Stati Uniti e Inghilterra prendono posizione sul problema dei debiti e sulle questioni economiche

Stati Uniti e Inghilterra prendono posizione sul problema dei debiti e sulle questioni economiche Stati Uniti e Inghilterra prendono posizione sul problema dei debiti e sulle questioni economiche La preoccupazione dominante di Washington: la stabilizzazione delle monete -= Nessuna concessione senza equivalente == La risposta di Londra all'invito americano ? .—— ~ N*w-»YnPk' -j- "ot~' I"l'fedSi. assicura che il Presidente Roo sevelt, impressionato dall'ingente afflusso di merci straniere sul mercato americano, provenienti da paesi a valuta deprezzata, e convinto che esso sia una delle cause della disoccupazione e del ristagno degli affari degli Stati. Uniti, intenda porvi sollecitamente rimedio con provvedimenti radicali. Se gli Stati Uniti non riusciranno ad ottenere la stabilizzazione delle monete che hanno abbandonato il tallone aureo, l'unica soluzione sarà quella di aumentare ulteriormente le tariffe doganali. Per il commercio estero Sì asserisce anche che il Presidente ritenga che uno dei maggiori contributi che le Nazioni europee possono dare per raggiungere l'auspicata riduzione dei débiti di guerra, sia quello di assicurare Washington della loro intenzione di stabilizzare le loro monete nazionali, allo scopo di migliorare le condizioni economiche mondiali. E' del pari reso noto che Hoover non si nasconde che nuovi provvedimenti protezionvttici da parte degli Stati Uniti, provocherebbero decisioni analoghe da parte delle Nazioni europee per colpire le merci provenienti dagli Stati Uniti; per cui, in ultima analisi, è da preferire l'adoprarsi in favore dello stabilizzarsi delle monete. Il governo dì Washington è convinto che il maggior afflusso di merci estere provenienti da paesi che hanno abbandonato la parità aurea, verificatosi negli ultimi 4 o Irtlrccsztrsqfr15 mesi, abbia annullato gli sforzi dell'economia americana per superare la depressione economica; di qui il desiderio dì convocare sollecitamente le Conferenze economiche mondiali per esaminare la possibilità di stabilizzazione delle varie monete oggi deprezzate, possibilmente prima della conclusione di ac\ cordi definitivi in materia di debiti idi guerra. Si annuncia infine che Hoover e j Roosevelt si sono trovati d'accordo : nel pensare che le Nazioni debitrici {dovranno assicurare la stabilizsa zìone delle rispettive monete, in cambio della eventuale riduzione dei I ioro debiti di guerra. i P. „„,i,j,7,v;ìa j„+„ „ • 7 , .La daf °m al Ven' isiero ìl Hoover sugli argomenti ac \cennatì sopra, è um risposta indi- retta al discorso pronunciato ieri a bcpgebvmpadtlritsdscceAdbotcfccnrcscid!m«sLeeds dal Cancelliere dello. Scac-\ chiere britannico, Neville Cham- sberlain. in cui è minacciato un più|sgrave deprezzamento della ..er^a!^i/iulc -euicsumcwo uciut siti lina „ie la ém Bretagna non «Kuna soMisfacente riduzione del mio pdebito verso gli Stati Uniti. sIl dkcnrso di Chflmherlain ^di discorso (Il Wiamberlain ,eIl discorso di Chamberlain è considerato negli ambienti politici come esprimente il punto di vista reale del governo britannico nei riguardi dei'sdebiti e al tempo stesso come vn av-\ , 1 pagamento dei debiti che poca cosa ! «7 di là dei limiti fissati dagli accorirti di Losanna. 1 / giornali di New York, Filadelfia, enpt verttmento solenne al pubblico ame- firicano ih non attendersi in fatto demegctceVvgnBoston e Baltimora, commentano il discorso constatando che l'Inghilterra assume un atteggiamento rigido, c che essa non intende in cambio di \gjlrnaiirepubii^ democratici. ^pm ***** ^«f^P* - «temano non consentirà a che «anUareo alterati gli accordi sui debiti; \je conferenze indette da Roosevelt, ,eco,(rf'0 Rainey> nón famnna aWro'.-1 -. stabilire $ metodi per effettuare i 1 [pagamenti. I ' Tuttavia risulta, da ^forworsiotiì1 t. . _ .. 