Il Segretario Federale con i Giovani Fascisti

Il Segretario Federale con i Giovani Fascisti Il Segretario Federale con i Giovani Fascisti in Valle di Susa e nel Pinerolese Giovani Fascisti di Torino, della Val-le di Susa, della Val Pollice, hanno partecipato ieri alle riuscitissime gare scilBtiohe preordinate dal Comando Federale dei Fasci giovanili di Combattimento.' Queste gare, come quelle che le precedettero e le altre che verranno; non hanno carattere e scopi esclusivamente sportivi; la loro finalità essenziale consiste nelT affiatare sempre più e meglio le giovanissime reclute della Rivoluzione, nell'accendcre nei lo«no animi un intelligente e bene inteso spirito di emulazione, nel temprarli olnecessari ardimenti e soprattutto a di-sprezzare i pericoli, a superare gli osta-coli: formare, in una parola, la gene-razione dell'Italia nuova, gli Italiani di Mussolini. Sanno tutti con quanta fervida cura Andrea Gastaldi, che, com'è noto, è an- Che 11 Comandante Federale del Fasci giovanili della provincia, segua l'atti-vttà molteplice e feconda delle migliaia e migliaia di ragazzi che saranno in un prossimo domani i militi del Par-1tito. I giovani, alla lor volta, compen- sano il gerarca nel modo più felice: con prove continue di devozione alla Idea, di disciplina, di bella operosità. Alto spirito agonistico Anche ieri, sulle pendici dei monti della Val Susa, su quelle della Val Pelllce, biancheggianti di neve sulla quale un sole primaverile frangeva freccie di luce, abbiamo visti ed ammirati i Giovani Fascisti, vibranti di entusiasmo, belli di maschia virile bellezza, audaci m forti, cimentarsi con alto spirito agonistico nelle gare nè facili nè di breve durata; ansioso, si, ciascuno, di conseguire una vittoria, di consegnare alla passeggera cronaca di un modesto ma ben meritato successo il proprio nome, ma anche desiderosi, tutti, di fare onore al Fascio Giovanile, alla città o al paese che rappresentavano, solleciti di provare al Gerarca che ai suoi incitamenti e comandamenti essi sanno rispondere con slancio virtuoso. Chi leggerà, accanto ai nomi dei « classificati » per le future gare nazionali di sci fra Giovani Fascisti di tutta Italia, i nomi dei rispettivi Fasci Giovanili di appartenenza, si renderà subl- to conto che la partecipazione è stata imponente e che, dunque lo sport delle nevi è coltivato con nobiltà e con passione unanimi dai nostri ragazzi cresciuti dal Fascismo alla scuola del combatti- mento e del dovere. Si può, infatti, si- ! curamente affermare che queste belle adunate e gare "di Giovani Fascisti cementano la schietta fraternità spirituale fra quanti vi partecipano, uniti e fatti uguali dalla camicia nera che indossano con gioiosa fierezza e dalla Fede che onorano con disciplina di soldati, non dM diverso ceto e dalle varie condizioni famigliari divisi. L'elogio delle masse dei gregari è anche l'elo- gio dei capi. Essi sanno che il miglior modo di comandare è l'esempio; perciò non ai risparmiano fatiche e disagi, ed assolvono ai loro compiti modesti e tuttavia pregiasi con assoluto impegno, con palese senso di responsabilità. Non * esagerato dire che essi — e talora sono giovanissimi, questi bravi capicenturia: p'co più che ventenni — sanno di dover essere gli educatori e insieme i compagni; gli amici dei « loro > ragazzi. Episodi eloquenti n frutto del buon esemnio appare ' meglio negli episodi di cui anche que sta rapida cronaca potrebbe essere ricca. A Sauze d'Oulx, per citare un fatto fra i molti, un Giovane Fascista, durante la discesa, perde uno sci. I camerati che attendono al traguardo gli gridano di fermarsi, di ritirarsi. Ma quello non se ne da per inteso; e. continua, con un solo sci, la corsa che è, in quel tratto, specialmente difficile. Cade una, due volte; si rialza e ripren- L'inaugurazione della bandiera degli studenti lettoni Alla presenza di un nutrito e festoso gruppo di studenti e studentesse si è svolta ieri mattina, nel srdone del Circolo Goliardico di via Principe Amedeo, l'inaugurazione della bandiera degli studenti lettoni che