La Parigi-Nizza: "corsa al sole"

La Parigi-Nizza: "corsa al sole"La prima gara ciclistica internazionale a tappe La Parigi-Nizza: "corsa al sole" Inizio di stagione in grande stile == La partecipazione di Camusso. Battesini, Pesesti, Giacobbe, Gremo, Barrai ed altri italiani == Analogie col « Tour »; d n o o Parigi, 25 notte. Fra pochissinà giorni ì donerà l'appailo delia strada: « in sella! ». La stagione ciclistica dei * rc-utiers » comincia quest'anno più presto del solito. Ne è caaia la "creazione di una nuova ed importante gara: la Pariffi.Nizza. Ga attori di quoUe commedie a grande spettacolo che seno le corse su strade interni micgvrrPtrctrasferito la alta montagna, tra le nevi | jod il gaio; ehi è andato a dislntossSeare ! 0ì t-.^^it\^ìì esililo >* -»ofo rl'Ar-l alenali si trovano in e I i>icno lavoro preparatc.rio. La maggior - ì»*te di es.3i hanno celato da oltre un i|S^.^^m5rl~?i™%_5?Tl_9hLi!.£l i , o r a a o a l o l . o o e , o e, 0 . n i proprii polmoni snlla Costa d'Ar- vsento tra le pinete di Arcachor.; chi ; Bha fatto le valigie per la Riviera ita- bn&og^^eno^^c^e^ Ì fprx-v^gjosarsi d ossigeno, rrascorse le jvacanse, tutti hanno ripreso pian pia- ano gli allenamenti, che dovranno con- adurli in buone condizioni al primo jcatto deJla stagione internazionaile : la i vParigi-Nizza, denominata « la coi-sa j dal sole », da disputarsi in sei tappe i ìconsecutive, dal 14 al 19 marzo. j cbHcpJCMagne. Francesco Capeda, Pierre Ma-1 «gneT Vicente Trueba, Camillo Fou-! <Saux, Mendel, Eemard, Eugenio Ma- ! ddrazo, Sieronski. Gayor. Mtoardl, Ri-1 Ssaldi, Giuntelu, Picsardo, Monderò, QCecchini, ecc., ecc.), l'organizzazione cdella Parigi-Nizza è bell'e pronta. tA dire il vero, sor.o in programma sdue Parigi-Nizza: quella ciclistica e squella automobilistica. A noi interessa ia prima, sia perchè ni tratta di una pcorsa intemazionale, sia perchè ad i cessa partecipano « promesse » ed 1 l« assi » italiani. \ aSistemi d'allenamento D risveglio ciclistico è ia questi giorni completo. Costruttori, organizzatori, atleti, si trovano saftdaffrante sulla breacia. E, mentre si sta già prepa- S'è parlato molto, In questi ultimi tempi, dalla maniera in cui ciascuno si allenava e sono state avanzate previsioni. — I Belgi — dicono gli uni — saranno I nl- \ ^\\& Riviera - non~sembra che sì^còmparteno* male e per l'intiero corso della stagione, se ancora una volta i più forti, poiché sono rimasti in casa propria, sui loro!«pavàs» e nel cimento dei loro rigori | invernali. Es3i, perciò, sapranno ose-] glio degli altri «soffrire». I— Ma gl'Italiani stabiliscono ogni | anno il centro dei loro allenaménti I replicano altri — cisi desume an giudizio dalle loro « norformanees » ai campicnati del mando e in tutte le altre manif estazi cai intera azionali. I Francesi, presi tra le due «s'euole», hanno stentato mclto a farsi un'opi niono esatta al riguardo, •nati due partiti, ai c rito giornalisti, eostruttcri, c'elicti. Chi sosteneva il princ'aio del crostare in casa», cioè a Parigi, abituale eentro della gran massa del corridori di Francia; chi difendeva a spada tratta l'opportunità di una preparazione accurata sn'jlle rive de! Mediterraneo. Come conclusione, molti son rimasti a iw vt-,^ a farsi un api- lo. Si sono for- kl.al harao ad*-, a cr, n o. ei a, ; ti a, di e; ti oa; 3. 