Gli ammanchi al Demanio di Piacenza

Gli ammanchi al Demanio di Piacenza Gli ammanchi al Demanio di Piacenza , a ]* Il ricorso dei condannati Roma, 14 notte. Sulla fine del mese di novemore 1930 il Procuratela capo dell'Ufficio boilo e dcpa ^ nom» Antonio"^veva^-ìlascJato riaCifnza quTalc^pr* C- ma deila scomparsa del padre dirigen-1se I dosi a Morcone, in provincia di Bene- qa ! vento, dove risiedevano la madre e due:t— frntf»lli 1 ne j fratelli. i o cIn base a queste risultanze, fu spor-1 ta denunzia alla locale Questura la ■ cquale provvido immediatamente a fa- j are arrestare a Morcone il giovane An-I ctomo De Stefano che fu tradotto nelle ! dcarceri di Piacenza. ; di e o .. e' o n o a;., i a.eminziato all'autorità giudiziaria inù jslerac con rappIicato an-trfficio do] Re_ h !n-istro di Morcone, RobertoTizzo l'i- - jsrettore dello stcFso Ufficio, Agostino a | ArJ"K°. e tals_ Giuseppa Pistacchio, cono ove era stato prima del suo tra- fsrerunenta a Piacenza. Precisava anzi I s5?.e.„I.e_r:Ievr\n«. sottrazioni in danno | rPiar™™ in^,H2&« del I?.'vlst.ro <« cannrnrrttn ri? io-non v CiL.ta !>l era idrSfódS 120.COO lire in denaro rAltro »«.m«-.-v«.iij , , ilÉònf ^tetófet i o a i i e , , l Dinanzi al Tribunale di Piacenza, il Leopoldo De Stefano confermava le ir-regolarità commesse, mentre gli altri si protestavano innocenti, ri Tribunale r.te.me però tutti gli imputati ugualmente responsabili d-.>! reati di peculato e falso e condannò Leopoldo De Stefano a 9 anni di reclusione e 4200 lire di multa; Rob&rto Izzo a 6 anni e 6 mesi e 2000 lire di multa; Antonio De Stefano a 3 anni e 3 mesi e 2000 lire di multa; Giuseppe Pistacchio a 3 ; mi e 6 mesi, tutti alla interdizione perpetua dai pubblici uffici; mandò assolto Agostino Arrigo porche il fatto a lui ascritto non costituisce reato. Su gravame degli immutati, la Corte d Appello di Bologna ridusse la pena loro inflitta, condannando Leopoldo De Stefano a 8 anni ed 1 mese di reclusione e 3200 lire di multa; l'Izzo a 3 anni c 3 mesi e 500 lire di multa; Pistacchio a 2 anni, di cui 1 condonato; De Stefano Antonio fu invece assolto. Avverso tale sentenza, il De Stefano, rizzo ed il Pistacchio ricorrevano per Cassazione. Il ricorso è stato trattato oggi dinanzi alla prima Sezione penale. Difendeva gli imputati l'avv. Oviglio. Al ricorso resisteva l'Avvocatura Erariale. La Corto, nei riguardi del De Ste cpsr.tdlfsdpEslc- | fano Leopoldo, ha dichiarato estinto il i, i reato di appropriazione indebita e, fatto il cumulo giuridico per i reati di pecu lato e falso, ha ridotto la pena a 5 anni, el J™fÌ giorni, applicando, il condo- «it^tótòSùSU8^-sm?p' • .11 J reato di ricettazio- al|ne, rigettando il ricorso sul resto e ap- e o plicando il condono. Ma infine rigettato S1 ricorso del Pistacchio, applicando an- che per lui il condono

Luoghi citati: Bologna, Morcone, Oviglio, Piacenza, Roma