Le misteriose centrali della politica serba

Le misteriose centrali della politica serba Le misteriose centrali della politica serba Dall'assassinio dell'ultimo Obrenovic al colpo di rivoltella di Princip = Massoneria e associazioni segrete = Agenti provocatori e spie = Le organizzazioni italofobe jsistema di organizzazioni: vere centrali di guerra con diversa funzione In tempo di pace. Tutta la politica serba, già dal tempi prebellici, è caratterizzata dalla presenza attiva di misterioso associazioni che la comandano, la manovrano e ne costituiscono la sostanza ed i mezzi nei Roma, 2 notte, [nl/azione jugoslava che da ormai ol-:tiI tre un decennio sì svolge contro l'Ita- ! z con variati epiSOdi dl violenza chejd affiorano di tanto in tanto nelle crona-'n:cha dei giornali, si fonda su un vasto iMrzCdClnmementi decisivi. Non c'è paese balca-!nnico che abbia sviluppata quanto la!MSerbia, a fianco e talvolta sopra i go-j sverni ed i partiti, tanta massa di or- j sganizzazioni segrete, nelle quali la po- j cAdHlitica dello Stato sfugge ai controlli intemazionali e l'azione prende forme iche arrivano fino nusttate ed estreme Uj terrorismo. ' Una interessante, sistematica espo |sizioue delle origini, della costituzione, jdel funzionamento e dell'attività di que |^cuCTnllt,^0Sf..c^ntr^* df,la/^?H"c^ Bl« '""^"^ i^u^cuì* uciw pwu«» ™ <luesta sera » [d'Italia, il quale ricorda innanzi tutto \ laJnum\ Serbi3| CTeata con rat. l'a« fotitigeorgevic. Quando il Principe Ereditario volle prendere atteggiamento indipendente, con una manifesta tendenza i verso un Governo assoluto, la « Mano nera 3- ha minacciato la sua stessa dijnastia. tuale dinastia, prende origini appunto ! °dall'opera di un'associazione segreta, '°<La Mano Nera,, sètta militare che i Porganizzò l'assassinio dell'ultimo degli j*Obrenovic e sollevò al trono i Kara-1bzagvtufitualsce subito fatto' parte il generale Kostich, | già membro della « Mano nera », ed al- ; daLa sètta della « Mano bianca » Alessandro l'ha combattuta con la formazione dl una nuova sètta militare «La Mano bianca», della quale hanno tri generali. « La Mano nera > è stata liquidata con il famoso processo di Salonicco del giugno 1917 -e la fucilazione dei suol superstiti capi; ed oggi la «Mano bianca» è il vero governo della Jugoslavia. Tutti 1 suoi oppositori sono stati eliminati e ridotti al silenzio. L'improvviso collocamento a riposo dl trenta generali, tra cui il capo di Stato Maggiore dell'esercito, generale Pescich, subito dopo il colpo di Stato, ha avuto per lscopo ai allontanare dal l'esercito i dissidenti. . La « Mano bianca » è massonica, con programma nettamente pan-serbo; con ciò si spiegano le tolleranze della de S^^T^ad'tSen^ ^UOov«rnT serbo a qualsiasi intesa con le minoranze nazionali e poi con i croati e la sua collaborazione con g zafopagtrecutue nazsoortureorraCtutte le altre organizzazioni più diretta-1 vimente operanti contro l'Italia. j coDopo il colpo di Stato, la « Mano i tubianca i> ha completamente asservito j caanche la « Narodna Odbrana », la « Di- | lifesa nazionale »: questa e stata fonda- ÌL' ogagad. simczz\i non esclusi quelli criminali. Lajsusua attività si rivolgeva allora contro:pe l'Austria; ha guidato ed organizzato;se tutto il movimento della Bosnia Erze-!negovina ed ha preparato l'assassinio del-1 al l'Arciduca ereditario d'Austria, France- j za sc0 Ferdinando, primo atto della guerra i r°ndiale- D^°1,,a gUerra' ^^lit^"' »™ *°cietà di apparenza culturale, U* rimasta associazione tipicamente: ser-lglba, con dominante carattere terroristi-jcoco, con disciplina segreta ed una netta jnj tendenza pan-serba ed anti-italiana. i,.. °dbrana " sl PUd,COn-tó SmjS&ig. WS-SES ! ta a Belgrado nel 190S. Già prima della guerra è stata società segreta, fondata su un programma di protezione degli interessi dello Stato serbo con tutti 1 j„„i,^*.„ i tw^ioltoto car „ ' brdell'Albania, almeno della zona f!!^0.?.