frequentano le scuole superiori della nostra città. Notevole è II numero dei giovani lettoni che compiono in Italia gli studi universitari. La Lettonia possiede un'Università, ma molti studenti amano completare e perfezionare la loro cultura .all'estero. :pSGSIn Italia scendono volentieri gli stu- identi superiori dtUa Lettonia: a Napoli,| Aove sono più numerosl,_se ne contano ol-[imtre una trentina; a Torino sono una quindicina; e altre decine sono sparpagliate nelle varie nostre Università. H gruppo degli studenti lettoni di To rino — che, a simiglianza degli altri AdmontaTalla quale toono^lsenzlatoiìi conte Metello Rossi di Montele sole della Lettonia, che ha bandiera, il segretario polìtico conte Pallotta, il direttorio e lo te Brulni, fiduciaro per gli studenti esteri. H conte Rossi di Montelera ria pronunciato un breve e appropriato discorso, dichiarandosi lieto e orgoglioso che anche gli studenti lettoni di Torino abbiano la loro bandiera, simbolo del loro'lontano paese, e ciò come console, co-1 me cittadino italiano e come fascista. E-; gli ha rammentato l'ospitalità di Tori- ' no e dell'Italia, e ha rievocato la ;.:o-|fezla del Duce recentemente fatta a To-rlno — che, cioè, fra dieci anni l'Euro- ' pa sarà fascista o fascistizzata — per augura.-si che 1 giovani lettoni attinga- no da noi la luce e l'insegnamento dell Fasciamo per irradiarli nei, loro pae- se; ed ha chiuso con un fervido saluto all'amicizia delle due Nazioni. jHa risposto leggendo un commosso- discorso in forbito italiano, lo studente lettone Boris Kaplan, il uuale ha af-!fermato la riconoscenza e "l'orgoglio di! tutti i suoi compagni verso l'Italia che: cosi gentilmente li ospita. Reduce daicun recente viaggio a Roma, egli parla icon vibrante entusiasmo della Città E-i cterna, che i lettoni imparano a conosce- Imre e ad amare sui banchi della scuola,Ie che bì eleva poderosa nei secoli e sul-!sle genti, nella sua antica gloria inope- mriale e nella sua attuale gloria mus-isouniana. Esso ha quindi ricordato Garibaldi, l'eroe popolarissimo anche In Lettonia, e ne ha. tratto occasione per avvicinare i due Paesi nella loro uguale sorte , ! pressore. Da ultimo 11 Kaplan ha in-|negglato all'Italia, al Re e al Duoe. I - cb.'uro l'op-i de a correre, pericolosamente, e giunge ìfinalmente alla mèta fra le acclama zioni ded presenti, ed e felice •— la fé-; licita, splende nei suoi occhi chiari —1 quando Andrea Gastaldi gii stringe la j mano e lo elogia. I TJn altro episodio ò forse più signifi- j cante. A Pragelato, sulla strada co-|perta da uno strato di neve e sporca, un Giovane Fascista ci '-•,,. coneelata ' „7*tf I de per accompagnarci al campo delle gare. Quel ragazzo è un impiegato diciottenne; ieri mattina, all'alba, è partito da Torino, in autocorriera sooper ta, ma non già per prender parte alle gare, sibbene per assistervi come spettatore. « E perchè non concorri? », gli chiede qualcuno. «Perchè non so sciare; ma volevo vedere i miei camerati ». Semplice, non è vero ? Sacrificare il ri- poso domenicale, fare un viaggio di qualche ora allo scoperto, e rimanere poi lunghe ore sul campo, al freddo, per « vedere i camerati», tutto ciò è qualcosa di più che un atto gentile, è il sintomo di una educazione morale degno di essere citato come esempio, Pragelato è stata la seconda tappa della nostra gita, che ha avuta la prima a Sauze d'Oulx e, tra l'una e l'altra, una brevissima sosta al Sestrières dove S. A. R. il Duca d'Aosta ha premiato i dopolavoristi vincitori in altre competizioni sportive. Organizzazione e risultati Abbiamo già detto che Andrea Gastaldi ha voluto assistere alle fasi finai delle gare e premiare i migliori. Aggiungiamo che il Gerarca ha esteso l'eogio, meritatamente, ai comandanti di Fascio Giovanile ed ai capi centuria, ordinatori delle manifestazioni. Essi sono i camerati Campagna, Garino, Perottino, Molei, Croce, dottor Martina, capi manipoli Gasino e Galli, Bongiovannini, Abbas, Silvestri, Beltramo, Vinassa, Arm,rimo e Ayres. A Sauze d'Oulx l'organizzazione era stata egregiamente curata dal camerata