Lawrence pittore

Lawrence pittore Lawrence pittore •iCoav _ suo marito, ebbe anche, prima di partiro, la cortesia di lasciarmi un grande libro-album rei quale stanno riprodotti a colori i quadri che il Lawrence dipìnse in margino deiia sua ansiosa ed errabonda vita di scritlcr volo l'accennarvi. _ Son note le peripezi l'Ire a Londra, quaich La signora Frieda von Richtofen,(Nvedova uii rcmaeisiere D. H. Làwron- lace, che trovandosi tesapo fa di pas-1risaggio per Milano, con tanta ecatnios- iosa semplicità ha voluto parlarci, al redell'arte e dilla vita di Ntetarogidala mostra di queste pittare, che p estrema e coraggiosa « libertà * dei soggetti sollevarono proteste violentls siine da pr.rto delia slamna puritana, por cui la censura ebbe ad intervenire e la mostra fu dovuta chiudere dopo breve tempo. Le tele futr.ro poi riti- Ora polche questa di pittore è un'ut- | rotlvità dèi Lawrence pressoché scor,o-|si soluta ai buoni intenditori dell'opera sesua, e pollài il libro, rarissimo, con-'!Xitiene pure, a ino' di preludio, un cu- chrioso ed ampio saggio critico intorno 1 suatia pittura in genere che il Lawrence avscrisse a Laudo), nei Var, pochi ansi Nprima di mei ire, mi par cosa merite- qulech'ebbe a su-'idanno ti, una nerate ed era, dopo altre avventure, si trovano al sicuro in Italia, custodite da un privato, amico dei Lawrence. In realtà mentre ia certo meio si delaa mcada« Acomprende l'indignazlons dc'la prude- • inrio inglese, non mi sembra che nel loro, mcomplesso queste pitture, che un tem-1 GPo si sarebbero qualificate per auda¬ cissime, dovrebbero suscitare nella nostra più naturalo ed accogliente simpatia di latini un egual senso d'orrore e di protesta. Liberia d'espressione Aila bellezza del nudo, del suo gioco plastico, dei liberi aggruppamenti umani campeggiano in piena ebrietà di luse e d'ombre, noi ci siamo ormai giocondamente a'.ltuati: troppi armi abbiamo nel sangue di libera coscenza artistica e troppo amore delle pure forme corporee. Ma io voglio anche ciré qui che nei quadri de! Lawrence non vi è nulla di propriamente pornografico ed osceno, come potrebbe sembrare astkespinprdasitaceticorepolocopai per li ai un mediocre e su- Ie.-erti:iole*osservatore. H Lawrence he|aiiatto vibrare anche nelle espressioni ' vequesta sua attività artistica margiile usa nota impetuosa di libertà sesquesta ch'è sempre stata la Ila, suale, grande, disperata preoccupazione del :..ito spirito... Ma bisognerebbe fare un iungo die torso per dimostrare ancora una volta che mentre ne! suo romanzo più tipicamente audace, in Lady Vlutttertey's Lover la materia è tutta sensitiva e carnale all'eccesso, c'è pur sempre negli atteggiamenti dei suoi personaggi verso la vita e nei loro densi abbracciamenti alcunché di intimamente poetico, di irrecusabilmente vitale che brucia via di colpo il sospetto di maliziose e peccaminose intenzioni. Anche questi quadri, come 1 suol romanzi, rispecchiamo nella loro crudezza lo stimolo delirante che spingeva il Lav.Tence verso una rappresentazione integrale di una vita libera da veli e da coazioni secolari. Son tutte figure o raggruppamenti di figure ignude, sul fare, a un di presso, del soggetti di Gauguin o di Van Gogh; esse ; h' tocouldipuamLcochfigtutogSsadiintrplenecllazc| sono collocate la più parte su li- Inu rf f di campe3tri 0 in paesaggi ce| '; gamente esotici, a piano sole, e non di rado còlte con un felice intuito delie movenze e delie prospettive del corpo umano, in mementi di pieno tripudio fisico, e con un'arte che, se an| che non scevra d'imitazione, appare mirabile in uno scrittore che di- ribnetadEil|.