Juventus - Bologna 2-2

Juventus - Bologna 2-2 Una delusione per gli amatori del bel giuoco flto momento di confusione della compagine concittadina: una punizione contro 11 Bari, tirata da Levratto, è Intercettata da Antonelli che 5 costretto a salvare in angolo: Levratto manda fuori. Al 23.0 minuto 11 Bari è nuovamente in corner: Levratto tira nuovamente e manda un preciso pallone dinanzi alla rete barese: Valente cerca di intercettarlo, ma Serantoni, che è giunto di corsa, raccoglie e saetta in rete implacabilmente. L'Ambrosiana ha cosi raggiunto il terzo punto e sembra ormai difficile che la squadra concittadina possa risalire lo svantaggio. Il giuoco degli ospiti non accenna a diminuire di in1 censita: al 25.o minuto una punizione contro l'Ambrosiana è battuta da Glugliani ma finisce a iato. Una nuova punizione al 30.o minuto, battuta da Gay, va pure fuori; un successivo tiro di Paradiso passa alto. Al 38.o minuto il Bari, vivamente incitato dal pubblico, serra le sue file sotto la porta dell'Ambrosiana: un tiro di Valente trova Bodini pronto che scarta un terzino milanese e saetta di sorpresa in goal. E' il secondo goal del Bari. L'Ani- brosiana, che teme il pareggio, sferra un violento attacco, ma 1 baresi sostengono bravamente l'urto. Ormai il gioco volge alla fine: dopo una punizione contro il Bari ed una contro l'Ambrosiana, il gioco si ferma, per gli ultimi minuti, sotto la porta milanese ed 11 fischio dell'arbitro trova ancora 11 Bari proteso in un disperato attacco. 11 « Palermo » è rimasto a Casale Casale, 16 mattino. La partita che doveva svolgersi ieri sul campo « Natale Palli » fra Palermo e Casale è stata rinviata dopo che l'arbitro, sig. Scarpi del Dolo, ha constatato l'impraticabilità del terreno di gioco dovuta all'abbondante nevicata che da tre giorni imperversa sulla città. I giocatori palermitani e l'arbitro sono rimasti a Casale in attesa che il Direttorio Divisioni accolga l'esposto delle due Società affinchè la gara abbia luogo nel pomeriggio di oggi lunedi. Mentre telefoniamo continua tuttavia a nevicare, nè pare che il campo possa facilmente essere sgomberato dalla spessa e candida coltre che lo ricopre. I funerali della madre di Caligari* Casale, 16 mattino. Sono seguiti ieri mattina 1 funebri della slg.ra Teresa Muzio Caligaris, madre di Umberto Caligaris, ai quali hanno partecipato, oltre ad una massa imponente di concittadini, le autorità locali e una rappresentanza della Juventus di Torino, composta dai signori barone Mazzonis, avv. Levi, avv. Monateri, e dal giocatori Cesarlni e Vecchìna. La società bianco-nera aveva inviato Inoltre il proprio gagliardetto e una corona di fiori. Anche 11 Casale era rappresentato dai proprii dirigenti e dal gagliardetto nero stellato. Numerose attestazioni di cordoglio sono giunte alla famiglia Caligaris dal mondo sportivo nazionale e particolarmente notata fu una corona di fiori inviata dal Bologna F. C. La partecipazione della cittadinanza al lutto di Umberto Caligaris è stata infine commovente, data la larga simpatia e l'affetto toccante che gli sportivi del Monferrato mantengono per ti bravo calciatore casalese. Juventus - Bologna 2-2 Brutta partita in brutta giornata, lina volta (incora la regola che vuol che le gare dispulate fra avversari troppo accaniti e circondate da troppo nervo, sismo non. possano produrre bel giuoco, ha avuto la sua confermai. 