Gli svedesi dominano nella gara a staffette

Gli svedesi dominano nella gara a staffetteLa seconda giornata del raduno sciatorio di Innshmk Gli svedesi dominano nella gara a staffette La squadra "azzurra,, è quinta tra le rappresentative di dieci nazioni ( Dal nostro inviato speciale ) Innsbruck, 7 notte. La seconda, giornata del concorso dotta F.I.S. è stata consacrata alla disputa dette prore staffette. E' questa la prima vòlta olte ti un- gara di questo tipo ai corre nella massima competizione mondiale. L'inclusione delia prova staffette noi programma agonistico delia F.I.S. data infatti soltanto dal Congresso di Parigi del maggio 193-, e perciò si comprende- come l'attesa fosse assai viva in tutti gli ambienti sciistici. Purtroppo, data la estrema- scarsità di neve, la prova- non ha avuto quello svolgimento normale che sarebbe stato desiderabile per questa prima esperienza: invece di svolgersi su quattro frazioni di tipo diverso — come è pròinsto dal regolamento internazionale — la corsa ha avuto luogo su dì una sola frazione di 10 chilometri, ripetuti per quattro volte. E' evidente che la preparatone di quattro fi-azioni distinte avrebbe richiesto un lavoro enorme* dato che si trattava di costruire la pista metro per metro, riunendo a palate... le macchie di neve sparse qua e là sui prati. Gli organizzatori negli imbarazzi In migliori condizioni di innevamento sarebbe, però bastato spostarsi di qualche centinaio di metri più in alto, con una delle due filovie che assicurano il collegamento fra il fondo valle c l'alta zona del Pascli f eri: ofel o della Nordkette, Ma in questo caso chi correbbe potuto garantire vMa affluenza di pubblico come quella sperata dagli organizzatori! Tutto considerato, gli organizzatori-hanno dunque preferito tenersi a basso: come per l'ultima parte detta discesa di ieri, si è corso così oggi su di un terreno prativo vero e proprio ed in condizioni quindi che contrastano vivacemente, sia da- un punto di vista tecnico che estetico, con quella che è tutta la concezione dello sci, ma in compenso la vendita dello i Offiziele Verieichnis il distintivo cioè che dà. diritto di entrata alla manifestazione, deve essere andata oggi a gonfie vele... Alla prova, hanno preso parte undici squadre nazionali di quattro corridori ciascuna, e cioè quelle dell'Italia, Svezia, Austria, Germania, Polonia, Bulgaria, Romania, Ungheria, Jugoslavia, Cecoslovacchia, quest'ultima rappresentata da due squadre, appartenenti l'urna al gruppo cecoslovacco propriamente detto, e l'altra al gruppo tedesco : è noto infatti che questi due gruppi etnici sono costituiti, in Cecoslovacchia, in due diverse Federazioni sciistiche. Gli mvedesi, nonostante l'incidente toccato ieri a Vlkstrom, si sono trovati in grado di allvneare un quartetto composto di elementi di eccezione con Bcdlu-nd. Utterstrom, Englmid, Bergstrom. Nessuna meravìglia quindi che la gara abbia costituito un trionfo per i loro colori, sia nelle singole frazioni sia conseguentemente come risultato finale. In modo particolare Utterstrom ha dato prova di una superiorità schiacciante su tutti, effettuando il ■miglior tempo parziale in 41'17" 2/10 contro 42'3" 8/10 del secondo miglior uomo della, sua squadra: Englund; quasi un minuto di distacco, ciò die è veramente straordinario su di un percorso di soli dieci chilometri. Sarebbe stato interessante vedere alle prese con gli \svedesi, su, percorsi parziali cosi fatti, sui quali è possibile svolgere la massima velocità, anche gli uomini di Finlandia, ma, disponendo questi soltanto di quattro rappresentanti a Innsbruk, di cui due specializzati netta prova Gran Fondo, i finlandesi hanno preferito dichiarare forfait. Lo stesso hanno fatto gli spaglinoli, i quali hanno così generosamente lasciato tutto l'onore... dell'ultimo posto ai romani ed al bulgari, che, come loro, fanno quest'anno la prima prova nelle competizioni della F.I.S. La prova degli italiani I nostri, die avevano avuto un eccellente inizio con De Znlian, sono stati alquanto ritardati nelle due frazioni intermedie, nelle quali luinno corso Elia Vuerich e Scilligo, e si sono trovati così al 5.o posto