Dilettanti-artisti

Dilettanti-artisti GRANDI VITTORIE DI PICCOLI FORMATI Dilettanti-artisti 1 miracoli giapponesi del « passo ridotto » ■■ Direttori d'eccezione Riduzioni da Poe e film storici •» Piccoli ■ Dagli americani ai autentici capolavori gppih. .| mentre nel ^j pellicola ! proiezione Cinque anni addietro I campo professionistico il film muto ce- h deva le armi a. quello sonoro c parlato\ — il passo ridotto segnava la sua prt-- ! - James S. Watson e Melville We- ber, di Rochester (U. S. A.). Il filmiet-i;'?, nonostante le sue^modeste ff°P°r/.\ ; ~'0>" jSJto critica americana fra le tre mi-j \gttort produzioni cinematografiche del-\"j ,1'annata. in linea assoluta, senza distili-ì zione di petsso normale o ridotto; ed èìdiventato un vero e proprio <s cUwsico »■ della cinematografia non professionisti-Ica, tanto che si può dire non vi sia sta-rcnic-nrfa ?ffi,to in questi anni Club di cinedilettanti- \cne non l'abbia scelto per la proieìio--|>ic inaugurale delle, proprie serate. Nea ! giunsero alcune copio anche in Italia:g ! ed effettivamente si potè constatareo\comc VilliCstrazione cinematografica dell !"oto racconto di Poe sia stata condotl ; . rf magistrale. Pur eccedendo - LH poco nell'impiego di trucchi di ri- lpresa e di stampa, con la conseguenza - 'ai una fotografia soverchiamente im - ìpressionistica :d irreale, gli nitori han a i no caputo rendere con - h^^TAT" h^^TAT | g4 m0rte .-he vi cilcg- nui_ ' jDopo un riuscitili ' sima saggio di film scientifico industriajle: ■ Gli occhi della ! scienza ». eseguito Ì^J^'^J^ j strumenti ottici, e c;le comprende nu ; inerosi « pezzi > di j bravura, riprese di raggi luminosi che attraverso prismi e lenti, microcinematografie, cìnemato grafie a colori di fe nomeni di scampo sizione della luce, i via dicendo, la me- _ i fekmil formidabili I coppia di cineasti di lettanti ha condotti a termine verso la fine del 1932 la sua seconda opera di carattere artistico. Girata nei due passi, 16 e 35 MM., e in due jiora, di un metraggio non molto superiore a quello della prima, ha per soggetto, ufo bliblica .storia di Lot: ram podi cnthe~'ricerche dell'Angelo, le ,jne di Lot ai concittadini di 8o-\cdoma che circondano la sua fata, la ■ cS^ocoPentraiformalìotie àelìamo- Igìie in una statua di sale, costituiscono ngli episodi salienti del nuovo film, che, dScorso'àl"sÌmb^eó~e^riWeaJe7ì'àsTo-:w appave meglio definita e concatena-'ffa e una tecnica più ortodossa assicura in molti quadri, con fotografia di straordinaria bellezza, semplice e piana, effetti ed espressione. A giudizio della critica, Watson o Wcbbe — abilissimi anche nell'impiego degli attori tutti dilettanti e nel dirigere scene d'insieme edi masse — non solo hanno dimostralo con quest'ultima opera di saperla lare da padroni nel fantastico mondo del cinema, ma hanno aperto anche, qualche nuova via al film d'arte inteso nel stn- ■ so più alto. E' da augurarsi che si trovi chi provveda a presentare nuche tra noi tale piccolo capolavoro, magari nel passo di treìitacinque min. e nell'edizione sonora, clic comprende pochissimo parlato e molti suoni, con un commento musicale appositamente còni- posto. Sogno di carnevale è il titolo di un graziosissimo film girato — pure nei due pausi di 16 e 35 mm. — a Vienna nel 1931 dal dilettante dott. Max Goldsckmidt col concorso di un famoso burattinaio austriaco, Richard Teschner, fc