7.ii questa occasione, però, a fl"asfar le cose, prima ancora che i ginoallori e l ambiente, furono le avversità climateriche. La neve aveva sferrato la sua prima offensiva della stali ione contro gli spettacoli del calcio. Ne erano caduti una ventina di centimetri nella notte e nella mattinata: alle quattordici poco prima deliora d'inizio dell'Incontro, il ciclo continuava ancora a riversarne. V'era di die bloccare il campo di giuoco c renarne impossibile l'esecuzione dell'incontro, dato clic da noi l'abitudine di giuocare sulla neve compressa in modo da formare ima superficie perfetlame ala regolare, ancora non è invalsa. Le assenze « bianco-nere » La Juventus preferì di andare diritto per la propria strada e di tentar di mettere il campo in condizioni di praticabilità, facendo sgomberar la. neve, anche nel ristretto spazio di tempo lasciato dalla improvvisa precipitazione. Si trattava. dl un gesto sportivo, in tondo-, chi: ì bianco-neri non avevano, in realtà, nulla da guadagnare a forzar le cose, perchè proprio nella giornata l'incontro avesse luogo. Essa si trovava, infatti, priva dei. servizi di tutta una piccola serie di uomini: non poteva disporre nè di Cesarmi, ne di. Vecchìna, non voleva servirsi di Sernagiotto ed all'ultima ora era venuto a mancare per grave lutto familiare anche Caligaris. lllpulHo il campo dal bi'tnco manto che lo ricopriva, l'arbitra lo dichiarò senz'altro praticabile. Ed il terreno a rigor di termini era praticabile, ma difficilissimo: fondo reso duro dal gelo con una leggera patina di. fango alla superficie. Tenersi in piedi su di esso era un problema. Per tre quarti del tempo e per mela degli uomini in campo, il problema non doveva trovar soluzione. Sulla superficie viscida, il pallone gelato risultò incontrollabile e la fece da padrone. Sulla cattiva qualità del giuoco, le condizioni del campo ebbero, quindi, una influenza diretta ed immediala. Il resto la fecero le due squadre. Il primo tempo ancora si resse ; privo di. bellezze tecniche, ma nulla pia. I.a Juventus mostrò coesione alvinizìo ed il linlogna sviluppò qualche buon contrattacco verso la fine. Afa te ripresa segnò il crollo di tutto. Fu il caos completa. Ordine, sistema, ponderazione, calma, tutto andò a catafascio ed, il giuoco divenne un grand'arruffio nella melma gelata. Per quasi tutto il secondo tempo le due squadre giuocarono ognuna con nove uomini validi ed un ferito che si trascinava. Vi fu un periodo in cui la Juventus ebbe In. prima linea ridotta a tre uomini, sulla sinistra, con sul. la destra nessuno, ed il Bologna privato al completo della linea dei terzini. — Monzcgllo era stato- espulso e Gasperi, ferito, faceva da comparsa qua e là per il campo — si squinternò tutto pur di reggere fino al termine. Di giunco, nel senso tecnico «cid Parola, non se ne vide mai. Qualche movimento a due, qualche tentativo di. trovar contatto, c poi subito la confusione <>d il lavoro individuale. Un nuc\eo d'uomini scagliato contro un altro fu per gran parie della sua durata quest'incontro, che portò le due unità ad. un livello inferiore di porce¬ . . .. IT. jjr chlo non al migliore che esse V»sl!0-\no raggiungere, ma a quello che fisse anche normalmente toccano. In quest'urto d'uomo contro uomo s' ebbero comunque elementi che. per virtu individuali, emersero. Primo Ira tutti: Basetta, il terzino destro dei bianco-neri ù in. forma. Freddo. calmo, calcolatore, egli non perse la llenta nemmeno nel momenti phì bur ... „ „ ... .., ,.„,,„..