*S™_P-^-ffiff feora si rag- mlottanti come nel vlasi sotto grappano beri a n ncii .a ■alato e scct ' !•( basi: erto i:i un prato, o quella dal cigno, interpre- nctazione tutta lawreaziana del mito fa-'5moso che tentò il pennello d'i Leonardo'!oj di Cor-regolo .d'-oe. ■ |roMondo paradossale! irpiezza vibrante del nudo. A me, più;?che altro, hanr.o interessato le idee 'rche il Lawrence manifesta sulla pittu- ! srà nella '"■refezione di libro Ic' Ci "ritroviamo anche cui ' in quello ^strano mondo paradossale del Law- "Altri più competenti potrà definire il valore plastico di questa pittura tilt ta penetrata dalla gioia e dalla bel,}'L'nco' "^el mondo tutto suo, violento, infuocatole vorrei aire, disperatamen ? flco.m C11- volent! 0 nolanti- e-h r ci fascina appena ci accostiamo a t"ualch<v PaS!Ba til:"° dci suoi «-«"«eafdtosi volumi. Tanto per cominciare egli: apre la fila serrala dei suol concetti! con un citato superbo, da gran pole-| mista. Sentiva, probabilmente, di av-r ae conti da rendere all'Inghilterra che negava diritto d'asilo alle sue pitture e| [ai suci libri: ed ecco l'esplosione, la vendetta, llgii .-.l'erma, cioè, e in pagine superbe di passione c di slancio, che l'Inghilterra ù sempre stata priva :di qualunque genio per l'arie visuale e I la pittura v'e"; sempre stala in pieno decàcllmcnto. Porche tutto, questo? Per] eh>, egli dice, da secoli una paura rual'cdetta, una specie d'osecruzicne e d'orrcre s'è cacciato nel sangue deila nae sione inglese e vi ha spento ogni ime PUlso verso la vita istintiva e intuiti- e i a a 1 va, verso la schietta gioia del vivere e del procreare. Questa trepidazioni.', -111 .-ita abbaiamento nel tono della \ita spirituale a tè rodot ta, me; esc e |N Si ata a sua volta concio il Lav/rence, dt Ila rapina sci-toro crescente ch<* le raàhit- rie segre-te hanno scatenato nella dinae stia, nella nobiltà e infinp ne" lese, dai temei della Rinasci r r.lno al giorno in cui a questi ma - s! son potuti trovare- e'ri rimedi. Ess i i a o i a a avrebbero, in poche parole, debilitato e impoverito ii sàngue della nazione Iniettandole u.i odio crònico per tutto quanto ha la vita cli schiettamente risico c sessuale, disseccando le sorgenti dell' Intuizione artistica: massime eli quella pittorica, nella quella s'incide con maggior vigore il gusto della vita. Riferisco in succinto questo paradosso dei Lawrence, a.a chi ha qualche familiarità con l'onera sua può immegl-lnarc con che copia di brillanti aigoImentazioni e'gii lo (WpvApdzmtrcpcspopolo igsslnaann rvlvesta c lo difenda.|i Non ai sa se restar più meravigliati al la speciosa assurdità delia tesi o Ella ricchezza delle profondo intuizioni che io scrittore vi ia aleggio intorno per renderla accettaci i ai nostri occhi, Nessuna epoca o .-cuoi.?, pittorica o letteraria riesce a salvarsi dai suol attacchi pieni di fuoco e di scherno. Orrore e terrore dappertutto. I personaggi di Shakespeare stesso sono pervasi dal mistico terrore dell'aziono, i dramturghi della Restaurazione non fu- rono die un branco di schernitori che. si divertirono ad irridere alle cese del sesso: e da Fielding a Swinburne, da Xiichardson a Oscar Wiido si può dire che tutta la letteratura inglese abbia subito l'avvilimento di questa fobia che avvelenava e minava la casi delia vita, Non fa grazia neanche ai romantici, e quanto all'odio di Lawrence por Shelley, sa già non ne avessimo avuto una idea da alcune invettive beffarde che nei romanzo di Huxley, sotto le spoglie del personaggio