Il Segretario Federale di Aosta

Il Segretario Federale di Aosta Il Segretario Federale di Aosta >Ha Befana In alta montagna Aosta, 23 mattino, Per portarsi neUe piccole borgate della Valpelline, al fine di assistere alla Befana Fascista, il Segretario federale di Aosta ha percorso circa 32 chilometri di montagna. Le popolazioni di Bionaz, Oyace, Ollomont, Valpelline, hanno dimostrato di corrispondere a questa significativa attenzione con manifestazioni di profonda gratitudine. Il Segretario Federalo, che era accompagnato nelle sue visite dal comandante della XII Legione e dall'Ispettore di zona locale, ha distribuito numerosi doni al bambini di tutto questo estremo lembo di frontiera. Con opportuna direttiva la nostra Federazione ha voluto che la Befana, oltre che donare provvidi regali al bambini del popolo, recare nello stesso tempo un autentico aiuto alle loro famiglie. Tutti i pacchi contenevano cose utilissime: maglie, calze di lana, scarpe e vestiti e complete divise di Balilla e di Piccole Italiane. Inoltre a tutti è stato distribuito un ritratto del Duce. Borgosesia, 23 mattino. Con qualche giorno di ritardo, causato dal lavoro di raccolta degli oggetti, la Befana fascista è tornata anche quenica 29~ i piccoli valsesianl Ieri, nei Comuni di Civiasco, Cravagliana, Mollia, Scopa, Campcrtogno, Quarona, Rima San Giuseppe, Scopel!o, Rassa e Riva Valdobbia, alla presenza delle autorità e della popolazione, è stata effettuata una larga distribuzione di pacchi di indumenti di lana, calzature, giocattoli e dolci. A Borgosesia ed a Varallo, la benefica manifestazione 3i effettuerà dome- Piacenza, 23 mattino. Ieri, a cura dell'Ente Opere Assistenziali della Federazione fascista, si è svolta nello storico salone del Palazzo gotico e alla Casa del Martiri fascisti, ia festa della Befana fascista. Erano presenti S. E. il Prefetto dott. Selvi, il Segretario federale Dante Blonda con il Direttorio federale al completo, il podestà comm. De Francesco, il generale cav. Rosano, della Divisione militare, il generale cav. Campini, comandante l'8.o Gruppo Milizia Volontaria Sicu- rezza Nazionale, la delegata dei Fasci femminili ed altre autorità locali. Nellsalone del Palazzo gotico dalle giova- mi fasciste vennero serviti di cioccolato j con quattromila panini duemila bimbi!poveri appartenenti alla città e frazio-j ni. Nel salone della Casa Martiri fasci-1 sti vennero poi distribuiti duemila pac- -' chi contenenti scarpe, indumenti di la-jna con dolci. Ai bimbi beneficati è sta-[to pure donato un ritratto del Duce\ con dedica. ! La leggenda de! fiore ripresa a Novara; Novara, 23 mattino. HÌL'niTCncìo la traniziunalu eolcunilù, di,San Gaudenzio, Vescovo di Novara e no- ; trono della citta, ò stata ripresa ieri mat,- ttila la gentile lefa-gemla, del «oro. elio ri.'aalo al secolo XIII. Il Riorno 22 di gennaio , il Bcatisaimo Ambrogio, pontefice della .chicsa milanese, era accorso dalla tua seda ;L Vercelli, per portare la pace fra il pò-; ".oU' s. .'; i)ilfV;aPU0, uer Novara U^;1/^ M,t Vi..n«i«ii*i« .un MJ„ „ „„■!». «Jva!Ma Gaudenzio ora povero e nulla aveva, "?