« rasposi della gara. Come Scurezza di comportamento sull'infido terrenoe come padronanza delia-palla, egli tufi miglior nomo in campo. Come Per ali altri giuocatorl che sì Posero inevidenza, le circostanze specialissime in cui si. svolse l'incontrò parvero quasi dare un risalto particolare al lavoro svolto ed al valore dimostrato dall'uomo. Dopo Rosetta va citalo, per rima giuoco fu. di ottima qualità. La prova dei bolognesi Nelle file bolognesi, va menzionata il lavoro di Occhiuzzi. ÙaJ'oró difensivo, se si vuole — la tattica adotta ta dal llolonna contro i campioni e. del resto, basata prevalentemente su concetti difensivi — ma lavoro duro, fermo, costante, continuativo V ceti. Ir- mediano dei vctraninn! non cedette mai. non rallentò mai il ritmo del suoi interventi. In nessun momento dell'incontro. I due terzini, rossobleu si comportarono con sicurezza nel primo tempo: Gasperi. si mostrò meno irruente che di consueto è Mon forse anmmto In rU-eglin di dò. pia deciso e combattivo Nella ripresa furono snazznti via dalla bufera ambedue- Gasperi per primo, a causa di un doloroso strappo muscolare nella regione dei. reni dovette lanciare il canino e non vi ritornò die i tardi, inutilizzalo del tutto, e Man. conseguenzazeglio. in seguito, dono uno del gesti dì nervosismo a cui egli si lasciagualche rolla trasportare, f» dall'or-hitra rinvialo svoqliUoi In genere- 1 settori di estrema ditesa e le lìnee mediane «/ nnrtnrono megl'o che 1 due reparti rl'altaeco. Sia Monti, che va nettamente riprendendosi, come Varglien 1. che profuse nella lotta tutta una somma di C neraie. come, infine, Montesanto, ehe si dedicò esclusivamente a neutralizzare Orsi, fecero. Infatti, lavoro prò- fieno La nave dei due reparti d'aliu-co fece, invece, acqua da tutte le parti, La prima linea juventino tenne tino al momento in cui Ferrari non fu ferito. Non era nelle sue condizioni migliori nemmeno lui, Ferrari,- ma, (scilo meno, cercava di metter ir dine nella file: se ne ebbe una prova nella mancanza che si senti quando dovette lasciare il. campo. Ferarl si feri nel modo più strano di questo mondo-, cercandu di aiutare Bertolini, tigli cadde, picchiò violentemente con la nuca sul ginocchio del compagno,ed il colpo ricevuto lo lasciò cos) stor 'dito da non poter riprendere piena [conoscerla delle cose. Tentò di con- 1 llnuufe, dovette, però, lasciare il cam- ipo e non vi fece ritorno che nell'ili- lihe po o, oaoiaao. i: ra idi nndi otntdi di la. di eto ri aose riere on aler s. to rò a ma al go di rti in ociolle di, a. ria. nihe fa Fu a, a un a. le on he ui otul. rierso rnerd he vo nUn un uue ce¬ limo quarto d'ora della ripresa, per ìaggirarsi come un automa all'ala de-\slra- | L'attacco petroniano Contro Occhiuzzi, Monzcgllo e Gasperi, il centro Borei parve diminuito in fatto di personalità. Nessun più del guizzi autoritari e del tentativi ad impronta personale di un. mese fa. Nessuna meraviglia e nessun allarme. Borei, è giovane, deve passare per atti e bassi di forma, deve imparare a conoscere il lato duro come il lato soffice del. giuoco, deve famigliarizzarsi col dispiaceri come con le soddisfazioni dello sport, per farsi il cuoio duro e l'intelletto pronto dal calciatore. Ora è in difficoltà, ma ha stoffa e si svilupperà. Questo, detto per inciso. Ieri, sia lui che Varglien 11, come ad un certo punto anche Munerati, si lasciarono travolgere dall'andazzo delle cose e non combinarono nulla di positivo. Con Orsi marcato a dovere e lasciato a se stesso, con Ferrari fuori campo, si può immaginare quello che divenne la prima linea della Juventus: nel secondo tempo essa fu sminuzzata e perdette carattere fino a non più esistere come reparto organico. Ma l'attacco del Bologna fu peggiore ancora, tteguzzonl fu come soggiogato dalla classe di Rosetta, ed Ottani, che sostituiva Maini all'ala destra, ebbe a fare con Bertolini. Schiavlo, duramente toccalo nel primo tempo, non si trovò mai a suo agio sulla patina ghiacciata del terreno. E Sansone e Fedullo fecero da giuocatorl di metà campo con uno stile leggermente più incisivo del solito. Sansone colpisce l'attenzione per la