Mezz'ora con Lert

Mezz'ora con Lert TEATRIE CONCERTI Da una serata all' altra Mezz'ora con Lert Q^*> 1^ tentante una lun- ga pausa, che gli interrompe quel suoi Iduro cadenzare di téutone; sollecita la|èparola più calzante strofinando fra uè I sdita 11 suo Inseparabile Virginia, loigsguardo gli si fa d'un tratto come as-ltquello, detto tutto, caro slniore. 'g Aggrotta le sopracciglia, sbuffa alìdsoffltto una boccata di fumo, guarda tlrato (iinanzi a se quasi avesse a che !s _ Quan,i0 ho da mettere in scena Muna nuova °Per«' mi le^° e mi rileggo it1o spartUo; e poi, per qualche tempo, ! scerco di non pensarcl più. Re quella muLIc„ ho sentito, se quella musica mi par- la, penserà lei a... come si dice... sugge rìTe' Dico giusto? Aho. suggerire. Deve ì'^orare di dentro,Dico giusto? Poi, unjrpsma che mi i t*esti' degU atteggiamenti: quella sce-!^\tm ^ bal"a dinanzi secondo '1 raBÌOn sdella vita, non del palcoscenico: mi d " r^'A ,'-i„„ j.,,,, .. spiego, sinlore: Ce logica della \ata, e. ■■ ■ ■ matico magari secondario, pare riassumere, per me, non per lo spettatore, il vero clima » del dramma. Cerco il tono psicologico, uno dei punti ir. cui musica e azione coincidano; incomincio a vedere dei colori, dei cBSruc'è logien della tradizione, della con- suetudine teatrale. E' dalla prima che dai deve partire; la seconda non permet¬ ^ ^ d, f quak.osa di bello, di *uovo_ D1 ^ ^ la 8econda, ej dice: si fa così perche ni ò sempre fatto cosi. Nnn n,i parp motivo sufficiente, Scuote il gran ciuffo di capelli, sconicnt0i disapprovando. — Niente dev'essere aulla scena che non sia nella partitura; e ogni elemen- ctpl^o della partitura deve risultare sulla scena. Quando feci Orfeo alla Scala. ■ con Toscaninl, avevo paurr. maledetta, :iùn avrei mai lasciato teatro: alle liti- • aie prove d'insieme "chiedo al maestro! se potevo assistere anch'io. Ebbi gran-I de soddisfazione. Toscanini disse : Rimanga e dica quel che vuole. Io eseguisco ciò che è scritto: lei anche: ci tro-j veremo sempre d'accordo Il Virgìnia batte per aria due battute, le gambe s'accavallano con gran calcio. . I — Fedeltà al testo: ma senza oc-i chiali per cavalli, ateo, benissimo, pa-lraocchi. Il regista deve saper interpre-; tare autore, anche là dove autore si con-, U--ud,,_ Aun'traddiee. Capita talvolta che la dida- «SSLTS? E6I ZZ%J&£!Z2S*£\^altrettanto. Errore dello librettista, «li*j Nmcnticauza dello auto.-e: chi può sa-| Pere; B'soe1"1 ""ora tornare a quello o^^ è « nucleo fondamentale del dram-; ma, prestare orecchio bene attento alla musica. Tra parola e musica, ha semPre ragione la musica, quando ò musi^Z^SL^:^ della reggia crollata, uomini e donne fguardano col massimo terrore al ba-!hgllore del fuoco », eccetera. Non può es-; tsere. C'è in orchestra il tema della re- \ g delusione d'amore, questi uomini già|o sentono come salvazione, aurora: nuo-jiva eterna speranza. Perciò, non com-;Csc Butta in fuori il petto, s'imprigionaai baffi nel cavo d'una mano, di nuovoìe si fa cupo, quasi si rattrista: !sQuando il rsgista ha una sua vi- i rsione scenica, non deve recarsi sul pai-™ , ' , . .... : ccoseenlco, credendo che ciò potrà essere Jeseguito al millimetro. Gli resta da af- l f ron tare la seconda grande incognita : p■11 temperamento degli attori. Bisogna is| capirlo; u poi seguirlo per farsi segui- tparse atterrite, Ut0'^ meno, clie sl abbla .da fare con una Branganla un; ave quell gnora e ,stra, si volti a destra, quella continua va a dire che a lei avevano voltarsi a sinistra. Quello non è tempo-; 13 jlcontinua- insegnato ramento: quella era come muro muri non rispondono. Ha un lungo sospiro. ,.„„, u„nhn A. Arte vuol anche dire intelligenzai e disciplina. Non stancarsi mai di prò-; vare. Non illudersi che uno spettacolo jslapronto nOltanto perchè.si-è alla.prò- I1 Vita dura, quella del teatro, sacrifica- • ta : dev'essere sacrificio. In questi gior- ; va generale o alla terza recita. Si può ì sempre scoprire qualcosa che non va. ni- » capo-macchinista .lei Regio tu perduto la moglie: e rimasto al suo po ,sto. Episodio che nessuno alla pri- Per la via Lert cammina come un : corazziere. Ma al ricordare quella vi- [cenila infossa il mento nel bavero del- ila pelliccia, le ampie spalle si curva- mi òrto molto temDO sarà tra- no. e quando molto tempo sarà tra ] scorso, su di un lontano pa.coscenlco. : d'America o di Germania, certo anco- ra sì rlc°rderà di quel capo-macchini-sta del Regio, anche se avrà dlmentl-cato quel nome. -H dramma di prosa offre al «gi- ^ sta maggior arbitrio: una pausa ^Intero. In quello musicale, invece, tuttoè nella musica: perciò il regista — - sembrerebbe contraddizione — ha mag- gior libertà: ha la vera libertà di sen-tire il dramma, come dev'essere, senza già: ogni momento della messinscenadev'essere perciò al massimo riassun-tivo. chiarificatore. Qualcosa potrà di- spjacerc ai vecchi wagneriani; ma oj- Marconi fa della mitologia, che la via tore che fa un volo più lungo e più ri schioso dà ì'una all'altra «edizione», dall'una raltra .stagione,; ciò che nei te a tutti noi un nuovo mito, Da anni qu?st' uomo persegue, suipalcoscenici d'ogni paese, un suo de-sìderio di bellezza, labile e caduca dal-al-teatri tlieatcr di Vienna, dove incominciò di¬ ^ affermazione; e al rievocare quei suoi Prinli lratativl bramente pio- dama jt, ,n «onn ancora ciottenne, Brealavia, Friburgo, Lipsia, Basilea. Francoforte: venfanni. Poi la Scala e il MetropoMtxm. E' stato anche regista di p.-osa; ricorda, a Breslavia, un'edizione de Gii spettri, la sua pri- ciovane. La neve scendc sfarfallando, turbina dinanzi agli steccati dove n'infradicianocartelloni policromi. Li guarda un po' torvo. Sì. di piacerebbe lavorare anche per il cinematografo; e fermandosi l'improvviso, a gambe un po aperte: — Arte bellissima: ma, per ora, con dietro troppi affari. m. g.

Persone citate: Marconi, Quan, Scala, Toscanini

Luoghi citati: America, Basilea, Francoforte, Germania, Vienna, Virginia