^'6 borila^ Trieste ' ,f.t .G,onz-a' ,, Te miJH^tnES." il igucotorale italiano, Fiume, Zara, dalmate rimasto all'Italia La « Narodna Odbrana » ^rT^V^ strada di Salonicco, vuole l'annessio-i*" r.e dell'Albania, almeno della zona Mano bianca », e, attraverso le sue! de varie filiazioni, controlia tutta la vi-jstCon questo programma la «' Narod- : tana Odbrana > è stata posta alle dipen-: pidenze dell'Ufficio II dello Stato Mag-:togiora serbo (servizio di informazioni»;: nu * onnipotente perchè strumento diret-isq to dal Governo di Belgrado, ossia «La geMano bianca», e, attraverso le sue:devarie filiazioni, controlla tutta la vi-j stta nazionale. E' retta sempre da unjgeufficiale superiore. Subito dopo la il '■ vitaguerra ebbe"per presidente il voivoda!chEtcpa Stepanovic, uno di più popola- j turi capi dei cetnici, al quale è succedu-■ deto il 18 "novembre 1928 il generale zoLjubomir Milieu, comandante in guer-rò ra della Divisione Timok che, quale di membro della Commissione per la de- limitazione dei confini italo-jugoslavi, : cu prìm2 n Sussax, poi a Zara e Fiume. b stato chiamato il « salvatore della °"ta «Narodna Odbrana » è anch'ossa in intimo contatto con la Massoneria rj-,i ipog ha incominciato ed inour.dra ri* e dirigere tutte le numerose erga alzaazloai nazionaliste e militari sei dranska Straza », la e Srnao sociazior! degli ufficiali di ^epìi ex-combattenti nerbi e del cet- n aici' e lc altre organizzazioni delle q quaU a,reaB0 in ae?wil°- E' insomma, lu ^,_q^8^5_^^afi?a,i2,I^a' J3. eea-; libe Ahisla «Orjuna,-. della quale si serve fo Per °£ni informazione ed azione nella re Venezia Giulia- il « Sokol », la « Ja- d dranska Straza», la « Srnao », le as-;nriscrva, ; judei cet- n trale dell'unU-italianità. Nel suo con-;n.grosso generale tenuto a Skoplje nei;te [novembre 1930, sono infatti intervenu-ti tutt i rappresentanti delle Associa- zioni minori che operano, come ve-dremo, contro l'Italia: il dott. Prtet-nar, presidente della « JogoslovenskaMatica »; Niko Bartulovich, segreta-rio generale della «Jadranska Stra-za»; Francesco Bruclch, capo delClub accademico istriano, eccetera, H campo dl attività di questa gran-diosa associazione che, appunto nelCongresso di Skoplje, denunciava giàla costituzione dei 407 Comitati, ènelle regioni dei confini bulgaro, alba-nese, italiano: sopratutto a Subotica,Maribor, Antivari, nella Macedonia serba, a Lubiana e dintorni. La sua sede centrale è a Belgrado ncll'edifi ciò della prima Scupcina costituente.A Zagabria ha avuto per presidente del Comitato regionale il conte Miros Hulner, già Consigliere aulico nel-l'Austria imperiale: notorlalmente anti-italiano, fu redattore capo del « Jogoslovenskuski Lloyd » che diffonde con volenterosa frequenza articoli allarmistici sulla situazione politica ed economica dell'Italia. °^r^*.,;„an,for-nia mlte «* ^ '°^.',.pac°nferen?f' commemorazioni, Pur^"c^i°"c giornale tnme- *™4* ^.f0. specialmente negli amblentl ™ ltarj' co? decisa tenden- L'attivltà pubblica della « Narodnaza anti-italiana. La sua attività segreta e sostanziale ci porta, attraverso le sue innumeri file ed organi, a tutti i misfatti comrpiuti lungo il confine, nel cuore della Venezia Giulia, a tutta la propaganda di eccitazione ed all'attività di spionaggio che si viene scoprendo, che sono dirette da ooculti e mobili emissari. La <( Orjuna » terrorista Tra le associazioni oggi dipendenti dalla c Narodna Odbrana » vi è la g Orjuna »; questa 6 la tipica organizzazione dell'azione del terrorismo: .fu fondata nel 1920 da Pribicevioh, ora passato all'opposizione con un programma repubblicano e federalista e trasferito In Francia che gli accorda eccezionale ospitalità tenendolo come uomo e regime di ricambio per l'eventualità dl un crollo dell'attuale regime e dinastia serba. La « Orjuna » ha oggi programma nazionalista pan-serbo, con metodi di azione decisamente terroristi, rivolti sopratutto verso l'Italia. Slovena di origine, si è estesa rapidamente in tutto il territorio jugoslavo: la sua direzione è a Belgrado nelle mani serboortodosse. Secondo le ultime notizie raccolte, risultava costituita da un Comitato celti-ale, da sei comitati pro vinciali e da un numero variabile