padronanza della palla, ma in area di rigore non 10 si vede. Fedullo lavorò ottimamente nel primo tempo e segnò un punto di una precisione sbalorditiva — l'unico della giornata su azione aperta, che gli altri tre giunsero uno su calcio di rigore e due su calcio d'angolo — ed alla ripresa divenne un difensore. Di giuoco costruttivo, quindi, non se ne vide, 0 quasi. E si che la giornata si presentava come più favorevole ai giuocatorl d'attacco che a quelli di difesa! Fu l'orgasmo, il nervosismo e la eccitazione clic tradirono gli uomini di ambo le parti. L'influenza dei fattori morali e delle situazioni psicologiche sul comportamento delle due squadre apparve chiara e visibile dal primo all'ultimo minuto dell'incontro. Nella prima mezz'ora, il Bologna non poteva, non osava, quasi, muoversi dalla tema di scoprirsi e venir travolto. 11 coraggio e la decisione vennero duPO il secondo punto, ed allora fu la volta della Juventus a temere l'opera dell'avversario. Alla ripresa, gli ospiti, dopo qualche minuto di attività aggressiva, tentennarono e si raggomitolarono in sè quando subirono il colpo della scomparsa di Gasperi. Ma i bianco-neri nemmeno allora la loro sicurezza e convinzione non le ritrovarono più. Quanto era successo nel primo tempo II aveva come sconvolti: terminarono premendo, non attaccando. Le vicende della partita L'incontro si apri con un assalto del juventini alla rocca bolognese nutrito e continualo come raramente è dato di vedere. Pareva che l'intera squadra si fosse riversata all'attacco. Come lavoro costruttivo, il Bologna non poteva mettersi In carreggiata: eccezione fatta di gualche puntata offensiva, non riusciva a varcar la metà campo. Il giuoco aveva carattere unilaterale. Il 22.0 minuto, colpo di fulmine. 1 \jr bolognesi giungono all'area di rigore 0-\ avversaria. Dal limite di fondo del fismo er mo ro do. la ur campo, Fedullo riesce a centrare lungo. La discesa ha còlto talmente di sorpresa la difesa torinese che il solò Bertolini si trova a posto c giunge a tem\po a fermare l'azione di Ottani che si trova tutto solo davanti a Cambi; ma vi giunge mettendo una mano sul pallone che il bolognese aveva deviato in .« 1 porta. Rigore. Tira Monzcglio e segna, za \ g, schiaffo della som".La no\,uuenlus torna all'attacco furiosa. Intu\sUle nel suo predomlnìo< rotto oua e er la aa e.ontroffcnsive bolognesi, e di colin\m oltu mìlluU dopo a uvrimo<subisce un secondo rovescio. Nel corso di una me ro al raa avanzata del Bologna, che pare debba infrangersi sul limite dell'area di rigore. Sansone passa basso e lateralmente a Fedullo che giunge in corsa dalla sua solita posizione arretrata, re¬ ta nta . su ro, ti. cemo ensoza rò n Due punti al passivo per i bianconeri dopo di aver attaccalo per mezz'ora. Questo violento rovesciamento di situazione getta l'orgasmo nelle file della Juventus, che si disunisce subito. Ferrari si. ferisce nel frattempo. IvirU\tu- per qualche istante ancora e poi ab\ban.dona 11 campo. Con due punti di [vantaggio c gluocando in undici vontro dieci, H Bologna dovrebbe ave il risultato nelle mani. / rosso-bleu abbandonano il contegno riservato ora. Essi partono all'attacco con maggior frequenza e combinano anche qualche cosa di pregevulc. Pri- ma che giunga il riposo, essi perdono 'però metà del vantaggio acquUi'o Sulla bu a coladie an. za\calclo d'angolo dalla sinistra aralo (fuOrsi, Borei rimasto tutto libero deviain rete. Due a uno a favore del ilo-lagna. Alla ripresa, il giuoco accenna, per qualche istante a prender aspetto più aperto. La Juventus non ha che dieci uomini ed il Bologna porta qualche ut-tacco pericoloso. Ma ecco che all'nl-volta, degli ospiti ,11 