dei suoi fantocci. Una fantasia settecentesca in cui 'ina dama, tormentala da visioni diabolii-he, assalita da orridi mostri viene alfine liberata dalla spada di un prode cavaliere: cosa da nulla, in se, ma trattata- in modo e con risul tati superbi. I fantocci, d'impeccabile eleganza, guidati dall'abilissimo burat »'»» aJ.meJ~°dÌ "j! ma dirctta- mente, dal disotto della linea di visio ne, muovono su d;. uno speciale palco scenico, costruito .mi tipi delle scene dei teatri di posa, colla stessa naturalezza m Inter revole ambien tra 'a ••ea a una ini e libertà degli attori veri e proprii, av vicinandosi fino in primissimo piano all'apparecchio di presa e allontanati-dosene. a seconda delle esigenze dell'azione. Tutto questo, con l'eliminazione dell'ar co di proscenio, di quinte e di scenari dipinti, e con l'aggiùnta di alcuni ester- ripresi dal vero ed opportunamente cicalati, non solo vale ad evitare ogni impressione di teatro fotografato, macreaalsoggc^un^nr^c^ H -ogno; e una tecnica o r : contribuiscono a fare di Sogno di car-inevate la migliore produzione dilettali- jtistica finora apparsa, in Europa. IUn'altra affermazione artistica re- -\cetaì.isima, dei pt^orìmfoVfruJió (tu- •a ■ ch'essa, di puro dilettantismo, ma di tilt- ^- Igtvood dalla ll^r^^^^f^o neniatoi/raphers » per film a passo ri- , dotto, il secondo premio, fra oltre 300 -:«ese Tatsuichi Okamoto per'un breve -'fumetto Lullaby, la cui fotografia fu a giudicata, nell'ambiente, per ovvie rn-l nioni difficilissimo, della Mecca del Ci-i nema, In più bella che mai fosse appai- \ „sa suoli schermi; e nella stessa compe- i S({sfotte ni! altro breve film del medesi-' ino autore. Prima Estate, riportò lo ■ si e del concorso, quali Victor Milner. l'apee rotore di fiducia- di Luhitsclt. Lee Gar- speciale premio per il miglior saggio I ddi fotografia- di estymJllnfUo foto-ì ora fico raqquinto da quelli e da altri -lavori dì d'iettanti costimi una rivela-.?stane per gli eminenti tecnici profes- Icsionisti r7ir facevano parte della giuria B, mes fotografo di Marocco e di fanangai ^ f^;, f^Znfeme^eZ Sufà' e di rìpi ut a quanto si riferisce B' Heri di mostrare • loro opere deiW un simi¬ • loro opere deiWrieòpcmtorYdèt Rridotto: e la rvapezzi ■•■ di a valore. Anche il film .stoico ha tentato spesili gli •asso ridotto: e :titi ambiziosa e considerevole realizzazione del genere da • (giullare a tutt'og<li e- quella raggiunta, da un gruppo di ■ Indenti dell'Univa R—, c"r'n1931 girarono la vi ••cada di Cagliostro, ver uno sviluppo dì s2400 piedi di film di ie mm.: qualcosa g'•..me due ore e mez- ta di proiezione.' So no saqai che possono trasformare in un 'i:ifcn*iro artista il dilettante: e questa parola s'illumina al- loia di un'aureola di iiobiltu. S BRIGARE!! I Un'altra scena di « Lot »: le due figure di schiavi in primo piano vengono trasfigurate mediante una violentissima illuminazione su di imo sfondo cupo c pesante. Una sala cinematografica (iiappone.se, '•'Hnv.vimente- .si uroiettuno film a i nella !>-«0 r quale dnitn Una scena di * Lot : : l'apparizione de!!' angelo. Si osservi come la visione troppo realistica dell' attore siu stata stilizzata con una duplice impressione del volto e della spada.

Persone citate: Max Goldsckmidt, Melville We, Okamoto, Richard Teschner, Victor Milner, Watson

Luoghi citati: Europa, Italia, Marocco, Mecca Del Ci-i, Rochester, Vienna