Le onoranze funebri al generale Petitti di Roreto La tumulazione nel sepolcreto di famiglia

Le onoranze funebri al generale Petitti di Roreto La tumulazione nel sepolcreto di famiglia Le onoranze funebri al generale Petitti di Roreto La tumulazione nel sepolcreto di famiglia Cherasco, 30 notte. La popolazione intera di Roreto hareso questa mattina l'ultimo tributo rv-tfaitn allo «in,, altj, fe^Sfr 1 t . g d armata Pe«jtti di Roreto. Roreto propriamente detta non è più che una minuscola fra- zione del Comune di Cherasco ed hale sue rare case disseminate attorno ad un piccolo nucleo centrale, lungo lastrada che attraversa le Langhe, «a si può dire che tutte le popolazioni diquesto ubertoso contado, fra Cherasco, Bra ed Alba erano abituate a vedere, nel generale Carlo Petitti, un secondo i^adre, sicché, alle prime luci del mattino, è stato un accorrere, dai paesi circonvicini, di donne in velo nero e di uomini che venivano ad unire il loroumile dolore al dolore della illustre ca-» _— —. , , . -,. ,-,. aiata. H Podestà di Cherasco, avv. Fatlnetti, ha pubblicato un manifesto, per esprimere il cordoglio della città. , Autorità e rappresentanze In omaggio al desiderio dell'Estinto, l funerali si sono svolti nella forma più austera possibile. Ciò non ha affatto impedito che da Torino e da Cuneo dalla città d'adozione e dal capoluogo <Iella natia provincia — accorresse- ro autorità e privati cittadini a porgere stremo saluto alla salma dei;valoroso condottiero. Ma la mesta ce-,rimonia nulla ha perduto per questo :delia sua commovente semplicità: non musiche, non bandiere, nè truppe schie- rate lungo 11 nercorso a presentare le .t™i. ™fiv=n™«X» ii Hc'o™i,t0 rma!r S^,^, ? dexerente omag- gio di tutti coloro — grandi e picco.ii—■ che ebbero la ventura di conoscere, • d'apprezzare il Saldato, uniti in un j unico sentimento. Non la solita pompa, dietro al feretro, ma il cuore del po polo: generali in uniforme ordinaria senza spalline, senza decorazioni, sen za sciarpa, a contatto di gomito con ilcontadini dal mantello ruvido. XI .Go- verno era rappresentato dal Ministro: w ,i mini» della Guerra, S. E. Cazzerà, il quale., prima di lasciare la Capitale, ha rice-|goslavo, per presentare, a nome dei ri-'spettivi governi, le condoglianze per il Ivuto la visita assai significativa degli! Addetti militari inglese, francese e Ju- lutto che ha colpito l'Esercito italiano, iTMft Ai <.»n«r> piit/wnnhiH ili Torino a ^L» S^SÌT^WnS «i V™o\da Cuneo ed anche da Savona, si sono date convegno nel piccolo villaggio per la mesta cerimonia. Abbiamo notato|fra le autorità presenti oltre al gene-1 rale Gazzera, le rappresentanze della, Camera e del Senato, S. E. il Prefetto j di Cuneo, Adalberto Mariano, il Co-1 mandante designato d'Armata S. E. ; Ferrari, il Comandante del Corpo dljArmata di Torino S. E. Spiller, che rappresentava anche i generali Morrone e Baistrocchi, S. E. Pezzani, il Comandante della Divisione territoriale gen. Grosso, il gen. Alberti, Coman dante la Divisione ci Torino, il Segre- tario Federale di Torino comm. Andrea Gastaldi, che rappresentava S. E. Starace, il Segretario Federale di Cu (neo console Bonino, l'ammiraglio duca Monacc di Longano, za della Marina, rio dei Sindacati generali Sircana di brigata -Gamerra, Comandante 'a'^Scuola d'applicazione e l'Accademia di Torino, il gen. Casavecchla dei Reali Carabinieri;' 11 sen. Pittacco, In rappresentanza della città di Trieste, l'on. Mirafiori, in rappresentanza di Cuneo, e l'on. Viale. Dirigeva il servizio d'ordine il capitano Gaggiati dei Reali Carabinieri. ill CO'tCO e la benedizione alla sauna I!La salma che aveva lasciato 11 palazzo di piazza Vittorio Veneto a Torino alle 6.30, in un furgone automobile, sul quale era stata caricata da quattro soldati di artiglieria, alla presenza dei soli famigliari e di qualche ìntimo, al suo arrivo a Roreto è statadeposta nella villa del generale, dove erano ad attenderla il col. Grandi comandante della Scuola allievi ufficiali e del presidio di Bra; il magg. Mazza, del 7.o Pesante, ed il comandante del presidio di Cherasco. La salma, tolta dal furgone da otto carabinieri in grande uniforme, è portata nel salotto, trasformato in camera ardente. Alle dieci in punto, caricata la salma sul carro funebre, il corteo si avvia Seguono il feretro i parenti, le alte cariche, gli intimi e l'ufficiale addetto, capitano marchese Giovanni Spinola, che porta le decorazioni dell'Estinto. Dietro, in massa confusa, sono generali, colonnelli, aiutanti di campo ed ufficiali d'ordinanza, pie donne in preghiera e contadini con i ceri in mano. Lungo la strada provinciale, gli abitanti delle case coloniche si assiepano commossi. Gli occhi di tutti si fissano su un gruppo di signore in nero, con le medaglie sul petto: sono le madri e le vedove dei Caduti di Cherasco, Bra ed Alba. Tra le corone, quella veramente ma gnlfica di S. M. iì Re, di palme verdi, di violette, di rose e di orchidee, segueil corteo; le altre, compresa quella del" ., ' . . , ,f - „~ j. Duca di Pistoia e quella della città diTrieste, sono state portate senz'altrosi cimitero. Tl rnrtpn giunto Pila chips? narroc-C corteo, giunto alia ctuesa parroc chiale del Bricco, sosta per l'ufficio fu-nebre- Accanto al feretro, al centro daltempio, recentemente restaurato a curadetta famiglia Petitti, sono la contessaci Roreto, vedova dell'Estinto, la figlia_ ._ . „„,, ,__ r-i„„-™contessa Lovaria, i figli mg. Giuseppee Carlo, il genero conte Lovaria, i fra-tetti, 1 parenti Incisa, Rasini ed altri.Dietro al feretro si dispongono le auto-rita. Notiamo ancora, fra gli intcrve-miti, il Podestà, gli avvocati Battù eMaccari per l'Associazione del Fante; il grand'uff. Domenico Lanza, che por- ta il saluto dell'Ammiraglio Duca Thaon di Revel; lo scultore Edoardo Rubino, autore del monumento al Carabiniere; il dott. Moro, direttore del Sanatorio Generale Petitti di Roreto di Sancarano di Trieste, nonché larghe rappresentanze di ufficiali ed allievi dell'Accademia Militare. Le esequie sono celebrate dal parroco del Bricco, don Ernesto Colassi, assistito dal clero di Cherasco. Impartita ia benedizione alla salma, il corteo si/orma nuovamente e si avvia al cimitero di Roreto, ove ha luogo la tumulazione nel sepolcreto di famigliaAnche quest'ultima parte della cerimonia si svolge, in ossequio al desiderio dell'Estinto, con l'austera semplicità che è ne! costume fascista. Il Ministro della Guerra si china a baciare il feretro ed il conscie Benino fu l'appello dello Scomparso. Si ode, fra le madri del Caduti, un pianto sommesso. Il rito è compiuto.