di comitati locali (più di 300) diffusi in tutta la Jugoslavia. Alla fine del 1928 cantava 57 mila soci organizzati mi litarmente, con un segno distintivo, La disciplina dell'<: Orjuna» è severa: ogni socio deve obbedire ciecamente agli ordini ricevuti e tenersi pronto ad ogni evento. I soci espulsi o dimis sionari debbono mantenere il segreto su tutto quanto hanno visto e sanno, pena la morte. Tutu i fatti criminosi segnalati in questo ultimo decennio nena Venezia Giulia debbono riportarsi all'« Orjuna » od alle piccole organizzazionl mobili che ne difendono, La t oriuna » ha diviso la frontiera it^S&a ta seSori numerati e Uascun settore in questione è sorvegliato da piccoie squadre di azione, le cosidette «Troike» (gruppi di 3 uominj, € petke a (gruppi di 5) secondo ,..-..,.,., „ ,„ rtrntteristiché del ter- tófiKlS alla sezione La , Orjuna » ha cellule ed emissari iJti *■ urjuim » uà ueuuic cu ciuiooni. breve cerchio di territorio che dipende (comitato di Sussax) ed in att0™ a Zara' sono lnn,U- merevoli gli incendi delle varie scuole, l fur"' attentati terroristici, i san- guinosì delitti compiuti con metodo contro le istituzioni italiane che sorgo- *" detenuto per lassassimo di Gorizia stato sostituito dal maggiore in con tanti italiani o sloveni che danno con più fermezza la loro adesione allo Stato ed al Regime italiano, Tri i comandanti supremi delle nuncila zona mista" o contro 'gli àbi- squadre di azione abbiamo trovato rtorgegnere Kranich, il quale, mentre era detenuto per l'assassinio di Gorizia, c stato sostituito dal maggiore in con- gedo dell'esercito serbo, Melada. Dopo il colpo di Stato del 6 gennaio 1029, Propagandisti e spie Attiva propaganda è stata l'atta nei villaggi di confino per invitare i contadini ad iscriversi all'associazione. che ha portato alla riorganizzazione ditutte le società politiche jugoslave, undecreto ha sciolto ufficialmente, l'8 marzo, anche la «Orjuna», la quale si è però subito ricostituita passando sotto il diretto controllo delle autorità militaSon° stati raccolti già nel 1930 documcnti dl questa ricostituzione, na /■ al cui quanto possono, azione di propagando lungo le linee ferroviarie nelle citta Ita- liane nelle quali penetrano, e pratica-Attorno a Zara, tutti gli ex-orjunasci hanno seguito l'invito; ngni nuovotessera coniscritto ha ricevuto una fotografia nella quale sono segnati il reparto e la località che il titolare ha da raggiungere in caso di mobilitazio-ne del suo gruppo. Molti dei ferrovieri jugoslavi risultano Iscritti alla « Orju- na al cui servizio esercitano, perno spionaggio politico e militare, man-tenendo intanto diretto contatto con i 1rappresentanti delle cellule che si so,no costituite in territorio italiano. ! Nel 1928 uno di questi ferrovieri, : arrestato dalle autorità italiane, c staa • to trovato in possesso della pianta di iuna costruzione militare. Nella sua a. jzlcne anti-italiana, la « Orjuna » ha pu-'re tentato dl costituire un fronte al-jleato con 1 tirolesi e gli anti-fascisti -1 di Parigi. Pvìsulta che nel 1929 ring. l Kranich ha iniziato trattative con il à j maggiore Roedler di Innsbruck, uno è l<ieì maggiori esponenti del movimento -1 tirolese anti-italiano, e si è messo in |contatto con la concentrazione antia jfascista di Parigi. ! Affine a quella dell' « Orjuna » 6 laorganizzazione dei cetnlci, di cui sononoti i rapporti con lo Stato Maggiore serbo. Anche i cetnici, sostenuti da Ni-!cola Pasich, fu di grande efficacia nelle guerre balcaniche del 1912-13, pre- parando e sussidiando l'invasione dell'esercito serbo in territorio turco-bulgaro. Nella guerra mondiale essa si ritrova contro l'Austria e soprattutto |te soprattutto lungo i confini della Bul- nella. Bosnia-Erzegovina. Dopo la guer- rà, 1 organizzazione è rimasta meno |f^^^li?*^.