Lo stato di guerra proclamato nelle regioni spagnuole in rivolta

Lo stato di guerra proclamato nelle regioni spagnuole in rivolta Lo stato di guerra proclamato nelle regioni spagnuole in rivolta Una stazione radio clandestina sparge il terrore tra la popolazione di Barcellona -- Gravi episodi in tutto il paese -- Altri morti e feriti Incendi e devastazioni eo rria Madrid, 10 notte. Trascorsa ormai la fase acuta dell' agitazione rivoluzionaria che per quarantotto ore ha tenuto sossopra la Spagna, represse con mano a dura e senza vacillazioni, rispondevi- e „„_ ..!nlM„„ „„„ ,„ ,„ a\do alla violenza con la Violenza, le pa; il aedi nl a ti unc o i manifestazioni libertarie che nella serata di ieri si produssero con una misteriosa simultaneità in varii luoghi delle Ande e dell'Andalusia, le autorità repubblicane riprendono il controllo degli avvenimenti. La legge di difesa della Repubblica ha dinanzi a sè una vita lunga; resta a vedere se un ulteriore rafforzamento dell'autorità, insieme alla benefica opera sociale che il governo intende compiere a rettifica degli abusi inveterati di un regime quasi feudale, potranno garantire il normale svolgimento della vita pubblica in Ispagna. Le regioni maggiormente colpite Le notizie di stasera confermano che l'agitazione ha toccato il suo massimo proprio in queste regioni d'Andalusia, di Catalogna e del Valenzano, cioè del Levante e del Mezzogiorno di Spagna, che sono classicamente predestinati ad ogni nuova celebrazione dei riti macabri della religione anarchica. Le sparatorie che si erano sus3eouite .s-ino a notte inoltrata a Bar¬ ilihcspivtgpfpggrulaapgcrdtsrcgfscrsa :«"°na so»° cessate ^^'"'^J'™erimene di un nuovo tentativo diW[fli sciopero nelle officine e nel quartìe-\ li re portuale ha però dimostrato come;™ii h> hwi kiwh> rcu «&i w u:/hiaih in.y iff/iib | ni ?e masse sindacante fossero ormai\9 eresse/e non più ^grado di sostenere Vinutile lotta.\f„ i Molto allarme ha suscitato l'annun-Lo <*> dato Per dei P^\sriqqio di In' imminente ripresa del f movimento, annunzio dato sotto for-'b d. ■. > d.id '^M polare, e soprattutto a non far ùsci. «u- „ di casa i'bawtW,rf. mutile dire VaU\jda , he lamie che questo funesto presagio a di ci, n ieio, li desiò nella popolazione; la notizia, tosto trasmessa di bocca in bocca, fece sì che in un baleno la metropoli fosse di «movo deserta. Si scoprì poi che la voce àUarmìatica, fortunatamente infondata, era partita da una ntismnstazione emittente clandestina, che[]gnon si è riusciti a scoprire. Anche ai u- ti [Madrid, dopo il tentato saccheggi a- *' ''V.'1 notte .nlla centrale elettrica,\c a « ordine non e stato più turbato. \gno A Valenza, invece, lo sciopero pro-ìg ieri c.m accesso al Comita-I,* ! f /I nO lì / m lt> t>!'„i fi ri sortii ai ti h AAM^Ma/A. I l- '° centrale sindacalista e continuaIto oggi con aperto carattere rivo- gas-i;!f3i0ttari0; manifesti diffusi in gi-an-\h^'-l^ abbondanza alle prime ore deV l- [mattino annunciavano al pubbli- M i- a vendetta della borghesia », ma co-,ad\,stituiva una vera e propria insurre-ì\zione popolare di carattere sociale dre!co che questo nuovo movimento noti-ddiU,e noflzìe che affluirono nel pome-'s dalla provincia confermarono oti ! questa definizione. Al Grao, il quar- [hha fiere portuario di Valenza a cinqueìXlì*™0™*? ",f<\ «»« Pensara1--'—-.