Aspetti sociali e politici della radiodiffusione

Aspetti sociali e politici della radiodiffusione Aspetti sociali e politici della radiodiffusione alla Abbiamo chiesto Ve competenza Hi -S. K. Amedei Giannini — Ministro Plciilpotcliziiirio, membro del Consiglio delle Ricerche e della, Commissiono per la Cooperazione Intellettuale, autodi numerose dotte pubblicazioni particola-|nzsd'i illustrare per ì lettori de«l3'- :„:-. „.-„■»- «i ^ Bhiri.iVh«j1 sollevano elio le radiotrasmission ili campo internazionale e siamo lieti di pubblicare l'Interessante articolo che segue. La radiotelegrafia e la radiotelefonia, fin dal loro primo sfruttamento a scopi pratici, sono apparse per la loro stessa natura come servizi pubblici e si sono inquadrate nel sistema degli ordinamenti proprii delle comunicazioni, sia agli effetti interni che internazionali. Una disciplina internazionale della radiotelegrafia, in forma autonoma, fu avviata nella Conferenza internazionale di Berlino del 1903 e fu perseguita nelle successive conferenze di Berlino (1906), di Londra (1912), di Washington (1927), ma, successivamente, apparve necessario ravvicinare maggiormente le comunicazioni radiotelegrafiche a quelle elettriche e disciplinarle in un'unica convenzione. Tale tendenza è infatti prevalsa nella Conferenza di Madrid del 1932. Diversa apparve, al principio, la situazione della radio-diffusioni. Può infatti sembrare, prima facie, che lo sfruttamento di una stazione emittènte costituisca una sémplice speculazione commerciale e come tale vada trattata. Senonchè questa situazione muta rapidamente per le particolari condizioni nelle quali si devono esercitare le stazioni emittenti e per le speciali esigenze di carattere sociale e politico, alle quali devono rispondere le radiodiffusioni- Una stazione emittente non può essere gestita ih libertà. Non può lanciar onde che nei limiti della lunghezza fissata, internazionalmente, altrimenti turberebbe non solo le radiodiffusioni delle altre stazioni, ma ■anche le comunicazioni indispensabili per assicurare i servizi della navigazione marittima, della navigazione aerea, dei radiofari, dei traffici pubblici e privati. I servizi radioelettrici non possono infatti funzionare senra un predeterminato e disciplinato uso della lunghezza delle onde. Nè gli Stati possono restare indifferenti di fronte all'esercizio delle radiodiffusioni. Ragioni evidenti di difesa nazionale è di pubblica sicurezza impongono di controllare le informazioni diffuse e talora, per ragioni di Interesse nazionale, di esigere che determinate inf ormasioni siano diffuse. Queste esigenze, da sole, sarebbero sufficienti Per giustificare l'intervento delld Stato" «ella Scelta dell'esercente la stazione emittente, perchè dia le necessarie garanzie di capacità e di sicurezza perii regolare funzionamento dei servizi. Assicurate quéste esigenze fondamentali di sicurezza, affiorano le esigenze di carattere sociale, che hanno reso la radiodiffusione — come io ebbi a definirla nel Congresso internazionale di T. S. F. di Roma del 1928 — un servizio di interesse nazionale, con importanza che varia in ragione delle particolari condizioni dei singoli Stati. In Australia, ad esempio, la grandezza del territorio scarsamente popolato, con centri abitati, pochi e lontani, con abitazioni isolate e di' sperse nelle sterminate pianure, fa si che la radio rivoluzioni la vita e ne diventi rapidamente un elemento essenziale. Grazie ad essa l'isolamento cessa. Con le informazioni ad ore fisse si possono aver subito le notizie politiche, economiche, artistiche e commerciali, si ascoltano i discorsi pronunziati al Parlamento e nei meetings e le conferenze, si seguono i concerti e le opere date anche nei più lontani Paesi. La sensazione e la realtà dell'isolamento diminuisce. Se altrove i vantaggi sono minori, non sono certo meno importanti, special mente nei centri rurali. Ciò spiega la rapidissima diffusione della radio in tutti gli Stati del mondo, con un crescendo che diventa sempre più rapido, pervade tutte le classi sociali, fino al punto che abbiamo visto in qualche città dell'Olanda formarsi leghe di pacifici cittadini contro il furore della diffusione della radio, che rende l'abitato rumoroso e intollerabile a chi ama il silenzio e la quiete. Di fronte a questo