Mark Eampion, egli lancia all'autore della Epipsychidion a alla sua congenita depravazione ammantata di magniloquenza democratica e sociale, lo vedremmo sprizzare qui da alcune frasi irriverenti a colui che « sublima i carpi in un sublime ga3 Ànimi razione per Cczanne Nella pittura le cose vanno meglio. Anche li « paura ed odio per l'Istintivo, intulzionale, procrcativo corpo dell'uO' mo e deila donna ». Reynolds, Hogarth, Gainaborough ravviluppano i corpi in aste e ricche vesti, a fine di non mostrarli nella loro vivezza, e 30I0 in Blake, a suo giudizio, neile sue violente spiritualizzazioni della carne, nella 3Ua ingenuità di primitivo appare per la prima volta il vero senso della profonda bellezza del corpo umano e del suo significate. Occorre, a giudizio del Lawrence, saltando via di colpo la pittura del Scicento e del Settecento, giungere nell'ultimo Ottocento francese, con Courbet, con Daumier, con Degas per cominciare a sperare in una rinascenza del corpo umano in pittura. Meglio ancora di loro gi' Impressionisti sentirono questo corpo « disciolto nelle sue sostanze, far parte del sistema di ombra, luce e so- Ie »• La scoperta della luce, del plein ai'"< «Sai plein scici!, ecco il grande av vento nel regno della pittura effettua- to dagl'Impressionisti... Ma meglio ancora egli simpatizza con Cezanne: e le ultime pagine del saggio, le più cordiali, le più accese e squisite sono appunto dedicate alla sua comprensiva ammirazione pel grande provenzale. Lawrence, ch'era implacabile all'attacco delie vecchie Bastiglie morali, ma ch'era tale uomo che se s'imbatteva in figure semplici, tutte ingenuità e naturalezza (come lo dimostrano le molto pagine ch'egli scrisse sulla nostra gente del Garda, della Sicilia e della Sardegna che arno e comprese deliziosamente) sapeva effondersi in accenti di sconfinata poesia e aderirvi da vero innamorato, scrisse su Cezanne due o tre pagine che sono fra le più ricche e profonde di scoperte ch'io abbia mai letto su di lui. Lo affascinava soprattutto in Cezanne lo sforzo commovente di uscire dal cliché e di penetrare con umiltà dentro la vera carne ed entità delle cose. Cezanne ch'era un piccolo, timido uonwv che viveva con la moglie e la sorella In fondo ad una vecchia provincia Iran cese fu, secondo il Lawrence, un puro rivoiuzionario. Era tanto forte in lui la bramosia di sorprendere negli esseri e nelle cese il profondo segreto della vita che spesso soleva gridare al suo modello: «Sii una mela, sii una melai». E fu appunto da questo grido, esclama il Lawrence, che incominciò al mondo fe122"= Stt^tAt una Mela, zanne, alte un nuomondo che ha che possoed essere essere vera mente non-morali. Questo per Cezanne voleva dire essere una Mela! >. Ed è nonostante gl'immensi sforzi ch'egli fece per uscire dalla sua umanità, e far'5' tutta cosa nella pittura, I clwhés '!o intrigarono sempre, fino al termine .della sua vita: ma il suo srorzo oscu- |ro fu gj.an(je e generoso. E alcune sue ! i nature morte i sono, afferma il Lawrence, fra le più granii gesta della pittura d'ogni tempo. Ma alla pittura inglese non die seamù;?0- 11 paesaggio, l'unica riuscita pitto 'rica dell'arte inglese, bello ma deserto, ! senza corpi, e privo d'umanità gli fa Iceva l'effetto di una scappatoia usata o ^auom urlili cui la paura del vivere - " , h a avesse cesi debilitate le fibre, da soffocare Ineluttabilmente le sicure voi' dell'Istinto e lo gioie delie pure intuizioni. CARLO LINATI.

Luoghi citati: Inghilterra, Iran, Italia, Laudo, Liberia, Londra, Milano, Sardegna, Sicilia