<■<- ' < re po si- gni- sparatoria ebbe luogo fra un gruppo di anarchici appostati lungo le banchine e un forte contingente di polizia. Si lamentarono parecchi feriti; furono lanciate inoltre numerose bombe contro la caserma della Guardia civile. L'astensione dal lavoro nel porto è completa. A Valenza e a Siviglia Analoghi incidenti a Bétera, pure nel Valenzano:, otto esplosioni in ..«., se- guardie, il ragazzo rispose con un di o- rbo- lo eni ni.. ^ ui\n'e»o di un quarto dora nel deposito a-{ferroviario; un treno elettrico assao-.ftfo a fucilate, rimanendo gravee'[mente ferito il macchinista. A Bitnoiffarra, un ragazzo di sedici anni fu il,sorpreso nell'atto di lanciare una W^^ fe" far saUn" « P™** ^tl ai-ÌTuria. Interrogalo e redarguito per on, la sua partecipazione ad atti crimi-^è noli che avevano già provocato nella \ stessa Bugarra la morte di quattro I. guardie, il ragazzo rispose con im- perturbabile freddezza: « Non ne ho ori potuto ammazzare di più » Quanto a Valenza città, l'aspetto ali incoraggiare davvero all'ottimismo.nt. Gruppi compatti di operai che la for- ^o ' Fa-J:n pubblica non ha potuto o voluto a-:disperdere, hanno percorso ' ^ei^.,^ per assicurare u le strade per assicurare il proseguisiImento dello sciopero, senza che la co- \ popolazione osasse ribellarsi alla loti-;rQ spavalderia. Aqli sbocchi delle Cl-' - . . rai | =-stradc ovinciaH che immettonoeU.neUa citta le =i gjgy*- S di ^rnninri maggiori no KMwni. bwh * ture sono stai e -:o- re.:k abbandonate. Quando la poliziamo è hltervenvta per far cessare queste - ^toli si sono ripida; va- mente trincerati nelle loro posizioni,or-Un rendo «n fuoco serrato contro i nti \ ) t - , guardie Le strade fu- el-'""0™"1 aeile aerate, ue straxt fu ot- ■ rono nuovamente disertate c la citta an- piombata nella desolazione. Nellaco-\Spara.foria si ebbero numerosi feriti ssi. re.: mo S: " Un tram fu capovolto e incendia- a to dai manifestanti. I rivoltosi nu-ut-! icirOUO POI tt disperdersi liei VÌCÌIIU u.-.a i,< ;. >-;:-'<; furor.o ar- r • . \~*. ■' ,. ."" ■ ,,7 .a restati, gii airi si diedero ella fuga. m ».\Cento biciclette, abbandonate al suo- „ e a l e ¬ io, sono state sequestrate dalla polizia. A Siviglia lo sciopero generale ha presentato esattamente le stesse caratteristiche, e si è svolto nella stessa forma come a Valenza. Di primo mattino gli operai sono stati invitati ad astenersi da qualsiasi lavoro sotto pena di morte; varii tramvai capovolti, il che ha obblir gato la polizia a collocare una coppia di guardie civili sulla piattaforma di ciascuna vettura, senza per questo che le sparatorie, le aggressioni, i sabotaggi, con conseguenze più o meno gravi, cessassero. I pochi che si sono azzardati a uscire con la propria automobile se la sono vista sequestrare da gruppi armati Ai anarchici, i quali hanno permesso solo ai membri del collegio medico, muniti di apposita placca, di circolare nella città. Numerosi camions carichi di pane, uno dei quali appartenente ad una istituzione di carità, sono stati rovesciati e distrutti con la dinamite. 1 rivoltosi hanno tentato anche di incendiare un grande magazzino, spargendovi intorno benzina e dandovi fuoco; fortunatamente il sinistro è stato prontamente domato. La giornata è stata tutta una successione di incidenti di questo genere, così numerosi che sarebbe impossibile deificarli. Un gruppo di rival¬ ^J'™'!