largo sviluppo delle radiodiffusioni, lo Stato è costretto ad Intervenire nella scelta dei programmi per ragioni di decoro nazionale, di sicurezza e di educazione delle masse popolari. Per ragioni di sicurezza e di difesa nazionale si vieta la diffusione di determinate informazioni, si impone la diffusione di determinate notizie. dS ^tifiche dilal^" MomMionte diffuge da stazioni Btraniere. Si afrut. I Slrptanscta cioè sistematicamente l'esperienza fatta durante il conflitto mondiale, quando le stazioni degli Stati belligeranti servirono alla propaganda di guerra per diffondere informazioni disfattiste o tonificatrici delle energie nazionali, talora con vere e proprie polemiche fra le stazioni emittenti, specialmente per influenzare i Paesi neutrali. Talune stazioni divennero celebri per la diffusione di false notizie. Per ragioni di propaganda nazionale si impone la diffusione di determinate manifestazioni artistiche e culturali, che servono a dare la sensazione precisa della vita e della cui tura nazionale. Onde vediamo non solo curate le esecuzioni destinate alla radiodiffusione, ma create opere destinate specialmente ed unicamente alla radiodiffusione (radiodramma), predeterminate periodiche informazioni circa la produzione nazionale e le manifestazioni politiche, economiche, artistiche, culturali, che servono a dimostrare il ritmo e lo sviluppo della vita nazionale. Per ragioni di pubblica utilità si diffondono informazioni rapide e precise che sono rivolte a determinate classi sociali (agricoltori, industriali, commercianti, ecc.). Si arriva, da ultimo, anche ad una funzione strettamente educativa delle masse, intercalando nelle diffusioni quotidiane o dando periodicamente, senza termini fissi, consigli pratici, utili a determinate classi sociali, e delle esposizioni divulgative di problemi igienici, medici, agricoli, economici, eoe. Accanto a queste diffusioni di interesse generale vediamo infine, in alcuni Paesi, svilupparsi speciali servizi a scopo educativo, destinati, con opportune organizzazioni di emissione e di ricezione, alle scuole elementari, professionali, medie, Come il film sonoro serve ad impartire lezioni con esempi visivi, la radio serve ad impartire lezioni, ben preparate, predisposte da persone competenti e di grande efficacia didattica, specialmente per l'insegnamento delle lingue straniere, col vantaggio di una perfetta pronunzia. Questo profilo educativo delle radiodiffusioni è apparso alla Società delle Nazioni cosi importante che, con risoluzione del 24 settembre 1931, ha affidato alla Commissione internazionale di cooperazione intellettuale il compito di Intraprendere gli studi per arrivare a larghe in- tese Internazionali per migliorare, a mezzo della radio, l'insegnamento nelle scuole di ogni genere, sia dal punto di vista strettamente educati-to, che allo scopo di avvicinare i gio- vani alla Società delle Nazioni Oltre a tale compito la Società stessa ha anche considerata la possibilità — data la particolare situazione in cui la radiodiffusione si trova in tutti gli Stati di essere un'organizzazione di Stato o fortemente controllata dallo Stato — di esercitare Una azione preventiva per migliorare e facilitare i rapporti fra gli Stati, non solo eliminando le diffusioni che possano turbare i loro rapporti, ma esercitando un'azione positiva per sfruttare la radio allo scopo di ravvicinare i popoli, con diffusioni aUi a farli reciprocamente conoscere, ad avvicinarli nelle intese di pace, a legarsi e stimarsi reciprocamente. Parte del programma pomeridiano di tutte le stazioni emittenti è dominato da preoccupazioni internazionali e Pistessa distribuzione delle stazioni nazionali è fatta con la tendenza di dominare determinati settori esteri. In complesso le funzioni interne ed internazionali che le radiodiffusioni devono adempiere sono talmente complesse e importanti, e lo di- ventano ogni giorno più,.che esse costituiscono ormai in tutti ì Paesiun servizio di interesse nazionale, nel quale le esigenze di ordine sociale e politico diventano sempre più do-*minanti e preminenti. Questi problemi di organizzazione fmi riservo di esaminare in altra occasione, AMEDEO GIANNINI,

Persone citate: Amedeo Giannini, Giannini

Luoghi citati: Australia, Berlino, Londra, Madrid, Olanda, Roma, Washington