Le visite di controllo alle organizzazioni provinciali

Le visite di controllo alle organizzazioni provinciali Le visite di controllo alle organizzazioni provinciali S. E. Starace a Milano Milano, 27 mattino. La seconda mobilitazione celere milanese del Fasci giovanili, dopo quella dell'S.a zona avvenuta sabato scorso, era stata indetta per il pomeriggio di ieri in piazza del Duomo e si è svolta all'inaspettata quanto gradita presenza di S. E. Starace, il quale ancora una volta ha dato il primo esempio per quelle direttive diramate nei giorni scorsi e che comprendono controlli rapidi e insieme imprevisti delle varie forze fasciste provinciali. Come fu detto, il metodo inaugurato una settimana fa dal Segretario del Partito e che contempla visite senza preavvisi da parte di membri del Direttorio nonché djallo stesso Segretario, continuerà sino a diventare una funzione normale della vita del Partito, il quale per tal modo deve effettivamente considerarsi in una perenne mobilitazione morale. Il Partito concentra oggi in tutte le sue organizzazioni una tal somma di attività di interessi pubblici e presiede e disciplina un cosi vasto e complesso numero di compiti sociali per cui la sua azione va concepita come una funzione continuativa della vita nazionale. Niente di più naturale che nella prima linea di queste molteplici attività siano riguardate e controllate quelle che riflettono le forze giovanili, la migliore e più genuina espressione dell'avvenire fascista. Ecco perchè l'inaspettata presenza del Segretario del Partito a ima rassegna giovanile come è stata quella superba- l.mente ordinata che si è svolta ieri ajMilano acquista un significato di ecce-1zionalc valore. ILa manifestazione, preordinata dal ISegretario federale Brasa, aveva lo sco- po di addestrare i reparti giovanili a|quella uniformità di inquadramento che ;|è stabilita dallo statuto dell'organizza- !|zione. L'adunata aveva inoltre finalità I riguardanti la tenuta e la disciplina e, jIper suscitare uno spirito di emulazione, si era anche annunciato di addivenire iad una classifica con premi ai Fasci I giudicati migliori: uno di duemila lire, uno di mille lire e quattro di cinquecen to con diplomi. E gli intenti di rapidità !di concorso, di ordine e di disciplina ' sono stati superbamente raggiunti; sicché i dirigenti fascisti milanesi, che non prevedevano certo la visita del Segretario del Partito, furono più che orgogliosi che egli potesse ammirare di persona l'efficienza e la disciplina delle forze giovanili di Milano non istruite da ordini di una parata singolare, mai fieramente quanto normalmente anima-! te e da un senso squisito e profondo deldovere. Alle 15 la piazza del Duomo, inon-' data di un sole primaverile, già rigur-, vlno'tovaso "salrato'a^^azioneTlÌcenturia in colonna e con le squadre af-i fiancate per tre. Tutti i ventotto Fasci Idi Milano avevano gareggiato sia pel -, numero sia per la prestanza delle te- i , nute, come, soprattutto, per l'ordine as- j ! soluto del raduno e della marcia. Le co- : lonne, precedute dai gagliardetti, era-1 no penetrate nella piazza, percorrendo|.le vie principali, acclamate da una fol- Ila che si allineava sui marciapiedi e sa-■ ! lutava romanamente. Sullo spiazzo di ; fronte al portone della cattedrale si era-ino riunite le autorità con alla testa il jRnisn circondato dai membri I console Brasa, circondato dai membri j del Direttorio federale. Le centurie vevano già elevato, dopo gli squilli, primo sA noi!.?, allorché comparve S. E. Starace. Nella mattinata egli ave- j va assistito a San Candido, in Val Pu-isteria alle ultime gare di sci dei gio- jvani fascisti e dopo il mezzogiorno, a tutti tenendo celata la mèta del suo viaggio, era partito in aeroplano da Boi- zanoT scendendo sul campo di Cinisello, cinque minuti prima