La rappresentativa piemontese duina in tecnica e battel'"undici,, della Lega francese del sud-est per 8-2

La rappresentativa piemontese duina in tecnica e battel'"undici,, della Lega francese del sud-est per 8-2 La rappresentativa piemontese duina in tecnica e battel'"undici,, della Lega francese del sud-est per 8-2 Ho inteso, ieri sera, le frasi di commento alla partita, che il collega Raymond Eymery, del Petit Marseillais trasmetteva al suo giornale. «I piemontesi hanno colto oggi una schiacciante vittoria sulla nostra rappresentativa. Non esagero se vi dico che la sconfitta ha assunto proporzioni catastrofiche. Infinitamente più abili in tecnica, superiori in velocità, più sicuri nel gioco di testa, più volitivi, migliori sotto ogni punto di vista, insomma, gli italiani hanno manovrato a piacer loro, facendoci ancora più convinti rftacpccbvrdi quella loro superiorità che non met- i &1 mvmcsJmtevamo in dubbio neppure avanti l'incontro. La nostra squadra ha giocato male, ma il suo infelice funzionamento va messo in rapporto con la forza assolutamente magnifica della compagine piemontese che, badate, non era neppure nella sua migliore formazione. Alcuni giocatori in maglia « gialla » mi I hanno prodotto un'impressione profonda: voglio alludere a Rosetta, al suo compagno Caligaris, ai due « piccoli » della prima linea, Sernagiotto e Bo, calciatori tutti che sono dei veri « assi ». Ogni anno vediamo all'opera la squadra piemontese atf ogni nuovo confronto noi francesi restiamo sorpresi dei progressi del calcio italiano. Io dico sin da oggi che, se gli italiani ci restituiranno la visita, torneranno a batterci, come già fecero ad Antibes. I difetti della nostra squadra... ». Disparità di forze fpgdtnrSlmvfivBpQuando, trafelato e mezzo rauco per ; Pil gran gridare nel microfono teleioni- C°.. _ _ . «. . . . co, il collega e uscito dalla cabina, mi. gha pòrto le cartelle sulle quali aveva jptracciato le sue note di commento di cendomi : « Ecco, se volete sapere come la penso... ». E poi mi ha espressa intutta la sua ammirazione"per tesgua-|i'Bdra piemontese, ed ha sgranato tanto d'occhi quando gli ho detto che, disponendo di tutti i giocatori migliori, il Piemonte calcistico può mettere in campo almeno 4 rappresentative del valore di quella che ieri ha vinto con facilità il suo incontro. Un merito hanno, dunque, avuto i francesi, quello di aver saputo perdere bene e di aver lealmente riconosciuto la loro inferiorità. La partita si è svolta sulla falsariga delle precedenti che avevano opposto la Juventus al Cannes ed alla squadra « mista » della Costa Azzurra; il Milan all'Olympique di Antibes. Lotta impari, disparità di forze, bottino rilevante di goals. E' accaduto così che, allorché i francesi, con 1 efficace riscossa, riuscirono a con quistare momentaneamente il pareggio dopo che i piemontesi avevano segnato già due punti, il pubblico non dubitò affatto che, alla resa dei conti, il distacco di punti sarebbe stato egualmente netto a vantaggio della nostra squadra. Infatti, mentre gli' « azzurri » del Sud-Est non riucirono più a forzae la difesa italiana,! « giaSi » piemon- te da portare il risultato ad un punteg- gio che basta da solo a fotografare l'in tero incontro. N _ : atmìntì ner la vitto- .JNon • «caso di stupirsi per la vitto- ina « rotonda ». comete chiamerebbero !in Spagna, conquistata dalla rappre sentatlva piemontese. L'avevamo prevista, e non poteva mancare se non per una sorpresa delle maggiori. E' tanto netto il divario di forze esistente da qualche anno a questa parte fra le squadre nostre e quelle francesi, che j non è necessario soffermarsi ad ìllu i strare il perchè del risultato. La rap i presentativa della «Ligue» s'è battuita con impegno, per fare si che i goals 1non raggiungessero un numero addi¬ ' i o e , , ì l i o a l n i ìrittura'" elevatissimo. Ha lottato sa 1 pendo di non' poterla spuntare, ha tentato tutto quanto era nelle sue possibilità. Un uomo, il centro sostegno Kauscar, è apparso migliore dei compagni, superandoli in bravura, non lasciandosi travolgere mai, rivaleggiando in valentia con gli avversari. Ma molti degli altri dei quali c'era stato detto gran bene dai tecnici francesi, sono mancati WsKlall'attesa. Alcazar non ebbe che pochi spunti efficaci, ma la sua prova