dopo gli austriaci ed i tedeschi; cosi, nonostante la buona ripresa di Menardi nelVultima frazione, la posizione doveva restare immutata fino alla fine. II distacco dal gruppo precedente è tuttavia assai ridotto, soprattutto se si tiene conto che si tratta di una prova di quaranta chilometri : in una visione riassuntiva generale della gara i nostri appaiono insomma nel gruppo degli immediati inseguitori dei nordici. La constatazione è più che lusinghiera se si considera che questa prova costituiva per noi una novità assoluta, a differenza degli ausiriaci, dei tedeschi c cechi, nei programmi delle cui Federazioni essa figura già da qualche anno. Del resto, a dire il vero, fino a ieri l'altro non si era ancora ben decii-i da parte nostra se prendere parte o no 'allagala a staffetta. D'altra parte non U\bisogna neppure dimenticare il fatto |'che sono stati inclusi nella squadra di \oggi alcuni clementi fra i più giovani,della nostra rappresntunza. quali Vite-\rici!, MendrSi e Scilligo [quest'ultimo iiiu modo particolare faceva oggi, aiquanto crediamo, il suo debutto in. \ campo internazionale) allo scopo itti- \•lissimo di saggiarli in vista- cucite della .maggiore competizione di giovedì. Dato il fatto che la gara odierna si]s disputata su di un percorso u.nìco]>per lutti i concorrenti, da parte di \molti si tentava oggi dì dare a que-\,sta gara, il valore di prova generale ini\ vista del «fondo» che si dispuleràl.giovedì. Benché Videa possa apparire\ìsuggestim, sarebbe tuttavia errato at-\\tribuire un valore assoluto ai risulta- iti di questa sera per stabilire fin. d'ora][una classifica nazionale in vista della]gara di fondo; basti pensare al J'atto'ette moltissimi fondisti di classe sono]rimasti lontani dalla prova odierna:]per esempio i finlandesi e gli svizzeri,\e, fra i nostri, Tavernaio. E d'altra]ìparte chi può fingere di ignorare U[I fatto che le possibilità, dei singoli cor-]! ridori sono totalmente diverse su di un percorso di tipo medio corno i diciotto'chilometri in confronto ad una corsaìidi velocità pura, come quella odicì-na?\IL'ultima parola, per la prova di fondo\no» è dunque, crediamo, ancora detta.{La nartenza i* 7,7 * ., \Alla partenza della gara staffette,}che si è avuta ali una pomeridiana, si sono trovati presenti al completo tutti i nostri corridori; non si trattava soltanto di portare incoraggiamento ai!compagni, nia anche, un po' più prosai-]camente, di... occupare il tempo, dato\che i discesisti sono stati consigliati,oggi, alla vigilia della discesa, di aste-] nersi da ogni nuovo pe,icoloso. allena-iiSf 7nl^S°'^fjh^^LA\canto loro, chiusi, a Iselbergschanze, non hanno nessun posto a deposizione i» queste immediate vicinanze. Nonostante l'aspetto semplicemente pieto\so detta pista sulla quale i corridori idotTawio lanciarsi — una lista di neve fradicia — il colpo d'occhio è abbastanza pittoresco. Le undici staffette sono disposte sulla stessa riga nel seguente ordine:] Italia, Germania, Jugoslavia, Polonia,] Cecoslovacchia [boemi), Austria, Bulgaria, Ungheria. Romania, Svezia, Cecoslovacchia (tedeschi). Grazie atta generosità di chi ha proceduto atta preparazione della pista, ogni concorrente dispone, almeno per i primi metri davanti a sè, di una propria lista nevosa: al di là di questa corsìa, la lista diventa però unica; ad ognuno sta di sapervici mettere per primo! De Zulian scalpita come un cavallo a cui si stringe il freno in bocca: non è soltanto impazienza e nervosismo, si tratta di evitare che, arrestando gli sci nella neve, si diminuisca il grado di scìabilità del Mister di cui, sotto la provvidenziale guida di Kiellberg, i nostri corridori hanno abbondantemente spalmato i loro legni. Le staffette indossano maglie dai colori diversi: i nostri vestono la tradizionale maglia azzurra, gli austriaci sono in rosso, i tedeschi in nero,\ ecc. Al via una lotta rabbiosa si delinea immediatamente tra le staffette d'Italia, Austria, Cecoslovacchia e Germania per la contesa della precedenza sulla pista. Intenzionale o no, qualche urto è inevitabile; purtroppo ne è vittima- De Zulian: nella caduta, che avviene all'inizio del pendio, il