^ 8U? c,M\peV lZ aewa ^oglicn» ai Presule lombardo. Mandò allora il suo■■ servo nell'orticello per raccogliere qualche ; frutto, pur essendo l'orto tutto intirizzito, j di tutto quel ben di Ilio per preparare'la mene» ai due beati. . ;Perciò nacque la gentile leggenda del flore di bau Gaudenzio, che ogni anno, viene simbolicamente riprosa nel modo fissato dallo Statuto del tempo. L'usanza troncata dall'amministrazione socialista fino al 1924, era stata ripristinata dal Fascismo. E icrmattinn, In forma solenne, un im ponente corteo cui hanno preso parte tutti i.|e che ha poi pontificato; -Per <"tta la giornata e etato rontinuo il P^si-Iiiare di fedeli allo scinolo dove si : trovo 1 urna del &ant0 i'^™"* * n.|0 yjuimo Al innirlanfa rl'siitn U«G VIHIIIIB 111 MI inGlueniB DdUlU, i^l riiorna da una lesta (ia balio Brescia, 23 mattino a un incidente di strada rimasto fi- nora inesplicabile. Il ventiseienne Lui' gi Garuffo dopo aver passato la nottata a una veglia danzante nel teatro di Quinzano era ripartito alla volta della città nelle prime ore del mattino, recando con sè sulla piccola spyder la maestra Riccardi Nina, insegnante a Ponte San Marco, mentre sul seg- giolino del portapacchi aveva preso posto uno dei suonatori rimasto fino- ra sconosciuto. Quando l'automobile è] giunto a 14 chilometri da Brescia, senza nessuna causa apparente, dato che la strada era deserta, sbandava e dopo aver spezzato un paracarri, precipitava nel fossato laterale della via rovesciandosi. L'acqua del fosso era alta soltanto mezzo metro ma i idue che si trovavano sotto la capote itel,?^ non potevano liberarsi e soltanto dieci minuti dopo un'automobile provenien- te da Quinzano, giunta sul posto e vi-1 sta la macchina rovesciata, provvede-1 Va a liberare I duo disgraziati; ormai essi erano morti per asfissia. Il suona- tor, non aveva invece riportato che, „evl f R Avvertiti i carabinieri e il ™»» "„,,,,ftT^twI „«n.t«f»™ !*« me^lc0;, quest ultimo constatava che | tanto il Garuffo che la Riccardi nonj avevano riportato alcuna ferita ma che la morte era dovuta semplicemen-i te alla asfissia. Dopo il sopraluogo del! Procuratore del Re le due" salme sono] state trasportate alla camera mortua-1 ria del cimitero di Dello. L'arresto di un temibile pregiudicato . ■ , ,. , : ?, che organizzo lo svaligiamento d una villa spogliatori della villa della famiglia milanese Capelletti. L'arrestato, notis simo pregiudicato, G. B. Ferletti, è sta to sorpreso in quel di Premosello, men t cercava dl vendere alcuni oggett Intra, 23 mattino. Dopo laboriose ricerche è stato as sicurato alla giustizia un altro degli ìsnnp-liatnri rtAll* villo HpIIr famlo-Ua oggetti facenti parte del bottino fatto dai ladri nella villa stessa. Fermato e tradotto in caserma, il Ferletti ha affermato che gli oggetti trovatigli addosso erano stati da lui rinvenuti in un cascinale abbandonato sopra ^tra; ma i carabinieri hanno po- t„f„ .^u,,,' .„ „„„ f^ tuto staWlire la sua diretta partecipa Z10ne al furto di Intra, come pure han no stabilito che il Ferletti si era porta- to a Premosello per recare in dono alla 3** am!»te, colà residente, parte della refurtiva a lul toccata. Con l'arresto ;de, Fer]etti| che gI ritiene essere l'or- , t fl , ^ t tutti i componon-! ? , , , , , ,,f r... •1' ,a banda che svaligio la villa Ca- PelIettl sono stati assicurati alla giù- s«»i».

Persone citate: Borgosesia, Campini, Dante Blonda, Duce, Riccardi, Riccardi Nina, Rosano, Scopel, Selvi