fu, in complesso, sbiadita; il « duo * KìimaBelko svolse qualche buona azione nelle fasi iniziali, ma fu presto neutralizzato dalla difesa piemontese; Durand deve alla non buona prova di Avalle le sue scorribande del primo tempo nella metà campo dei « gialli ». In qualche momento anche i due mediani late- rali Charbit e Cler dlsimpegnarono bene il loro compito, ma furono battuti in velocità da Sernagiotto e da Bo. 1terzini poi adottarono, come mezzo principale di difesa, la tattica del «fuo- ri gioco». Poterono così render nulli molti attacchi dei piemontesi, ma, quan- do dovettero fronteggiare direttamen- te gli avanti avversari, ebbero la peg- fio il più delle volte, ed al portiere non restò che l'abbozzare un gesto di sconforto ad ogni nuovo' pallone che scuoteva la rete della sua casa. Pregi e difetti dèi piemontesi Per la nostra squaifra possiamo noi avere l'incondizionati ammirazione dei colleghi francesi? No, «perchè non sempre il suo gioco piacque, perchè qualche uomo ebbe un rendimento insufficiente e qualche altro non imbroccò la buona giornata. L' « undici » avrebbe vinto giocando anche in un tono minore, ma non debbono trarci in inganno i &u otto »oals nel giudicare il funziona- 1 mento della squadra in blocco. La prova scialba di Avalle tóme mediano prima e addirittura negativa come attaccante dopo, bastò a determinare degli sbandamenti nella squadra. E lo stesso Janni non giocò una delle sue partite migliori, e Borei fu!impacciato e con- I staBpsgAcmtssDvcrAadv, cfusionario per tutto il primo tempo, rper migliorare nella ripresa. n tono di forza fu dato alla compagine dal gioco superiore di Rosetta, dalla generosità di Caligaris, dalla potenza di Piola, apparso alla folla torinese come un elemento' deciso e sicuro, abile ed intelligente; dall'astuzia di Sernagiotto. Una squadra, quindi, con luci ed ombre, suscettibile di miglioramenti, ma già sin troppo forte per l'avversario che aveva di fronte. La gara filò liscia senza incidenti degni di rilievo, e fu diretta bene dallo svizzero Baungester. fgBvdpsstvriaDopo che, fra i grandi applausi del pubblico, i giocatori francesi hanno de-. ; Posto fiori sulla lapide che ricorda i l Caduti della Juventus nella gra^e i g . i j -i , ,° I n. guerra, le due squadre entrano in cam jpo e si dispongono nelle seguenti f orinazioni : Rappresentativa Piemontese: Vallinasso; Rosetta, Caligaris; Varglien, |iann*'TAvJtu?'' Sernagiotto, Munerati, 'Borei H, Piola, Bo. t i e o n l a » - - - o r o a e e s ¬ i, oli n ti Rei2>prescnta1iva Francia Sud-Est: Wagner; Cleron, Vard; Charbit, Kaucsar, Cler; Durand, Alcazar, Rolhion, Klima, Belko. I due capitani si scambiano doni, poi l'arbitro svizzero B'aungerter fischia l'inizio. I primi spunti offensivi sono dei francesi, ed un centro di Durand permette a Klima di impegnare Vallinasso, ma poi i piemontesi, per l'occasione in maglia gialla, passano in campo francese e le loro avanzate vengono frustrate solo dai continui e fuori gioco » causati dall'avanzata posizione adottata dai terzini della Lega del S.E. Non è che all'I!' che si ha un'azione da goal davanti alla porta di Wagner, ma Bo, colpendo la pallai di testa su traversone di Varglien, la manda alta di poco. Il primo punto viene un minuto dopo: azione di Bo convergente verso la porta, passaggio a Borei, che si urta con il portiere uscitogli contro per carpirgli la palla, e goal di Piola, a porta vuota, con un tiro secco nell'angolo alto, a destra. Goals a ripetizione Poche azioni a metà csrnpo e, al 14', secondo punto. La palla, questa volta, va da Rosetta a Varglien, da questo a Borei, che l'allunga a Sernagiotto senza che alcun difensore francese riesca ad intervenire. Sernagiotto si serra verso il centro, finge di tirare di destro e saetta invece in rete di sinistro. La facilità con la quale questi due punti sono stati ottenuti, fa si che la squadra piemontese rallenti il ritmo delle sue azioni, e ne approfittano i francesi per contrattaccare con successo. Al 17', su centro di Belko, Rolhion tira in porta e la palla, dopo aver colpito il palo, entra in porta. Al 25' Alcazar piazza fuori un bel colpo di testa, ed al 2P', ancora su azione di Alcazar, cui segue un fallo di mano di Rosetta che l'arbitro non rileva, Klima conquista il pareggio. Ciò serve a movimentare