosciuti da indigeni e stranieri e universalmente preferiti. L'ospedale « Umberto I » apèrto nel 1903 al Cairo, Ita reso alla popolazione di ogni nazionalità ammirevoli servizi, acquistando immenso prestigio, sia per la schiera di eccellenti medici e specialisti che conta fra le sue pareti, sia per la perfezione e la modernità degli impianti tecnici e dei servizi interni. Non minor fama gode ad Alessandria l'ospedale « Benito Mussolini » inaugurato nel 1924, composto di ben 15 padiglioni e attrezzato secondo gli ultimi dettami della tecnica sanitaria. Occorrerebbero colonne su colonne per accennare, sia pur di sfuggita, a tutte le innumerevoli istituzioni di cui la comunità italiana si compone e che da essa hanno vita, dalla sfera propagandistica culturale, al campo dell'assistenza, sino alle organizzazioni sportive. La ristrettezza dello spazio ci impedisce di continuare. Chiudiamo la corrispondenza dando uno sguardo all'opera dei Fasci. Tutto nel Fascismo Nelle colonie italiane d'Egitto non esiste l'antifascista, nè l'afascista; tutti i connazionali, di qualunque classe e condizione, militano sotto le insegne del Littorio, ufficialmente o no. Circa mille tesserati ai Fasci all'estero vi sono al Cairo; duemila ad Alessandria. A queste cifre vanno aggiunte quelle delle Organizzazioni Giovanili, oltre un migliaio di iscritti là, quasi tremila qui. Ed è dato sovente di vedere sfilare per le vie principali di queste città gli Avanguardisti e ì Balilla in divisa, gagliardetti al vento, fanfara in testa e le canzoni della Rivoluzione cantate a piena gola. Sembra veramente di essere in Patria: lo stesso entusiasmo, la fede incrollabile e la baldanza propria dei nostri giovani della penisola conservano e nutrono questi fieri ragazzi, superba giovinezza di Roma, non più assente. E hanno qui, come j i i! i•■t;!' ! ' . I ; i ! ! \) ^oro fratelli oltre Mediterraneo le ^1° ìstltuz,°nr\ *Porhve, ricreative, ^ ]nanca d 5°£?°.Voro co" tuttl ' \relaHm ramt 0attività, 1 Afa dove soprattutto si esplica la j zione dei Fasci, in coordinazione coi ,Consolati, è nell'opera assistenziale ij I i ! '] | 1 \ j verso i disoccupati, i bisognosi e gli infermi senza mezzi. E' da. lodare lo spirito di solidarietà c fraternità nazionale degli italiani, più o meno abibienti, che rispondono prontamente 'e con somme .eloquenti agli appelli \dei gerarchi per venire in soccorso ai i connazionali bisognosi. Bastino alcu ne cifre: il solò Fascio di Alessandria distribuisce migliaia dì pasti aratuitiogni giorno a coloro che mancano an-che del pane ,— gli effetti dettacrisi si fanno sentire, e gravi, anc/iequi — e dispensa decine di migliaiadi lire di sussidi ogni mese. Inoltreesso ha aperto un ambulatorio gra-! tuito per la maternità ed infanzia, l'istituto «Mafalda» per gli orfani ed infine ha inaugurato, l'anno scorso, la Casa di Ripòso per % nostri vecchi. Questa è, giorno per giorno, l'ammirevole opera assistenziale che ci fa I conoscere ed apprezzare i sentimenti « nnMnHir-, .ìoiit, «no«w,\ generosi e patriottici della nostra'gente saldamente impiantata su que-I sta parte del globo, non lontana dalla ì Madrepatria! , ; ANTONIO LOVATO.
Persone citate: Dante Alighieri, Duce, Leonardo Da Vinci, Tecnica
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