'rAlla Camera dei Rappresentanti tJ||W "Minte negli ambienti ufficiali, che]ql'America è ansiosa di impedire uni dfallimento delle trattative sui debiti,! Be che probabilmente prima del m«i_-iado marzo' VAm.m.iniÀ.rnyim,P. Jnnr..\àcIrò marzo' l'Amministrazione suggerirò, — in vìa puramente informativa — dei piani di soluzione. La Conferenza economica mondiale è di importanza vitale per l'America, e il Presidente Roosevelt dovrà compiere molti sacrifici per evitare che anche questa si risolva in un insuccesso che danneggerebbe la posizione dell'Amministrazione democratica. Appunto per questo si faranno serti tentativi per impedire l'insuccesso delle Conferenze sui debiti in quanto tale insuccesso condurrebbe fatalmente al fallimento della Conferenza economica. A. R. Discussioni laboriose Londra, 25 notte. Il discorso di Chambei lain sui debiti e sulle riparazioni, una delle più chiare e convincenti esposizioni del problema di questa contabilita di guerra che oltre a turbare la vita ecOTomica mondiale minaccia di turbare anche ì buoni rapporti fra le varie Nazioni, è ampiamente commentato ed entusiasticamente approvato in Inghilterra, e non meno ampiamente riprodotto dai giornali di oltre Oceano. Anche a New York e a Washington sembra si sia compreso che i delegati inglesi non vogliono affatto recarsi in America a capo basso e in atto di chiedere favori o pietà. I termini del problema dei debiti sono stati definiti con tutta la precisione desiderabile da Neville Chamberlain ; si può dire, anzi, con una crudezza completa. Il Cancelliere ha avvertito che le sue parole non intendevano essere minacciose per coloro che in America si ostinano a non comprendere i fatti precisi e incontrovertibili avanzati dal Cancelliere. Ai membri del Congresso che si! ostineranno ad esigere il pagamento dei debiti il discorso di Leeds farà ; certo l'effetto di una severa lezione fi economia e di senso comune. La capiranno? ne trarranno tutte le conseguenze? Le prossime settimane risponderanno. Comunque l'America è avvertita che l'Inghilterra, e con essa tutte le Nazioni debitrici, sono giunte all'estremo limite della idpvdcsllgbdaashdnqsvadvimtatspWalIsscaD^tàdFnrm^^ idX rteerva a?rea nazionale— co ! !me ou^uTeffe-unt^?STl5 dicembre «orso — nonl out ?n alcun calo estuserfHnPt,"n P .\ sere ripetuto. Una nuova moratoria ? Una insistenza americana ad es-; |sere Pa»ati mederebbe automatica- !^-6.^.™?.0.:^.61 J&£..,__^.ci „„—1„ «,—,-„:„-„: ,i,_. r>lir,w.l.««i-i- _. KIKfd^iS per istruire l'opinione pubblica delisuo paese e anche quella d'America. ^'impressione de. tata a Washington ,e a New York da! discorso di Leeds |'sevelt \ e vivissima. I giornali lo riproduco-, no per intero nella lor9 prima pa-;pna, e una copia del discorso è sta- ta inviata immediatamente a Roo-I. Il Presidente uesignato si e pero finora recisamente rtfiutato di com-:ementarlo, cosi come non si desideraiesprimere commenti negli ambienti I governativi americani. Si ha però! colà la S2nsazione che le prossime j trattative non andranno così liscio !come si era previsto e giornali serije bene informali come "ad esempio VHerald Tribune di New York pre- vedono una nuova crisi nel mese di giugno, e propugnano la concedo-ne di una moratoria onde evitare : maTzo'VV'ÌHgiugno venturo.1, . '.acmi debito* che abbiano adempmi 1™ _2L Paeament0 ael 10 aicemDie I Negli ambienti ì1 Presidente eletto tanto più in quanto Roosevelt ha an-1'reva. oo-e-i .mettilo che (meste trat-l||r"f*^^i^^o^iie ^(;^;Washington che Stimson è stato au- torizzato da Roosevelt a compiere:tutti i passi necessari perchè siano iinvitati a inviare rappresentanti a lWashington tutti i governi delle Na- '.in contatto col msi asserisce che e]quest'ultimo prevede l'estensione ni dell'invito anche alla Francia, al ,! Belgio, alla Polonia, all'Ungheria, -ialla e 411 Austria, non volen¬ .