nostro corridore si ferisce alla bocca e al naso con conseguente abbondante emorragia. Inoltre danneggia uno sci. Hcdlund si è riservato in partenza per attendere il momento propizio per spiccare il balzo in testa. Il percorso, tutto ondulato ma privo di salti o discese particolarmente aspre, sembi-a fatto affliosta per gli uomini della sua razza. La vittoria svedese [Svezia è in testa con una cinquantina di secondi di vantaggio sul gruppo formato dai cecoslovacchi, dagli italiani, dai tedeschi e dagli austriaci. Parto ora per la Svezia, Utterstrom, vincitore dei diciotto chilometri alle Olimpiadi di Lake Placid, il quale compirà il miglior tempo con una differenza di quasi un minuto in confronto dì lÈedlund. Prova meravigliosa, se si considera lo stato, della pista. Vuerich è un po' in ritardo, con una differenza di due minuti rispetto a De ÌZuliati. Il terzo passaggio vede ancora Un testa la Svezia, impersonata da Englond; a quarto segue il ceco Barton, incalzato dalla staffetta austriaca, ìStaccata segue quella tedesca, che preTede di un centinaio di metri la ma\glia azzurra Scilligo. La giovane reIelitra formazzina accusa un forte doloro atta milza, dovuto all'andatura ec- j cessivamente veloce che aveva assunto Un partenza. Dopo il passaggio in ordine sparso dei. tedeschi di Boemia, dei polacchi, jugoslavi, ungheresi e rumeni e mentre si sta attendendo lai-rivo dell'ultima delle staffette n. 3, compare ih capo-alla pista la caratteristica figura allampanata di Bergstrom: no «astante le condizioni orribili della pista, ha saputo mantenere una buona andatura, degna in complesso della sua squadra. Cecoslovacchi, austriaci e tedeschi arrivauo in gruppo, e lottano fino sugli ultimi metri: il migliore uomo di q„csto gruppo, e 'primo assoluto dopo Uttei'strom e Englond, è l'ultima st affetta tedesca Lcupold, che ha coperto la sua frazione in 42'41", in unì tempo quindi di poco superiore a quel-' i0 degli svedesi Hcdlund e Bergstrom La sua prova è stupefacente, se. si considcra che essa si è svolta proprio nell'ultima frazione, quando ormai in moifi punti della pista affiorava il terreno Menardi fa pure un ottimo tempo {eoli rape r ; ■nostra q!■ isarebbe il terzo assoluto detta sua f sione), ma è ormai troppo tardi i [mutare la posizione della squadra, Al ritorno a Innsbruck, che si effettna atta fine del pomeriggio, si apprenche che il percorso della gara di domalli cho dovrebbe comportare, come é noto, un dislivello di mille metri, si svolgerà, a causa detta, scarsità dì ne*6' vetta del Pfrimer (1610 me- trl) fino al villaggio di Mutterer a quo- ^ 819. Samnno in nam 82 sci<lt<£j e 37 sciatrici: por gli italiani Lacedelli, Dimai, Demenego, Gilardncci e Renato Valle, nonché le sciatrici Zardini, Wie- si e crivelli e Schott. mta Vimpossimita ai svolgere aUenamcnti ^ ^ •. ^ so]w ane)Wtti)M(Ba pista di Kitzbuhei. un celltimio di cUiometri da Innsbnu.1{ Nel cw.so de aUe,tamenti la AaPPresentanza elvetica ha dovuto la m^tare uno spìacevoJe inciaente: Vo u ,^ K *1 è caduto nel corso del primo salto, slogandosi un piede e sarà quindi tenuto forzatamente lontano dalla- com-petizione. Anche i nostri saltatori domani si porteranno, sotto la guida di Kielberg, a Kitzbuhei. GUIDO T0NELLA. La classifica 1. Svezia (Hedlund in 42'49" 4/10; Utterstrom, in 41*17" 2/10; Englond in 42'3"8/10; Bergstrom, in 42'50"); tempo totale ore 2.49'4". — 2. Cecoslovacchia (Simonek, in 43'29" 8/10; Novak, in 44'41"4/10; Barton, in 43'5" 6/10; Musll, in 46'17" 6/10), tempo totale ore 2.57'34" 4/10. — 3. Austria (Baumgarten, in 43'21"; Strein in 43'58" 2/10; Niederkoffer, in 44'52" 4/10; Gadner, in 45'29"), tempo totale ore 2.57'ol" e 4/10. — 4. Germania (Motz, in 43'27"; Bogner, in 45'1"; Bonn in 46'50" 2/10; Leupold in 42'41" 8/10), tempo totale ore 2.58'. — 5. Italia (De Zulian, in 43'48"8/10; Vuerich Elia, in 45'48"; Scilligo, in 46'45"8/10; Menardi, in 45'5" 6/10), tempo totale ore 3.1'28" e 2/10. — 6. Cecoslovacchia, in ore 3.8'24"4/10; 7. Polonia, in 3.14'17" e 8/10; 8. Jugoslavia, in 3.19'43" 6/10; 9. Ungheria, in 3.27" e 8/10; 10. Rumante, in 3,36'56" 4/10; 11. Bulgaria, in 3.44'17" 6/10.