^^^ df mS^'i^ iW*f° ^^^.JS^T^jSlfZ [feriti due gravemente con pistole e -\ i„ nnr,-irt ha recinto l'aa- e;™™11' U P°lut* ha res*»nto lag b | . , . , i\9resSi0ne. doP° una \mlga e *.Mtnte. ^aratoria nella quale sono rimasti .\feri*1 numerosi studenti, -L Anche oggi m vari municipi di ^\s^an^h°!^?ìt!X?t l f che fia -'bert™a> 7" .'e"ìe ^/mirsi so^M«« e chttatonale: ridda di effr- . «£" P^ole, farsa nella tragedia. U\jftreUMnt^aaagpungere che co- deste Repubbliche di qualche centi- o , , i i a nato di abitanti hanno vissuto soltanto un mattino. A La Rinconada, in provincia di Valenza, i rivoltosi sì sono impadroniti dell'edificio comunale, issandovi la bandiera rossonera, dopo avere tagliato i fili tele- e[]gra'%cl e ™iejonìci.^ ai Le deliberazioni del Governo — i u„ capitano con quindici guardL ,\civiu è entrato di forza nel vìllag \g\0 ed lia sloggiato dal municipio -ìgU anarchici che nel frattempo ave-IVWlW assediato la 'caserma détte . I . — 1! — IT—IT.. t ' — • - guardie. Nella sparatoria si sono avuti numerosi feriti, ma l'ordine -\ha vohito essere ristabilito. V Un grave episodio si è svolto a - Murcia, fiorente città del Levante, -,alle 3 di stanotte, lo scarso perso -ìnale di guardia al locale deposito e dell'Unione dei fabbricanti di espio i-dove cinque individui armati di pi- -'sivi, dove erano custodite parecchie o tonnellate di dinamite. Le guardie - [hanno resistito energicamente, scam- eìbiando con gli aggressori oltre cen- ato fucilate. Visto frustratoli loro ■< - ' ... , „.,„,, o ; e o e n n o eu a l r i-^ a \ corso delle recenti sommosse, incluo Isavi la detenzione di esplosivi. m- «Si è ordinato alla forza di rado doppiare di rigore per dominare i focolai di agitazione esistenti. Il Go- o verno, in previsione che si riprodu- o.* ' " "~ r- intento i sediziosi hanno lanciato contro il magazzino tre bombe che hanno aperto un buco nella parete. Il pronto arrivo dì rinforzi di polizia li ha messi in fuga, scongiurando così un disastro. All'una del mattino è terminato il Consiglio dei Ministri riunitosi per esaminare la situazione creata dal movimento anarco-sindacalista. Il comunicato ufficiale dice: « Il Consiglio ha constatato con soddisfazione il contegno della massa operaia devota al regime, che ha rifiutato di appoggiare un movimento fazioso diretto contro la Repubblica. La maggioranza degli arrestati sarà giudicata da autorità militari. Alla riapertura delle Cortes sarà presentato un progetto di legge che sottrarrà alla competenza delle giurìe popolari varii reati perpetrati nel o de ila ole ghi della sedizione. Esso soffocherà ogni nuovo tentativo di rivolta energicamente, perchè attentare contro l'ordine pubblico è attentare contro il regime che sarà inesorabile verso i nemici dichiarati o mascherati dell'ordine costituito ». / termini del comunicato surriferito confermano l'impressione gene- no^™ conjer. *- ri degli attuali sistemi repressivi in pò- ri -g. Qoverno, Si fa osservare o- , , v~„. ,',.„.;„*,. ia:*,altr<'-.'>artf ^Jf^T^rl *Z te clam azione dello staio di 9uerra,neia; fe»g *£JXcosfiuSa- i,^'» f*'^^.^*^,% i \ onuamente la prefazione rizuate a. u- ÌProcessi sommari che possono chiu- u . suprema per i prin- ta \rel7onsabili lar1? " v oirrABn'i mKTP i 1 '"'-v^w" "'

Persone citate: Cortes