L'adesione degli Stati Uniti all'operato dell'Assemblea ginevrina

L'adesione degli Stati Uniti all'operato dell'Assemblea ginevrina L'adesione degli Stati Uniti all'operato dell'Assemblea ginevrina Ginevra, 27 mattino. Ginevra ha registrato ieri l'Incondizionata adesione degli Stati Uniti all'operato dell'Assemblea societaria a proposito del conflitto clno-giapponese. Con lettera in data del 25 corrente la Segreteria di Stato del Governo di Washington, preso atto del rapporto dei Diciannove adottato venerdì scorso dall'Assemblea straordinaria della Lega, dichiara testualmente : « Nella situazione creata dal conflitto cino-glapponese, il punto di vista americano ha coinciso in modo generale con quello della Società delle Nazioni, dato che lo scopo comune era il mantenimento della pace e 11 regolamento delle divergenze internazionali con mezzi pacifici. « Le constatazioni di fatto» a cui è pervenuta la Società delle Nazioni — aggiunge la Nota americana — collimano con l'idea che il Governo americano ha potuto formarsi dei fatti in seguito alle informazioni dei suoi propri rappresentanti. Alla luce delle sue constatazioni di fatto, l'Assemblea societaria ha formulato in termini misurati le sue conclusioni. Il Governo americano è d'accordo in linea generale con tali conclusioni. Nelle loro affermazioni relative al principio del non riconoscimento e nella loro attitudine, a tale riguardo, la Società delle Nazioni e gli Stati Uniti d'America si trovano su di un terreno comune. La Società delle Nazioni ha raccomandato dei principii per un regolamento del conflitto, per quanto corrisponde ai termini dei Trattati di cui il governo americano è partecipe gli Stati Uniti esprimono la loro accettazione generale dei principii cosi i-accomandati. « H governo americano — conclude la Nota — ha la ferma speranza che le due Nazioni in conflitto, le quali hanno sia l'una che l'altra tenuto a lungo con tutti i popoli cosi come col popolo americano delle relazioni amichevoli, giudicheranno possibile, alla luce della opinione pubblica del mondo, di conformare la loro politica alle necessità e al desiderio della famiglia delle Nazioni, che cioè le divergenze internazionali siano regolate unicamente per via pacifica ». Contemporaneamente a questo documento, il Segretario ginevrino pubblica un lungo memoriale inoltrato alla Società'delle Nazioni dalla Delegazióne giapponese, sulla base del paragrafo 5 dell'articolo 15 del patto societario, che riconosce ad ogni Stato, membro delia Lega e rappresentato al Consiglio, il diritto di pubblicare una esposizione del fatti relativa ad un conflitto e le sue proprie conclusioni. I motivi adottati dal Giappone per sostenere 11 punto di vista sono naturalmente i soliti; tuttavia è interessante notare come in questa formulazione in « extremis », molte osservazioni del Governo di Tokio assumano una risonanza nuova. Cosi si può rilevare come l'invito a collaborare nella questione mancese rivolta dalla Lega agli Stati Uniti fin dall'ottobre del 1931 sia oggi presentata dal Giappone addirittura come un cago certo di violazione del Patto ». • Per quanto riguarda il fallimento della procedura di conciliazione, il memoriale tende a dimostrare come di fatto la colpa risalga unicamente all'intransigenza del Comitato del Diciannove, che ha rifiutato tutte le proposte giapponesi. Adettando il rapporto dei Diciannove che consacra la finzione di una Cina Stato forte e organizzato, la Lega ha dimostrato di documentare che i fatti prevalgono sulla forma. « Del resto — prosegue 11 memoriale nipponico — le raccomandazioni del Comitato dei Diciannove sono quasi tutte praticamente irrealizzabili, anzi talune, come quella di affidare il mantenimento dell'ordine in un territorio immenso come la Manciuria ad una gendarmeria locale, addirittura assurde ».