4. ll I mediante "un'organizzazione migliore o- Tuttavia, gii «anziani» hanno dato I n-1 eccellenti soddisfai.ani da qualche .n- tempo a quecta parte. I Leducn, Pelis-1 fl- ] sier, Maqne, Moineau, Bldot, Le Dro- ;Pa^gl e m?iti altri hanno preso S treno del sud. Le dispute sono apparse vivaci, ma nessuno s'è scalmanato. Gli è che i francesi non possono troppo lamentarsi del rendimento dei loro campioni di ciclismo. Essi si sono assai bene comportati In queste ultime stagioni. Certo, l'immensità del reclutamento francese in rapporto, per esempio, al Belgio, dovrebbe procurare alla Francia una superiorità ciclistica .Più netta. di ra ?o, Merviel e compagnia bella, sem-1brano ancora solili al loro posto e si |può prestar loro fiducia pel 1933. Malappaiono tutti destinati a subire, ol- ;tre l'assalto dei loro abituali rivali jn-1 stranieri, quello delle giovani « spe- i3. i ranze » di Francia, che aspirano aj.6 ! sortltuirli il più rar>'d?.rr.er-tc posatoi! e-'GU Archambaud, Spe'cher (se si rier i metterà presto da! suo recente infor6. itunio automobilistico), La.pébie, Pa- ti ti o, di erd 2. ti e, d! Eeni a3; nudi i, el al re storelli, profess'onisti dell'ultima ora. Chosque, Rigame, Bono, Noret, Mithouard, Ainèt, movi promo"i. senza contare ì nuovi professionisti italiani, austriaci e tedeschi, vcrrlion dar mostra d?'!a loro < nobllìtade ». Sei nazioni rappresentate Fra pochissimi eterni, dimane, risolerà l'appello della strada. Si può fin d'ora preved;re chD questa nuova stagione, cosi per la molteplicità delle !;'ave, come per la ouaìità e quant'tà|dei concorrenti d'ogni Paese, si annuncia davvero palpitante. Quanto alia Paridi-Nizza, U succes30 di ouesta nuova ed Importante «"ara risulterà innegabile, tanto più che al-,l'ora attuale ri figurano iscritti circa Icentocinquanta ciclisti, tra cui una |cerà pleiede di autentici camp'oni Una bella e forte squadra italiana 6 1 stata ufficialmente formata sia dalla metà d! questo mese ed è composta ia Camusso, Battesini, Fesentl, Giacobbe, Gramo e Zanaga. Ad es3i bizogaa aggiungere ii bergamasco Giovaoni Vitaii, i piemontesi Luigi Barrai, Edoardo Mulinar ed Amalio Viarengo, Giuseppe Paacera, Giovanni Polonia (che è un giovane e promettente «routier» nostro abitante a Parigli, Zanetti e, a quanto sembra, anche Firpo, Caciosi, Mammina. Le più note Ditte di Francia hanno scritto in blocco i loro uomini. Per | j,uCq, ^Archaaibaad," * Speicher, Lane" ! 0;e e il bc!:ra Jean Aerts; «Lutetla » l Mendel, l «Alcypa^è rappresentata dite ndmmcnFscsltrpc verrà difesa da Le Calvez, ; Bono, Mlthourrd, Noret, Bernard, 'r btìancourt e Strauss; «La Ncrdiste » ; ^ Ì f.1 St>1^ . ÉKL^S H jjjw schiera altri grossi calibri: gli ,, austriaci Max Bulla e Thaliinger, i te- i aeàcbl S'orons):i e Gever, i francesi !p jcornez e Vietto: « Lucifer » avrà come i i vessilliferi Blaachoniaet, Terrean, Bl j dot, Louyet, Louviot e 1 belgi Dcmuy i ìère c j0iy; <. Dilecta » scende in lizza j col francese Ferdinand Le Drogo e col belgi Romain Ghiissels, Bcodnel ed Hamorlinck. Un'altra squadra francese, dai colori di «Helyett», comprenderà Buttafuochi, Minardi, Berla, Jolivet, Louvel, Hamelin, Drumoad, Champagnat, Pecll e Buiasan. Dall'Olanda verrà a Parigi il proValentyn, campione dei PaeDalla Germania si sono iscrit. Kutschbach. Dal Belgio è ve1 «juta Iscrizione di un'altra «P^oto» ! <U sudditi di Re Alberto. E cosi pure ! dalla Svizzera e da tutta la Francia, 1 Sarà una vera e propria im/asione, Que»a del corridori regionali francesi che ■-BenoitFaure a parte— hanno tutti nomi più o meno italiani e s ìllu strano ogm anno nelle prove locali del sud, del centro e del nord del Paese, Tutta questa gente correrà un po' per la gloria e un po' pei guadagni. An i che colui che non si sarà mai posto in 1 luce potrà raggranellare una somma di \ almeno trecento franchi se avrà termi. dvtnp I nato le sei tappe, in ciascuna delle quali sono previsti notevoli premi. 