\ào *&h flno a g?u sena prova m contrario, ammettere una deliberata à e n e ù l i a e o i o e I o e ; a o o n i! à ; e a e e i, a intenzione di inadempienza da parte di queste Nazioni. Egli preferisce per ora considerare il non avvenuto versamento della semi-annualità del debito quale un involontario ritardo con la speranza che i governi di queste Potenze si porranno in linea con le altre Nazioni come l'Inghilterra e l'Italia, che hanno effettuato i pagamenti alla data pattuita. E' indubitabile, intanto, che concessioni ai debitori non saranno fatte senza analoghe concessioni da parte loro all'America. A questo riguardo è sintomatico il fatto che Roosevelt ha avuto ieri e oggi lunghi scambi di vedute con Bernardo Barough, il notissimo finanziere newyorkese, il quale sostiene che non debbano essere concesse riduzioni senza equivalenti e vantaggiose concessioni agli Stati Uniti. Egli reputa che' i debiti sono, all'ora presente, la più valida carta nel giuoco del « poker » internazionale. La risposta all'invito A tarda ora si annunzia ufficialmente che l'Ambasciatore d'Inghilterra a Washington ha consegnato a Stimson una Nota del governo britannico nella quale è detto che quest'ultimo : « sarà felice di inviare un rappresentante o dei rappresentanti a Washington il più presto possibile a partire dal 4 marzo per discutere la questione del debito americano. Il governo si compiace di questo scambio di vedute con il signor Roosevelt sugli altri problemi economici mondiali ai quali i due governi sono interessati. Decisioni su questioni che sono all'ordine del giorno della Conferenza economica mondiale e alle quali sono interessati naturalmente altri Stati, non possono essere raggiunte prima che abbiano avuto luogo le discussioni alla Conferenza fra i varii Stati in essa rappresentati ».' R. P. sgBsgddchvtctspmtt! cj p■ ■ ! La Mostra delia Rivoluzione 'S dCrescente folla di visitatori '«> ..... ,. . ...» . ddalPItalia e dall'Estero 'mRoma, 25 notte. Questa mattina hanno visitato la I o della Rivoluzione Fascista i di..d ! agenti provinciali del Dopolavoro, le P™ti a Roma per il congresso na- vtuate che si svolge in questi giorni. A ! u .riceverli era il Segretario del P.N.F. e'cPresidente dell'Opera S. E. Starace Inzmstcesmqpsrpsrml«tdldtntPgtfmpninsieme con l'on. Dino Alfieri. I dirigenti, ai quali si erano uniti s-; tutti i capi sezione della Direzione a- generale dell'Opera, hanno visitato atci untamente e minutamente, guidati . S^ eliaci in religioso uff. Beretta, ogni ala della Mostra soffermane commosso silenzio a. nei sacrario dei Martiri. n Sabato m-ossimo cmquecento dipens |denti delI- j-jtta MJem giu-ge^. cbtipqfBs-, d Milano ^ la Mo3tr sa. a-;ranno con(Jotti aitare le opere del. a- , nuova Roma Fascista. M£e visi c o-I^ prea--unziano fra le quali quelle . dei dipendenti delle Casse di Rispar- o , d u -rovinCje lombarde che I m-:^^ ^^xrSaSiifa1 ai0_^,_ V11 Tahhr.an ti I Kof? 1 " let>Dra'°ò! Altre Pte — oltre quelle da Tonno e j ~ ,son° 'n via dl organizzazione preso !so, >a Federarne milanese degli agririj^lt™. 1,lBt"tt*° fafclsta * 9u^%àl o Flrf2ej.Ia ^5!?info'S" e- *cist\dl Taranto e 1 Opera Balilla di di Taranto che si ripromette di condurrei o-£^^"^o ^SteriSerWe e : ^,a"v a „. prf30 V ^eg™»"0 «aerale rndpsqttgf.131 !« "i ^>»>™ Rivoluzione e sta- è me n-1ta.visitata da 250 fascisti di Losanna t-lumtamente a numerosi cittadini sviz-! ^;Zeri del cantone di Vaud, simpatiz-. Ita'.ia fascista. La numerosa : a accompagnata dal comm. : della Segreteria dei Fasci al- ; u- ' ~- . f. ^. r f. gre: I fascisti di Losanna e gii ospiti :o i svizzeri del Cantone di Vaud si sono • a lanche recati all'Altare della Patria per a- deporre una corona di alloro sulla tom-|'ba del Milite Ignoto. Dopo l'atto di omaggio presso l'Altare della Patria | .gli ospiti si sono recati all'Ara dei Ca- ol muti Fascisti ed hanno deposto un'al- he tra corona di alloro. ]