sti ciai lavo minuto è la or-[inibire un infortunio: Gasperi rimane [vittima di uno strappo muscolare e de- ve rientrare negli spogliato;. Il Bologna si chiude ora in si chiamando in difesa. Ottani e poi Fedullo. teno co. enfu C he izrò- co ti, i no femiciellla eteri on tion no,, or \ continua a - 0t »»enl;,< domina. M,> H giuocé ì ". ,, - . per ventre alle mani: l'arbitro li « cosi spezzettato c sconclusionato clic non si arriva a nulla dì pratico. Al 23.o minuto Monzcglio e Muncrnti stanno c"spelle ambedue. Su.ec, rimescolio nelle file. Ricompare Gasperi che qua-si non sta in piedi, e torna in campo Ferrari a fare quello die può all'ala destra. Il 2S.o minuto, un Uro di Montiprovoca in, mìei,, d'amou, --a'i- ...»■ ivLJ,,-f""»010, •s""a ac- y/%L!«' V '/('" nme w°" Violentissima testata. Due a due l.enuovamente alla pari-, la più nelle mani del pe sorti sono vittoria non tronìani. Qualche istante appresso, una mi- schia furibonda avviene sotto la por- ta del Bologna. La palla viene allon- tonala fortunosamente. La Juventus premere,, il. giuoco diven- na tu ogni momento più nervoso e. cao-on- lieo e di occasioni, per segnare non sem-[nu presentan più. La battaglia nemili-1 ha dato nè vincitori nè vinti, e, come lli)!. ìper calmare gli animi, riprende \to a navicare intensamente. | Le due squadre erano così compo \StC: Bologna-. Gianni; Motizeglio e Gasperi; Montesanto, Occhiuzzi e Martelli; Ottani, Sansone, .Sdiiavio, Fedullo e Heguzzoni. Juventus-, Combi; Rasata e Ferrerò; Varglien 1, Monti 0 Bettolini; Muneratl, Varglien II, Borei, Ferrari ed Orsi. La Juventus recava il segno del lutto per la morte della iiwlre di Caligaris. Arbitro era Bevilacqua di Viareggio. Malgrado la giornata pessima, il pubblico convenne numerosissimo. Un treno speciale aveva portato da Bologna circa 700 persone. Assisteva all'incontro S. E. Ricci, Prefetto di Torino. VITTORIO POZZO. dgrtcso1 ccgpGdiclBmAmbrosiana-Bari 3-2 Bari, 16 mattino. L'Ambrosiana ha colto sul camno de] Bari due punti preziosi. Il terreno, reso viscido da cinque giorni di pioggia che è cessata prima dell'inizio, ha impedito alle due squadre di sfoggiare un gioca tecnico. L'Ambrosiaha ha mostrato di avere una compagine salda che, forte In difesa e duttile nella mediana, si completa con un attacco meraviglioso. La squadra concittadina è scesa in carni po priva di Cubi suo portiere titolare, che ha trovato in Casiraghi un valoroso sostituto. Alle 14,40 l'arbitro Dattilo di Roma allinea le squadre nelle seguenti formazioni: AmbrosioJMt: Ceresolc; Ballerio, Allemanda Rivolta, Turchi, Castellazzi; Frione, Serantoni, Meazza, De Maria, Levratto. Bari: Casiraghi; Antonelli, Perduca; Gay, Valente, Paradiso; Giugliani, Bodini, Marchionnoschi, Rossini, Ferrerò. L'Ambrosiana vince il campo ed il Bari batte il calcio d'inizio e Eodini, sviluppando la prima azione, saetta in porta: Ceresoli, però, para in extremis. II pallone passa quindi nell'area barese ma gli avanti milanesi sciupano parec chle occasioni-, ^ertamente a causa del terreno viscido che paralizza ogni loro movimento. 'fi Due goa's di Meazza Dopo un alterno gioco nei due campi al quarto minuto Turchi invia a Fnone un ottimo pallone: questi calcia ma Perduca intercetta e manda in angolo; il nuovo tiro di Frione è debole e Perduca allontana la minaccia. Il gioco permane in area barese, ove la pressione milanese sembra aumentare; un tiro di Levratto, da pochi metri, cozza contro il palo: sulla rimessa di Casiraghi Valente allunga a Marchionneschl che giunge con il pallone, tutto solo, fino ai lìmite dell'area di rigore, ma Allemar.'i glielo toglie e rimanda prontamente. Un calcio d'angolo provocato da