Silvestri, coadiuvato dal podestà dottor Toesca o dai tecnici dottor Rofflno, Barbier, maestro Gross e Gagliardi. Le gare di Pragelato erano state organizzate con il fervore in lui consueto, da un appassionato della montagna, 11 capomanipolo cav. Alessandro Berutti, membro del Direttorio federale, il quae ha avuto nel podestà e nel segretario politico, e nei comandanti di Fascio Giovanile, capi centuria e aiutanti: Bernardini, dottor Turina, geom. Bo- na. Bariletto, Bartaloth, Bertinat, Momberti, Ferraris, Bagni e Bastino, collaboratori volenterosi ed eccellenti. Dirigenti e giovani fascisti, tutti hanno saputo corrispondere — tanto a Sauze quanto a Pragelato — e in modo che si potrebbe definire perfetto, al'opera animatrice del Comando Fedeale — rappresentato alle gare non soamente da Andrea Gastaldi ma anche dalle altre gerarchle: il eonte ing. seniore Alessandro Orsi, il cav. Baraslno, l centurione Facchini e il camerata Rosso — e si può considerare la giornata di ieri come un passo decisivo ulla strada delle più felici realizzazioni. Quando Andrea Gastaldi — con il quale erano pure i membri dei Diretori! prof. Bargellini e dottor Couvert, gli ispettori federali aw. Milita e cav. Campagna e il direttore della Segreteria federale dottor Molari — s'è accino a lasciare Pragelato per far ritorno a T?Iin° — dt>P° 11 porto » del comandanti — i Giovani Facisti gli si sono affollati d'attorno per ributargli'una affettuosa e trascinante dimostrazione di devota gratitudine. H Segretario Federale ha risposto inneggiando al Duce e la folla giovanile ha atto eco con moltiplicato entusiasmo a quel grido osannante che trovava coi profonda e intima rispondenza nel vivo del suo schiettissimo animo. C. A. A. 2ImrmMcsrrnism(RAVzrWdAAntnAacgsdtatmgntdTdtstscgnodnabCtilflimjlaLe onoranze funebri ; cal!a madre di S. E. BÌagiLdK (inImi mattina si sono svolti i funerali della signora Erminia Biagi madre di S. E. Biagi, Sottosegretario di Stato lle Corporazioni. Moltissima folla, già assai prima dell'ora fissata si era adunata in corso Lecce, innanzi alabitazione dell'Estinta, per partecipaa alla mesta cerimonia, l-o automa, ra le quali S. E. il Prefètto, in rapresentanza pun; di S. E. Asaumo, ottosegretario di Stato alle Corporaioni, il Segretario lederaln Andrea astaldi, In rappresentanza di S. E. il egretario del Partito, on. Starace l vice-Segretario federale ing. conte Alessandro Orsi, il Podestà dott Paoo Thaon di Revel, il geli. Spiller, comandante 11 Corpo nIglemlemadsAsmSs,„ d'-*'™11^ 11 sen. | lbum, comandatile la. Divisione, S. E. .risi, (presidente deiiA.c.i., si recava- ^n ifr^, Salma e a rinnova- iJw.!?e3"taH1„??^,?nt!, ,\l T?rino: « ! dFederazione del" Commercio," VdotT | vCinnetti per i Sindacati fascisti del- (ules'Industria e il cav. Pasella per i Sindacati del Commercio. Erano aneli e presenti, giunti appositamente da Roma, l'on. Pala, presidente della Conederazione della Gente di Mare, l'inp. Macecchlni dell'Ente Nazionale della Coopcrazione, il pror. Bon'atti in rappresèntatiza dell'on. Clavenzani e dela Confederazione dei Sindacati delIncl"strla- Poi numerosa massa di popolo, ove spiccavano numerosi galiardetti di associazioni. Seguiva il oitco una lunga fila di carrozze rpanti le numerosissime corone, una cinquantina circa, inviate da personalita, da Enti, fra le quali erano pue quelle de La Stampa, del Corriere della Fera e del Resto del Crlino. Il ostro friornnle era rappresentato pernnnlmente dal direttore dott. Alfredo sj^noretti. U corteo, per via Giacomo Medii raggiungeva la chiesa parrocchiale , n S della Provvidenza, dove si elebravano le esequie. Dopo la monia religiosa le autorità rinnov o a S. E. Biagi ed al famigliari i ensi di condoglianza e quindi la Sulma, seguita dagli intimi, proseguiva er 11 Cimitero. PoRdsMddtdslrtN«i Fasci Giovanili di Combattimento Tutti I Giovani PaBcistl leparto Celeri Motociclisti d lll di Combattimento di Torin nati per le ore 21, di martedì mcnfava- l Palu- !dtdvsj vo» (via Ciurliano," 34) por importanti ed urenti comunicazioni. a: '^F