^™?1"6 Presente ed operaD- j.ma la loro associazione ù stata messa, |con un provvedimento del 4 giugno garia e dell'Albania. Il Governo di Belgrado finge oggi di ignorare l'esistenza ufficiale dei cetnici L'azione dei cetnici è essenzialmente jterroristica, con una tattica di imbo- scate e di fulminee aggressioni complu-;te in piccoli gruppi, armati di fucili, .bombe e pugnali. Il suo scopo è quello !di portare il terrore tra lo popolazioni j1922, alle dirette dipendenze del mini stro della Guerra, il quale, in tempo di pace, delega al suo comando e controllo il comandante della in Armata, che ha sede a Skopje, sui limiti della Macedonia. L'azione dei cetnici civili per deprìmerne lo spirito, attac.ghi a ncjdj ferroviari, centri delle munizioni, ai Comandi per disturbare il movimento di mobilitazione e l'avanzata nemica e raccogliere le preziose informazioni che essa può dare. Non sono ammessi nell'organizzazione che uomini forti, aggressivi, rotti ad ogni fatica e pericolo. Tutti i cetnici sono eguali nei diritti e nel doveri; minacciati perennemente di sanguinose vendette dai loro stessi compagni in caso di tradimento o di defezione. Il loro ordinamento ha per base la « Troika », l'unità minima di azione, alla quale segue la « Ceta » (12 uomini) che può svilupparsi fino a cinque gruppi con un totale di 60 uomini agli ordini di un comandante, detto Voivoda. L'associazione del cetnici ha sede a Belgrado ed ha un suo giornale, il Ctnik, che si pubblica una volta al mese. Ogni anno tiene un congresso; l'ultimo congresso, inaugurato il 6 maggio 1930 a Belgrado, sotto la presidenza di Zupara, con l'intervento di un delegato I dei Ministero degli Interni, del presi- j dente della <: Narodna Odbrana », di un | delegato della <: Jadranska Straza » c di alcuni generali, si è concluso con l'invio di numerosi telegrammi di devo-1 zione al Sovrano, al generale Zivko-1 vich, allora ministro presidente, al ge-1 nerale Medich, comandante del Corpo d'Armata di Skopje, ed al ministro del- j la Guerra. Per il mantenimento ed i ri-i fornimenti dei cetnici si spendevano, prima del colpo di Stato, due milioni e I mezzo di « dinari s all'anno. Dopo il colpo di Stato, l'organizzazione è stata anch'essa ìnquad. ata nella « Narodna Odbrana ». Non si hanno ancora traccie attuali della presenza di cetnici sul nostro confine, ma si ha notizia della costituzio- ! „ rli 11Tin cr.9puip cprvl7ln rii nolizif ci, messi cosi in condizione di abilitarsi allo studio della frontiera italiana. La « Sentinella dell'Adriatico » Rimane da parlare della « Jadranska Straza» (la Sentinella dell'Adriatico), associata pure essa alla «• Narodna Odbrana » e ai cetnici. Essa è un'organizzazione tipo Lega navale, ma con pro [gramma imperialista e sbocchi nelle organizzazioni terroristiche. Si agita per convergere verso l'Adriatico gl'interessi dei serbi che gravitano invece verso \Z£^^Z^J^Jfà^ ™ *1 v5^*£a, "« ict'ur 3„Vnaliedel «.noi calèndàri e annuari 1 f£*PSJ%LSSSrtS ^J,S^L|S?^55vo antt^^ PSalonicco. Sussidia Società di naviga-1 zione, raccoglie fondi per la Marina da j serba, ri- : possesso dell'Istria, dl TrieFiume e Zara. La lettura dei suoi il'Adriatico », essa associa autorità ci vili e militari, ufficiali dell'Esercito e della Marina, personalità del mondo politico ed economico e si rivolge con particolare insistenza a un'azione fra gli studenti delle scuole medie e delle università. Ha avuto per presidente il generale Danskalovic, già comandante l"^ »■""'J2»£?La^^^Zom i0 sul suoi S»anai programmi, . inti-itoliana." Ha fondato nuove sezio- ni. moltiplicato conferenze, lotterie per 1 l'acquisto di armi da guerra, tra le qua FttBtTisotto n paSónato del Principe : Ereditario, denominato «Principe del-;delia Divisione di Spalato, dalla quale I. . , , , , è stato allontanato per la sua aggressi-, j va e pericolosa italofobia. Ha Eezioni in j itutti i centri della Jugoslavia. La sua ; !sezione di Belgrado è presieduta dal i l'ex-ammiraglio Koch, ben noto al no ! stro ammiraglio Cagni, i Dal 1930 la «Narodna Odbrana », ,come obbedendo ad una parola, ha sin- ; golarintmte intensificato la sua attivi ta e la sua propaganda Imperialista e j 11 una nave-scuola già varata ad Am- j |burgo. I

Persone citate: Cagni, Francesco Bruclch, Koch, Niko Bartulovich, Obrenovic, Princip, Tutu, Voivoda