Rivolta frutta, nello svilupparsi dell'azione susseguente, una punizione contro l'Ambrosiana, dal limite dell'area di rigore: 11 tiro dì Ferrerò è intercettato di testa da Allemandi, ma Valente torna a rinviare ai suoi avanti: è forse questo 11 momento più opportuno per segnare, ma il trio centrale dell'attacco barese non riesce ad imporsi e dopo qualche minuto la minaccia viene sventata da Ballerio che riesce ad inviare il pallone al centro: Turchi, appostato, raccoglie e passa all'ala destra mllane se; Serantoni. che intuisce, si porta rapidamente avanti, raccoglie il pa3- ndedlcgvdvdgsimrncppfinpdbplnfnivcGclptntmgsvcsdt1snasfdsaggio e serve T-eazza che da pochi me. lstri infila in rete. aSiamo all'll.o minuto e l'Ambrosiana , Mè in vantaggio di un punto. La squadra mbarese non si sgomenta, e incitata dallpoubbllco, parsa all':ittacco con grande j ndecisione: l'Ambrosiana si difende be-|ne. nonostante il terreno quasi imprati-] dcabile renda il gioco oitremodomsarte ;CUna. punizione contro l'Ambrosiani vie inne battuta da Antonelli sen7T rsito poi, sulla rimessa rie] portiere milanese. <~riy intercetta e nassa a Marchionneschl: il centro attacco barese, vedendosi ostacolato da Allemandi, passo a Giugliani cMe. continua a sua volta l'azione mandando a Ferrerò, il quale, sor/raggiungendo in corsa, ottiene I! "T!<al del pareggio. S'amo al 17.o minato. L'aa'one rnnìd? sorpreso Cereso psci l 7lone della porfa avversaria: Casiraghi -al'fn nvraeolpsamente. Il «loco si alterivi nel duo camni ed al 30.o minuto Bnllerlo è costretto di anovo a salvare in «angolo» un tiro tv,irid!"1n rtl TVi-re-o. Il corner è tirato dallo st"?so Ferreo, ma Ballerio lntrr. inetta e libera. DoTJ'> due wwteloni con o \^ro l'Ambrosiana, enn esito negativo, ri o Ut.o minuto un pallone di Turchi raco ] "otto da D» Merla vien» inviat" raso - terra n Caslrnehi. ma trova il rjnlo eh» o respinge. Pochissime altre anioni si u, «nwe;-ono, poi il primo tempo ha ter uo-1 tiro : ente sono | con esito nullo. Il p-incn continua ad an tura velnee rie ambe Te parti finn al 25.n minuto, ouando Meazza, in i>ow>s«in del nallòne. saetta ria dieci metri in dlro- vulmine. . a' All'inizio della ripresa Perduca batt -]subito una prima punizione contro In Ambrosiana, sventata da Ballerio. Al- r | tre punizioni fioccano ai danni della ! squadra ospite al 2.o, 3.o e 4.o minuto i ma 1 tiri baresi si infrangono contro la -(barriera difensiva milanese. -ì Al quinto minuto un tiro di Rivolta. 1 da venti metri, sfiora il palo. La pres- -*ona milanese errava sempre: al m.r ,e■ s>on* milan - minuto un tiro di I<r!one e p?ratn aa, Casiraghi, ma a! 14.o Meazza impegna il portiere harem da pochi mefi. Ca-iraimi intuhce il pericolo ed abbsndo- ì I % ^Tl^TL^: Meazza "tenta allora di inviare in rete, ma Per duca sbarra II passo al milanese e cal icia a lato. Al 16.o una punizion- con 1 - c o ": tro il Bari e batti da Fi voi te. ma II j R^ata '^valente cnepaSsà"B I-iMai'chinnneschl il anale, non un'azione! o I n'~Vsona'é «,( „nrf., sotto alla rete nvvrr..! àa'ria. ria il t'-a fluisce nelle braccia d'el portiere milanese. ' , ■ , La riscossa barese i j ta riscossa Barese ^ - Una punizione contro l'Ambrosiana non ha'eslto perchè Giugliani manda fuori. sulla rimessa del portiere mila- nese Meazza riceve un pallone da Tur. ..-la a. - i ff portiere barese esce per intercettare I [a pallone, ma Measza lo scarta ed in-] - [aia la porta vuota. E' il secondo punto s a favore dei nero-azzurri; slamo al 20.o - minuto. -, Il Bari, per quanto scoraggiato dal e,l'Improvviso goal, si difende dalla pres misione milanese che aumenta, giacchè e l'Ambrosiana vuole approfittare di qua.'