1250 chilometri e e Di tutte le tappe, la prima sarà la !più lunga, coi suoi 310 cmlometri da | Parigi a Digione. Curioso sarà vedere ] alianti dei 150 e più ciclisti, che fin dal- Ile 5 del mattino avranno cominciato al | pedalare sulla strada di^ Fontainebleau,; I rimarranno a metà cammino, coi rot citami del loro sogno distrutto... La seconda tappa, il 15 marzo, con partenza alle ore 9, comprenderà 198 o i n o i a . a renu 5 moii-reraiiiiu »iu uuiuuwhn - della quarta tappa Avignone-Marsiglia.I- ka quinta, Marsiglia-Cannes, sarà di -, 20a Chilometri, e la sesta ed ultima, sal&ma sarà faticosissima senza alcun dubbio. Complessivamente, 1250 chilometri. E' richiesta una media giornaliera di almeno 30 chilometri. In caso contra¬ o I SI avranno pure tre commissari di e .corsa: Lions, Odet e Divrande, il quale -1 ultimo è 11 noto commissario francese - ; del « Tour ». A differenza del Giro di S ***** P™* ^X^cl^- a i i e . o l . chilometri da Digione a Lione; la terza!tappa, con partenza allo 8, porterà da,Lioue ad Avignone lungo 222 chilome-|tri; alle ore 9 del 17 marzo, i ccneor-'resti s'inoltreranno sui 204 chilometri]percorso Cannes-Nizza-Meatone-Nizza, si snoderà su aopena cento chilometri, sifica di tappa sarà devoluta In parte alla cassa di soccorso dell'U.V.F. e In parte ai fondi della classifica generale. Analogie ccl <■. Tour » ce ne sono. I corridori avranno tutti un'indennità quotidiana e gl'isolati disporranno di un * manager » che s'incaricherà del loro alloggio, del bacagli, ecc. Questo * manager » è Henri Jacquet, già assistente degli isoati nel «Tour» ed ora adibito ufficiai;noate alla corsa degli * Aiglons 2. -1 Francia, però, è stato abolito il sistei | ma degli abbuoni, al quale si era penalsato in un primo momento, ma che è - ; stato ritenuto nefasto. Soppressigli i j abbuoni, viene in compenso allestito un - i formidabile servizio di autocarri Pullajmann di lusso, ad uso d2i turisti più o - . a , n e ! ma « Parigi-Nizza :>, che è leggermea à|te in concorrenza col Giro di Francia, s'è affrettato a dichiararsi lietissimo meno danarosi, che seguiranno la « cor sa al sole » di tappa in tappa, al prezzo complessivo di 9C0 franchi comprendente pasti e soggiorno nei migliori alberghi, una giornata intiera di sosta a Nizza e ritorno a Parigi in tre giorni attraverso la classica strada delle Alpi. Ma che pensa di tutto questo il signor Henri Desgrange, il « Napoleone » dello sport francese, direttore del e più grande giornale sportivo del mondo »? Invece di dimostrarsi risolutamente avverso od almeno un po' contrariato, Desgrange ha fatto buon viso a calti vo giuoco e, al cospetto di questa p.-i a caVendTrioÌ^ — La Parigi-Nizza? — egli ha det- -,to. — Ma è una magnifica prova! Essaa Isegnerà ura data nella storia delloa | sport ciclistico, come la segnò trenta- due anni or sono la prima Parigi-Brest- Parigi. E poi la formula della « corsaai solo » mi entusiasma per due ragio-6 a ni : In primo luogo, ho sempre avuto un debole per lo corse a tappe; secondariamente — e la mia osservaziono potrà magari sembrare un pochino egoistica — la « Parigi-Nizza arrangerà benissimo i miei affari per il Giro di Francia. — E dn che modo... — I corridori che dal 14 al 19 marzo si óUsUngueraano nella « corsa al sole », che sarà una gara penosa agl'inizi della stagione, saranno chiamati a sostenere le parti principali nelle gare dell'annata ciclistica. La Parigi-Nizza mi servirà da pietra di paragone e da banco di prova. Potrò in tal modo reclutare quei campioni che avranno avuto modo di 'rifùlgere e che"nenne3e disumo dU ; ^Iranno la Kr^d^mPeSÌÒ^ del- HSS35 BptóStotdKoS?: che ,, miei Drecedentl imne-ni m'imnedisca i™?,1 PreceQen>i m.pegm m ìmpemsca !p",V i-'"s edizione della collaboratori daranno ad essa tutta la diffusione dovuta e contribuliar.no alla sua riuscita. D'altronde il mio giornale ha spontaneamente accordato il proprio patronato alla « corsa al soie », alla quale auguro il grande successo che merita. Chi vincerà? La risposta l'avremo nella seconda decade di marzo, in capo a una settimana di battaglie. Per ora, ci limitiamo a rilevare che la formazione della carovana di partenza, nella « Place d'Italie » qui a Parigi e l'arrivo finale nella città nativa di Giuseppe Garibaldi, piena zenpa di nostri connazionali, sono ottimi "auspicai pei colori italiani. D. L. PARISET.