delle quindici. Co- Ime un viaggiatore qualsiasi lasciò solo,,' in automobile, l'aerodromo, sostò pochi. ; minuti in un albergo del centro e, sem-; pre solo, alle 15,15 compariva nella piazza, dove si iniziava l'imponente ed, entusiastica adunata. E neppure fu ri- conosciuto, tanto che, sebbene indos- sasse la divisa di comandante generalejIdei Fasci giovanili, dovette farsi largoj a o, di a a e a o l n a e e e o a - per raggiungere lo spiazzo superiore love si trovavano i gerarchi. Ma non appena comparve e non appena il console Brasa gli si mosse incontro, un alala vibrante esplose dai presenti e subito si propagò nella marea giovanile. S. E. Starace si compiacque subito col Segretario federale per il magnifico, grandioso schieramento e non volle che per la sua presenza fosse per nulla mutato il cerimoniale stabilito: aggiunse di avere appreso la notizia della « celere mobilitartene » dai giornali e di avere con giòia divihciio di presenziarvi. Per ciò radunata si svolse conformemente al programma. 11 Segretario del Partito, seguito dagli altri dirigenti e dalle altre autorità si portò alla piazzetta del Palazzo Reale e che fiancheggia il Duomo e per tri- buna scelse egli stesso un camion che Rcolà sostava. Dato l'ordine di rompere 1 le righe, gli ottomila giovani al grido \ altisonante di « A noi! » si accalcarono sulla piazza circondando l'eccezionale tribuna. Per primo parlò il console Brasa, poi l'on. Gorini, delegato regionale della sezione dei mutilati e infine il Segretario del Partito e, mentre i primi due oratori dissero del compito dei giovani nella nuova Italia fascista e illustrarono la portata morale di manifestazioni come quella cui partecipavano, S. E. Starace, tra acclamazioni caldis-: sime, espresse la sua ammirazione pel1 numero, l'entusiasmo e la disciplina delle centurie. Disse di essere lieto di avere compiuto questa « sorpresa » che .una volta ancora gli testimonia quale ajsia la coscienza fascista delle giovani -1 generazioni, per la vita e per la morte I votate agli ordini del Duce. E il grido l I infiammato di « Du-ce, Du-ce » per più - minuti rintronò nella vastissima piaza|za. Quindi il Segretario del Partito, ane ; cora seguito dallo stuolo delle autorità - ! e dai dirigenti politici ritornò sulla gra- à dinata del sagrata che prospetta il Duo-1, j mo maestoso e assistette al superbo sfi-. , lamento degli ottomila giovani ^e i che durò circa due ore e al quale pre- i e, à ! talia ». a ' e i e e c Z otJ,,.R(,P aiM fine della narata „ Ta't0,V Rrusa. espressioni di ab.K'-'S. £gTmni|rtPnT™vano ordinate alle pra-! ai H Segretario politico, in serata, ha)-! lasciato Milano. lrinnovò al-console Brasa espressionii di schtetto plauso e. ossequiato dalle au- torità, sul tramonto lascio la piazza, mentre le centurie, al canto degli inni fascisti, rientravano ordinate alle proprie sedi. Maroicaii visita i Fasci di Treviso Treviso, 27 mattino. Ieri mattina la Federazione dei Fa- visitata Ìsci di combattimento è stata visitata 1 senza preavviso dal vice-Segretario del P. N. F. prof. Arturo Marpicati, ginn- J to da Roma, ver;:o le 9,30. Il gerarca si è trattenuto in Federazione circa due ore e in quel frattempo, guidato dal se gretario federale Castìglìoni, ha visi tato minutamente tutti gli uffici fede ,. rali che erano in piena attività. ì Ba- sci giovanili di combattimento, i Fasci ■ femminili, il Gruppo universitario fa- ; scista, il Dopolavoro soffermandosi par- Ucolarmente ad osservare il funziona- jmento dell'ente Opere assistenziali nel I suo normale e ininterrotto lavoro. j suo normale . ... con il prefetto Caratti, poi ha volutoLj ispezionare le cucine popolari dell'As- isistenza fascista, dove si è recato ad j assistere alla distribuzione delle razioni, rendendosi conto personalmente della qualità e della bontà