l tre nemici

l tre nemici l tre nemici (Considerazioni a onde corte) / « disturbi » I •< disturbi » sono per un radioamatore ciò ohe lo nuvole son per l'astronomo. Tu ciò, anzi, la radio è a.«sai più .perfetta ohe gli strumenti ottici : i-on ! nessun telescopio si riesce a vedere: l'eclissi di luna quando il cielo è coperto. Eppure nessun astronomo lia mai usato contro le nuvole il linguaggio violento che il radioamatore rivalgo ; ai «disturbi «. La frase più in uso! (sebbene non contenuta in nessun | manua,B teorico-pratico del dilettali- \ to» « « disturbi 1 ». j ■ Questa frase ti tecnicamente ns surda : un e disturbo » è appunto un « accidente »: un accidente di più. Altro errore un accidente con disturberebbe ancora incolpare sempre l'apparecchio per i «disturbi »", i ,. invece, non dipendono mai 1 ,, ' ., , , dalla saa vol°111* • da«* «onfor maz.oric. , Per esso, tecnicamente, i d« disturbi i (scariche, variazioni ecc.) [sono trasmissioni come le altre : a noij interessano soltanto la musica, o lei notizie o — non sempre — le confe renze, all'apparecchio interessa tutto: anche ciò che noi chiamiamo un « disturbo ». Incolperemmo forse Paderewslri se, inentr'egli suona, qualcuno nella sala starnuta o Tossisce? O hi colpe remino j il nostro orecchio per aver udito quello starnuto o quel colpo di tosse insieme con le armonie meudelasohniane % Al contrario, noi dovremmo dire, con gioia: — Il mio apparecchio è così sensi- — Che diamine sono questi fischi e queste esplosioni? Debbon esser le scintille prodot te da un tram preeao il porto di Li-[averpool. Che apparecchio sensibile,] di, il mio ! i 11 vicino I Nci manuali per lo studio delle lingue si faoevau tradurre frasi come queste: «Noi abbiamo tro cavalli, ma il vicino ha duo libri, ima penna e un pappagallo ». Questi manuali non sono stati aggiornati in armonia col progresso. Oggi dovremmo dire: <r Noi abbiamo) una balilla, ma il vicino ha una; radio e due grammofoni », «te* i Anzi, soltanto adesso £1 « vicino » j assume davvero una importanza che ! dprima non aveva. j dLa « radio del vicino i ò una isti-IPbuzione sociale che nessuna legge o ! d regolamento hanno ancora diaci-j8plinatoi « * * La u radio del vicino I elta e, in ognii caso, motivo di sofferenza per noi. j Se ò migliore della nostra, ci de-, sta invidia : se e peggiore, ci ta ac- j &capponar la pelle. | sla » 9 La vicinanza di duo a più appa- 'f^' i;,ro""ascoltino coutemiporanea- itI R._.]• „„„ ; ,„=:i~,;,„; a; i-srecchi radio provoca x medesmn di-j(spiacen e le stesso noto che il « con- djmniù comnronrie- ì piu conipropue mnollo stosso sta-, nnon desiderino la ' ss Così non avviene mai ohe i posses- j mS0l.j due apparecchi radio prossimi Icmente la stessa st.tzioue, in modo da j non disturbarsi a vicenda. ; Quando uno d"i tino apparecchi ri- ; ceve il Sigfrido da Roma, l'altro seti- j te l'irresistibile bisogno di captare ^' ., otere< fox Irot da Tolosa o nn tango dot Praga. » * * L'abbonamento alle radioaudizioni una specie di t condominio » dei- , ., .vlCjno ha una radl° c noi ,I0' desideriamo, ardentemente di poese- ^erne U1,a- .n Psr FeIosia 0 invidia. Per uà sentlm™to assai più basso: per ven- ' *** a J*-«»*»■■» ™» forma, anche ad f^r^^™*™™ °°" diritto <it esclusiva in un raggio ai 200 metri », l'E.I.A.K. farebbe affari d'oro. Ci toglieremmo i' pan» dalla bocca per pagare un abbonamento simile. * v * Oppure, per la universale radiofelicità, basterebbe un R. Decreto composto di due soli articoli: J) Ogni cittadino dèi Regno ha di ritto — pagando le dovute tasse — di possedere una radio, di qualsiasi potenza e numero di valvole, o) Questo diritto non spetta aj lì <t tecnico » Uno elei più nefasti nemici contro la volgarizzazione e diffusione della' radiotelefonia ò il competente, ii tecnico. Egli possiede sempre un apparecchio con un altissimo numero di valvole, antenn. schermate, filtri: è il miliardario della radiotelefonia. Ma non ne gode e non ne fa goder; gli altri. Con la sua radio voi non ascolto» rete mai un intero brano musicale. Appena egli abbia n preso » miai Questa è e voi pezza di musica, egli, soddisfatto, vi interrompe bruscamente : — Adesso k preudiamo i ima sta» acne più lontana ancora, E attraverso fischi, boati e altra ra diopirotecnica, acciuffa Buccessiva mente Londra, Bucarest, lo Scotch Itegional, Helsiugfors..* Pochi se- ie!!i0Ila di francobolli, condì ognuna. Voi preferireste, niodestamentov un bel brano musicale dell'E.I.A.R. di Torino. No: egli vuol offrirvi il massimo numero di stazioni. ''T' Si è dedicato alla radio con la medesima passione con cui altri fa col- TODDI. Parigi avrà una stazione di 200 Kw ?t a. .... — i gi dlce che a Governo francese abbia derisa la costruzione di una staziono destinata a sostituire quolla di Parigi P. T. T. Sappiamo che la ecstruziono dell'apparato trasmittente sarà affidata, 8"* Spelte grancalse l^offl^ctrtgua e che la stazione capace di raggiungerò la potenza di 3.30 a 200 Kw. antenna trasmetterà su un'onda di 447 metri. [_g SOGÌetà fJflHS «VÌ}tÌH!3 della A Groningft> ta olanda, un & cittadini esasperati dal contìnuo di sturbo degli^altoparlanti.^hanno costigruppo : Società delle Vittime della. tuito una Radio i>. La Società ha subito affittato, pre."»- -so le abitazioni di tutte le Autorità, (.omo n Prcf0t,o della Provinàa, a Po^ desta, gii alti magistrati, ecc., delle ca~ mere nelle quali ha collocato dei gram- mofoai con cul sono abbondantemente dÌ5turbaU i sonni di questi eminenti personaggi, Ano a che il Podestà, (contrariamente alle speranze e agli scopi della Società) ha sciolto, con una su;i Ordinanza, la timorosa Società» mentre ha lasciato che gli altooarlantlì continuassero la loro canzone..." Domande e risposte Col prossimo nM)wro urleremo la regolare pubblicazitsiie di un corso di lezioni di televisione e ma rubrìca di risposte tecniche ai quesiti, dei lettori.

Luoghi citati: Bucarest, Groningft>, Londra, Parigi, Praga, Roma, Tolosa, Torino