la partita. La squadra piemontese, messa nella necessità di riconquistare il vantaggio perduto, preme nell'arena avversaria e Wagner deve subito bloccare un pallone indirizzatogli da Bo, mentre pochi secondi dopo un nuovo tiro della nostra estrema sinistra fila alto sul palo ptihi Autore del teno goal è Piola che, al n alzd e lle- 32', segna dopo aver ricevuto un passaggio di Avalle. La squadra francese subisce, quindi, tre calci d'angolo nello spazio di pochi minuti e, poco prima che il tempo si chiuda, al 44', dopo che Sernagiotto ha perso un'occasione bellissima i>er segnare, l'azione, conti nuata da Piote e Borei, che falliscono a loro volta il tiro, offre modo a Bo di intervenire c di segnare il quarto eti | punto per te sua squadra, 11 Alla ripresa, mentre l'« undici * o ; francese si ripresenta nella stessa f oro- inazione del primo tempo, si hanno li ideile novità nello schieramento dei pien- iraontesi. Munerati non rientra in camn- i po, a causa di una distorsione ad una g- ! caviglia, ed 11 suo posto viene preson 'da Avalle, mentre il ruolo di mediano sinistro è affidato ad AUasio. La vii toria dei piemontesi prende presto più ampie proporzioni. Al 4' una fuga di Bo fa si che il portiere esca di fra i pali, e il passaggio dell'estrema sin! stra al centro permette a Borei di segnare il quinto punto a porta vuota, A11'8' Borei lancia Sernagiotto; questi centra quasi dalla linea di fondo e, mentre Cleron e Borei mancano l'in,' tervento sulla palla, Piola segna il sesto goal. I francesi hanno un efficace spunto offensivo al 12', e Belko serve Durand, che viene a trovarsi solo davanti a Vallinasso: il tiro dell'attaccante francese è, però, bloccato a terra con sicurezza dal nostro portiere. Al 18', settimo punto dei « gialli », su azione partita da Allasio, sviluppata da Piola e da Bo, il quale ultimo traversa al centro ove Borei, saltando contemporaneamente con il portiere, riesce a toccare la palla di testa" ed a farla rotolare in rete. Un calcio d'an golo per parte e poi, su spiovente di Belko, Alcazar, di testa, sfiora la traversa. li banchetto La" squadra piemontese fa dell'accademia. Avalle esce dal campo per un palo di minuti, poi Bo sbaglia il bersaglio da pochi metri. ÀI 42' i « gialli » subiscono un « angolo » ma, nel contrattacco, Sernagiotto, Borei e Bo scavalcano in velocità la difesa avversaria, avanzatasi incautamente sin quasi a metà campo: Sernagiotto non perde . la palla nella velocissima incursione e, i giunte in area scocea il tiro, battendo I nnì- IViHnTin i-iH ìtlflma imito Wa«nol> i o i per l'ottava ed ultima volta Wagner, Giornata di sole, campo in buone condizioni, pubblico numeroso. Dalla tribuna d'onore hanno assistito all'incontro S. E. il Prefetto Ricci, i VicePodestà ing. Silvestri e dott. Gianolio, il comm. Gazzotti, Segretario federale di Vercelli, il Console di Francia a Torino comm. Benigni, il comm. Bossi. Autorità, dirigenti ed i giocatori delle due squadre hanno partecipato in serata al banchetto offerto in loro onore dal comitato regionale piemontese della F.I.G.C. al « Ristorante del Cambio ». Alte simpatica riunione era presente il dott. Gera in rappresentanza della F.I.G.C, il presidente della « Ligue » del Sud-Est della Francia dott. Abelly, l'avv. Maccari per il Municipio di Torino, il comm. Bossi in rappresentanza del Segretario federale, il cav. Rosso per il Torino F. C, l'ing. Gola per il F. C. Juventus e numerosi altri. Il dott. Gera ha pòrto alle due squadre il saluto di S. E. Alpinati, capo dello sport italiano; l'avv. Maccari ha offerto, a nome della città di Torino, te i coppa » che il Municipio aveva donato per l'incontro. Ha quindi preso te parola ii dott. Abelly, facendo omaggio di un artistico oggetto al direttorio regionale piemontese, e riconoscendo la superiorità della squadra Italia na ch'egli ha invitato a Marsiglia per l'incontro di ritorno, nella prossima stagione calcistica. L'aw. Minoli a sua volta, a nome del direttorio, ha offerto una coppa alla Lega del Sud-Est, oggetti artistici al capitano dell'« undici » francese, all'arbitro ed al dott. Abelly. Ha parlato per ultimo l'arbitro Baungerter il quale ha avuto parole di simpatia per i suoi colleghi torinesi. La squadra ospite lascierà oggi nel pomeriggio te nostra città. LUIGI CAVALLERÒ