del rancio. n vice-Segretario del Partito ha poii proseguito per Oderzo e Motta di Li- ! venza dove ha visitato attentamente \ ,qUei due Fasci e le dipendenti organiz- ! . zazioul compiacendosi con i Segretari : ; federali e con i dirigenti locali per la perfetta efficienza e disciplina e ordine , riscontrati durante la visita. Ovunque u prof. Marpicati ha recato il saluto dei Segretario del Partito, suscitando : jla vivissima gratitudine del popolo e:jdei camerati. ' .11 dott. Pavolini a Genova Genova, 27 mattino. Il dott. Alessandro Pavolini, membro del Direttorio nazionale del Partito è giunto ieri a Genova a compiere una delle ispezioni ordinate dal Segretario del Partito. Alle ore 9,30 il dott. Pavolini è giunto alla Federazione provinciale fascista ricevuto dal Segretario federale dott. Giorgio Molfino e dai membri del direttorio federale. Il dott. Pavolini dopo aver visitato gli uffici tesseramento, l'archivio, l'amministrazione, la segreteria politica e le sedi del comando dei Fasci giovanili di combattimento, del GUF, dei Fasci femminili e del Dopolavoro, accompagnato dal Segretario federale dott. Molfino, ha visitato i re- Rettori dell'ente Opere assistenziali che 1 distribuiscono 2200 refezioni giornalie \ re oltre alle 32.000 persone assistite nella sola Genova, mediante buoni vi veri. Il dott. Pavolini ha espresso al Segretario federale dott. Molfino il suo vivo compiacimento per la perfetta efficienza riscontrata e la fervida attività delle varie organizzazioni. , -: l1 a i e e i e o ù à - -1«Jjf'iJon Marinelli si è recato poi -. ' ' economiche ove rae~iun^r«Tf?SSi>* iSsfeUto - t0 aa **• 11 nt 1 L'on. Marinelli a Siena Siena, 27 mattino. Senza alcun preavviso ieri mattina è giunto a Siena l'on. Marinelli, Segretario amministrativo del Partito, che si è recato subito alla sede della Federazione provinciale fascista. Essendo indisposto il Segretario federale, l'on. Marinelli, accompagnato da alcuni componenti il Direttorio federale e dalla fiduciaria dei Fasci femminili, ha visitato l'E.O.A., la sede del Guf e la nuova magnifica Casa dello Studente ove l'on. Brachi lo ha accompagnato nella visita ai varii lo- ha ispezionato il Fascio Giovanile di i combattimento, salutato dal comon- i Uante della 97-a **S}0™ del.la Milizia |i|C<>«? Valdelsa di Abbadia e Monte- ;-! pulciano; l'on. Mannelli faceva quindi,ritorno a Siena ove. nel salone della <Casa del Fascio gremitissimo c alla a)pregenaa delle principali autorità, ha ,; i pomeriggio il Gerarca ha visitatig- ^ « assistenziali di , i compiute dal Regime sotto la guida - illuminata del Duce. La riunione si ea chiusa con una entusiastica mamfe- a 1 chiusa con una entusiastica manne- l stazione all'indirizzo del Duce e del- Fascismo. i L'on. Clavenzani a Messina Messina, 17 mattino. Ieri mattina è qui giunto l'on. Cia venzani, commissario della Confedera- zione dei Sindacati fascisti dell' indù- stria. L'on. Clavenzani. dopo aver reso visita a S. E. il Prefetto, con questi, con il Segretario federale e con i dirigenti «lei Sindacati industriali, si è recato al- Ia sede «¥ Stacca." stessi, dove si Oro- .,- ,.u ... ... ,.. . Lpeloro» e i componenti la preslden- za dell'Unione industriale, nonché altre autorità, procedendo air inaugurazione della sede delle Casse mutue interpro- fessionali. Ha presenziato poi al palaz- ì*«S?S2j ^SruMSatt .drta^SI™!™ i"a,L doi„?^„X ! "t-azione alI Duce e al Fasctemo Han- \ no qui parlato il presidente dell'Unione ! industriale comm. Bosurgi, il vice-Se- : gretario federale ing. Scaglione, ed in- fine l'on. Clavenzani. Si sono quindi ini- ziati 1 lavorl del Convegno, che si sono ^'S1 „co? .TnTvS i ^m"0,'!* fio, ""^sitato i Comedi Sp"Stòra" : Milazzo Barcellona ovunque accolto :con grandi dimostrazioni di fede fasci- 'sta da masse numerose di operai.